Reso noto anche il Balance of Performance delle LM GT3. La categoria come noto parteciperà per la prima volta alla 24 Ore di Le Mans ma non sarà il debutto assoluto sul Circuit de la Sarthe, essendo da anni protagoniste della Road To Le Mans, il doppio appuntamento parte integrante della Michelin Le Mans Cup.
Rispetto alla 6 Ore di Spa-Francorchamps, unico paragone possibile in questo caso, modificate al leggero ribasso le curve di potenza: quasi tutte le vetture hanno visto una riduzione sotto i 200 kmh, escluse le BMW M4 e le McLaren 720S. La potenza massima sopra i 200 kmh invece è rimasta immutata solo per le Lexus.
Appesantite invece tutte le auto – escluso Success Ballast, ricordiamo non in vigore a Le Mans – con punte estreme di +25 per le Lamborghini e +22 kg per le Aston Martin. Le Huracàn e le Lexus le più pesanti a vuoto con 1.355 kg, Ford e Porsche le più leggere con 1.327 kg.
Modifiche anche all’incidenza massima dell’ala posteriore per Aston Martin e Corvette ma soprattutto una riduzione di potenza massima per stint per tutte le vetture: le McLaren passeranno da 685 a 662 MJ (-23 MJ), mentre le Porsche e Corvette disporranno rispettivamente di 674 e 671 MJ (-16 e -15 MJ rispetto a Spa). Saranno ancora le Lexus a disporre della maggior quantità di energia per stint con 694 MJ nonostante i 7 MJ in meno rispetto all’ultima gara.
Come per le LMH, le potenze massime sopra e sotto la soglia in questi caso dei 200 kmh potranno essere riviste dopo la Journèe Test di domenica 9 giugno.
Ricordiamo che la classifica generale è dominata fin qui dalla Porsche di Manthey Pure Rxcing con 72 punti contro la BMW WRT #31 e l’Aston Martin dello of Racing, entrambe a quota 37.
Piero Lonardo
Foto: Alberto Manganaro