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USCC – Ricky Taylor aumenta il vantaggio per Penske

Ricky Taylor regala pole position nell’altro grande appuntamento del weekend, la Mobil 1 12 Hours of Sebring, atto finale del WeatherTech SportsCar Championship 2020.

Il pilota del Team Penske, dopo aver dominato il terzo ed ultimo turno di libere in notturna, ha piazzato quest’oggi la pole col tempo di 1.46.874, precedendo Renger van der Zande e la Cadillac del Wayne Taylor Racing di oltre 2 decimi.

La pole vale un punto addizionale che pone l’equipaggio dell’Acura #7 in vantaggio di 3 punti sulla nera DPi V.R #10. Seconda fila per l’altra Acura dei campioni uscenti Dane Cameron e Juan Pablo Montoya davanti a Sebastien Bourdais, uno che qui ha già vinto nel 2014, con l’altra Cadillac del JDC-Miller.

Garcia_pole

Al neocampione Antonio Garcia non sfugge la sesta pole stagionale, quinta di fila, su undici gare della GTLM con la Corvette #3. Lo spagnolo, già campione con una gara di anticipo insieme a Jordan Taylor, ha preceduto di oltre 6 decimi, col tempo di 1.55.456, Connor de Philippi con la migliore delle BMW. Seconda fila per l’altra M8 GTE e la Corvette #4.

PR1

Patrick Kelly dal canto suo si avvia a chiudere un’annata pressochè perfetta per lui ed il PR1 Mathiasen, già campioni, con la settima ed ultima pole fra le LM P2, precedendo di un’eternità, 1”7, Naveen Rao con l’altra Oreca dell’Inter Europol.

Porsche_wright

Pole a sorpresa infine in GTD, con Jan Heylen a condurre la Porsche del Wright Motorsports in cima alla lista dei tempi con 2.00.844. Il veterano belga porta così a -8 punti lo svantaggio nei confronti dei leader Mario Farnbacher e Matthew McMurry, che chiudono con l’ottavo tempo. P3 invece, dietro all’Audi del Team Hardpoint e davanti alla Ferradi di Scuderia corsa, per l’altro title contender, Aaron Telitz, con la Lexus #14.

L’appuntamento per lo start della 68ma edizione della 12 Ore di Sebring domani, a partire dalle 10.10 AM locali, preceduta da un breve warm-up alle 8.00 AM

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

I risultati delle Qualifiche

Foto: IMSA, Michelin, Penske

Toy7c

WEC –  La Toyota #7 diminuisce il gap con l’ultima pole dell’anno

Mike Conway e Josè Maria Lopez portano in pole la Toyota #7 nell’ultimo atto della Season 8 del World Endurance Championship in Bahrain.

Il duo degli inseguitori, che riducono così il margine in classifica dai teammates a 6 soli punti, ha fissato i cronometri sulla media record di 1.40.747, oltre 7 decimi meglio di Brendon Hartley e Kazuki Nakajima, che ricordiamo scontano un Success Ballast di 0,54” sul giro.

UANon sfugge la pole di categoria in LM P2 ai neocampioni di United Autosports, che ha lasciato l’incombenza delle qualifiche a Phil Hanson e Paul di Resta, i quali hanno dominato la lista dei tempi alla media di 1.47.060, lasciando a ben 8 decimi Gabriel Aubry e Will Stevens, che hanno portato in seconda fila l’Oreca del Jackie Chan gommata Goodyear. A chiudere le fila della categoria la Dallara del Cetilar Racing con Andrea Belicchi e Giorgio Sernagiotto.

Porsche92NA Michael Christensen e Kevin Estre l’ultima contestata pole stagionale in GTE-Pro, la terza dell’anno, alla media di 1.56.505. La Porsche #92 è stata reinstallata in cima alla lista dei tempi dopo una revisione dei giri cancellati per track limits dopo che la pole position era stata provvisoriamente assegnata alla Aston Martin dei leader della classifica Marco Sorensen e Nicki Thiim, separati alla fine da appena 16 millesimi. P3 per James Calado e Daniel Serra, a meno di 2 decimi, con la migliore delle Ferrari AF Corse.

 

Sono infine Ross Gunn e Paul dalla LanaAston98b a regalare la pole alla Aston in GTE-Am alla media di 1.58.356, precedendo di ben 4 decimi l’altra Vantage del TF Sport di Johnny Adam e Salih Yoluc. P3 e migliore delle Ferrari quella del Red River Sport di Bonamy Grimes e Kei Cozzolino, mentre i title contender di AF Corse devono accontentarsi della settima posizione in griglia.

Domani lo start della 8 Ore del Bahrain alle 14 locali.

Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

Foto: WEC, Toyota, Porsche, United Autosports

Toy7

WEC –  A quale Toyota il titolo della Season 8?

Botta e risposta tra le due Toyota nelle ultime due sessioni prove libere sul circuito di Sakhir per season finale del World Endurance Championship.

Al mattino Josè Maria Lopez ha fissato l’asticella sull’1.42.857, 6 decimi meglio del tempo segnato ieri sera da Sebastien Buemi con la TS050-Hybrid #8, mentre Brendon Hartley nel finale dell’ultima ora a disposizione ha avuto la meglio per 102 millesimi su Mike Conway. Il tempo del kiwi, che potrebbe portare a casa il secondo titolo assoluto con due diverse marche, unico nell’era moderna del mondiale endurance, non è andato comunque oltre i 7 decimi di distacco dal best lap di “Pechito”.

Ricordiamo che il Balance of Success concede all’equipaggio della Toyota #7 0,54 secondi al giro sulla vettura gemella.

Tra le LM P2 invece, resiste ampiamente la top five di ieri sera capeggiata da Giedo van der Garde. Migliori di sessione Nicky de Vries e Will Stevens, con distacchi che passano il mezzo secondo, così come hanno resistito, grazie alle migliori condizioni atmosferiche della serata del Bahrain, anche i best crono delle GT.

Ferr71

In GTE-Pro Maxime Martin nella terza sessione è stato avvicinato a 2 decimi dalla Porsche di Michael Christensen, mentre al mattino è stato Miguel Molina a primeggiare sulla Ferrari #71 ed il tempo di 1.57.422 che lo colloca in P4 nella somma dei tempi complessiva.

Porsche88

Tra le Am dietro Ross Gunn e Ben Barker spunta Jaxon Evans sulla Porsche #88 del Dempsey-Proton, migliore al mattino a poca distanza dalle Pro.

Tutto è pronto per le ultime qualifiche della stagione in programma alle 18 locali di oggi.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Libere 3

Foto: WEC, Toyota

WTR

USCC – Acura-Cadillac 1 a 1 nelle prime libere di Sebring

Il weekend di endurance dell’altra sponda dell’oceano, con la 12 Ore di Sebring e l’assegnazione del titolo 2020 del WeatherTech SportsCar Championship, inizia con un pareggio dopo i due primi turni di libere.

L’Acura Penske capolista di Helio Castroneves ha infatti primeggiato nel primo turno del mattino, col tempo di 1.49.360 precedendo di soli 35 millesimi Sebastien Bourdais e la Cadillac del JDC-Miller. Nel primo pomeriggio della Florida invece le DPi V.R hanno segnato addirittura una tripletta grazie a Renger van der Zande, autore di un ben più incisivo 1.47.478, precedendo a sua volta Bourdais e Pipo Derani con l’altra Cadillac dell’Action Express.

Derani ed il compatriota Nasr sono stati inoltre confermati per la prossima stagione che, con Filipe Albuquerque ormai accasato presso il WTR, presenterà Mike Conway nelle gare lunghe.

Va detto che fino a 10’ dal termine era Oliver Jarvis con la Mazda DPi, a condurre le danze; il pilota britannico si piazza col quarto tempo a poco meno di 9 decimi dal battistrada.

Porsche912

In GTLM sono le due Porsche con Laurens Vanthoor e Fred Makowiecki ad occupare la prima fila virtuale della categoria. Il campione uscente ha preceduto col tempo di 1.57.975, sempre ottenuto nel pomeriggio, di 2 decimi il pilota francese. Terzo tempo per il neocampione Jordan Taylor con la migliore delle Corvette.

Mikkel Jensen ha invece sbaragliato il campo nelle LM P2 con l’Oreca di Starworks ed il tempo di 1.51.667, precedendo di 3 decimi Simon Trummer con la macchina dei neotitolati del PR1 Mathiasen. P3 per Matt Bell con la vettura di Inter Europol, al secondo outing nella serie IMSA prima di spiccare il salto nel WEC.

Grt

In GTD infine, è battaglia ravvicinata tra le Lamborghini, la Porsche del Wright Motorsports e le Lexus. Il primo round va alla Huracàn del GRT Grasser di Steijn Schothorst, autore di 2.02.352 contro il 2.02.450 di Bryan Sellers con l’esemplare del Paul Miller Racing.

Tempo pressochè identico per Jan Heylen sulla 911 GT3 R a precedere i driver Lexus, capitanati da Aaron Telitz, primo inseguitore in classifica nei confronti dell’Acura #86 del Meyer Shank Racing, P6 con il poleman di Road Atlanta, Shinya Michimi.

Da segnalare l’assenza del veteranissimo Bill Auberlen, recordman di vittorie assolute nella serie americana, posto in quarantena preventiva per aver avuto contatti con un positivo COVID, sostituito all’ultimo momento in casa Turner Motorsport da Nick Yelloly.

Il programma prevede nella nottata italiana un terzo ed ultimo turno di libere, mentre venerdì si svolgeranno le qualifiche della 68ma Mobil 1 12 Hours of Sebring, a partire dalle 10.15 AM locali.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

Foro: IMSA, Porsche, Michelin

Toyo8

WEC – Bahrain, Buemi al top nelle prime libere

Il circus del World Endurance Championship ha iniziato oggi la marcia di avvicinamento alla 8 Ore del Bahrain gran finale della Season 8 con le prime libere.

A sorpresa è stata la Toyota più penalizzata in termini di Balance of Success, la capolista #8, a staccare il miglior tempo con Sebastien Buemi ed il crono di 1.43.457, mezzo secondo meglio di Mike Conway, autore della miglior prestazione sulla vettura gemella.

Toyota_addio

Dietro le due TS050-Hybrid, ricordiamo qui all’ultima apparizione di sempre, stante le varie assenze, si piazza l’Oreca LM P2 del Racing Team Nederland, con Giedo van der Garde a 4”5 dal battistrada, davanti di un soffio alla Alpine Signatech di Andrè Negrao e alla vettura di Jota del campione della Formula E, Antonio Felix da Costa ed Anthony Davidson e di quella dei neocampioni della categoria, United Autosports.

Ned

Consueto fanalino di coda la Dallara tricolore del Cetilar Racing, alla sua ultima apparizione nella serie mondiale in attesa dell’ufficializzazione dell’effort 2021 in GTE-Am, sempre in partnership con AF Corse.

Peraltro questa sarà anche l’ultima occasione di vedere i prototipi della categoria cadetta al pieno potenziale, dato che, come reso noto nelle ultime settimane, il regolamento tecnico imporrà una riduzione di potenza di 40HP al motore Gibson per separarle dalle nuove Hypercar.

Aston97

Maxime Martin, che all’ultimo momento ha dovuto rinunciare all’abituale coqequipier Alex Lynn, trovato positivo al test COVID, sostituito da Richard Westbrook, ha scippato le Porsche della leadership provvisoria in GTE-Pro col tempo di 1.56.560.

Aston98

GT inglesi sugli scudi anche in AM che, grazie a Ross Gunn, autore di 1.57.666, si porta in classifica davanti alle Ferrari Pro. Sulla Aston #98 in sostituzione di Westbrook, cha a sua volta era stato chiamato al posto di Augusto Farfus, impegnato a Sebring, è stato cooptato all’ultimo momento Pedro Lamy, già vincitore in Bahrain nonché campione della categoria proprio con la stessa vettura e Paul dalla Lana.

Tra i due contender per il titolo delle GTE-Am, vantaggio per l’altra Aston del TF Sport, P5 dietro le Porsche di Gulf Racing e Project 1, mentre la Ferrai AF Corse #83 ha concluso a 1”5 dai battistrada. L’Aston Martin #90 corre con 35 kg extra, 5 in più dell’altro contendente, distanziato in classifica di 8 sole lunghezze.

Il programma di domani proseguirà con gli altri due turni di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 9.00 alle 13.45 e alle 18.00 locali.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

Foto: WEC, Toyota

2020 IMSA - 12 Hours of Sebring

USCC – Porsche, addio a Sebring con Neel Jani e livree speciali

Porsche ha preparato il proprio addio al WeatherTech SportsCar Championship preparando per la 12 Ore dfi Sebring due livree patriottiche speciali per le sue due 911 RSR-19.

Le due GT di Stoccarda riporteranno per l’occasione i motivi della Stars and Stripes e un grosso THANK YOU sul retro dell’ala posteriore quale ringraziamento per il supporto dei tifosi durante questo settennato di gestione da parte di CORE Autosport.

2020 IMSA - 12 Hours of Sebring

Si tratta della quarta occasione in cui il team ha sfoggiato una livrea particolare nella serie nordamericana; a partire dal 2018 con quella ispirata ai colori delle GT1 alla Petit Le Mans dello stesso anno, poi seguita nel 2019 dalle Brumos di Sebring e dalle Coca-Cola di Road Atlanta.

Una grossa novità anche dal punto di vista degli equipaggi, con Neel Jani insieme ai campioni uscenti Earl Bamber e Laurens Vanthoor. Per Jani, che nel 2020 è stato impegnato col programma Porsche di Formula E e che è stato polesitter della classica della Florida nel 2017 con l’Oreca LM P2 di Rebellion, si tratta del ritorno in competizione su di una GT dal lontano 2010, allorquando disputò tutto il campionato FIA GT con una Ford GT1 del team Matech.

Bamber dal canto suo, data la molteplicità di impegni concomitanti nello stesso weekend, sarà costretto ad alternarsi sull’altra Porsche #911 insieme a Nick Tandy e Fred Makowiecki.

Appuntamento ricordiamo per giovedì 12 novembre alle 10.05 AM locali per le prime libere della 68ma Mobil 1 12 Hours of Sebring.

Piero Lonardo

Foto: Porsche

Porsche Mobil 1 Supercup, Spielberg 2020

WEC – In Bahrain, volti nuovi per Porsche

La lista degli iscritti della 8 Ore del Bahrain, ultimo atto del World Endurance Championship 2019-2020, si arricchisce di tre giovani leoni, tutti in casa Porsche.

Sulle 911 RSR iscritte in GTE-Am da Dempsey-Proton e Project 1 saliranno infatti due giovanissimi protagonisti della Carrera Cup: si tratta Dylan Pereira, lussemburghese vicecampione con due vittorie all’attivo della Super Cup 2020, e del kiwi Jaxon Evans, neocampione dell’edizione francese del monomarca e quarto nella Super Cup, vittorioso nel seson opener austriaco.

Evans affiancherà sulla Porsche #88 del Dempsey-Proton Khaled Al Qubaisi e Marco Holzer, mentre il 23enne Pereira salirà sulla #57 del Project 1 insieme a Ben Keating e Jeroen Bleekemolen a causa dell’assenza di Felipe Fraga, che non presenzierà alla gara mediorientale essendo risultato positivo al test COVID. Per entrambi si tratta del debutto nella serie mondiale.

Resi noti anche gli orari del weekend, con le prime libere il giovedì 12 novembre alle 17.30 locali. Venerdì 13 in programma altre due sessioni di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 9.00 alle 13.45 e alle 18.00 mentre lo start della gara avverrà alle 14.00 locali di sabato 14 novembre.

Piero Lonardo

L’entry list definitiva della 8 Ore del Bahrain

Foto: Porsche

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USCC – 31 le vetture iscritte a Sebring. BMW, impegno limitato nel 2021?

Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà il prossimo weekend a Sebring, dopo il Grand Prix di luglio, per la 12 Ore, valida quest’anno, a causa dell’emergenza COVID, quale season finale della massima serie endurance americana.

31 le vetture iscritte per la 68ma edizione della classica della Florida; in ballo ancora quasi tutti i titoli a parte quello delle LM P2, già in tasca al PR1 Mathiasen e a Patrick Kelly, e quello dei piloti GTLM, appannaggio dai full-time della Corvette #3, Jordan Taylor ed Antonio Garcia.

WTR_Seb

Tutto il resto è ancora in discussione, a partire dal titolo assoluto, con Helio Castroneves e Ricky Taylor al comando con 2 soli punti di vantaggio sull’attuale accoppiata del WTR formata da Renger van der Zande e Ryan Briscoe e 9 su Pipo Derani. Grazie ai 35 punti in palio, ben 7 DPi sulle 8 presenti possono però ancora ambire matematicamente al successo finale, unica eccezione la Cadillac #85 del JDC-Miller. Tra i costruttori, un solo punto separa Acura da Cadillac, a vantaggio di quest’ultima, mentre Mazda è invece già tagliata fuori.

La gara è anche valida quale ultimo atto della Michelin Endurance Cup, che vede al contrario il WTR condurre con 33 punti contro i 28 del trio dell’Action Express. In palio 15 punti, 5 per ogni segmento di 4 ore. Cadillac conduce tra i marchi con 6 punti di vantaggio su Acura e 10 su Mazda.

Equipaggi come sempre a tre con le addizioni dei “soliti” rinforzi proveniente dall’IndyCar: Scott Dixon, Alexander Rossi, Simon Pagenaud, Ryan Hunter-Reay, cui si aggiungono gli specialisti Loic Duval ed Olivier Pla. Filipe Albuquerque, impegnato in Bahrain, sarà sostituito da Gabby Chaves, mentre non si conosce ancora il terzo pilota della Cadillac #85, anche se assai probabilmente si tratterà del patron Chris Miller, che si schiererà al fianco di Matheus Leist e Stephen Simpson.

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Equipaggi a tre anche in GTLM, dove Corvette deve difendere un vantaggio di 18 punti sulla BMW, mentre Porsche è tagliata fuori dall’assenza di Mid-Ohio. Nella Endurance Cup, al contrario, Corvette è costretta ad inseguire BMW e Porsche, che conducono rispettivamente a quota +11 e +7 sulle GT del Kentucky.

Di poche ore fa l’indiscrezione che BMW potrebbe limitare l’effort 2021 alle sole gare lunghe, lasciando quindi, stante il noto abbandono di Porsche North America, le sole Corvette a disputare l’intera stagione in una categoria che per anni, a partire dall’American Le Mans Series, è stata il vero fiore all’occhiello della serie. Tutta da verificare inoltre l’ipotesi che vedrebbe Scuderia Corsa “salire” in GTLM full-time con una Ferrari 488 GTE, così come l’eventuale partecipazione di Risi Competizione, che in questo sfortunato anno si è vista solo – Le Mans a parte – nel season opener di Daytona.

Anche qui, largo alle terze guide, con Nicky Catsburg, Marcel Fassler, Augusto Farfus e Colton Herta al volante di Corvette e BMW. Stante le concomitanze con la 8 Ore del Bahrain WEC e la 1.000 km del Paul Ricard SRO, Porsche invece dovrebbe correre con i soli piloti full-season.

Quattro le Oreca LM P2 iscritte, con il ritorno di Starworks, Inter Europol e Performance Tech. Su quest’ultima farà ritorno il veterano Guy Cosmo insieme al suo pupillo Patrick Byrne.

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Infine in GTD, dove lo scorso weekend a Laguna Seca l’equipaggio della Lexus #14 formato da Aaron Telitz e Jack Hawskworth ha conquistato la Sprint Cup. I due piloti dell’AIM Vasser Sullivan, dopo la non brillante prestazione in terra californiana, sono invece costretti ad inseguire in classifica generale, con 10 e 12 punti rispettivamente di svantaggio sull’accoppiata del Meyer Shank Racing formata da Mario Farnbacher, in odore di titolo-bis, e Matthew McMurry. Terzo incomodo, la Porsche dl Wright Motorsports di Ryan Hardwick e Pat Long, a -9 punti dai leader, che per l’occasione verranno affiancati da Jan Heylen.

Nella classifica delle gare lunghe infine, un terzo differente leader, col Paul Miller Racing ed i suoi piloti, Madison Snow, Bryan Sellers e Ryan Hardwick, a precedere di ben 9 lunghezze la line-up delle gare di durata dell’MSR, arricchito anche qui da Shinya Michimi

L’AVS dal canto suo ha deciso di non splittare, differentemente da quanto avvenuto a Daytona, i due contender, che verranno affiancati, come alla Petit Le Mans, dalla giovane promessa delle monoposto Kyle Kirkwood. Joey Hand dal canto suo potrà ritrovare il volante quale sostituto di Alvaro Parente, impegnato al Paul Ricard, sulla seconda Acura NSX GT3 dell’Heinricher Racing insieme a Trent Hindman e Misha Goikhberg. I veterani Pierre Kaffer e Darrem Turner rinforzeranno gli equipaggi di Hardpoint (Audi) ed Herat of Racing (Aston Martin).

Tra le 13 entry della categoria, da segnalare infine il ritorno del GRT Grasser, con una Lamborghini Huracàn GT3 per Richard Heistand, Steijn Schothorst e Franck Perera. Proprio sulle Huracàn l’unica variazione al Balance of Performance per questo season finale, con l’aggiunta di 2 litri extra di carburante, ferme tutte le altre equivalenze.

L’appuntamento in pista con la 12 Ore di Sebring è per giovedì 12 novembre alle 10.05 AM locali per le prime libere. Qualifiche venerdì 13 alle 10.15 AM e start della 68ma Mobil 1 12 Hours of Sebring alle 10.10 AM di sabato 14 novembre.

Piero Lonardo

L’entry list della 12 ore di Sebring

Foto: IMSA, Sebring International Raceway, WTR

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WEC – Chi c’è e chi manca in Bahrain

Fra meno di due settimane la travagliatissima Season 8 del World Endurance Championship chiuderà i battenti con la 8 Ore del Bahrain.

Oltre alle già note assenze di Rebellion, ByKolles e Ginetta tra le LM P1 ed MR Sport in GTE-Am si aggiunge quella del Cool Racing, che non schiererà la sua Oreca LM P2, portando il totale delle vetture presenti sul circuito mediorientale al minimo stagionale di 24 unità.

L’emergenza COVID ha peraltro portato gli organizzatori di tutti i campionati a dover rivedere i propri programmi, e l’ultima spostamento della manche finale del WEC al 14 settembre ha generato come noto concomitanze con la 12 Ore di Sebring e con la finale del GT World Challenge Europe, la 1000 km del Paul Ricard.

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Proprio la concomitanza con quest’ultima manifestazione, patrocinata dall’SRO, ha comportato allineamenti nelle line-up delle GT, particolarmente in casa Ferrari, dove sulla 488 GTE Evo #51 troverà spazio, insieme a James Calado, Daniel Serra al posto del titolare Alessandro Pier Guidi, nell’estremo tentativo, supportato ancora dalla matematica, di strappare il titolo della GTE-Pro ai due equipaggi dell’Aston Martin.

In GTE-Am, anche Matteo Cairoli dovrà cedere il volante della Porsche #56 del Project 1 a Joerg Bergmeister per il medesimo motivo, così come Andrew Watson, che sulla vettura del Gulf Racing farà spazio al neo campione ELMS GTE, Alessio Picariello.

Contrariamente a quanto noto in precedenza invece, Matt Campbell sarà sostituito sulla Porsche #77 del Dempsey-Proton da Dennis Olsen, mentre sulla seconda entry del team gestito da Christian Ried saliranno Khaled Al Qubaisi e Marco Holzer, anche se non si conosce ancora il nome del terzo pilota. Già nota infine la line-up inedita del Red River Sport composta da Kei Cozzolino, Colin Noble e Bonamy Grimes.

Nonostante l’assenza di altri contender in LM P1, le due Toyota TS050-Hybrid, all’ultima apparizione in gara di sempre prima dell’avvento della nuova HyperCar, che nel frattempo ha mosso i primi passi al Paul Ricard, si confronteranno in pista per l’assegnazione del titolo piloti, e anche in questa occasione dovranno fare i conti con il Success Ballast.

I leader della #8 Sebastien Buemi, Kazuki Nakajima e Brendon Hartley, che conducono la graduatoria con 175 punti, sarà rallentata di 0,54” per giro rispetto alla gemella, separata da 8 punti in classifica, di Mike Conway, Jose Maria Lopez e Kamui Kobayashi. Qualora quest’ultima vincesse in Bahrain, grazie al punteggio maggiorato previsto per le gare “lunghe” del WEC, si aggiudicherebbe il titolo piloti.

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Ricordiamo che il titolo LM P2 è già stato assegnato ad United Autosports e ai suoi piloti Filipe Albuquerque e Phil Hanson, mentre in GTE-Am la lotta si restringe ai due equipaggi di TF Sport e di AF Corse, separati da 8 punti.

Piero Lonardo

L’entry list aggiornata della 8 Ore del Bahrain

Foto: Piero Lonardo

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Le Mans Cup – DKR batte quattro (titoli) a Portimao. Al Nielsen Racing il successo di tappa

DKR Engineering si laurea per il quarto anno consecutivo campione della Michelin Le Mans Cup grazie al piazzamento di Portimao. Nonostante il dominio in stagione del team battente bandiera lussemburghese, con tre vittorie su sei gare, il Cool Racing poteva ambire lo stesso al colpo gobbo, ma dopo la pole position conquistata nella mattinata di sabato da Nicolas Maulini, occorreva vincere ad ogni costo, sperando in un piazzamento oltre il decimo posto da parte dei capoclassifica.

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Lo sviluppo della gara sembrava potesse premiare l’effort del team svizzero, con Edouard Cauhaupe a ricevere la leadership nella secona parte di gara dal teammate, ma la safety car della giornata, chiamata in causa per ripulire la pista dai detriti lasciati dallo scontro tra le vetture di Cristophe Cresp ed Andy Meyrick in curva 9 con meno di venti minuti sul cronometro.

Cauhaupe era costretto ad un intero giro di pista per effettuare la seconda sosta obbligatoria, al contrario della maggior parte dello schieramento, con Laurents Horr comodamente in quinta posizione e quindi sicuro del titolo, stante l’assenza precauzionale da parte di Jean Glorieux, sostituito degnamente da Wolfgang Triller.

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A seguito del testacoda da parte di Matt Bell, ritrovatosi in testa con la seconda entry del Cool Racing, il successo in pista andava al Graff ed ai suoi portacolori Matthias Kaiser e Rory Penttinen, ma la direzione gara riscontrava un sorpasso in regime di safety car e la relative penalizzazione, calcolata in +29”, regalava la vittoria al Nielsen racing di Colin Noble ed Anthony Wells.

Il medesimo metro di penalità veniva impartito, questa volta per abuso dei limiti di pista, anche alla Ligier del Motorsport98 di Dino Lunardi, promuovendo a podio sia le Duqueine del Mühlner Motorsport di Moritz Kranz ed Alex Kapadia che quella dei neocampioni.

La penalità assegnata al Graff permette a Maulini e Cauhaupe, classificati al sesto posto, di mantenere il secondo posto nella graduatoria finale.

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Tra le GT3, la cui griglia, a titolo già acquisito da iron Lynx, si limitava a sole quattro vetture, è stata battaglia senza esclusione di colpi fra l’equipaggio neotitolato, composto da Rino Mastronardi e Giacomo Piccini, e l’altra Ferrari del Kessel Racing di Michael Broniszewski e Davide Perel.

Nel finale di gara il pilota sudafricano tentare con tutti i mezzi di scavalcare Piccini senza però riuscirvi, complice forse anche una manovra un po’ troppo estrema al restart da parte del pilota toscano, terminando nella scia della 488 #8, che va così a conquistare il quarto successo stagionale in sette gare. Gradino basso del podio per la Porsche del PZ Oberer Zürichsee by TFT di Julien Andlauer e Nicolas Leutwiler. I due equipaggi chiudono nel medesimo ordine anche in classifica generale.

La Michelin Le Mans Cup tornerà in azione a Barcelona il 14 aprile 2021 con i test collettivi, che saranno seguiti il 16-17 aprile dal primo dei sei appuntamenti in calendario.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

Foto: Piero Lonardo