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WEC – Conway out per Le Mans, al suo posto Lopez ed Hawksworth in Lexus

Nel corso della prima giornata del Pesage in Place de la Republique e Le Mans è rimbalzata la notizia bomba dell’infortunio di Mike Conway.

L’alfiere di Toyota, a causa di una caduta in bicicletta (ma quanti danni fanno, chiedere a David Malukas) avvenuto giovedí, si è fratturato alcune costole e la clavicola, per cui non sarà in grado di disputare la sua undicesima Le Mans, dopo una vittoria assoluta nel 2021 e ben quattro secondi posti, tutti ottenuti col costruttore nipponico.

Al suo posto, Josè Maria Lopez, che si riunirà a Kamui Kobayashi ed al suo sostituto Nyck de Vries. Per sostituire a propria volta l’argentino sulla Lexus #87 gestita da AKKODIS ASP, la scelta è caduta su Jack Hawksworth. Per il campione in carica IMSA GTD Pro con la RC F GT3 del Vasser Sullivan si tratterà del debutto assoluto sulla Sarthe.

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Quest’oggi una folla attenta e competente ha accolto una buona parte dei protagonisti della 92ma edizione della 24 Ore di Le Mans. Accoglienza da superstar ovviamente per Valentino Rossi, protagonista con la BMW #46 del WRT.

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Presente per la prima volta Isotta Fraschini, che ha annunciato un rimpasto nel top management del marchio, nonchè le Lamborghini in forma ufficiale nella top class.

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Domani si prosegue col secondo blocco di vetture, tra cui le Porsche Penske, le Toyota e soprattutto le Ferrari, trionfatrici lo scorso anno.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – GT3 meno potenti e più pesanti nel BoP di Le Mans

Reso noto anche il Balance of Performance delle LM GT3. La categoria come noto parteciperà per la prima volta alla 24 Ore di Le Mans ma non sarà il debutto assoluto sul Circuit de la Sarthe, essendo da anni protagoniste della Road To Le Mans, il doppio appuntamento parte integrante della Michelin Le Mans Cup.

Rispetto alla 6 Ore di Spa-Francorchamps, unico paragone possibile in questo caso, modificate al leggero ribasso le curve di potenza: quasi tutte le vetture hanno visto una riduzione sotto i 200 kmh, escluse le BMW M4 e le McLaren 720S. La potenza massima sopra i 200 kmh invece è rimasta immutata solo per le Lexus.

Appesantite invece tutte le auto – escluso Success Ballast, ricordiamo non in vigore a Le Mans – con punte estreme di +25 per le Lamborghini e +22 kg per le Aston Martin. Le Huracàn e le Lexus le più pesanti a vuoto con 1.355 kg, Ford e Porsche le più leggere con 1.327 kg.

Modifiche anche all’incidenza massima dell’ala posteriore per Aston Martin e Corvette ma soprattutto una riduzione di potenza massima per stint per tutte le vetture: le McLaren passeranno da 685 a 662 MJ (-23 MJ), mentre le Porsche e Corvette disporranno rispettivamente di 674 e 671 MJ (-16 e -15 MJ rispetto a Spa). Saranno ancora le Lexus a disporre della maggior quantità di energia per stint con 694 MJ nonostante i 7 MJ in meno rispetto all’ultima gara.

Come per le LMH, le potenze massime sopra e sotto la soglia in questi caso dei 200 kmh potranno essere riviste dopo la Journèe Test di domenica 9 giugno.

Ricordiamo che la classifica generale è dominata fin qui dalla Porsche di Manthey Pure Rxcing con 72 punti contro la BMW WRT #31 e l’Aston Martin dello of Racing, entrambe a quota 37.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

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WEC – Hypercar più leggere ma meno potenti nel BoP di Le Mans

A pochi giorni dalla Journèe Test della 92ma 24 Ore di Le Mans, il WEC Committee ha reso note le equivalenze delle Hypercar.

Per la prima volta verrà messo in opera il metodo a due fasi, che riporta due livelli potenza, al di sotto e sopra i 250 kmh, mentre fino a questo momento era stato valorizzato solamente il limite al di sotto dei 210 kmh. Questi valori potranno essere rivisti a seguito delle risultanze in pista di domenica 9.

In generale, tutte le LMH sono state rese più leggere, sia nei confronti (per chi c’era) dell’edizione 2023, che, in alcuni casi, della recente 6 Ore di Spa.

Le Ferrari correranno con 1.047 kg a vuoto, 5 kg in meno dello scorso anno e addirittura -18 rispetto a Spa, mentre Toyota scenderà a 1.053 kg, ben 27 kg in meno rispetto al 2023 e -11 dall’ultima gara. Riduzioni più contenute invece per le Porsche, che porteranno 1.042 kg, -6 rispetto allo scorso anno ma +5 kg rispetto a Spa, cosí come le Cadillac, che con 1.036 kg saranno i più leggeri, guadagnando 10 kg in meno rispetto al 2023 ma +6 rispetto a Spa. Le rinnovate Peugeot rappresentano l’eccezione, con 1.047 kg, 5 in più rispetto al Centenario, ma ben 18 kg in meno rispetto a Spa.

Riguardo le vetture non presenti lo scorso anno, si va dai 1.038 di Alpine (-7 kg rispetto a Spa) ai 1.048 dell’Isotta Fraschini (-12 kg) passando per BMW e Lamborghini, a quota 1.039 kg (rispettivamente +1 e +4 kg).

Al contrario, è stata ridotta in via generale l’energia massima per stint. La lista ora vede l’Isotta sempre al top con 915 MJ per stint contro i 923 MJ di Spa e la Ferrari fanalino di coda con 889 MJ per stint (-12 MJ rispetto al 2023) insieme a Peugeot con 895 MJ. Riduzioni minori di energia rispetto al 2023 per Porsche (-6 MJ), Cadillac (-5 MJ) e Toyota (-2 MJ) per valori simili di 900, 904 e 906 MJ rispettivamente.

Ridotte ovviamente anche le potenze massime, col limite ora portato a 250 kmh. Lamborghini la più potente con 519 kW contro i 507 kW delle Alpine ed i 508 di Ferrari, Peugeot, BMW e Toyota. Il guadagno di potenza oltre i 250 kmh invece assumerà valori positivi per Toyota, Isotta, BMW ed Alpine, ma negativi per Ferrari, Lamborghini e Peugeot.

Vedremo come reagiranno in pista le ben 23 Hypercar iscritte a partire dalle 10.00 di domenica prossima.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Colori speciali a Le Mans anche per Iron Dames, DKR, Cool Racing e Nielsen Racing

Presentata poco fa la livrea one-off per Le Mans delle Iron Dames. La Lamborghini #85, che verrà portata in gara da Rahel Frey, Sarah Bovy e Michelle Gatting. Per questa edizione, la GT tutta al femminile presenta il progetto “Every Dream Matters”, che combina educazione e tecnologia, coinvolgendo i bambini nel processo di creazione di una livrea che racchiude l’essenza dell’immaginazione infantile.

Per portare in vita questa visione – cita il comunicato ufficiale – abbiamo ingaggiato non solo i nostri fans sui social, ma anche alunni di una scuola elementare di Le Mans. In una giornata indimenticabile colma di gioa ed emozioni, i nostri piloti hanno visitato la scuola per condividere il loro percorso “Women Driven by Dreams,” ed incoraggiare gli studenti a visualizzare e disegnare i propri sogni per il futuro. Tutti questi disegni sono stati trasformarti in modelli utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale per migliorare la livrea delle Iron Dames, che simbolizza l’impegno costante del team nel promuovere l’inclusività, la diversità e il potenziale illimitato di ogni individuo.

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Diffuse nei giorni scorsi altre livree per la classica della Sarthe. DKR Engineering si presenterà con la sua Oreca LM P2 Pro/Am per Alexander Mattschull, Rene Binder e Laurents Hörr con dei colori totalmente rinnovati.

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Cool Racing, che parteciperà con due vetture alla medesima categoria, ha invece optato per inserti in rosso acceso per l’Oreca #47 iscritta in Pro/Am per Naveen Rao, Matthew Bell e Frederik Vesti. La #37 affidata, come in ELMS, ai Pro Lorenzo Fluxa, Malthe Jakobsen e Ritomo Miyata, manterrà invece gli inserti blu.

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Infine anche Nielsen Racing ha optato per dei colori rinnovati per la sua vettura, che correrà tra i Pro col tradizionale numero 24 con il vincitore 2023 Fabio Scherer, che sarà coadiuvato da David Heinemeier Hansson e dalla stellina USA Kyffin Simpson.

Per tutti l’appuntamento è con le verifiche pubbliche, il Pesage, in Place de La Republique a partire dalle 10.00 di venerdí 7 giugno.

Piero Lonardo

Foto: Iron Dames, DKR, Cool Racing, Nielsen Racing

Gli orari del Pesage di Le Mans

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IMSA – A Porsche non basta la strategia: nel demolition derby di Detroit vince il WTR. AO Racing fa il bis in GTD Pro

Prima vittoria stagionale a Detroit per l’Acura #10 del WTR w/Andretti di Filipe Albuquerque e Ricky Taylor che nonostante l’ennesima strategia azzeccata dal Team Penske, chiude davanti alla Porsche di Nick Tandy e Mathieu Jaminet. Le strade della Motor City hanno dato vita ad una gara tanto spettacolare quanto dispendiosa in termini di danni alle vetture. Alla fine si conteranno cinque Full Course Yellow nei 100’ di gara, anche se i contatti sono stati ben di più.

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In partenza già due defaillance per la Corvette in pole di Antonio Garcia e la Ford Mustang di Harry Tincknell, vittime di problemi tecnici; le due vetture riusciranno a ripartire ma con diversi giri di ritardo.

Davanti Nick Tandy mantiene la leadership derivante dalla pole position, mentre Dane Cameron con l’altra Porsche Penske perde due posizioni a favore di Filipe Albuquerque e Sebastien Bourdais. Philipp Eng, schizzato in quinta posizione con la BMW #24, viene considerato reo di aver cambiato traiettoria prima dello start e viene costretto ad un drive through. Tra le GTD Pro, unica altra categoria prevista nella showcase del Michigan, Jack Hawksworth insegue la Corvette superstite di Tommy Milner.

Presto si attuano le strategie specifiche per questa gara sprint ed in tanti si recano al pit. Il leader Tandy rimane fuori ma va a spingere l’incolpevole Daniel Serra con la Ferrari del Conquest Racing in curva 1 e gli viene assegnato un sacrosanto passaggio in pitlane, rovinando i piani del Team Penske.

L’ultima delle GTP a rifornire è la BMW #25 di Nick Yelloly, ma Connor de Philippi, subentrato al britannico, prima finisce a gomme fredde sulle protezioni nel tentativo di contenere Felipe Nasr, subentrato sulla 963 #7, poi al giro successivo fa tutto da solo e sbatte violentemente il posteriore, generando la seconda Full Course Yellow della giornata.

L’occasione è ghiotta per il Team Penske, che riesce con un tempismo perfetto a rimettere davanti la #6, ora con Mathieu Jaminet al volante. Al successivo restart, la Corvette di testa viene spinta nelle barriere dalla Lexus di Ben Barnicoat: gara finita per la Z06 GT3.R #4 e incredibilmente nessuna sanzione per il Vasser Sullivan.

Poche curve dopo Jack Aitken spinge la Porsche del JDC-Miller di Richard Westbrook, generando una melèe che blocca completamente curva 1. La Porsche di AO Racing frattanto approfitta per passare la Lexus e prendere la testa delle GTD Pro.

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Il sorpasso che vale la vittoria dopo poco più di un’ora di gara, con Rick Taylor che, al termine di un lungo inseguimento, riesce ad avere la meglio sulla Porsche di testa. Nelle posizioni retrostanti si tenta il tutto per tutto, col duello fra Nasr e Van der Zande per la terza piazza e poco oltre con Gianmaria Bruni e Aitken che hanno la meglio sulla BMW residua di Krohn.

Purtroppo l’alfiere di Action Express si rende protagonista di una nuova manovra oltre il limite, che provoca il ritiro del pilota romano, costretto ad arrestarsi nella via di fuga tra le curve 3 e 4. Negli ultimi minuti, mentre le posizioni della categoria top rimangono cristallizzate, un paio di incidenti ai danni della Ferrari #35, ricordiamo iscritta one-off, e alla McLaren di Pfaff Motorsport, modificano le posizioni di rincalzo delle GT a vantaggio dell’Aston Martin dello Heart of Racing, che va a completare il podio dietro a “Rexy” e alla Lexus #14.

In classifica generale, Dane Cameron e Felipe Nasr mantengono la leadership, mentre la coppia di Action Express viene scalzata in seconda posizione da Bourdais e Van der Zande, a -70 dai leader. In GTD Pro, l’ordine di arrivo permette a Priaulx ed Heinrich di allungare su Barnicoat ed Hawksworth, ora distanziati di 84 lunghezze.

L’attenzione dell’endurance mondiale ora si concentrerà su Le Mans; il WeatherTech SportsCar Championship tornerà subito dopo la classica della Sarthe, il 23 giugno, al Glen per la 6 Ore, di nuovo a ranghi completi, terza tappa inoltre della Michelin Endurance Cup.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Michelin Racing USA

L’ordine di arrivo

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IMSA – A Detroit, uno-due in qualifica per Porsche e Corvette

Nick Tandy riporta la prima pole position dell’anno per Porsche nel WeatherTech SportsCar Championship sulle strade di Detroit. L’alfiere di Penske Motorsport ha fissato i cronometri sull’1.05.390 davanti al compagno di squadra Dane Cameron per 124 millesimi.

Seconda fila per Sebastien Bourdais e la Cadillac #01 davanti alle Acura del WTR w/Andretti di Filipe Albuquerque e Jordan Taylor. Solo P6 per Philipp Eng con la migliore delle BMW, autore fino a quel momento della migliore prestazione nella seconda sessione di libere.

Le V-Series.R, che avevano fin qui conquistato tutte le partenze al palo in stagione, hanno peraltro dovuto scontare anche la defaillance da parte di Pipo Derani, protagonista di un contatto a muro che ha chiamato in causa la direzione gara con bandiera rossa e la chiusura anticipata della sessione.

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Ed è uno-due anche per Corvette in GTD Pro, con Antonio Garcia davanti a Tommy Milner per 3 decimi col tempo di 1.09.227. Le due Z06 GT3.R hanno dominato anche le due sessioni di libere svoltesi in giornata.

Seconda fila per Jack Hakwsworth con la Lexus #14 e Seb Priaulx con la Porsche capolista di AO Racing, mentre la Ferrari di Conquest Racing, iscritta per un one-off sulle strade di Detroit, si deve accontentare della terza fila al fianco dell’Aston Martin dello Heart of Racing.

Domani lo start della showcase di 100’ è in programma a partire dalle 3.10 PM ET, vale a dire le 21.10 italiane, godibile come sempre sul sito IMSA e sui relativi canali social della serie.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport, Michelin Racing USA

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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WEC – Livree speciali a Le Mans anche per le BMW M4 GT3. Pin ko, torna la Frey

Non sarà solo la BMW Hypercar #20 a vestire una livrea particolare a Le Mans, ma anche le “sorelle minori” M4 GT3. Presentati stamane a mezzo social infatti i colori speciali delle due vetture iscritte da WRT per la classica della Sarthe.

La #31 si presenterà con una livrea che ricorda i colori UFO della 3.0 CSL iscritta nel 1977 dal team Luigi team e portata in pista con successo da Pierre Dieudonné, DS del team dal 2011.

Gli storici colori gialloblu di Valentino Rossi, utilizzati nel Fanatec GT World Challenge, saranno invece la base della #46, che accompagnerà per la prima volta in gara il “Dottore”.

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Ma le novità per il costruttore tedesco non si fermano qui, perchè non più tardi di ieri è stata presentata al Nürburgring la versione Evo della M4 GT3, che calcherà le piste a partire dalla prossima stagione.

I cambiamenti rispetto all’attuale vettura sono sia estetici, con specchietti ridotti, maggiori prese d’aria e passaruota, ma anche tecnici con nuove barre antirollio, freni potenziati ed un nuovo differenziale, cui si aggiungono luci anteriori e posteriori ridisegnate.

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Una novità infine sempre nel parco GT, col forfait di Doriane Pin. La giovane pilotessa francese, attesa alla sua seconda Le Mans sulla Lamborghini delle Iron Dames dopo il debutto con l’Oreca LM P2 di Prema, sarà costretta a saltare la gara per ristabilirsi dall’incidente occorsole in Formula Regional a Spa lo scorso weekend. Al suo posto, come nella recente 6 Ore di Spa al fianco di Sarah Bovy e Michelle Gatting ci sarà Rahel Frey.

Piero Lonardo

Foto: Team WRT, BMW, Piero Lonardo

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WEC – Zidane starter ufficiale della 24 Ore, ma prima le Hypercar in città

Sarà Zinedine Zidane lo starter ufficiale della 92ma edizione della 24 Ore di Le Mans. Il popolare asso della nazionale francese di calcio, succede a LeBron James, incaricato del ruolo lo scorso anno, tra le personalità, non necessariamente legate al mondo dei motori, designate dall’ACO a partire dal 1949.

Tra questi ricordiamo John Elkann (2021) Rafael Nadal (2018), Brad Pitt (2016), Luca di Montezemolo (2009) Alain Delon (1996), Steve McQueen (1971).

Prima dello start di sabato 15 giugno alle ore 16 però il programma della 24 Ore 2024 prevede anche altre forme di intrattenimento, e non solo in circuito. A valle del Pesage infatti, previsto nelle giornate di venerdí 7 e sabato 8 giugno in Place de la Republique, nove Hypercar, una in rappresentanza di ogni costruttore, compresa la Ferrari 499P #51 trionfatrice lo scorso anno, fileranno per le vie della città francese.

A fare compagnia alle LMH, partire dalle ore 15.30, anche una LM P2, la popolare “Spike” di AO by TF, e sette GT3, una per ogni brand impegnato nel FIA WEC, escluse Porsche e Ferrari. Tra queste, immancabile la Lamborghini Huracàn delle Iron Dames. Oltre alle moderne protagoniste della classica della Sarthe, anche la Porsche 911 Turbo utilizzata come Safety Car e la Bentley 3 Litre Sport, vincitrice della 24 Ore del 1924.

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Questa manifestazione, inaugurata per la prima volta lo scorso anno, va ad affiancarsi alla tradizionale Parade Des Pilotes, in programma invece il giorno prima della gara, venerdí 14.

Piero Lonardo

Foto: 24H Le Mans

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IMSA – Nel weekend si torna sulle strade di Detroit

Nel weekend torna in scena il WeatherTech SportsCar Championship con la seconda showcase stagionale condivisa con l’IndyCar sulle strade di Detroit. A differenza del primo appuntamento sulla distanza dei 100’ di Long Beach, saranno protagoniste, oltre alle GTP, le GTD Pro.

Tra le 10 LMDh in lista, da segnalare il ritorno di Bent Viscaal sulla Porsche 963 di Proton Competition al fianco di Gianmaria Bruni. Il parco delle GTD Pro invece, cresce di due unità. Come in California, il Vasser Sullivan schiererà due Lexus, però in questo caso non mischierà i due equipaggi, con Jack Hawksworth sempre al fianco di Ben Barnicoat sulla RC F GT3 #14, mentre Parker Thompson e Frankie Montecalvo correranno col numero 15.

Torna una Ferrari infine nella categoria grazie a Conquest Racing, che affiancherà il factory driver Daniel Serra ad Albert Costa. Alex Riberas tornerà al volante dell’Aston Martin dello Heart of Racing.

Diffuso anche il Balance of Performance dell’evento. Tra le GTP, appesantite le Cadillac di ben 6 kg, e ridotta anche la potenza massima da 515 a 512 kW. 1 kg extra invece per le Porsche, che manterranno invece la potenza massima precedente. Ridotte invece a tutti e quattro i costruttori invece per quanto riguarda l’energia massima per stint, ridotta di 10 MJ per le Acura e di 7 MJ per Cadillac e Porsche. Un solo MJ in meno invece per le BMW. Ridotti infine anche tutti i rapporti di rifornimento. Nessuna modifica invece al BoP delle GT rispetto all’ultimo appuntamento di Laguna Seca.

L’evento si svilupperà su due giorni, con libere e qualifiche venerdì 31 maggio e la gara sabato 1° giugno alle 3.10 PM ET, le 21.10 italiane, preceduta da un breve warm-up mattutino. Qualifiche e gara saranno come sempre fruibili gratuitamente sul sito IMSA e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

L’entry list di Detroit

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WEC – Ecco la BMW Art Car di Julie Mehretu per Le Mans. Proton con la terza Mustang in giallo e nero

Presentata al Centro Pompidou di Parigi pochi minuti fa la nuova BMW Art Car, realizzata da Julie Mehretu. La “tela” sulla quale ha lavorato la 54enne artista etiope naturalizzata statunitense è la M Hybrid V8 #20.

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Venti quante sono peraltro le creazioni artistiche in movimento fin qui realizzate dal marchio di Monaco a partire dalla 3.0 CSL che corse a Le Mans nel 1975 di Alexander Calder fino all’ultima creazione in pista, realizzata sulle M6 GTLM per Daytona 2016 da John Baldessari passando per le celebri opere di Frank Stella, Roy Lichtenstein, Andy Warhol e Jeff Koons.

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Saranno Sheldon van der Linde, Robin Frijns, e René Rast a portare in gara la vettura dalla Mehretu, che verrà esposta insieme ad altre creazioni del marchio al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este nel weekend.

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“L’intero progetto BMW Art Car riguarda l’invenzione e l’immaginazione, riguarda andare oltre il limite del possibile. Non penso a questa macchina come qualcosa da esibire. Penso a qualcosa che correrà a Le Mans. E’ arte performativa. La mia BMW Art Car è stata creata in stretta collaborazione con il team e gli ingegneri.” Ha chiuso l’artista: “La BMW Art Car sarà completa solo una volta terminata la gara”

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Frattanto anche Proton Competition ha rivelato la livrea e l’equipaggio della sua terza Ford Mustang GT3. Oltre ai già annunciati Chris Mies e Ben Tuck sarà John Hartshorne a dividere l’abitacolo della vettura #44, al posto del patron Christian Ried, originariamente associato all’effort, che affianca le altre due vetture full-season WEC del team tedesco.

Piero Lonardo

Foto: BMW, Proton Competition