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WEC – La situazione dopo Austin

In attesa delle decisioni inerenti il risultato finale della 6 Ore di Spa, facciamo il punto sulle classifiche dopo la Lone Star Le Mans. Al comando, nonostante una prova disputata in palese difesa, c’è sempre l’equipaggio della Porsche #6 composto da Andrè Lotterer, Laurens Vanthoor e Kevin Estre con 125 punti.

Il secondo posto della Toyota #7 ad Austin permette a Kamui Kobayashi e Nicky de Vries di agganciare al secondo posto la Ferrari #50, terza al traguardo, di Miguel Molina, Antonio Fuoco e Nicklas Nielsen a quota 113.

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A due gare dal termine, nonostante il punteggio esteso previsto per il Bahrain, che porta il totale massimo ottenibile, comprese pole position, a 65, lo svantaggio del resto della concorrenza rende decisamente improbabile un potenziale avvicendamento al comando.

L’altra Porsche Penske segue infatti a quota 77, insieme al solo Mike Conway assente a Le Mans, mentre la Toyota #8 è ancora più indietro a 69. Anche un potenziale reinstallamento di Giovinazzi e c., che attualmente vantano 59 punti, sul gradino più alto del podio di Spa, non sconvolgerebbe più di tanto gli equilibri di testa della graduatoria piloti.

Discorso differente invece per la classifica dei costruttori, che al momento vede Toyota al comando con 147 punti contro i 136 di Porsche ed i 128 di Ferrari.

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La splendida vittoria di Robert Kubica, Yifei Ye e Robert Shwartzman infine, insieme al ritiro della Porsche Jota #12, ha permesso ad AF Corse di avvicinarsi sensibilmente a quest’ultima nella classifica dei privati, ora avanti 30 lunghezze dalla gialla 499P.

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Porsche dal canto suo continua a comandare con i suoi equipaggi tra le GT3, con Manthey Pure Rxcing a quota 118 e Manthey EMA a 90, contro gli 84 della BMW #31 del WRT, quinti al traguardo domenica, e gli 81 dei dominatori del Texas di Heart of Racing, vale a dire le quattro vetture che fin qui hanno ottenuto almeno una vittoria.

Praticamente impossibile il recupero da parte della concorrenza, capeggiata dalla Ferrari Vista AF Corse #55 di Alessio Rovera, Francois Heriau e Simon Mann, quinti a quota 50.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – AF Corse trionfa ad Austin in un finale thrilling. Heart of Racing converte la pole al massimo in GT3

AF Corse si vendica di Le Mans e porta a casa il successo alla Lone Star Le Mans, sesto round del FIA WEC 2024. A permettere di chiudere in bellezza una gara condotta senza sbavature da Robert Kubica, Yifei Ye e Robert Shwartzman la penalità assegnata alla Toyota #7, balzata al comando all’inizio della quinta ora.

Inutile il tentativo da parte di Kamui Kobayashi di riprendere il pilota israeliano, che transita per primo sotto la bandiera a scacchi con 1”78 appena sul DS del Gazoo Racing. A completare il successo delle 499P, il primo fuori da Le Mans, sempre che non venga accolto il reclamo sporto da Ferrari per il convulso finale della 6 ore di Spa, l’equipaggio della #50 composto da Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen.

Solo P4 per la Cadillac, capace di rientrare orgogliosamente in corsa dopo gli autoscontri iniziali, mentre al contrario l’Alpine #35, coinvolta nel contatto iniziale con la V-Series.R, concretizza un’inaspettata P5.

Escono con le ossa rotte le Porsche, sia quelle ufficiali che quelle schierate da Jota e Proton, e ovviamente le Peugeot, in una crisi sempre più profonda al punto da far rimpiangere la prima versione della 9X8. Incredibile, per finire, il comportamento di Sebastien Buemi nei confronti di Kevin Estre, sanzionato con un sacrosanto stop&go+30” dalla direzione gara.

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Heart of Racing invece chiude un weekend perfetto tra le GT3. Ian James, Daniel Mancinelli ed Alex Riberas hanno condotto dall’inizio alla fine, e solo le Iron Dames all’inizio sono state una minaccia potenziale. Il contatto con la Corvette #81 ha poi posto fine alle speranze della Lamborghini #85.

Chiudono a podio le due Porsche, al termine di una gara in difesa a causa del Success Ballast, con la #92 di Manthey Pure Rxcing sempre più capolista davanti alla gemella di Manthey EMA. Poca fortuna per le BMW con la sola #31 a chiudere in P5 dietro la McLaren #59.

E’ tutto da Austin. L’appuntamento con il mondiale endurance è fra appena due settimane al Fuji.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della Lone Star Le Mans

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WEC – AF Corse tiene alto l’onore Ferrari a metà gara ad Austin

Questa Lone Star Le Mans era iniziata coi migliori auspici per i tifosi del Cavallino; infatti alla prima curva non solo Antonio Giovinazzi e Robert Kubica mantenevano le posizioni guadagnate in qualifica, ma anche Miguel Molina si infilava all’interno per un un-due-tre per il Cavallino.

La Cadillac di Earl Bamber cedeva anche alla BMW di Renè Rast e poco dopo si toccava con l’Alpine di Ferdinand Habsburg. Nelle GT3, Ian James manteneva la prima posizione con l’Aston Martin di Heart of Racing seguita dalla Lamborghini delle Iron Dames e alla Ferrari #55 di Francois Heriau. L’altra 296 di Vista AF Corse era invece costretta a partire dai box e, dopo la relativa penalità, finirà presto nella lista dei ritirati.

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Dopo meno di mezz’ora è cambio della guardia al vertice, con Giovinazzi a cedere il comando della gara a Kubica. Due forature attardano frattanto la Porsche #5 e la Peugeot #94.

 

Il trio delle 499P prosegue fino praticamente alla seconda sosta. Giovinazzi, già “beccato” dalla direzione gara per il contatto precedente con la Lexus di Arnold Robin, si tocca con la Peugeot Vandoorne e si gira. La 499P #51 rientrerà ai box con l’ibrido ma anche con danni irreparabili. Quasi contemporaneamente Molina si tocca con la Corvette di Sebastian Baud, ma soprattutto perde la seconda piazza a favore della Toyota #7 e della Cadillac. Out anche la Porsche Jota #12, ferma prima nello Snake e poi ai box.

La gara delle GT3 subisce uno scossone col contatto da parte di Rahel Frey sulla Corvette di Rui Andrade per la seconda piazza dietro l’Aston Martin #27. Quest’ultima ha già scavato un discreto solco nei confronti della concorrenza, e ora nelle mani di Daniel Mancinelli. La Lamborghini ha la peggio ed esce dai box dopo 3 giri, ma poco dopo la Corvette #81 cederà la seconda piazza alla Porsche #92 di Joel Sturm, subentrato ad Alex Malykhin.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo 3 ore di gara

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WEC – Giovinazzi-Kubica, prima fila Ferrari al COTA. Heart of Racing in pole nelle GT3

Ferrari in gran spolvero nelle qualifiche della Lone Star Le Mans, sesto appuntamento del FIA WEC 2024. Antonio Giovinazzi col tempo di 1.50.390, ha conquistato la quarta pole position complessiva per la 499P dopo aver primeggiato anche nel primo turno.

Al fianco della #51 Robert Kubica con la hypercar schierata da AF Corse, che grazie ad uno sforzo finale ha scalzato dalla prima fila la Cadillac di Alex Lynn e la sorprendente Alpine di Charles Milesi. Le prime quattro vetture sono racchiuse all’interno di 4 decimi.

E’ mancato nella Hyperpole, si fa per dire, visto che ha chiuso in P5, Antonio Fuoco, immediatamente alle spalle del pugliese nel Q1. Chi esce con le ossa rotte da queste qualifiche sono Porsche – presente nella Hyperppole solo con la Penske #5 e la Jota #12 nonostante le cinque unità iscritte – e soprattutto la Toyota, con Sebastien Buemi subito fuori e Kamui Kobayashi con decimo tempo. Al contrario, buona prestazione anche per le BMW, che occuperanno la quarta fila, mentre la Lamborghini al contrario va a chiudere la classifica delle Hypercar.

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Bella tirata anche la qualifica delle GT, con la Lamborghini delle Iron Dames, al top nel primo turno con la solita Sarah Bovy, beffata nella Hyperpole da Ian James, alla prima pole WEC con Heart of Racing, col tempo di 2.05.587.

Seconda fila per la migliore delle Ferrari Vista AF Corse di Francois Heriau e la Porsche di Alex Malykhin nonostante i ben 30 kg di Success Ballast. La seconda 296 GT3 di Thomas Flohr occuperà la terza fila al fianco della Corvette #81 di Tom van Rompuy.

Domani lo start della Lone Star Le Mans avverrà alle 13.00 locali, le 20.00 italiane. Diretta televisiva su SkySport e sui canali Eurosport ed in streaming su WEC TV.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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WEC – Ad Austin, team USA al vertice con Cadillac e Corvette prima delle qualifiche

Stati Uniti al vertice nelle libere 3 della Lone Star Le Mans: sono stati i due costruttori di casa, Cadillac e Corvette, a dominare infatti nelle due classi.

Alex Lynn ha portato subito in alto la V-Series.R con 1.51.471, abbassando di oltre 8 decimi l’asticella piazzata ieri da Antonio Giovinazzi, precedendo la 499P #50 del “solito” Antonio Fuoco, ad appena 40 millesimi.

La top five, che prosegue con la due Toyota a prendere a sandwich la Ferrari schierata da AF Corse, è racchiusa in appena 72 millesimi, segno potenzialmente foriero di una gara finalmente combattuta allo stesso livello fra diversi marchi.

Ancora una volta la migliore delle Porsche è stato un esemplare di Jota, la #12 di Norman Nato, a 2 decimi, ma per avere una reale caratura delle 963 sappiamo di dovere attendere le qualifiche.

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In GT3 è addirittura uno-due per le Corvette schierate da TF Sport, con Dani Juncadella, il quale migliora sensibilmente la propria prestazione delle libere 2 con 2.05.178 davanti al teammate Charlie Eastwood. P3 per Davide Rigon con la migliore delle Ferrari Vista AF Corse, a 2 decimi davanti alla McLaren di Gregoire Saucy e alle due Aston Martin. Da segnalare un’unica breve Full Course Yellow per detriti nel finale dell’ora a disposizione.

Tutto pronto per le qualifiche, a partire dalle 15.00 locali, pari alle 22.00 italiane. Diretta streaming su FIAWEC TV.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

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WEC – Uno-due Ferrari nelle seconde libere di Austin

Ferrari in controllo nel secondo turno di libere della Lone Star Le Mans. Alla fine della sessione è addirittura uno-due, grazie ad Antonio Giovinazzi ed Antonio Fuoco, col pugliese autore di 1.52.268, appena 52 millesimi in più del vincitore di Le Mans.

Anche se le temperature più miti rispetto al mattino hanno permesso di migliorare le prestazioni, le 499P hanno gestito al meglio anche l’incognita del nuovo asfalto steso parzialmente dopo i test di gomme di luglio, di cui, dalle informazioni ricevute, praticamente tutti i team erano all’oscuro.

Va detto peró che in quei test diverse porzioni del tracciato, particolarmente la prima sezione del circuito, erano effettivamente assai sconnesse.

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Tornando ai risultati di oggi, dietro alle due Rosse si piazza la BMW #20 con Robin Frijns, a un decimo. La hypercar di Monaco è stata protagonista dell’unica interruzione della sessione per aver perso la posteriore sinistra in curva 15, proprio sotto l’iconica torre.

La top five si chiude con la Cadillac e l’altra Ferrari gestita da AF Corse, tutte racchiuse all’interno del mezzo secondo. Le Porsche si sono mantenute sui tempo del mattino, mentre le due Toyota al contrario, entrano entrambe tra le prime dieci, traguardo fallito per un soffio dalla Lamborghini SC63.

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Tra le GT3, è solo la Corvette #81 di Dani Juncadella a privare le Ferrari di Vista AF Corse dell’uno-due anche in questa classe. Il pilota spagnolo ha portato la sua Z06 GT3.R a 2.05.630, mentre i due factory driver del Cavallino, Alessio Rovera e Davide Rigon, chiudono l’effort finale ad appena 43 e 78 millesimi rispettivamente.

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Domattina si riprenderà alle 11.00 locali per poi proseguire con le qualifiche a partire dalle 15.00 fuso degli USA Centrale, pari alle 22.00 italiane. Diretta streaming su FIAWEC TV.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

 

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WEC – Una Porsche davanti a tutti al COTA ma la Ferrari c’è

Matt Campbell il più veloce nelle prime libere della Lone Star Le Mans. Il pilota di Porsche ha rubato il miglior tempo nel finale a Robert Kubica, fino a quel momento al top con la Ferrari AF Corse, con 1.53.574. la direzione gara ha infatti concesso 5’ extra per la lunga bandiera rossa che ha rallentato l’inizio delle ostilità per un problema tecnico al race control.

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Dietro l’ex-F1 la Porsche Jota di Oliver Rasmussen, qui con una livrea nera e oro in onore degli sponsor statunitensi, e le due Ferrari ufficiali di Antonio Fuoco e Antonio Giovinazzi. Bene anche la Cadillac, P6 davanti all’altra Porsche Penske ufficiale e alle BMW. Solo P10 per la migliore delle Toyota capoclassifica con Nicky De Vries.

Bene anche la Cadillac, P6 davanti all’altra Porsche Penske ufficiale e alle BMW. Solo P10 per la migliore delle Toyota capoclassifica con Nicky De Vries.

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Tra le GT3, migliore prestazione per Alessio Rovera sulla Ferrari 296 GT3 #55 ed il tempo di 2.06.253. Il pilota varesino ha lasciato a 2 decimi le due Ford Mustang Proton di Dennis Olsen e Ben Barker.

Da segnalare una Full Course Yellow provocata a due terzi di sessione dalla Lamborghini Huracàn #60 di Iron Lynx, ferma nella parte finale del circuito.

La seconda sessione di libere inizierà alle 17.10 locali, le 00.10 nostrane.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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LMC – Bretton Racing ed AF Corse, vittoria decisa nel post-gara a Spa

Bretton Racing si aggiudica il successo nelle Michelin Le Mans Cup a Spa dopo la penalità assegnata nel post-gara a M Racing, che aveva preceduto la Ligier #62 sul traguardo. Anche tra le GT3, inversione di posizioni dopo il podio tra le due Ferrari AF Corse #51 e #88, prima e seconda sotto la bandiera a scacchi.

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Ora, potremmo raccontarvi come al solito la cronaca della gara, ma una simile prova, costellata di incidenti e defaillance per tutta l’ora e 50’ previste, e che hanno tolto di mezzo la bellezza di 14 vetture delle 38 iscritte, crediamo sarebbe alquanto dispersivo.

Ci limiteremo quindi a dire che lo spettacolo che la feeder series ELMS ha fornito nelle Ardenne è stato ancora peggiore di quello del 2023. Gran parte del parco partenti si è rivelato inadeguato a correre su questo tracciato simbolo del motorsport, e forse solo i telaisti avranno potuto godere di questo demolition derby che comunque, va detto, non ha avuto alcuna conseguenza sul piano fisico per i piloti.

Anche la direzione gara purtroppo non è stata da meno: la penalità assegnata a bocce ferme alla Ferrari #51 per track limits ecceduti nelle prime fasi di gara grida vendetta, cosí come non chiamare in causa la Safety Car (una più una meno..), ovvero una Full Course Yellow, con due vetture fuori strada potenzialmente in traiettoria alla Speaker’s Corner negli ultimi minuti. Si è invece preferito mantenere artificialmente in vita uno shootout finale all’americana, lasciando i commissari a sbracciarsi e sperare per il meglio.

Speriamo vivamente che su una pista ugualmente difficile quale quella del Mugello, che ospiterà la Le Mans Cup il 29 settembre prossimo, le usuali raccomandazioni del briefing possano quindi essere maggiormente efficaci.

In classifica generale, l’equipaggio di Cool Racing formato da Adrien Chila e David Droux, nonostante il deludente nono posto al traguardo, grazie ai ritiri degli immediati inseguitori R-ace GP – autori della terza pole stagionale – ed High Class Racing, conduce ora con 8,5 e 9,5 punti di vantaggio.

Tra le GT3 invece, i dominatori della serie Alessandro Balzan e Matthew Kurzejewski, nel vedersi privare del terzo successo stagionale, vedono ridursi il vantaggio sui vincitori effettivi di Spa, Alessando Agostini e Custodio Toledo, a 27 punti a due gare dal termine. Seguono Rueda Matos ed Andrew Gilbert di Kessel Racing due lunghezze dietro.

Piero Lonardo

Foto: Le Mans Cup, Ferrari Races

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

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WEC – Ecco il BoP ammazza-Toyota di Austin!

Anticipato come sempre qualche giorno fa dai nostri amici d’oltralpe prima della pubblicazione ufficiale sul sito FIA, ecco il Balance of Performance per la Lone Star Le Mans.

Nonostante le lamentele della vigilia di San Paolo che sono costate care al boss Toyota Gazoo Racing, Rob Leupen, saranno proprio le GR010-Hybrid, trionfatrici in Brasile, a sostenere le maggiori modifiche alle equivalenze, con 5 kg extra, potenza massima sotto i 250 kmh ridotta di 9 kW ed energia massima per stint pure ridotta di 6 MJ, cui fa da contraltare una potenza massima sopra i 250 kmh aumentata dell’1,8%.

Atteso comunque che un BoP apparentemente sfavorevole non pregiudica assolutamente il risultato in pista, anche le Porsche, pure assai performanti ad Interlagos, hanno ricevuto 2 kg in più, 3 kW in meno alle velocità medio basse e 1 MJ in meno per stint.

Le altre Hypercar per Austin hanno tutte ricevuto invece una diminuzione di peso, le Peugeot addirittura di 14 kg, Lamborghini -9, BMW -7, Alpine -3, Cadillac -2 e…. Ferrari -5 kg, oltre a 3 kW in meno sotto i 250 kmh.

Le 499P rimangono comunque le vetture più pesanti della categoria (1.055 kg) insieme alle Toyota (1.065 kg), ma anche quelle con minor energia per stint, dopo che l’Endurance Committee ha tolto altri 4 MJ, contro i 902 di Peugeot, i 906 di Toyota e BMW, i 907 di Porsche, Cadillac ed Alpine ed i 908 MJ di Lamborghini.

Modificate radicalmente le equivalenze anche nelle LM GT3. Le Porsche, fin qui dominatrici della stagione, sosterranno ben 15 kg extra rispetto a San Paolo; al contrario, tutte gli altri marchi a parte le Lexus hanno ricevuto un abbuono di peso. In particolare, BMW e Corvette correranno con 14 kg in meno, e le Lamborghini con -13, riportando i pesi similmente a quelli di Spa. Ad ogni modo le Huracàn rimangono sempre le GT più pesanti con 1.356 kg a vuoto.

Ricordiamo che il Success Ballast aumenterà ulteriormente il peso minimo dei major contender, con la 911 GT3 R #92 capolista gravata di ulteriori 30 kg, la gemella #91 di 25 kg e la BMW #31 del WRT, terza in classifica, di 15 kg.

Per contro, le Lexus, ancora assenti dalla top five, riceveranno 14 MJ extra per stint, mantenendo il primato in questo elenco, con 713 MJ, contro i 696 delle Ford Mustang (+5 MJ), i 692 delle Corvette (+7 MJ) ed i 690 MJ di McLaren (+9 MJ) e BMW (+1 MJ).

Le RC F GT3 schierate da AKKODIS ASP riceveranno una robusta iniezione di potenza sotto i 200 kmh, mentre le McLaren potranno usufruire di maggior potenza al di sopra di quella soglia (+5%). Le Ferrari, per concludere, potranno godere di un leggero incremento di potenza alle velocità medio-basse, di 8 kg in meno a vuoto e di 7 MJ in più per stint.

L’appuntamento è per le 12.40 di venerdí 30 agosto con le prime libere della Lone Star Le Mans.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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IMSA – Paul Miller Racing e Korthoff Preston si impongono in Virginia

Primo successo stagionale del Paul Miller Racing al Virginia International Raceway. Madison Snow e Bryan Sellers, al primo anno in GTD Pro, hanno ripetuto l’ottima prova del 2023 che ha spianato la strada al titolo in GTD, dominando tutto l’evento a partire dalle libere.

La BMW #1 ha condotto per la prima parte di gara, cedendo poi il comando all’Aston Martin dello Heart of Racing, che però ha optato su una strategia sulle tre soste, ovvero su eventuali lunghi periodi di Full Corse Yellow che però non si sono concretizzati, salvo il problema di motore che ha tolto di mezzo la McLaren di Inception Racing a mezz’ora dalla bandiera a scacchi. Tra

Dopo l’ultima sosta da parte di Ross Gunn, la batosta sotto forma di drive-through per non aver rispettato il tempo minimo di rifornimento ha lasciato la Vantage #23 in terza posizione, che ha mantenuto sino alla fine alle spalle della Ford Mustang GT3 #64 di Mike Rockenfeller ed Harry Tincknell. Multimatic può vantare anche la quarta piazza per l’altra vettura, penalizzata nelle fasi iniziali da un passaggio extra in pitlane pure per non avere rispettato il tempo minimo al pit.

Un paio di penalità anche per la capolista AO Racing, una per pressione dei pneumatici non conforme alle specifiche Michelin e l’altra per aver spintonato la Lexus #14, che chiude solamente in P7 e vede il proprio vantaggio su Heart of Racing ridotto a sole 17 lunghezze. Gara da dimenticare invece per le Corvette, attardate da problemi tecnici, particolarmente la #3, ferma in pista più volte per problemi al servosterzo prima di cedere definitivamente con una sospensione ko. La #4 invece è rimasta in zona podio fino all’ultimo pit, dove ha avuto problemi allo starter, chiudendo solamente ottava.

Korthoff

Nuova vittoria Mercedes invece in GTD, questa volta grazie a Korthoff Preston Motorsports. Kenton Koch ha preso il comando in partenza sul polesitter Giammarco Levorato, lasciando poi a Mikael Grenier il compito di chiudere la gara. Secondo posto per l’Aston Martin #27 di Roman de Angelis e Zach Robichon davanti alla Lamborghini di Loris Spinelli e Misha Goikhberg, con l’abruzzese autore di una prodigiosa rimonta nel finale.

Phil Ellis e Russel Ward, quarti al traguardo, “vedono” sempre più il titolo di titolo di categoria per Winward Racing con un vantaggio di ben 284 punti sull’equipaggio di Turner Motorsport, che li segue nell’ordine di arrivo.

Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà il 22 settembre a ranghi completi con la Battle on The Bricks ad Indianapolis, prima del gran finale con la 27ma edizione della Petit Le Mans il 12 ottobre.

Piero Lonardo

Foto: Paul Miller Racing, Mercedes-AMG Motorsport

L’ordine di arrivo