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USCC – A Sebring è uno-due-tre Cadillac. Cetilar, trionfo in GTD!

La 12 Ore di Sebring ha regalato ancora una volta un finale mozzafiato. Protagonisti delle ultime concitate fasi di gara Earl Bamber e la DPi V.R. #02 del Team Ganassi, capaci di rimontare per due volte sull’Acura del MSR dopo altrettanti errori, ma tanta era la forza del già vincitore di Le Mans che alla fine il miracolo è stato compiuto e sul gradino alto del podio insieme ad Alex Lynn ed al sostituto di lusso (per Kevin Magnussen) Neel Jani.

Il successo Cadillac si completa col resto del podio, appannaggio del JDC-Miller e di Action Express/Whelen Racing. I vincitori lo scorso anno sono stati rallentati da un problema alla ventilazione che ha impedito doppi stint, mentre sulla #31 forse si è scontato qualche errore di troppo, soprattutto il contatto a due ore dal termine con l’Acura di Stoffel Vandoorne, che ha rovinato il fondo vettura.

Niente da fare per le due Acura, che alla fine sono scivolate addirittura fuori dal podio, mentre l’altra DPi V.R. dell’Action Express/Ally termina a 5 giri dopo aver risolto un problema ai freni nell’ultimo quarto di gara.

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Non sfugge l’ennesima vittoria in LM P2 per il PR1 Mathiasen e Ben Keating, Scott Huffaker e Mikkel Jensen. Marchio di fabbrica il consueto giro di vantaggio al resto della concorrenza, capitanato dal Racing Team Nederland ed ERA Motorsports.

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In LM P3, Joao Barbosa, Lance Willsey e Malthe Jakobsen portano a casa il primo pesante successo per il Sean Creech Motorsports. Decisivo il finale nei confronti del JR III Racing, che termina a 48”. Lontanissimi i terzi classificati del Performance Tech, che come il resto del lotto ha subito l’effetto devastante dei bumps sulle Ligier e Duqueine, che hanno generato una vera e propria gara ad eliminazione.

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Alla Corvette non sfugge la vittoria in GTD Pro con la C8.R “rinvigorita” dal BoP infra-evento. Dopo i problemi sostenuti dalla Ferrari in pole di Risi Competizione, sono stati in tanti a cercare di impensierire Jordan Taylor e c, ma gli unici che hanno dato la sensazione di potercela fare, la Lamborghini iscritta dal TR3 Racing per Mirko Bortolotti, Marco Mapelli ed Andrea Caldarelli, ha terminato a 4”. Ad un giro la Mercedes del WeatherTech Racing, gestita al meglio da un super Jules Gounon.

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Ed infine la vittoria forse tra le piú rocambolesche degli ultimi anni, che vede il Cetilar Racing trionfare in GTD dopo la bellezza di 17 pit-stop complessivi comprese diverse penalità. Va dato merito ai piloti, Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto ed Antonio Fuoco, di averci creduto sino in fondo, cosí come la squadra AF Corse, che ha gestito ogni situazione nel modo miglior possibile, arrivando a 56’ dalla bandiera a scacchi con l’ultimo decisivo pit-stop ancora in vantaggio nei confronti della BMW del Turner Motorsport, che invece sarà costretto ad un ultimo splash, perdendo anche il podio.

Podio che si completa con la Mercedes del Gilbert Korthoff Motorsports e soprattutto con l’altra Ferrari di Toni Vilander, Luis Perez Companc e Simon Mann. Il finlandese ha dimostrato di non aver perso nè la velocità nè il passo gara, ben coadiuvato dagli altri due driver.

E’ tutto per la cosiddetta SuperSebring, iniziata ben una settimana fa col Prologo WEC. Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà il 9 aprile con la showcase di Long Beach insieme all’IndyCar, protagoniste DPi, GTD Pro e GTD.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 70ma 12 ore di Sebring

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USCC – Le Acura prendono il comando dopo 8 ore a Sebring

Le Acura rompono gli indugi e si innalzano al vertice della classifica della 12 Ore di Sebring.

Un primo avvicendamento da parte della #10 del WTR nei confronti delle Cadillac avviene grazie alla serie di Full Course Yellow che ha aperto il secondo terzo di gara, ad iniziare dall’Oreca LM P2 del Tower Motorsports con Rui Pinto de Andrade (uno dei tanti piloti che ha già gareggiato anche ieri nella 1.000 Miglia WEC, fermo all’ultima curva. Per evitarlo, Dennis Andersen e l’altra Oreca dell’High Class Racing centrerà un cartellone che porterà spettacolarmente a spasso fino ai box.

Una nuova neutralizzazione, abbastanza inutile, viene chiamata dalla direzione gara per un lungo da parte di Giorgio Sernagiotto sulle gomme a protezione di curva 1. La Ferrari Cetilar, bersagliata da penalità e contatti, ripartirà senza apparenti danni terminali.

Nel frattempo le strategie mantengono Pipo Derani al comando sull’arrembante Ricky Taylor, che nel successivo restart si fa largo fino alla lunga neutralizzazione #5, causata da detriti in pista e porta Will Stevens, subentrato alla guida dell’ARX-05 nerazzurra, al comando sull’altra Acura del MSR, ora nelle mani di Oliver Jarvis.

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La LM P2 sembra avere ritrovato padrone nel PR1 Mathiasen, che ha approfittato dello stint di Frits van Eerd per riprendersi la testa della categoria. La lotta è comunque limitata alle due vetture del team di Bobby Oergel e alla macchina di Era Motorsport, che viaggia nel mezzo, uniche ancora a parità di giri.

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Avvicendamenti anche tra le LM P3, con i leader parziali del Performance Tech costretti a riprendersi dopo avere in pista. Anche qui sono solo tre le vetture a giri pieni col Sean Creech Motorsport a riprendersi la testa della categoria con lo specialista Malthe Jakobsen nei confronti del Riley Motorsports e del campioncino della Porsche Cup, Kay van Berlo; poco oltre procede l’altra Ligier del JR III Racing.

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Lotta sempre al coltello invece in GTD Pro, dove la Corvette continua a trarre il meglio dall’”aiutino” concesso dall’IMSA a ridosso delle qualifiche di ieri in tema di BoP (circa 20 HP in più). L’unica C8.R iscritta e nel finale dell’ottava ora, dopo l’ennesimo restart per la neutralizzazione #7, causata dalla Ligier LM P3 di Jon Bennet, ferma all’uscita della pitlane, riesce a riprendersi con decisione la leadership sulla Porsche di Matt Campbell, che nel frattempo aveva ereditato la posizione.

La Porsche in tartan verrà poi passata anche dal resto dei major contender, che comprendono la BMW ufficiale superstite, la Lexus #14 e la Lamborghini del TR3 Racing.

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Infine la GTD, che vede ora un leader imprevisto nella McLaren di Inception Racing. Trascinata da Jordan Pepper, la 720S GT3 ha preso il comando sulla Mercedes dell’Alegra Motorsports, che ora vede anche il ritorno della Ferrari AF Corse, grazie al sempreverde Toni Vilander.

La situazione attuale è stata propiziata dall’ennesima disavventura della Ferrari Cetilar, questa volta da parte del driver del Cavallino Antonio Fuoco, che butta fuori il leader provvisorio Bill Auberlen e la BMW del Turner Motorsport ma dovrà incorrere nell’ennesimo drive-through (siamo a 13 soste totali contro le 8 standard). La 488 #47 comunque viaggia in P8, sempre nel giro dei leader.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica all’ottava ora di gara

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USCC – A Sebring, Action Express in controllo nel primo terzo di gara

Partita anche sotto un cielo nuvoloso che contribuisce a raffreddare la temperatura altrimenti cocente la 70ma edizione della 12 Ore di Sebring.

Già nelle prime miglia una serie di problemi hanno penalizzato o addirittura tolto dalla gara una serie di favoriti. Prima fra tutti la Cadillac in pole del Team Ganassi, con Sebastien Bourdais costretto ad entrare immediatamente ai box per un problema al selettore delle marce, che ha comportato in seguito ulteriori soste per sostituire prima il volante e poi l’intero cambio.

Subito ko anche la Ligier LM P3 dell’Andretti Autosport, mentre il leader dalla categoria, Gar Robison, perdeva il comando per un testacoda. Problemi anche per il polesitter delle GTD, Zach Robichon, con problemi al differenziale, cosí come per l’Aston Martin dello Heart of Racing.

Posizioni quindi subito rivoluzionate, con la Cadillac dell’Action Express/Whelen Racing davanti a tutti con Pipo Derani, mentre i soli Ben Keating e Daniel Serra mantenevano il comando nelle rispettive categorie (LM P2 e GTD Pro) dalla posizione guadagnata ieri in qualifica.

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Il primo grosso colpo di scena solo al termine della terza ora di gara, a causa del contatto multiplo dell’Oreca del DragonSpeed, che nel tentativo di evitare la Duqueine del Muehlner Motosports in testacoda in curva 1 veniva centrata dalla BMW M4 GT3 del Paul Miller Racing. Gara finita anzitempo per la famiglia Montoya e lunga interruzione per permettere rifornimenti in sicurezza come sempre avviene in questi casi.

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La seconda interruzione al termine del primo terzo di gara, a causa della Acura di Kyffin Simpson, e nuova riaggregazione del lotto dei concorrenti.

Dopo quattro ore è sempre al comando la Cadillac #31, che oggi presenta una dedica particolare per ricordare il padre di Mike Conway, scomparso nel weekend, sull’altra DPi V.R del team, sponsorizzata da Ally. Le sei Dpi sono comunque tutte a contatto.

Tra le LM P2 onori parziali per l’Oreca del Racing Team Nederland, che ha approfittato delle penalità inflitte al PR1 Mathiasen, mentre il JRIII Motorsports ha ereditato il comando delle LM P3 dal Sean Creech Motorsports.

E’ la Corvette ora a condurre tra le GTD Pro a seguito dei problemi al servosterzo della Ferrari del Risi Competizione, che ora chiude la classifica di categoria a 8 giri, e le penalità inflitta alla Lamborghini del TR3 Racing, che ora insegue in terza posizione dietro anche alla BMW #24. L’altra M4 GT3 ufficiale fa parte invece delle vetture attardate da noie tecniche.

Nelle GTD infine, è lotta serrata tra le Mercedes di Alegra Motorsport, Winward Racing e Gilbert Korthoff Motorsports. Tra le AMG GT3, che sembrano come a Daytona le favorite per la vittoria finale, si è infilata però la Ferrari di AF Corse, che ora occupa la seconda piazza con Luis Perez Companc. L’altra 488 GT3 del Cetilar Racing insegue in P6 dopo aver subito un paio di contatti.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica alla quarta ora di gara

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USCC – Bourdais-pole a Sebring. Daniel Serra e Risi Competizione davanti a tutti in GTD Pro

Sebastien Bourdais si è sempre trovato a proprio agio sui bump di Sebring, e dopo la splendida vittoria del 2021, anche stamane non ha smentito i pronostici, conquistando la pole position per la 12 Ore IMSA, battendo, nella lotta tra Cadillac, l’altra DPi V.R di Pipo Derani di appena 26 millesimi col tempo di 1.45.166.

Solo P3 per Ricky Taylor e la migliore delle Acura, a poco più di un decimo. A seguire le seconde forze di Team Ganassi ed Action Express con Alex Lynn e Mike Rockenfeller, con l’Acura trionfatrice a Daytona a chiudere il lotto delle DPi.

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Non sfugge la pole nemmeno ad altri due protagonisti delle categorie inferiori, quali Ben Keating con l’Oreca LM P2 del PR1 Mathiasen e Gar Robinson con la Ligier LM P3 del Riley Motorsports.

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Ennesima grande prestazione da un altro specialista del circuito della Florida e delle gare endurance americane, Daniel Serra, che regala la pole position in GTD Pro alla Ferrari del Risi Competizione col tempo di 1.59.414. Sono solo 17 i millesimi che separano l’alfiere del team di Houston da Mirko Bortolotti, che piazza la Lamborghini del TR3 Racing in prima fila.

I 20 HP in più, garantiti dall’IMSA a pochi minuti dall’inizio della quarta ed ultima sessione di libere che ha preceduto le qualifiche, hanno permesso alla Corvette di innalzarsi fino in P3, anche se dietro alle migliori GT con equipaggio Pro/Am.

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La pole di categoria va a Zach Robichon con la Porsche del Wright Motorsports vincitrice del season opener davanti alla BMW del Turner Motorsport e alla Mercedes del Winward Racing, completamente riparata dopo il crash di ieri. Chiude la top five la Ferrari del Cetilar Racing.

Alle qualifiche non hanno partecipato la Porsche del Winward Racing incidentata ieri e la McLaren di Inception Racing, i cui piloti hanno preferito impegnarsi nella gara del WEC, mentre l’Aston Martin del Magnus Racing ha provocato l’unica interruzione della sessione, fermandosi in pista.

Domani lo start della 70ma edizione della 12 Ore di Sebring alle 10.40 AM ET, pari alle 15.40 italiane. Come sempre diretta streaming gratuita sul sito IMSA www.imsa.com.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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USCC – Bourdais guida l’armata Cadillac. Dominio Ferrari in GTD

Le Cadillac sembrano favoritissime a Sebring, almeno stando ai responsi delle libere; anche nella terza sessione in notturna infatti è una DPi V.R. a primeggiare nella lista dei tempi, la #01 del Team Ganassi di Sebastien Bourdais, autore di 1.46.180.

A seguire l’altra vettura del CGR grazie ad Earl Bamber ed il capoclassifica di queste prove, Pipo Derani, con la vettura dell’Action Express/Whelen Racing.

Bisogna arrivare al quarto tempo per trovare una delle due Acura, grazie al vincitore di Daytona Tom Blomqvist, che sconta comunque 1” dal leader.

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Scott Huffaker ha issato in alto l’Oreca LM P2 del PR1 Mathiasen col tempo di 1.48.842, mentre lo specialista Malthe Jakobsen ha ritoccato il limite delle LM P3 per il Sean Creech Motorsport.

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Se infine le Ferrari sembrano fare fatica nel WEC, qui paiono invece le vetture da battere. E’ primato infatti per Toni Vilander, autore di 2.00.962 con la 488 GT3 AF Corse, mentre Daniel Serra ribadisce lo stato di forma in casa Risi Competizione in GTD Pro.

Nel mezzo, le due BMW M4 GT3 private di Turner Motorsport e Paul Miller Racing.  La terza Rossa in gara del Cetilar Racing agguanta l’ottava posizione tra le GTD.

Da segnalare il violento crash che ha coinvolto la Porsche Hardpoint di Katharine Legge a poco meno di mezz’ora dalla fine all’insidiosa curva 17, senza conseguenze per la pilotessa britannica.

Domattina si riprenderà in prima mattinata, alle 8.55 AM ET con la quarta ed ultima sessione di libere di appena 15’ che farà da warm-up per le qualifiche, che inizieranno alle 9.20 AM ET, pari alle 14.20 italiane. Diretta streaming gratuita sul sito IMSA www.imsa.com.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

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USCC – Cadillac padrone nelle prime libere di Sebring

Finalmente stamane è cominciata l’azione anche per il WeatherTech SportsCar Championship a Sebring, con le prime due sessioni di libere.

In entrambi i turni sono state le Cadillac a dominare la lista dei tempi, al mattino con Renger van der Zande e Pipo Derani, che poco fa ha stampato un late flyer di 1.45.750, abbattendo di 1” secco il best lap dell’olandese del Team Ganassi.

Solo P4 per la migliore delle Acura, quella del WTR con Ricky Taylor, a 1” dal leader, mentre la vettura dell’MSR trionfatrice a Daytona non ha segnato giri validi nel secondo turno, così come le Mercedes del WeatherTech Racing e del Winward Racing.

Quest’ultima, miglior tempo della giornata in GTD, è rimasta ai box per le necessarie riparazioni dopo il contatto nel primo turno in curva 4 che ha causato una delle due red flag delle sessioni fin qui disputate. L’altra interruzione a causa della Ligier LM P3 del Performance Tech ferma lungo la pista per problemi elettrici.

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Tra le LM P2 è l’Oreca del Tower Motosport a dominare la lista dei tempi col crono di 1.49.498 segnato al mattino da Louis Deletraz, mentre nelle LM P3 ha resistito la prestazione mattutina di Colin Braun del CORE Autosport di 1.56.987.

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Nick Yelloly un po’ a sorpresa dopo le prestazioni deludenti di Daytona è il migliore tra le GTD Pro con la BMW M4 GT3 del RLL ed il tempo di 2.00.518 davanti a Daniel Serra con la Ferrari del Risi Competizione, distanziato di poco più di in decimo. P5 al mattino e terza piazza nel pomeriggio invece per gli azzurri del Cetilar Racing in GTD.

Prosegue invece il calvario Corvette, che ricordiamo qui è presente con una sola vettura, essendo il secondo equipaggio impegnato in GTE-Pro nella 1.000 Miglia WEC.

Le vetture della massima serie endurance americana torneranno in pista oggi per un terzo turno in notturna a partire dalle 7.45 PM locali, subito dopo le qualifiche del WEC.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

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USCC – Diffuso il BoP di Sebring

Reso noto nelle ultime ore l’ultimo tassello generale della 12 Ore di Sebring, con la definizione del Balance of Performance.

Dopo le equivalenze specifiche di Daytona, si ritorna alle specifiche relative al resto della stagione e, facendo riferimento all’ultimo round del 2021, la Petit Le Mans, non sono tantissime le modifiche apportate alle vetture.

Tra le DPi, all’ultima apparizione di sempre sul tracciato della Florida, l’unica modifica fa riferimento alla capacità del serbatoio, aumentata di 1 litro sulle Acura e diminuita di 0,5 litri sulle Cadillac.

Sulle GT invece, innanzi tutto è stato confermato il BoP unico per entrambe le categorie, GTD e GTD Pro, più una serie di aggiustamenti.

Tenuto conto che la BMW M4 GT3 non era presente a Road Atlanta, cosí come la versione GT3 della Corvette, che correranno con le medesime specifiche della Rolex 24, la modifica più evidente riguarda la McLaren 720S GT3, cui è stato concesso un robusto innalzamento della pressione del turbo, che invece è stato leggermente ridotto ai regimi alti sull’Acura NSX GT3.

Variazioni al peso minimo per Acura (-20 kg), Mercedes AMG GT3 (-10 kg) e Lexus RC F GT3 (+15 kg). Per queste ultime due marchi è stato definito anche una diminuzione dei restrittori d’aria, rispettivamente di 0,5mm X2 e di -1 mm X2.

Relativamente alla capienza del serbatoio infine, concessi 3 litri extra alle Aston Martin e alle McLaren, mentre le Acura, Lamborghini, Mercedes e Porsche correranno con un litro in meno rispetto allo scorso novembre.

Da segnalare infine, al di fuori delle specifiche tecniche, che DragonSpeed schiererà un banner a supporto dell’Ucraina

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

Turn10

USCC – Ben 53 vetture alla 12 Ore di Sebring

Dopo la griglia record di Daytona, anche la 12 Ore di Sebring fa registrare una entry list monstre, con ben 53 vetture iscritte. Per il secondo round del WeatherTech SportsCar Championship diverse infatti le new entry a rimpinguare la già sostanziosa line-up stagionale.

Tra tutte la Acura NSX GT3 iscritta in GTD Pro dal Racers Edge in associazione col WTR per Ashton Harrison-Henry, Kyle Marcelli e Tom Long che, insieme al ritorno della Mercedes del WeatherTech Racing per Cooper MacNeil, che ancora una voltasi si sdoppierà con la Porsche dagli stessi colori insieme a Jules Gounon e Maro Engel, porta il numero delle vetture della categoria a 11.

Nei prototipi, nella classe regina sempre 7 le DPi, con le uniche novità – per ora – dettate dalla curiosa concomitanza con la seconda gara dell’IndyCar Series in Texas che porta Ryan Hunter-Reay al Team ganassi in luogo di Scott Dixon, mentre di Stoffel Vandoorne e Josè Maria Lopez, sub di lusso in MSR ed Action Express/Ally abbiamo già parlato nei giorni scorsi.

Si attendono però news riguardo al sostituto di Kevin Magnussen, cooptato dalla Haas F1 al posto di Nikita Mazepin, sulla seconda Cadillac del Team Ganassi al fianco dei regular Alex Lynn ed Earl Bamber. Il driver danese, lasciato libero da Peugeot, dovrebbe infatti presenziare ai concomitanti test F1 in Bahrain.

Tra le 8 LM P2, da segnalare il ritorno di DragonSpeed alla line-up prevista in origine, con i Montoya padre e figlio a far compagnia a Henrik Hedman. Doppio impegno all’ultimo momento anche per Steven Thomas, iscritto, oltre che su una delle due Oreca del PR1 Mathiasen, anche con la vettura di Algarve Pro Racing nella 1.000 Miglia WEC insieme a René Binder e James Allen in luogo di Daniil Kvyat dopo il forfait G-Drive.

10 le LM P3, categoria che continua a riscuotere sempre più proseliti, con la new entry FastMD Racing che schiera una Duqueine per Max Hanratty, Todd Archer e James Vance, mentre Rasmus Lindh e Dan Goldburg sono attesi ad una stagione col Performance Tech. Prima uscita del 2022 anche per il JR III Racing con Dakota Dickerson, campione in carica delle Prototype Challenge, insieme ad Ari Balogh e a Garett Grist.

Debutto stagionale per il Paul Miller Racing e la nuova BMW M4 GT3 in GTD con Erik Johansson a far da spalla agli ex-titolati Bryan Sellers e Madison Snow e Scott Andrews in sostituzione di Kyle Kirkwood, pure impegnato in Texas, sulla Lexus #12 al fianco di Richard Heistand ed Aaron Telitz.

Ma gli occhi degli appassionati italiani saranno puntati sul secondo outing USA della Ferrari del Cetilar Racing di Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto ed Antonio Fuoco, quest’ultimo pure atteso al doppio impegno con AF Corse nel WEC in GTE-Pro. Una seconda 488 GT3 sarà presente per AF Corse nella categoria per Toni Vilander, Simon Mann e Luis Perez Companc, insieme, come già riportato in giornata, alla Ferrari iscritta in GTD Pro da Risi Competizione.

Le ostilità a Sebring si apriranno ufficialmente giovedí 17 marzo alle 10.15 AM ET con le prime libere. Qualifiche venerdí 18 alle 9.20 AM ET e start della gara sabato 19 marzo alle 10.10 AM ET, pari alle 16.10 italiane.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

L’entry List della 12 ore di Sebring

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USCC – Rolex 24, Finale: Castroneves prosegue l’annata magica del MSR. DragonSpeed di forza in LM P2. Porsche doppietta in GT

E’ ancora una Acura a trionfare alla Rolex 24 at Daytona, ma a differenza dello scorso anno questa volta la vittoria va al Meyer Shank Racing. Anello di congiunzione fra i due successi Helio Castroneves, che nel finale ha gestito al meglio gli attacchi di Ricky Taylor, preferito a Filipe Albuquerque per lo shootout finale dal WTR.

Uno shootout durato mezz’ora gestito ad arte dopo la 17ma Full Course Yellow causata dalla Lamborghini di Giacomo Altoe ferma in curva 3, che ha permesso al team dell’Ohio di ripetere la storica vittoria di dieci anni or sono. Compagni di squadra del popolare “Spider-man”, Oliver Jarvis, Tom Blomqvist e Simon Pagenaud, fresco di passaggio di casacca in IndyCar.

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Chi esce con le ossa rotte da questa battaglia sono le Cadillac, che quest’anno dovranno guardarsi da entrambe le ARX-05 in ottica campionato, e guadagnano le restanti due posizioni a pieni giri con il JDC/Mustang Sampling del sempreverde Richard Westbrook e dell’Action Express/Whelen Racing.

Gara da dimenticare per il Team Ganassi, con le due DPi V.R. entrambe out of contention sin dalla metà gara: la mancanza dei ricambi necessari per riparare la #02 in testa grida vendetta, cosí come l’incapacità di risolvere in tempi brevi i problemi di alternatore della #01. Discorso a parte invece per la #48, che deve fare ancora una volta i conti con un Jimmie Johnson grande catalizzatore di interessi ma non all’altezza del resto dell’equipaggio, ancora una volta impreziosito da un grande Kamui Kobayashi.

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Grande vittoria in LM P2 per il DragonSpeed: l’effort di Elton Julian, alla terza vittoria in quattro anni, era di prim’ordine, con due dei giovani talenti IndyCar, Colton Herta (al secondo Rolex dopo quello conquistato con la BMW in GTLM nel 2019) e Pato O’Ward, a fare compagnia ad Devlin de Francesco e ad Eric Lux, e sulla distanza ha avuto la meglio sulla concorrenza. A sorpresa le due insidie maggiori sono state rappresentate dal Racing Team Nederland e dal Tower Motorsport, che completano un insolito podio.

Riley

Non c’è stata quasi gara invece in LM P3, categoria praticamente dominata per tutta la gara dai campioni in carica del Riley Motorsports, che ripresentavano Gar Robinson e Felipe Fraga insieme a Kay van Berlo e Michael Cooper. A podio vanno il Sean Creech Motorsport ed il CORE Autosport. Entrambi gli equipaggi comunque debbono recriminare su errori e costose penalità che hanno compromesso un risultato che poteva essere anche maggiore.

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La gara delle GT non ha mancato di entusiasmare nemmeno col nuovo formato GTD Pro, che da quest’anno ha preso il posto delle GTLM. Epico il duello finale senza esclusione di colpi tra le due Porsche di Mathieu Jaminet e Laurens Vanthoor, col primo ad aggiudicarsi alla fine l’agognato successo per il Pfaff Motorsports, che per l’occasione schierava Matt Campbell ed il neoacquisto in chiave LMDh Felipe Nasr.

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

Il contatto finale che spediva larga la 911 GT3 R del KCMG regalava una buona piazza d’onore alla Ferrari del Risi Competizione, cui non è riuscito il colpaccio della Petit Le Mans 2019 (in GTLM). Trascinati dai due campioni WEC GTE-Pro, Alessandro Pier Guidi e James Calado, ancora una volta il Cavallino ha sfiorato una vittoria che manca da tempo, in attesa della nuova Hypercar o GTP che dir si voglia.

Delusione totale Corvette e soprattutto BMW, con le nuove M4 GT3 ufficiali incredibilmente non all’altezza nemmeno dell’esemplare schierato dal Turner Motorsports.

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Infine la GTD, categoria in cui la Ferrari di AF Corse ha pure sfiorato un clamoroso colpaccio con Nicklas Nielsen, Toni Vilander, Simon Mann e Luis Perez Companc, ma un drive-through nell’ultima caution per sorpasso in regime di Full Course Yellow ha vanificato l’impresa.

Wright

Successo quindi per il Wright Motorsports, che riporta la Porsche nuovamente in alto nella categoria dal 2017. A podio anche l’Aston Martin #44 del Magnus Racing e la Mercedes del Gilbert Korthoff Motorsports.  L’altra Ferrari in gara del Cetilar Racing ha concluso in P14 ma orgogliosamente al traguardo.

Il WeatherTech SportsCar Championship ritornerà il 19 marzo con la 12 ore di Sebring.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Porsche, DragonSpeed, Ferrari Races

L’ordine di arrivo della 60ma Rolex 24 at Daytona

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – Rolex 24, 22° Ora: WTR all’assalto. E’ duello Porsche Ferrari nelle due classi GT

Le 6 ore consecutive di corsa libera hanno permesso una dilatazione relativa dei distacchi, che però non si riflette nella lotta per il primato assoluto, dove i quattro duellanti continuano ad affrontarsi senza esclusione di colpi.

La zampata per ora decisiva sembra quella di Loic Duval, che a metà della 21ma ora riprende Pipo Derani, mentre Filipe Albuquerque ha la meglio si Tom Blomqvist nella lotta fra le due Acura. Lo scenario però andrà a cambiare dopo la sosta successiva, dove il portoghese approfitta del cambio pilota in Action Express e tiene dietro, restituendo le scorrettezze di qualche ora prima, Mike Conway.Il driver Toyota viene recuperato anche da Blomqvist, che va ad occupare il gradino basso del podio.

Nel finale della 21ma ora la situazione si ripete a parti invertite, con Ricky Taylor che grazie al buon lavoro della crew del WTR riesce ad uscire davanti a Blomqvist e a due ore dalla bandiera a scacchi continua ad inseguire Richard Westbrook, subentrato a Duval, di circa 18”, ma una nuova Full Course Yellow, chiamata per la Duqueine LM P3 dell’AWA ferma lungo la pista subito dopo lo scadere delle -2 ore, potrebbe rimescolare ulteriormente le carte in tavola.

Tra le LM P2, il DragonSpeed pare avviarsi alla terza vittoria nella classica di apertura e ora Colton Herta condice con circa 29” di vantaggio su Ferdinand Habsburg e Nicolas Lapierre, alfieri di Tower Motorport e PR1 Mathiasen, unici a pieni giri.

Anche in LM P3, Felipe Fraga ed il Riley Motorsports hanno ripreso stabilmente il comando della categoria, anche grazie alla penalità assegnata al CORE Autosposrt, che insegue a 75”. P3 per il Sean Creech Motorsport.

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La lotta in GTD Pro vede ora la Ferrari del Risi Competizione unica a rifornire fuori dalla finestra delle due Porsche di KCMG e Pfaff Motorsports, ma anche della Lexus #14, unica altra contender a pieni giri. Da segnalare un warning dato a James Calado per blocking.

E’ lotta Porsche-Ferrari anche in GTD, ma in questo caso Jan Heylen ed il Wright Motorsports paiono nettamente favoriti rispetto alla Rossa di AF Corse, ora nelle mani del veterano Toni Vilander, rientrato per questo programma che proseguirà anche nel WEC con Simon Mann. Il resto della categoria segue con ameno un giro di svantaggio, con sole due ore rimaste sul cronometro.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Risi Competizione

La classifica dopo la ventiduesima ora