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GTWC Europe . 1000km Paul Ricard: Serra/Rigon/Fuoco a segno, doppietta Ferrari

Doppietta Ferrari al termine della 1000km del Paul Ricard, seconda prova del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance Cup. Iron Lynx festeggia con Davide Rigon/Antonio Fuoco/Daniel Serra, autori di una gara semplicemente perfetta.

La cronaca della 1000km del Paul Ricard

Daniel Serra ha gestito nel migliore dei modi la partenza tenendo la propria posizione su Klaus Bachler (Dinamic Motorsport #54/Porsche #54), Charles Weerts (WRT #32/Audi ) e Raffaele Marciello (Akkodis ASP #88/Mercedes ).

La prova è stata presto neutralizzata a seguito di contatti nelle retrovie. La Mercedes #5 di HRT (Gold Cup) colpiva la McLaren #159 di Garage #59 (Silver), mentre la Mercedes #2 di GetSpeed (PRO) si girava nel cuore del gruppo dopo una toccata.

Serra ha ripreso a dettare il ritmo al ritorno della green flag, mentre Marciello dava spettacolo e recuperava dalla sesta piazza; l’elvetico ha iniziato a compiere sorpassi insieme a Mirko Bortolotti (Emil Frey Racing #63/Lamborghini), rendendosi protagonista in positivo della prima ora. e contendendo il primato con la Porsche #54 di Dinamic Motorsport, in vetta allo scoccare dei primi 30′.

Il trentino ha passato Bachler alla ‘Virage du Pont’, un sorpasso che ha preceduto anche l’assalto da parte dell’AMG GT3 #88 di Akkodis ASP. Marciello non è riuscito però a riprendere l’Huracan GT3 #63, che ha concluso al top l’ora iniziale.

Jack Aitken ha sostituito Bortolotti nel secondo stint, una scelta non condivisa da molti che hanno optato per un doppio turno di guida. Marciello ha conquistato in questo modo la leadership sul reserve driver F1, mentre l’Audi #32 di WRT lamentava una foratura alla posteriore sinistra e rientrava lentamente in pit lane con Charles Weerts.

La seconda ora ha visto l’uscita di scena della Porsche #54 di Dinamic Motorsport in seguito ad un contatto di Bachler con la Mercedes #93 dello Sky Tempesta Racing (Gold). L’episodio citato ha segnato il primo importante colpo di scena della corsa, ed entrambe le auto si sono ritirate.

Aitken ha tentato in tutti i modi di passare Marciello negli ultimi minuti del suo stint, una parentesi che si è conclusa con un FCY dopo un’incidente a Signes della Lamborghini #14 dell’Emil Frey Racing (Silver); tutti i concorrenti ne hanno approfittato per fermarsi nuovamente e prepararsi per il secondo restart.

Daniel Juncadella ha gestito al meglio la ripartenza con la Mercedes #88. l’iberico ha tenuto testa al connazionale Albert Costa e a Davide Rigon con la Ferrari #71. Iron Lynx ha approfittato della seconda neutralizzazione per riportarsi in zona podio beffando l’Audi #32 del WRT, quarta con il sudafricano Kelvin van der Linde.

I primi tre hanno mantenuto un distacco costante sino al terzo pit della giornata, e Davide Rigon si è ritrovato cosí al top davanti a Daniel Juncadella, il quale veniva sanzionato con una penalità di tempo in seguito ad una unsafe release. Terza piazza per Jack Aitken, mentre James Calado inseguiva con l’altra Ferrari iron Lynx, la #51, il quarto posto dell’Audi #32 del WRT.

A 2 ore dalla conclusione Antonio Fuoco è salito a bordo dell’auto di testa al posto di Rigon, mentre Costa restava sull’Huracan #63 di Emil Frey Racing. Terzo posto per Dries Vanthoor sulla #32 davanti a Jules Gounon, che perdeva una piazza per una nuova penalità. Sono stati infatti aggiunti dei secondi alla Mercedes di punta di Akkodis ASP per non aver rispettato il tempo minimo ai pit.

Ad 1h43 dalla conclusione è arrivato un ulteriore colpo di scena, con Vanthoor che commetteva un errore nel secondo settore durante il doppiaggio della Mercedes #90 di Madpanda (Silver). Il campione in carica della Sprint Cup si doveva fermare in pit lane, e la squadra ha deciso di ritirarsi dopo aver provato a sistemare un danno nella parte sinistra dell’auto.

Fuoco portava a 20 i secondi di vantaggio su Costa, unico rivale attuale del portacolori di AF Corse per il titolo. Terza piazza provvisoria ad 1h30 dalla fine per Gounon, mentre Frédéric Vervisch (WRT #46/Audi) saliva in quinta piazza con la prima delle Audi. Gara in rimonta per il teammate di Valentino Rossi, abile insieme a Nico Mueller a recuperare dopo un problema durante con il carburante durante la seconda sosta.

Il fresco vincitore della 24h del Nürburgring doveva però presto cedere la quinta piazza virtuale alla BMW M4 GT3 #50 di ROWE Racing, all’attacco con il giovane Max Hesse. Ottimo passo per quest’ultimo, al debutto full-time nell’Endurance Cup.

L’ultima ora si è aperta con un nuovo passaggio in pit lane e la clamorosa foratura da parte della Lamborghini #63 di Emil Frey Racing, con Costa che lasciava nuovamente l’auto nelle mani di Bortolotti. Fuoco ha continuato indisturbato il proprio dominio, mentre la Mercedes #88 di Gounon riprendeva la prova in seconda piazza con un ampio scarto su Miguel Molina, ora al volante della 488 #51.

L’ultima fase di gara non ha riservato colpi di scena fino a 20 minuti dalla fine, allorquando la direzione gara ha esposto prima una bandiera nera e arancio, poi tramutata in nera, alla vettura #63 di Bortolotti per un danno alle luci posteriori. Ulteriore momento cruciale a 20 minuti dalla bandiera a scacchi, a seguito ad un problema tecnico per la Mercedes #57 del Winward Racing (Gold Cup), ferma lungo la pista.

La FCY si è trasformata in una SC e ci ha regalato un finale pazzesco, con Fuoco che ha saputo tenere la leadership, mentre Molina aveva la meglio sulla Mercedes #88 di Akkodis ASP di Gounon per la seconda piazza.

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Prima affermazione dell’anno quindi per Iron Lynx, successo più che mai meritato per Davide Rigon/Antonio Fuoco/Daniel Serra davanti alla gemella #51 di James Calado/Nicklas Nielsen/ Miguel Molina e la Mercedes #88 di Raffaele Marciello/ Jules Gounon / Daniel Juncadella (Akkodis ASP). Questi ultimi sono i nuovi leader della graduatoria dell’Endurance Cup con due podi all’attivo.

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Gold

Lorenzo Ferrari ha iniziato nel migliore dei modi la corsa in Gold Cup: la Mercedes #57 di Winward Racing ha preso la prima piazza sulla McLaren #7 di Inception Racing ed ha allungato sin da subito sul resto dei rivali.

La temibile auto inglese ha però riconquistato la vetta, mentre l’AMG GT3 scivolava in terza piazza in seguito ad una penalità dovuta ad un taglio della prima chicane nelle concitate battute iniziali. Le ‘Iron Dames’, nonostante una sanzione per un pitstop non regolare, hanno approfittato dell’errore della vettura tedesca per salire in seconda piazza con un buon margine sulla concorrenza, una situazione che si modificherà con il passare delle ore.

L’avventura a Le Castellet dell’auto #57 è sfumata negli ultimi minuti in seguito ad un problema tecnico: Auer ha alzato bandiera bianca lasciando il gradino basso del podio a Ryuichiro Tomita/Arnold Robin /Maxime Robin (WRT #33).

Vittoria quindi per Brendan Iribe/ Ollie Millroy/Frederik Schandorff (Inception Racing #7) davanti a Alex MacDowall/Sandy Mitchell/Rob Collard (Barwell Motorsport #77/Lamborghini). Prima gioia per la compagine inglese che si è presa un’importante rivincita dopo i problemi alla portiera avuti in quel di Imola.

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Silver

Goethe ha dominato la prima parte della prova con l’Audi #30 di WRT. L’Audi di Vincent Vosse, a segno ad aprile in Italia, si è arresa dopo un’ora circa di gara  per una foratura che ha vanificato un fine settimana che sembrava perfetto. Mercedes ha cosí colto l’occasione con Akkodis ASP, in vetta con il britannico Casper Stevenson.

L’AMG francese ha tentato di allungare sulla concorrenza nel secondo stint, mentre per la seconda piazza si scatenava la lotta tra la Mercedes #777 di Al Manar Racing by HRT e l’Audi #99 di Attempto Racing.

La squadra tedesca legata ad Audi farà la differenza nelle battute seguenti con Nicolas Schöll, abile a prendere il comando sulle due Mercedes. Il già citato Stevenson non si è dato per vinto ed alla metà gara ha provato a restituire il favore all’avversario: una bella lotta che ci ha tenuto compagnia sino alla quarta sosta.

Fabian Schiller #777 ha piazzato la zampata a poco meno di 2h dalla conclusione: il tedesco ha cambiato le sorti della prova, mentre la vettura #87 e la già citata Audi #99 si toccavano nel secondo settore della pista. Drouet ha continuato regolarmente la prova con la propria AMG,  situazione ben diversa per Zug, il quale ha dovuto invece rientrare in pit lane.

Al Faisal Al Zubair/Axcil Jefferies/Fabian Schiller (Al Manar Racing by HRT #777) non sono più stati raggiunti ed hanno concluso l’evento sul gradino più alto del podio davanti a Casper Stevenson/Tommaso Mosca/Konstantin Tereschenko (Akkodis ASP #87) e Diego Menchaca /Lewis Proctor /Finlay Hutchison (WRT #31/Audi).

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PRO-Am

Un giro al comando è bastato a Valentin Pierburg/Ian Loggie /Dominik Baumann (SPS automotive performance #20) per conquistare la PRO-Am. Mercedes ha vinto la categoria battendo all’ultimo passaggio la McLaren #188 di Henrique Chaves/ Miguel Ramos/ Alexander West (Garage 59 #188), I padroni dell’evento hanno preceduto al termine delle 6h Louis Machiels/Andrea Bertolini/Stefano Costantini (AF Corse #52/Ferrari), rallentati da una penalità per un’infrazione con le bandiere gialle.

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Prossima tappa Endurance in quel di Spa-Francorchamps a fine maggio per la mitica 24 Ore, mentre la Sprint Cup tornerà a Zandvoort (Olanda) a metà giugno.

Luca Pellegrini

Foto. Ferrari Races, GTWC Europe, Mercedes AMG

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GTWC Europe – Iron Lynx regala la prima pole dell’anno per Ferrari

Ferrari firma con la vettura #71 di Iron Lynk la pole position per la 1000km del Paul Ricard, secondo atto del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance Cup. Davide Rigon/Antonio Fuoco/Daniel Serra guideranno il gruppo alle 18.00 davanti alla Porsche di Dinamic Motorsports  di Côme Ledogar/Matteo Cairoli /Klaus Bachler e l’Audi #32 di Dries Vanthoor/Charles Weerts /Kelvin van der Linde.

Raffaele Marciello/ Jules Gounon / Daniel Juncadella sull’Audi Akkodis ASP #88 completano la seconda fila dello schieramento precedendo Benjamin Goethe/Thomas Neubauer / Jean-Baptiste Simmenauer sull’altra R8  LMS Evo GT3 del WRT, i migliori per quanto riguarda la Silver Cup.

Q1

Dries Vanthoor ha fatto registrare il giro veloce nella Q1. Il #32 di WRT, fresco vincitore della 24h del Nuerburgring, ha concluso il turno davanti alla Porsche #54 di Klaus Bachler (Dinamic Motorsport) ed alla vettura #71 di Daniel Serra (Iron Lynx). Quarta piazza per la vettura #46 di WRT del belga Frédéric Vervisch, abile a primeggiare sull’elvetico Raffaele Marciello con la prima delle AMG GT3 (Akkodis ASP #88).

Q2

Davide Rigon ha risposto con la sua 488 GT3 #71 ai rivali nella Q2. L’italiano di Iron Lynx ha strappato il giro veloce nella Q2 con 7 decimi di vantaggio sulla Mercedes #57 di Lorenzo Ferrari (Winward Racing), secondo davanti al padrone di casa Come Ledogar (Dinamic Motorsport #54). Bene anche Mattia Drudi (Tresor by Car Collection/Audi #12), quarto con solo 16 millesimi di scarto su Kelvin van der Linde (WRT #32).

Q3

La terza sessione non ha cambiato le carte in tavola per quanto riguarda la classifica combinata con il giro veloce da parte di Antonio Fuoco. Il vincitore della Sebring 12h 2022 per la classe GTD ha primeggiato su Matteo Cairoli #54 ed a Lucas Auer che ha cercato di portare l’AMG GT3 #57 di Winward in pole position nella Gold Cup. L’austriaco non è riuscito nella sua impresa e si è dovuto arrendere a Brendan Iribe/ Ollie Millroy/Frederik Schandorff (Inception Racing #7), trio di McLaren che si è collocato al 18mo posto della graduatoria overall.

Tra poche ore il via della prova che non vedrà ai nastri di partenza la Bentley #108 del CMR, out per un problema al motore.

Luca Pellegrini

Foto: Ferrari Races

Fuoco

GTWC Europe, prove libere Paul Ricard: Ferrari al top con il buio

Ferrari svetta nelle prove libere della 1000km del Paul Ricard, secondo atto del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance Cup. Davide Rigon/Antonio Fuoco/Daniel Serra (Iron Lynx #71) e James Calado/Nicklas Nielsen/ Miguel Molina (Iron Lynx #51) chiudono in vetta la giornata davanti alla BMW M4 GT3 #98 di ROWE Racing affidata a Augusto Farfus/ Nick Catsburg /Nick Yelloly.

Audi insegue al quarto ed al quinto posto, rispettivamente con Christopher Mies/ Patric Niederhauser /Lucas Légeret (Sainteloc Racing #25) e Dries Vanthoor/Charles Weerts /Kelvin van der Linde (WRT #32). Sesto posto overall, primo in Gold, per Hubert Haupt/ Arjun Maini/ Florian Scholze (HRT #5/Mercedes), mentre è da segnalare il giro veloce in Silver Cup per Audi con Alex Aka/Nicolas Schöll/ Marius Zug (Attempto Racing #99).

Appuntamento a domani per le qualifiche e la gara, come sempre sulla distanza dei 1000km.

Luca Pellegrini

FP1 GTWC Europe Paul Ricard

PQ GTWC Europe Paul Ricard

Foto: GTWC Europe

Poster

GTWC – 54 vetture per la notturna al Paul Ricard

Sono 54 le auto che parteciperanno alla 1000km del Paul Ricard, quarta prova del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS e quarta prova dell’Endurance Cup.

A differenza della 3 Ore di Imola, per la gara che si disputerà prevalentemente in notturna, con partenza alle ore 18 del 5 giugno, Herberth Motorsport porterà una seconda vettura che militerà in PRO-Am con Niki Leutwiler/Alessio Picariello/Ivan Jacoma, mentre Piti Bhirombhakdi/Tanart Sathienthirakul/ Matthew Payne si aggiungono con una 911 GT3-R gestita dal Singha Racing Team TP12 #39 alla Silver Cup.

Nel frattempo continuano gli aggiornamenti in vista della 24h di Spa-Francorchamps. Samantha Tan, pilota canadese padrona e pilota dell’omonima squadra, è attesa in pista nelle Ardenne quest’estate con una BMW M4 GT3. Non ci sono ulteriori dettagli in merito al resto dell’equipaggio della formazione che ha corso in quel di Sonoma (California) la prima tappa del Fanatec GT World Challenge America Powered by AWS.

Luca Pellegrini

Foto: Fanatec GTWC

L’entry list di Le Castellet

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DTM – Sheldon van der Linde re del Lausitzring

Sheldon van der Linde regna al Lausitzring, sede del secondo appuntamento del DTM 2022. Due giornate perfetta per il portacolori di Schubert Motorsport, nettamente superiore ai diretti rivali in entrambe le competizioni. Doppietta da incorniciare per BMW, la prima con la nuova M4 GT3.

Race 1

Lucas Auer (Winward Racing/Mercedes) ha ceduto nei primi metri la propria pole position alla BMW di Sheldon van der Linde (Schubert Motorsport). Il sudafricano ha approfittato della situazione per allungare davanti al tedesco tedesco Luca Stolz (HRT/Mercedes), rookie della serie.

La prima parte della corsa non ha regalato emozioni, tutto si è deciso di fatto all’ottavo passaggio in occasione della sosta obbligatoria. Stolz, Auer, Felipe Fraga (AF Corse/Ferrari) e Philipp Eng (Schubert Motorsport) hanno iniziato a fermarsi, una situazione che ha obbligato Sheldon van der Linde a reagire. Il fratello di Kelvin van der Linde, in difficoltà nel primo passaggio della gara-1 insieme alla Mercedes del canadese Mikaël Grenier (GruppeM Racing), è rientrato in corsia dei box nel giro seguente riuscendo a tenere il primato in classifica.

Stolz ha tentato di impensierire il rivale nei minuti seguenti, una missione non riuscita. Alcune gocce di pioggia hanno caratterizzato la parte centrale della corsa, una condizione che avrebbe avvantaggiato alcuni protagonisti che hanno preferito ritardare il proprio ingresso in pit lane.

Nick Cassidy (AF Corse/Ferrari), Marco Wittmann (Walkenhorst Motorsport/BMW), Nico Mueller (Rosberg/Audi), Dennis Olsen (SSR/Porsche), Nicki Thiim (T3 Motorsport/Lamborghini), David Schumacher (Winward Racing/Mercedes) e Grenier si sono dovuti arrendere in vista della chiusura della finestra di pit stop, van der Linde è tornato facilmente in vetta al gruppo sulle Mercedes di Auer e Stolz.

Primo acuto quindi per la nuova M4 GT3 nel DTM con Schubert Motorsport e prima gioia dell’anno per il giovane sudafricano. Seconda piazza per Stolz, terza per Auer. Quarta posizione conclusiva per l’indiano Arjun Maini (HRT/Mercedes) davanti al tedesco Maro Engel (GruppeM/Mercedes). Mirko Bortolotti (GRT/Lamborghini) ha completato al sesto posto, mentre è da segnalare il ritiro di Fraga e Mueller. Out anche l’elvetico Ricardo Feller (Abt/Audi), fermo a 30 minuti dalla conclusione per un problema tecnico.

Race 2

Sheldon  van der Linde ha gestito nel migliore dei modi anche il via di gara 2, caratterizzato da un deciso attacco di Bortolotti alla seconda curva. Il #63 di GRT ha tentato di sorprendere all’interno Engel e Rast (Abt/Audi), un sorpasso apparentemente riuscito. La Lamborghini è salita per qualche secondo al secondo posto, la Mercedes del pilota tedesco ha tagliato nell’erba mantenendo la seconda piazza su Rast che successivamente rinfilava il trentino.

A differenza della corsa del sabato non ci sono stati incidenti alla bandiera verde ad eccezione di una foratura per Grenier durante il giro di formazione. Van der Linde ha alzato il ritmo, Engel si difendeva da Rast e Bortolotti,

All’ottavo giro è arrivato il pit di Maro Engel. L’alfiere di Mercedes ha provato a mischiare le carte, una scelta che nel passaggio seguente è stata necessariamente copiata da S. van der Linde, Rast e Bortolotti. La graduatoria non è cambiata con la BMW che ha mantenuto un discreto margine sull’AMG GT3 #88 di GruppeM e sull’Audi di Rast. Discorso leggermente differente per Bortolotti, sesto virtuale alle spalle di Eng e a Mueller. 

Gli ultimi giri non hanno cambiato le carte in tavola regalando la seconda gioia dell’anno a Sheldon van der Linde, padrone del Lausitzring. Conferme per Mercedes con Maro Engel, secondo con solo 3 decimi di ritardo dal vincitore. Il #88 di GruppeM Racing ha infatti recuperato tantissimo nei minuti conclusivi senza mai riuscire ad attaccare il sudafricano.

Da evidenziare il terzo posto per Rast, mentre non è riuscito nella ‘rimonta’ il nostro Bortolotti. Sesto posto per quest’ultimo alle spalle di Mueller ed Eng con la seconda delle auto di Schubert Motorsport.

Prossima gara a giugno in quel di Imola, tracciato completamente nuovo per la categoria teutonica.

Luca Pellegrini

Foto: BMW Motorsport

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WEC/USCC – Lamborghini conferma LMDh dal 2024: sarà con WRT?

Lamborghini si è oggi unita ufficialmente ai ranghi delle Hypercar annunciando l’ingresso nel FIA World Endurance Championship e nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship a partire dal 2024.

Il costruttore ha affermato di aver scelto la soluzione LMDh, quindi con sistema ibrido comune, per partecipare al mondiale 2024 e alle gare americane.

L’annuncio avviene dopo la messa in pausa del programma Audi e si unisce nell’ambito del gruppo VW, alle “cugine” Porsche, in fase di avanzato sviluppo.

La gestione in pista, dopo un intenso periodo di collaudi nella prossima stagione, verrà affidata inizialmente ad un solo team, che schiererà una o due vetture in entrambi i campionati, e che verrà annunciato in seguito. Facile ipotizzare che WRT, in parola con Audi sin dalle prime indiscrezioni sul programma della casa dei quattro cerchi, sia in pole position per questo effort, ma anche Prema/Iron Lynx potrebbe essere della partita, eventualmente a partire dalla stagione successiva.

Da segnalare che il programma LMDh andrà ad integrare e non sostituire quelli già in corso gestiti da Lamborghini Squadra Corse, per i quali è stata appena presentata la Evo2 della Huracàn GT3, pronta a competere dalla prossima stagione.

“Questo passo nell’olimpo delle competizioni sportive segna una milestone importante per il nostro marchio – ha affermato Stephan Winkelmann, CEO di Lamborghini – e ci misureremo con i migliori sui tracciati più impegnativi”.

“D’altra parte, questo impegno darà al nostro programma sportivo ancora più visibilità, ma ci permetterà anche di testare tecnologie all’avanguardia: le nostre LMDh diventeranno i nostri più sofisticati laboratori su ruote.” Ha concluso Winkelmann.

Lamborghini si unisce quindi a Toyota, Glickenhaus, Ferrari, Peugeot, Porsche, BMW ed Alpine nella top class dell’endurance.

Messaggi di approvazione sono giunti dal presidente dell’ACO, Pierre Fillon, dal CEO WEC, Frédéric Lequien e dal boss IMSA, John Doohan.

Lamborghini - Aco - Imsa - Wec - Group Picture

Piero Lonardo

Foto: Lamborghini. ACO

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GTWC Europe, Magny-Cours: Mercedes #89 ed Audi #32 al top

Dries Vanthoor/Charles Weerts (WRT #32/Audi) e Timur Boguslavskiy/Raffaele Marciello (Akkodis ASP #89/Mercedes) si sono divisi i successi in quel di Magny-Cours, sede questo weekend del secondo atto del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Sprint Cup.

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Race-1

Simon Gachet (Tresor by Car Collection #11/Audi) ha tenuto la prima posizione alla partenza senza molti problemi. Il pilota francese ha allungato sulla concorrenza, mentre Charles Weerts (Audi #32/WRT) perdeva una posizione a favore di Gilles Magnus (Sainteloc Racing #26/Audi), protagonista di una bellissimo start.

Tutto è rimasto stabile fino alla sosta obbligatoria nel cuore della race-1. Tutti si sono fermati subito ad eccezione di Gachet, una strategia che non ha pagato. Il primo giro lanciato di Dries Vanthoor #32 è stato semplicemente incredibile, il campione in carica si è ritrovato davanti a Christopher Haase #11 che successivamente perderà progressivamente terreno dalla testa della corsa.

Il protagonista del secondo stint è stato sicuramente l’italo-svizzero Raffaele Marciello, nettamente superiore al resto della concorrenza. Il #89 di Akkodis ASP (Mercedes) si è portato in terza posizione ed ha iniziato ad inanellare dei giri veloci che gli hanno concesso di impensierire la prima delle due vetture del Tresor by Car Collection.

Il sorpasso è stato abbastanza semplice per l’ex campione della categoria, secondo al termine della race-1 con il proprio teammate Timur Boguslavskiy. Terzo gradino del podio per Christopher Haase/ Simon Gachet, quarto per Aurelien Panis/Patric Niederhauser (Sainteloc Racing #25/Audi).

In Silver Cup la battaglia non è mancata tra la già citata Audi #26 di Magnus/Baert e la Ferrari #53 di AF Corse di Ulysse de Pauw /Pierre Alexandre Jean. I vincitori della race-1 di Brands Hatch si sono dovuti accontentare della seconda piazza davanti a Casper Stevenson/Thomas Drouet (Akkodis ASP #87/Mercedes).

In PRO-AM, invece, Miguel Ramos/Dean Macdonald (Garage #188) svettano con McLaren davanti alla 720S GT3 #111 di Patryk Krupinski / Christian Klien. Terzo posto per Ferrari con Cédric Sbirazzuoli/Hugo Delacour ( DLC One AF Corse #21)

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Marciello ha fatto la differenza nella seconda ed ultima competizione del fine settimana. Lo svizzero ha preso subito il largo, mentre Dries Vanthoor perdeva posizioni sbagliando la prima curva dell’impianto transalpino.

La Mercedes #89 di Akkodis ha subito allungato, una condizione differente rispetto all’AMG GT3 #88 di Maxi Goetz che perdeva posizioni dopo un deciso assalto da parte di Audi. Patric Niederhauser (Sainteloc Racing #25/Audi) e Christopher Mies (WRT #33) si sono messi nell’ordine all’inseguimento della testa della corsa, una missione di fatto impossibile.

Timur Boguslavskiy ha concluso nel miglior modo l’opera di Marciello imponendosi con margine sulla vettura gemella #88 di Akkodis ASP di Jim Pla/Maximilian Götz . Ricordiamo l’assenza in questo fine settimana da parte del francese Jules Gounon, vincitore per la seconda volta consecutiva della 12h di Bathurst.

L’AMG #88 ha approfittato chiuso sul secondo gradino del podio in seguito ad una sanzione per l’Audi #33 di Jean-Baptiste Simmenauer. Quest’ultimo è stato raggiunto negli ultimi minuti dalla Mercedes #88 di Pla che non ha mai cercato il sorpasso in seguito ad una sanzione del rivale per unsafe release.

Quarto posto conclusivo per l’ex protagonista della Porsche Supercup, penalizzato di 10 secondi. Provvedimento simile anche per Aurelien Panis, terzo all’arrivo con 5 secondi in più nella graduatoria conclusiva dopo un contatto di Mies alla Mercedes #88 di Goetz.

In Silver Cup ad avere la meglio è stata la Ferrari #53 di Ulysse de Pauw /Pierre Alexandre Jean. Secondo posto per Alex Aka /Nicolas Schöll (Attempto Racing #99/Audi), abili a concludere davanti a Casper Stevenson/Thomas Drouet (Akkodis ASP #87/Mercedes).

McLaren si è confermata in PRO-Am con Patryk Krupinski / Christian Klien (JP Motorsport #111), perfetti dal via alla bandiera a scacchi. La squadra polacca ha tenuto testa a Cédric Sbirrazzuoli/Hugo Delacour ( DLC One AF Corse #21) ed a Miguel Ramos/Dean Macdonald (Garage #188), rispettivamente in seconda ed in terza piazza all’arrivo.

Il GTWC Europe Sprint Cup tornerà in scena a metà giugno a Zandvoort, mentre l’Endurance Cup sarà in scena in giugno in quel del Paul Ricard.

Luca Pellegrini

Foto: Alberto Manganaro

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USCC – Il WTR si impone di forza a Mid-Ohio, e Montoya li imita in LM P2

Che a Mid-Ohio si sarebbe consumata una battaglia epica fra Acura e Cadillac, WTR e Ganassi, era una storia annunciata. Sin dalle libere due vetture si sono staccate virtualmente dal gruppo delle DPi a suon di giri veloci fino ad arrivare alle qualifiche Sebastien Bourdais, dove si è permesso di lasciare a 2 decimi Filipe Albuquerque.

E battaglia c’è stata, sin dal via allorquando il portoghese transitava al comando al termine del primo giro, ma servivano solo pochi minuti per rivedere Seabass in testa, e avanti cosí fino alla seconda sosta, avvenuta appena prima dell’unica Full Course Yellow della giornata. Al restart infatti “gli altri due”, Ricky Taylor e Renger van der Zande, quest’ultimo fino a due anni fa al servizio di papà Wayne e compagno del fratello Jordan, innescavano una lotta tanto cruenta quanto breve, qualche curva appena, che si concludeva col testacoda della DPi V.R #01 ed un No Further Action. La direzione gara probabilmente ha ritenuto di lasciar correre perchè entrambi hanno sgomitato.

La gara per il primato terminava qui, con Pipo Derani e l’altra Cadillac dell’AXR/Whelen Racing incapaci di avvicinarsi più di tanto all’Acura #10, che va a fare il bis dopo Laguna Seca (nonchè a ripetersi per il secondo anno di fila sul circuito del Midwest). A completare il successo delle ARX05 il secondo posto del MSR, con Tom Blomqvist a dilagare sul campione in carica del WeatherTech SportsCar Championship.

DragonSpeed

Vittoria di forza anche per DragonSpeed tra le LM P2 con un Juan Pablo Montoya, reduce dal diluvio dell’Indy GP, scatenato nel finale nei confronti di Jonathan Bomarito e l’Oreca #11 del PR1 Mathiasen, mandata in testacoda una prima volta e poi, dopo un sacrosanto drive-through, l’ennesimo sorpasso “in appoggio”, avvalendosi della complicità di una LM P3.

Finalmente in evidenza anche High Class Racing, P3, mentre l’altra vettura del PR1 Mathiasen ha sofferto un contatto nelle fasi iniziali da parte della Lexus RC F GT3 di Richard Heistand, wildcard tra le GTD in assenza delle GTD Pro. Will Stevens infine, sub di lusso per Louis Deletraz impegnato ad Imola, ha portato il Tower Motorsport al limite del podio.

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Una rimonta spettacolare ed una strategia sulle due soste è stata invece l’arma vincente del CORE Autosport tra le LM P3. Dopo la consueta partenza al risparmio da parte di Jon Bennett, Colin Braun ha rimontato l’intero parco partenti, lasciando la concorrenza ad un giro di distacco. Ancora una volta niente successo quindi per l’Andretti Autosport, partiti dalla pole, che chiudono in P3 dietro al JR III Racing.

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Primo successo infine tra le GTD per la McLaren 720S GT3 di Inception Racing di Jordan Pepper e Brendon Iribe. Le fasi iniziali sono state appannaggio della McLaren del Team Korthoff condotta da Steven McAleer, poi, dopo overcut portato all’eccesso anche dalla BMW del Paul Miller Racing, che nel frattempo era tornat davanti, è stata la volta di Ryan Eversley con la Acura del Rick Ware Racing.

Purtroppo per il team cogestito dal WTR, incappava in una disattenzione durante il secondo pit ed il conseguente drive-through lasciava in lotta le due BMW di Bill Auberlen e Bryan Sellers, la McLaren di Jordan Pepper e la Aston Martin di Maxime Martin.

Il driver belga era costretto ad un splash, al contrario della più risparmiosa 720S, che scalava le posizioni, lasciandosi dieto le due M4 GT3.

UPDATE: La McLaren vincitrice in pista é stata trovata sottopeso nelle verifiche post-gara. La vittoria va quindi alla BMW di Bill Auberlen e Robbie Foley. Il  veteranissimo dell’IMSA allunga la striscia delle vittorie con la numero 65, come noto record assoluto.

La massima serie endurance americana tornerà il 4 giugno per la showcase sul cittadino di Detroit-Belle Isle in coabitazione con l’IndyCar, riservata alle sole DPi e GTD. Per rivedere in azione tutte le categorie bisognerà invece attendere il 26 giugno con la 6 Ore del Glen.

Piero Lonardo

Foto: WTR, Michelin, CORE Autosport, Optimum Motorsport

L’ordine di arrivo

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USCC – Bourdais torna in pole a Mid-Ohio

Un clima incerto, con delay di circa 30’ ed una sessione umida non hanno Sebastien Bourdais, che ha siglato l’ennesima pole position dell’anno nel WeatherTech SportsCar Championship sul tracciato di Mid-Ohio.

Il quattro volte campione ChampCar ha fissato i cronometri sull’1.10.439, precedendo Filipe Albuquerque, il migliore ieri nelle prime libere, di 2 decimi.

Seconda fila per l’altra Acura di Oliver Jarvis, a precedere a sua volta la seconda Cadillac del Team Ganassi dei vincitori di Sebring con Alex Lynn. La lista delle DPi si chiude con le due DPi V.R. di Tristan Vautier e Tristan Nunez.

PR52

Tra le LM P2 Patrick Kelly ha stracciato la concorrenza con la vettura del PR1 Mathiasen col tempo di 1.14.340, quasi 1” meglio di Steven Thomas con l’altra vettura del team.

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Tra le LM P3, prima pole per l’Andretti Autosport con Jarett Andretti autore di 1.17.104, oltre 3 decimi meglio di Josh Sarchet con la Ligier del debuttante MLT Motorsports.

PMR

In questo appuntamento, assenti le GTD Pro, il parco delle GT è affidato alla sola categoria Pro/Am, le GTD; il Paul Miller Racing inizia a mettere a frutto la nuova esperienza con la BMW M4 GT3 segnando la pole con Madison Snow, col tempo di 1.20.525. Steven McAleer nel finale di sessione ha scavalcato con la Mercedes del Korthoff Motorsports l’Aston Martin di Roman deAngelis, ed occuperà la prima fila. A seguire l’altra BMW del Turner Motorsport di Robbie Foley.

Lo start della gara, della durata standard di 2 ore e 40’, domani, domenica 15 maggio alle 2.10 PM ET, pari alle 20.10 italiane. Dovrebbe essere scongiurato il rischio pioggia. Diretta streaming gratuita come sempre sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/

Piero Lonardo

Foto: Team Ganassi, PR1, IMSA, PMR

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche