Dopo un’alba nascosta dalle nuvole sul Circuit de la Sarthe è apparsa una foschia che fortunatamente non ha inficiato la gara, anzi ora splende un piacevole sole e non è prevista alcuna attività temporalesca sino alla bandiera a scacchi.
Alcuni team di primo piano hanno utilizzato la prima mattinata per risolvere i danni emersi in precedenza: è il caso della Ferrari, che ha speso oltre mezz’ora per riparare i danni alla sospensione posteriore sinistra della 488 GTE Evo #52, cosí come United Autosports ha risolto i problemi all’alternatore che hanno tolto Filipe Albuquerque e c. dalla lotta per la vittoria nelle LM P2.
In questa categoria Tom Blomqvist, dopo una penalità di ben 90” di Stop&Go assegnata per non aver rispettato l’accodamento alla corretta safety car in una delle neutralizzazioni della serata, ha rimontato sino a portarsi alle spalle e poi passare l’Oreca del Panis Racing per la terza posizione di categoria con la Jota #28 dietro le due infaticabili vetture del WRT, sempre con la #31 di provenienza WEC davanti alla #41 dell’equipaggio ELMS che comprende anche Robert Kubica.
Davanti invece la Glickenhaus di Olivier Pla è ora nel giro dell’Alpine e i due si scambiano la P3 assoluta nei rispettivi pistop. Le due Toyota proseguono a buon ritmo, ma ancora una volta la #8 a rallentare al termine della 18ma ora, come ad inizio gara, per poi ripartire, presumibilmente dopo un reset elettronico. Unica differenza, in questa occasione non vi è stato alcun intervento esterno, ed inizia ad affiorare una certa preoccupazione al box Toyota.
AF Corse continua a dominare con le sue Ferrari nelle due categorie GT, ora nelle mani di Côme Ledogar e Nicklas Nielsen. In entrambi i casi il vantaggio sugli inseguitori più prossimi, vale a dire ancora la Corvette #63 e l’Aston Martin #33, ammonta ad oltre 1’.
Purtroppo per il team di Amato Ferrari, una foratura all’anteriore destra della 488 #52 ha praticamente posto la parola fine alle velleità di Bird, Molina e Serra, come dicevamo già fortemente attardati.
Fuori definitivamente dai giochi – ai tre quarti di gara – anche la seconda Porsche privata di Hub Auto, polesitter in GTE-Pro, immobile alla chicane Dunlop, mentre la seconda Corvette, bersagliata dalla sfortuna, rientra ai box per una verifica all’alternatore dopo aver câmbiato il diffusore nella prima parte di gara e sistemato la frizione durante la notte.
Piero Lonardo
La classifica dopo la diciottesima ora di gara
Foto: Piero Lonardo