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LMC – Torna la Road to Le Mans con 46 iscritti. Showcase Alpine F1

Nell’ambito del weekend di Le Mans, torna per la sesta edizione la Road to Le Mans, appuntamento dedicato alle LM P3 e GT3 nell’ambito della Michelin Le Mans Cup.

Sono la bellezza di 46 le vetture iscritte alla gara, di cui 35 prototipi entry level. Oltre agli abituali protagonisti del campionato, da segnalare La presenza di Jeroen Bleekemolen con una delle due Ligier del Muehlner Motorsport. Il pilota olandese, atteso al doppio impegno con la Ferrari iscritta alla 24 Ore in GTE-Am dal Rinaldi Racing, potrebbe fare coppia come a Monza con Freddie Hunt, figlio del leggendario campione, che ha giä partecipato all’edizione 2019.

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Nel parco partenti abbondanza di Ligier sulle Duqueine (25 contro 9), da segnalare però la presenza anche di una Adess-03 Evo iscritta dal team australiano Revere Lifestyle per Andres Latorre Canon e Garnet Patterson.

Di DKR, insieme ai campioni in carica della serie, Larents Horr e Jean Glorieux, l’unico equipaggio TBA, che dovrebbe però essere composto, come nel season opener di Barcelona, da Dario Cangialosi e Jon Brownson.

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Undici le GT3, categoria che ricordiamo formerà l’asse portante delle categorie GT nel prossimo futuro, appartenenti a cinque diversi marchi: Ferrari, Porsche, Aston Martin, Audi e Mercedes. Doppio impegno anche qui per un pilota, Julien Andlauer, titolare del PZOberer Zurichsee by TFT e alla 24 Ore col Dempsey-Proton.

Sulla 911 GT3 R iscritta dall’Herberth Motorsport nientemeno che Manu Collard. Il due volte vincitore di classe alla 24 Ore nel 2003 e nel 2009, a podio anche lo scorso anno con la Ferrari AF Corse farà squadra col connazionale Charles-Henri Samani, protagonista della Ultimate Cup.

In casa Iron Lynx ritorna la promessa statunitense Logan Sargeant, che formerà un’accoppiata inedita con un altro giovanotto di belle speranze, Rory Penttinen, alla prima esperienza con le GT. La seconda Ferrari del team sarà condotta da Doriane Pin e Manuela Gostner, giubilata recentemente dall’equipaggio della 24 Ore per far spazio a Sarah Bovy.

Dopo il primo assaggio di Monza torna inoltre il veterano Andrea Montermini in una delle tre 488 GT3 Evo schierate da AF Corse insieme a Gino Forgione, mentre Kenji Abe, con Matteo Cressoni impegnato con Iron Lynx nella 24 Ore, sarà affiancato per l’occasione da Eddie Cheever Jr. Un altro doppio impegno attende invece il team WRT, già impegnato nella 24 Ore con due Oreca LM P2, con due Audi R8 LMS.

L’unica Vantage infine sarà schierata dall’Oman Racing per Ahmad Al Harthy, vincitore nel 2017, e Michael Dinan.

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Ricordiamo che in classifica generale al comando delle LM P3 c’è l’equipaggio della Ligier #22 di United Autosports composto da Scott Andrews e Gerald Kraut, mentre tra le GT3 Nicolas Leutwiler conduce con 10 punti di vantaggio su Rino Mastronardi e Paolo Ruberti, entrambi protagonisti della 24 ore, su due vetture differenti di Iron Lynx.

Insieme alla Road to Le Mans, il programma della 24 Ore si completerà con le Porsche dello Sprint Challenge, i popolari maggiolini della Fun Cup e le storiche della Endurance Racing Legends.

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Inoltre, quale ulteriore attrazione, oltre all’immancabile passaggio della MissionH24, la vettura a idrogeno, anche una showcase per l’Alpine F1, recente trionfatrice al GP di Ungheria. Il giro dimostrativo potrebbe essere il preludio ad un futuro commitment della casa francese, attualmente impegnata con l’ex-Rebellion R13-Gibson LM P1 ribattezzata A480, alla realizzazione di una vera e propria Hypercar.

Tornado alla Road to Le Mans, le attività in pista prenderanno il via alle 10.30 di mercoledì 18 agosto con le prime libere. Le due manches, della durata di 55’ ciascuna, alle 19.30 di giovedì 19 e come sempre quale antipasto della 24 Ore, alle 12.15 di sabato 21 agosto. Diretta streaming gratuita su lemans.org e lemanscup.com.

Piero Lonardo

L’entry list della Road to Le Mans 2021 

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Cala la mannaia del BoP sull’Alpine per Le Mans

La FIA, ente garante del World Endurance Championship, ha reso noto il Balance of Performance per la 89ma edizione della 24 Ore di Le Mans.

Premesso che, come per le precedenti edizioni, il BoP specifico di Le Mans, valido già per la Journée Test di Ferragosto, potrà essere rivisto prima dello start del 21 agosto, a pagare maggiormente sarà l’Alpine A480-Gibson, cui è stata ridotta la potenza massima per stint in 844 MJ contro i 918 MJ di Monza.

Difficile fare il paragone con le equivalenze adottate lo scorso anno per la Rebellion R13 LM P1, vale a dire il medesimo package tecnico dell’Alpine, che poteva disporre, col precedente regolamento tecnico, di un peso minimo assai minore (816 kg contro 952) e di un quantitativo di energia massimo per giro illimitato, ma con un limite di 55,5 kg per stint di carburante per contrastare le Toyota TS050-Hybrid.

Sappiamo bene che in gara non c’è stata storia sul passo gara, e la Rebellion finì seconda con 5 giri di ritardo dai futuri campioni WEC.

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Questa peraltro è l’unica modifica adottata dall’Endurance Committee della Federazione rispetto alle equivalenze dell’ultimo round, con le Toyota GR010-Hybrid e le Glickenhaus a disporre di una energia massima similare (962 e 965 MJ rispettivamente) contro un peso minimo leggermente favorevole alla SCG 007 LMH (1.030 kg contro 1.066). La potenza massima delle Glickenhaus è infine fissata in 520 kW contro i 515 delle Toyota ed i soli 451 kW dell’Alpine.

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Tra le GTE-Pro, sia le Ferrari 488 GTE Evo che le Porsche 911 RSR-19 correranno col peso minimo assegnato dal BoP automatico in vigore nelle altre gare della serie mondiale, cioè 1.269 kg per le Ferrari, 10 kg in meno dello scorso anno, e 1.285 per le GT di Stoccarda (-1 kg), In più, le Ferrari godranno di ben 5 litri extra di carburante contro il litro in più della Porsche. Innalzamento anche in termini di potenza per entrambe, con valori del turbo incrementati per il Cavallino e 0,7 mm in più al restrittore d’aria per le 911.

Le Corvette C8.R infine, al debutto sul Circuit de la Sarthe dopo il forfait 2020, gareggeranno come a Spa con 1.276 kg di peso minimo e 99 litri di carburante.

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Nessuna modifica specifica nemmeno per i tre marchi impegnati in GTE-Am. Nel ricordare che nella categoria non varranno le zavorre (il cosiddetto Balance of Success) applicate nel resto della stagione, le Ferrari gareggeranno con un peso minimo di 1.279 kg contro i 1.295 delle Porsche ed i soli 1.257 delle Aston Martin.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Due “Art Car” a Le Mans per Panis Racing

La tradizione delle cosiddette “Art Car” non si ferma a Le Mans. Anche per la prossima edizione della 24 Ore saranno infatti presenti due vetture la cui livrea sarà firmata da un artista di grido, proseguendo così il percorso che ha visto protagonisti nomi celebri quali Andy Warhol, Frank Stella e Jeff Koons fra gli altri.

L’autore di queste nuove Art Car sarà il pittore 52enne di Tolosa Laurent Minguet, noto per lo stile iper-realista basato su temi urbani, mentre la “tela” sarà rappresentata dalle due Oreca LM P2 gestite da Tech1 Racing per Panis Racing e PR1/Mathiasen Motorsports.

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Le due Art Car saranno “esposte” nel box comune denominato “Racing Art Gallery”, dove Minguet prima del Test Day di domenica 15 agosto ne terminerà la realizzazione. “Il mio obiettivo consiste nel dimostrare la coerenza col resto del mio lavoro – ha affermato Minguet – il soggetto iper-realistico sono le due Oreca. Uno sfondo di legno grezzo e marmo fornirà la prima originalità; quindi gocce di colore applicate sull’intera carrozzeria accentueranno l’effetto della velocità”. Come logica conclusione, Laurent Minguet proporrà una scenografia specifica della pitlane.

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Minguet, amico fraterno di Simon e Sarah Abadie, titolari della Tech1 Racing, è peraltro da sempre legato al mondo del motorsport grazie all’attività di famiglia (il padre possedeva un concessionario di auto sportive), prendendo parte, oltre che come spettatore, anche ad alcune gare di Renault Cup e Formula Ford.

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Le 48 (2×24) riproduzioni di 0,6×0,9m delle due realizzazioni saranno inoltre vendute online sul negozio ufficiale della 24 Ore di Le Mans ed i relativi profitti saranno devoluti alla Mécénat Chirurgie Cardiaque. I dipinti originali invece, della grandezza di 1×1,5m saranno esposti alla Cappella dei membri del Club ACO per la durata dell’evento.

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Le due vetture saranno schierate ricordiamo per i recenti vincitori dell’ultimo round di Monza dell’European le Mans Series: Will Stevens Page, Julien Canal e James Allen col consueto #65, e, per quanto riguarda il PR1/Mathiasen, che correrà col #24, per Patrick Kelly, Simon Trummer e Gabriel Aubry.

Piero Lonardo

Foto: Panis Racing

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WEC – L’entry list definitiva di Le Mans!

E’ stata distribuita nei giorni scorsi l’entry list definitiva della prossima 24 ore di Le Mans, in programma il 21-22 agosto prossimi, in attesa dei protocolli di dettaglio che permetteranno a 50.000 spettatori, oltre ai media, di assistere alla 89ma edizione della Classica della Sarthe, il cui via verrà dato dal cinque volte vincitore Derek Bell.

Tra le novità più eclatanti la definizione dei magnifici 6 di Glickenhaus, col ritorno di Ryan Briscoe sulla SCG 007 LMH #709 al fianco di Romain Dumas e Richard Westbrook, mentre sulla vettura gemella, la #708, si alterneranno Pipo Derani, Olivier Pla e Franck Mailleux. Escluso quindi il neoacquisto Peugeot Sport, Gustavo Menezes, che ha corso a Monza due settimane or sono per il team statunitense.

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Gli equipaggi dei prototipi sono noti quasi tutti da tempo, fa eccezione la Ligier LM P2 – l’unica rimasta iscritta dopo il cambio di telaio da parte di ARC Bratislava – del Racing Team India/Eurasia. Di piloti indiani però non ve n’è più traccia, nonostante gli annunci della vigilia da parte dell’ex-F1 Narain Karthikeyan a di Arjun Maini, e la JS P217 #74 ora risulta listata per James Winslow, John Corbett e Tom Cloet.

Diverse invece le novità tra gli equipaggi delle GT. In GTE-Pro, la Porsche di HuAuto sarà portata in pista da Dries Vanthoor, Alvaro Parente e Maxime Martin, mentre al fianco di Cooper Mac Neil sulla 911 RSR-19 del WeatherTech Racing, ci saranno nientemeno che il “Team Bamthor”, vale a dire Earl Bamber e Laurens Vanthoor, campioni IMSA GTLM nel 2019.

In GTE-Am, Robbie Foley, protagonista del WeatherTech USCC con la BMW del Turner Motorsports, debutterà a Le Mans sulla Ferrari del JMW Motorsport insieme a Rodrigo Sales e al francese Thomas Neubauer.

Herberth Motorsport dal canto suo ha switchato dalla Ferrari ad una Porsche, con Rolf Ineichen e Rolf Bohn ad affiancare Robert Renauer nella line-up del debutto del team tedesco, vincitore dell’ultima Asian Le Mans Series, alla classica della Sarthe.

Un altro italiano infine al via, sempre su Porsche, sarà Gianluca Giraudi, che completerà l’equipaggio della Porsche Proton #99 insieme a Felipe Laser e Pat Long, mentre la #88 ricordiamo porterà il più anziano partecipante, Dominique Bastien, 75 anni, già visto nei test ELMS al Paul Ricard.

Da segnalare tra le quattro riserve, che al momento sembra possano rimanere tali, l’addizione di Toni Vilander sulla Ferrari AF Corse #62 al fianco, come in ELMS a Monza, di Christoph Ulrich e Simon Mann, al posto di Sergey Sirotkin.

_PL51253Le classifiche del World Endurance Championship vedono sempre l’equipaggio della Toyota #8 comnposto da Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Kazuki Nakajima precedere i teammates vincitori di Monza di 6 lunghezze (75 punti contro 69), mentre il trio dell’Alpine insegue a quota 60, in attesa della prima vittoria della ex-Rebellion, mentre tra le LM P2, Phil Hanson, grazie alle due vittorie e al podio di Portimao, unite al ritiro dell’Oreca Jota #38, vanta ora ben 18 punti su Anthony Davidson e c.; Frits van Eerd dal canto suo, grazie al successo monzese si è portato a tre soli punti nelle Pro/Am dai leader del Realteam.

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Tra le GTE-Pro, Kevin Estre e Neel Jani si sono riportati al comando della graduatoria sui portacolori del Cavallino, James Calado ed Alessandro Pier Guidi, ed infine è duello tutto in salsa Ferrari in GTE-Am tra gli unici vincitori finora del Cetilar Racing e di AF Corse, con i primi ancora avanti di due punti nonostante la gara sfortunata di Monza su Alessio Rovera, Francois Perrodo e Nicklas Nielsen. Ricordiamo che a Le Mans verrà assegnato punteggio doppio.

Piero Lonardo

L’entry list completa della 24 ore di Le Mans

Foto: Piero Lonardo

Bahrain

WEC – Night and day e Rookie Test in Bahrain

Nessuna modifica al layout delle due gare annunciate in Bahrain per concludere la Season 9 del World Endurance Championship, che si correranno entrambe col consueto tracciato “Grand Prix” di 5,4 km fin qui sempre utilizzato dalla massima serie endurance.

Al contrario, varieranno gli orari delle due competizioni: la 6 Ore del 30 ottobre si svolgerà alla luce del giorno, con partenza alle 11 ed arrivo alle 17; la 8 Ore del 6 novembre si chiuderà in notturna, alle 22.

Scartate, dopo una attenta consultazione con organizzatori e squadre, le altre soluzioni del circuito, fra cui quella velocissima utilizzata lo scorso anno dalla F1.

In programma nuovamente invece per domenica 7 novembre il rookie test, saltato lo scorso anno, aperto alle giovani promesse le quali potranno testare vetture LMH, LM P2 e GTE. Maggiori dettagli sul rookie test nelle prossime settimane.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC

Ilott

WEC – Ilott debutta a Le Mans con Iron Lynx

Iron Lynx ha definito i propri equipaggi per la prossima 24 Ore di Le Mans. La sorpresa si chiama Callum Ilott, la giovane promessa britannica, reserve driver Alfa Romeo in F1, protetto FDA nonché test driver Ferrari F1, debutterà nella 89ma edizione della Classica della Sarthe.

Il vicecampione in carica della F2, già impegnato col team nel GT World Challenge, sarà al volante della Ferrari 488 GTE Evo #80 insieme a Rino Mastronardi e Matteo Cressoni. Ilott prende il posto di Andrea Piccini, che rivestirà il ruolo di Team Principal.

Le altre vetture del team saranno affidate a Claudio Schiavoni, Paolo Ruberti e Raffaele Giammaria (la #60), mentre la #85 delle Iron Dames vedrà quest’anno Sarah Bovy dividere l’abitacolo con Rahel Frey e Michelle Gatting. La giovane pilotessa belga penderà come a Monza il posto di Manuela Gostner.

Dalle nostre fonti, pare che l’avvicendamento sia stato dettato esclusivamente da decisioni interne al team, e la Gostner è stata infatti avvistata nel paddock di Monza insieme alle altre compagne di squadra. Ricordiamo che la pilotessa altoatesina fece parte dell’effort tutto al femminile che lo scorso anno conquistò al debutto a Le Mans il nono posto in GTE-Am.

Piero Lonardo

Foto: Iron Lynx

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WEC – Basta una Toyota a Monza. Successi di United Autosports, Porsche ed AF Corse

La Toyota vince anche la terza gara di questo World Endurance Championship 2021 a Monza, ma una volta di più dimostra di non essere quella corazzata imbattibile cui eravamo abituati nelle ultime stagioni in cui le LM P1 hanno combattuto sostanzialmente solo contro team privati.

Le GR010 Hybrid in gara sull’Autodromo Nazionale hanno sofferto di diversi problemi, soprattutto la #8, rallentata da un problema apparentemente elettronico ma poi riportata nuovamente dentro i box con i freni completamente consumati. Gli interventi complessivamente sono costati la bellezza di 43 giri, permettendo comunque di classificarsi.

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Nemmeno la #7 di Josè Maria Lopez, Mike Conway e Kamui Kobayashi è stata indenne da problemi, con il giapponese a rallentare pericolosamente a due terzi di gara, cedendo brevemente il comando alla Glickenhaus. L’illusione è durata solo due giri peró, con la SCG 007 LMH #709 costretta a sistemare i freni, mentre la #708 sarà una delle due sole vetture ritirate dalla competizione, per un problema terminale al cambio dopo aver già sostenuto problemi di accensione.

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L’Alpine dal canto suo, che terminerà seconda con Mathieu Vaxivière, Nicolas Lapierre e Andrè Negrao, ha scontato ancora una volta dei consumi nettamente superiori, mitigati solo da un paio di neutralizzazioni, la prima delle quali, per un’uscita nella ghiaia di Andrew Haryanto, ha invece deciso la gara delle LM P2.

L’Oreca del WRT, che aveva perso la leadership della categoria già allo start in favore di Phil Hanson, era infatti appena entrata ai box per la prima sosta, ed il timing è stato decisivo per far sí che la vettura di United Autosports accumulasse un vantaggio incolmabile nei confronti della concorrenza.

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Beninteso, Hanson, Filipe Albuquerque e Fabio Scherer avrebbero quasi certamente riportato la seconda vittoria dopo Spa, peró lo spettacolo ne avrebbe sicuramente tratto vantaggio. Completa il podio di categoria il Racing Team Nederland, primo della Pro/Am. Peccato invece per Antonio Felix da Costa e la #28 di Jota, trionfatrice a Portimao, non classificati dopo una lunga sosta per un problema di misfire.

_PL53514 (1)L’intensa battaglia in GTE-Pro ha invece ricalcato nel risultato finale lo schieramento di partenza, con Kevin Estre e Neel Jani a rifarsi dopo la disfatta in terra portoghese. Alessandro Pier Guidi e James Calado sono stati una vera spina nel fianco della Porsche #92, e solo un paio di disattenzioni, al pit e alla strategia, hanno forse privato l’equipaggio della Ferrari #51 di un nuovo successo.

Intensa anche la battaglia fra gli altri due equipaggi, che alla fine ha visto trionfare Richard Lietz e Gianmaria Bruni sulla seconda 488 GTE Evo, ma ci sarà tempo per rifarsi.

AF Corse d’altra parte puó gioire per il secondo successo in tre gare della sua #83 di Alessio Rovera, Nicklas Nielsen e Francois Perrodo. L’equipaggio sembra effettivamente il più forte del lotto, con i due giovani leoni praticamente allo stesso (forte) livello,

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Alla fine i 44” sulle due Aston Martin di AMR e D’Station non sono nemmeno tanti se pensiamo che Rovera è partito dal fondo dello schieramento a causa della penalità subita in qualifica e che la vettura scontava 15 kg di zavorra derivante dal Success Ballast.

Weekend da dimenticare invece per Ben Keating e l’altra Aston Martin del TF Sport, vittima dell’esplosione di un pneumatico allorquando era in testa alla categoria, e per il Cetilar Racing, che dopo il crash delle prime libere ha incontrato nuovamente le barriere di Lesmo, forse a causa di un contatto con la Porsche di Bruni. La P11 a 3 giri dai vincitori è anche frutto di una penalità per una violazione del regime di Full Course Yellow.

Per tutti l’obiettivo del World Endurance Championship si sposta adesso su Le Mans, in programma il 21-22 agosto, preceduta dalla giornata di test di Ferragosto. Li scopriremo tra le altre cose, se le Hypercar avranno ottenuto la necessaria affidabilità per coprire 24 ore di gara.

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Una speciale menzione per il pubblico in pista, che ha accettato senza troppe contestazioni, nonostante le svariate proteste social, le limitazioni imposte dal COVID.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 6 ore di Monza

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Non scappa la pole alle Toyota a Monza. Milesi, Estre e Keating migliori tempi nelle altre categorie

Le due Toyota Hypercar non falliscono il compito e conquistano la prima fila della 6 Ore di Monza, terzo atto del World Endurance Championship 2021.

E’ stato ancora una volta Josè Maria Lopez, fin qui il più veloce in tutte le sessioni del weekend, a piazzare il miglior tempo con 1.35.899, precedendo il compagno di squadra Brendon Hartley di 62 millesimi. Va detto che l’argentino ha fallito il primo tentativo andando incredibilmente lungo alla prima variante, salvo poi recuperare nel secondo giro buono.

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Le qualifiche dei prototipi sono state interrotte a 2’47” dal termine per la rovinosa uscita di strada di Stoffel Vandoorne alla prima di Lesmo con l’Oreca LM P2 #28 di Jota Sport. L’Alpine, che seguiva a poco più di 2 decimi in graduatoria, ha tentato il colpaccio al restart senza però riuscirvi e precederà a sua volta le due Glickenhaus, con Pipo Derani e la 007 LMH #708 a 7 decimi dal leader.

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Sorpresa invece in LM P2, con Charles Milesi, pilota silver schierato per il WRT a conquistare la pole di categoria davanti ai nomi ben più blasonati quali Filipe Albuquerque, Ben Hanley e Nicky de Vries. Il rosso capelluto del team belga ha preceduto la concorrenza col tempo di 1.38.527, lasciandosi dietro il campione in carica di United Autosports di soli 30 millesimi.

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In precedenza come sempre sono uscite le GT, e fra i due litiganti delle GTE-Pro l’ha spuntata il terzo incomodo Kevin Estre, alla terza pole consecutiva in altrettanti appuntamenti. Il driver francese, autore di un errore simile a quello di Lopez alla prima chicane, ha superato Alessandro Pier Guidi e la Ferrari #51 di soli 65 millesimi col tempo di 1.45.412. A seguire le altre due Porsche e Ferrari, che completano come noto il plateau della categoria.

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Si ripete anche Ben Keating dopo la pole del season opener di Spa-Francorchamps, in GTE-Am con l’Aston Martin del TF Sport. Il driver texano ha sfruttato al meglio l’acclimatamento alla pista con la Le Mans Cup, oltre al simulatore messo a disposizione negli ultimi tre giorni dall’AMR, emergendo sulla vasta concorrenza col tempo di 1.47.272, e precedendo le tante Ferrari, capitanate da Francois Perrodo sull’esemplare di AF Corse e da Roberto Lacorte sulla 488 Cetilar. P4 per Egidio Perfetti sulla migliore delle Porsche.

UPDATE: La Ferrari AF Corse #83 è stata squalificata dopo le verifiche tecniche per altezza massima dal suolo non conforme al regolamento. Al suo posto eredita la prima fila delle GTE-Am l’altra Ferrari del Cetilar Racing, mentre Alessio Rovera sarà costretto a partire dal fondo dello schieramento.

Alle qualifiche ha partecipato anche la Ferrari #60 di Iron Lynx fortemente incidentata in mattinata, e la vettura dovrà sottostare ad un drive-through ad inizio gara quale penalizzazione per aver causato la collisione che ha coinvolto anche l’Alpine e l’Oreca del DragonSpeed. La vettura di Inception Racing ricordiamo è stata invece ritirata ufficialmente dalla competizione.

Lo start della 6 ore di Monza domani alle 12 davanti ad un accenno di pubblico. Per tutti coloro che non potranno goderla dal vivo, live streaming (a pagamento) su fiawec.com. Collegamenti anche dalla piattaforma Eurosport.

Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Uno-due Toyota in attesa delle qualifiche. Duello tricolore in GT

La temperatura si è alzata ulteriormente in quel di Monza, sia fuori che dentro la pista, con le vetture che hanno ulteriormente affinato i tempi in attesa delle qualifiche della 6 Ore.

Davanti ora è uno-due Toyota, ancora con Josè Maria Lopez al top col tempo di 1.36.137 davanti a Brendon Hartley distanziato di oltre un secondo.

P3 a 1”5 dal leader per Pipo Derani e la Glickenhaus #708, a precedere di un nulla l’Alpine LM P1 di Nicolas Lapierre, che fu a suo tempo autore del miglior giro nel Prologo 2017, unico outing finora della serie mondiale, con 1.30.547.

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Sempre piú a ridosso delle Hypercar le migliori LM P2, capitanate da Stoffel Vandoorne con l’Oreca Jota #28. Dietro il pilota belga, autore di 1.38.910, il solito Filipe Albuquerque con la vettura di United Autosports e l’asso dell’IMSA Felipe Nasr con l’esemplare di Risi Competizione.

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E’ invece duello tricolore in GT, con Gianmaria Bruni ed Alessandro Pier Guidi a dividersi la prima fila virtuale delle GTE-Pro. Al romano la migliore prestazione della sessione con 1.46.253, 3 decimi in meno dell’alfiere AF Corse.

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Il team piacentino, longa manus del Cavallino delle Competizioni GT, è al top in GTE-Am grazie a Nicklas Nielsen, autore di 1.47.080, 87 millesimi in meno di Matteo Cairoli e la Porsche del Project 1. Considerata anche la terza prestazione assoluta di Alessio Rovera, la 488 GTE #83 si candida ancora una volta alle posizioni di vertice.

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Alla sessione non hanno partecipato due vetture, entrambe Ferrari: la Iron Lynx #60 incidentata al termine delle libere 2, e la #71 iscritta da Inception Racing. Per la prima sono in corso interventi radicali al telaio, mentre la seconda è stata ufficialmente ritirata dalla competizione, a causa dei danni causati dal crash del mattino.

Regolarmente in pista invece, oltre ovviamente all’Alpine già citata, anche l’Oreca LM P2 del DragonSpeed, che ha richiesto un cambio di muso e qualche altro piccolo intervento dopo la carambola di poche ore prima.

Tutto pronto per le prime qualifiche WEC all’Autodromo Nazionale, a partire dalle 18.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Toyota ancora al top, nelle libere a Monza. Big crash Alpine nel finale

Un sole primaverile ha accolto i partecipanti della 4 Ore di Monza in mattinata per la seconda sessione di prove libere. La pista, anche se resa un po’ piú green dalla pioggia caduta in serata, ha permesso un robusto abbassamento dei tempi, e Josè Maria Lopez ne ha approfittato per ritoccare sensibilmente il limite segnato ieri.

L’alfiere Toyota ha infatti alzato l’asticella portandosi sull’1.36.864; a seguire l’Alpine con Nicolas Lapierre e, sorpresa, la Glickenhaus con Olivier Pla, a 7 decimi.

L’ex-Rebellion è stata peró coinvolta in un brutto crash a sessione pressochè conclusa, causato dalla Ferrari Iron Lynx di Claudio Schiavoni, che all’uscita del Serraglio andava a tamponare l’incolpevole Andrè Negrao. Coinvolta nell’incidente anche l’Oreca LM P2 del DragonSpeed di Henrik Hedman. La Ferrari è la vettura che ha avuto la peggio, anche se i piloti sono tutti ok.

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Nella categoria cadetta è stato Nicky de Vries a segnare il miglior tempo con 1.38.545, 75 millesimi meglio di Filipe Albuqerque con la vettura di United Autosports. P3 per Anthony Davidson con l’Oreca Jota #38.

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Parti invertite rispetto a ieri invece in GT, con Kevin Estre a riportare in alto la Porsche in GTE-Pro col tempo di 1.45.590, davanti alle due Ferrari, a oltre 6 decimi.

_PL57857Tra le Am invece è stato Francesco Castellacci a portarsi al top con la Ferrari AF Corse of Race ed il tempo di 1.46.737.  A seguire le altre due 488 GTE Evo di Cetilar Racing, completamente operativa dopo il crash di ieri, e la #83 di AF Corse con Antonio Fuoco ed Alessio Rovera.

Qualche problema anche per la Ferrari  di Inception Racing di Brendan Iribe, fuori alla Ascari nel corso della sessione.

A seguire la terza ed ultima sessione di prove libere, della durata di un’ora, alle 14, prima delle qualifiche alle 18.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

Foto: Piero Lonardo