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WEC – Ecco le livree Porsche e Peugeot per Le Mans

Rivelata la livrea della Porsche hypercar per la Le Mans del centenario. Le tre 963 ufficiali (sul Circuit de la Sarthe sarà presente anche l’esemplare che ha debuttato qui a Spa col Hertz Team Jota) ricorderanno mediante sette strisce i colori delle vetture più iconiche della casa di Stoccarda, nell’ambito del 75mo anniversario del marchio.

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Le strisce vanno a ricordare la 917 Pink pig del 1971 (rosa), la 917 “hippie” del 1970 (verde e azzurro), i colori Martini della 936 vincitrice nel 1977 (rosso e blu), il blu scuro Rothmans delle 956 del 1982-1983, il rosso della 917 Salzburg, prima vincitrice nel 1970, ed infine la striscia gialla a memoria delle RS Spyder, dominatrici nell’American Le Mans Series dal 2006 al 2008.

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Le tre vetture gestite dal team Penske coi numeri 5, 6 e 75 si distingueranno fra loro tramite il colore della pinna, rispettivamente nera, bianca e rossa rispettivamente.

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Presentati invece già durante la settimana, nella cornice della Milan Design Week, i nuovi colori della Peugeot 9X8, che per l’occasione abbandonerà il poco appariscente grigio lucido per vestire una livrea multicolore, creata dall’artista J. Demsky.

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In attesa di ritrovarci fra poco più di un mese a Le Mans, l’appuntamento per il World Endurance Championship è per domani alle 12.45 per la 6 Ore di Spa-Francorchamps.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport, Peugeot Sport

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WEC – Giovinazzi-pole a Spa, anzi no! Best lap cancellato e miglior tempo per Kobayashi

Qualifiche thrilling alla 6 Ore di Spa-Francorchamps, dove una decisione della direzione gara ha cancellato per track limits, a macchine già rientrate in pitlane, il miglior giro ottenuto da Antonio Giovinazzi.

Si sarebbe trattato della seconda pole position in tre gare delle Rossa dell’endurance, che su pista asciutta ha combattuto ad armi pari con la Toyota residua; si perchè Brendon Hartley ha stampato la sua GR010-Hybrid all’interno del Raidillon nel giro di riscaldamento del turno riservato alle hypercar, generando una red flag.

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Domani al palo quindi partirà la #7 grazie a Kamui Kobayashi, autore di 2.00.812, davanti alle due 499P di Miguel Molina e, appunto, del pilota di Martina Franca, il quale ad inizio sessione separate solamente da 24 e 161 millesimi.

A seguire un po’ a sorpresa ma nemmeno tanto, le due Cadillac, con Earl Bamber a poco più di 2 decimi. Delusione per le Porsche, con Kevin Estre solo in P6 a 1”5 dal leader davanti a propria volta a Will Stevens per le prime qualifiche LMH per Hertz Team Jota e alla Glickenhaus, con distacchi nell’ordine dei 2”.

Peggio ancora – ma era preventivabile – le due Peugeot e anche la Porsche #5, con la Vanwall che chiude la graduatoria di categoria, comunque davanti alle migliori LM P2.

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Nella categoria cadetta torna in pole dopo Sebring United Autosports grazie a Tom Blomqvist, al top con 2.05.979. Niente da fare per WRT, che segue a 3 decimi, ma soprattutto per altri due protagonisti della sessione, Pietro Fittipaldi e Gabriel Aubry, i cui box di Inter-Europol e Vector Sport hanno peccato nel non sfruttare un secondo treno di gomme.

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Infine le GTE-Am, con la prima partenza al palo per ORT by TF Sport ed Ahmad Al Harty, il quale ha letteralmente stracciato la concorrenza, capitanata da Sarah Bovy con la Porsche delle Iron Dames a 2”, col tempo di 2.17.216.

Niente da fare per la Corvette, che chiude in P4, ma che scontava il massimo del Success Ballast con 45 kg extra, dietro a sua volta alla Porsche Proton #88 guidata da Ryan Hardwick. Peggio è andata all’altra 911 RSR-19 di PJ Hyett, fuori al Raidillon e protagonista della prima interruzione del pomeriggio a metà dello stint di categoria. Migliore delle Ferrari l’esemplare affidato a Luis Perez-Companc, quinto, mentre la 488 GTE #21 incidentata ieri non ha partecipato alla sessione

Domani lo start della 6 Ore di Spa-Francorchamps alle 12.45. Diretta tv a pagamento sui canali Eurosport, SkySport e sull’app WEC TV https://fiawec.tv/ .

Piero Lonardo

 

Foto: Alberto Manganaro, Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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WEC – Toyota in scioltezza sull’umido a Spa. Sorpresa Cadillac secondo tempo

Le Toyota si preparano alle qualifiche come sempre al meglio, e nonostante una pista resa scivolosa dalla pioggia caduta in prima mattinata, segnano la migliore prestazione nel finale delle ultime libere della 6 Ore di Spa-Francorchamps con Kamui Kobayashi, autore di 2.08.702.

Ma la vera sorpresa di questa sessione, importantissima anche ai fini della gara stante il meteo ballerino delle Ardenne, consiste nella Cadillac seconda con Earl Bamber, distanziata di 7 decimi.

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Diverse disavventure per le Hypercar e non solo, in primis la Porsche #5, che porta ben visibili i segni di un’uscita a Blanchimont, ma anche la stessa Ferrari, in testacoda a Les Combes con la 499P #51 contestualmente all’unica Full Course Yellow, scatenata da Lilou Wadoux con la 488 del Richard Mille AF Corse #83.

Per quanto riguarda le altre due Ferrari 488 GTE incidentate ieri al Raidillon, la #54 ha regolarmente preso parte alla sessione dopo una estesa riparazione del telaio, mentre per la #21 si lavora contro il tempo per approntare il nuovo telaio per le qualifiche.

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Tornando alla lista dei tempi, la palma del migliore tra le LM P2 va a Ferdinand Habsburg del team di casa WRT, che con 2.10.868 si è infilato in mezzo alle Hypercar con la terza prestazione assoluta del turno; a livello delle LMH anche Gabriel Aubry con la vettura del Vector Sport e le due entry di United Autosports.

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Tra le GTE-Am infine, miglior crono per Matteo Cressoni e la Porsche di Iron Lynx con 2.25.726 davanti alla Aston Martin del D’Station e alla Ferrarti #83 con Alessio Rovera, rientrato in pista dopo l’uscita della teammate.

La parola va ora alle qualifiche, che si dipaneranno dalle ore 17.00, visibili sull’app a pagamento WEC TV.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

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WEC – Ferrari uno-due nel prosieguo di Spa. Big crash senza conseguenze per Flohr e Alessi al Raidillon

Le due Ferrari chiudono davanti a tutti nelle seconde libere della 6 ore di Spa-Francorchamps. Antonio Giovinazzi ha piazzato un tempo monstre di 2.01.871 – oltre 1”2 rispetto al best di stamane di Sebastien Buemi.

A seguire l’altra 499P con Miguel Molina, a quasi 1”3, mentre le due Toyota non hanno spinto, limitandosi ad un evidente compitino, lasciando addirittura alla Cadillac #2 il gradino basso del podio virtuale con Earl Bamber.

Problemi invece per le due Porsche ufficiali. Le due 963 del Team Penske sono rimaste ferme entrambe lungo il circuito in momento diversi, causando altrettante interruzioni; solo due giri anche per la seconda V-Series.R, subito ferma a Fagnes.

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Ma l’incidente che ha posto fine anticipatamente anche a questa sessione (siamo a due su due) ha riguardato le Ferrari di Thomas Flohr e Diego Alessi al Raidillon. Non è ancora chiara la causa dell’incidente, forse un’incomprensione, ma i due piloti – al contrario delle loro 488 GTE – sono usciti indenni dal crash. Da verificare se le due vetture potranno riprendere la pista oppure se si dovrà ricorrere a nuovi telai.

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Nella lotta fra le LM P2 si è inserito il team di casa, il WRT, che ha piazzato Robin Frijns al top della categoria con 2.06.108, 1”3 meglio del best di Filipe Albuquerque il quale, pur migliorandosi, segue nella lista dei tempi a 4 decimi davanti all’altra entry della squadra belga guidata da Louis Deletraz.

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Ferrari ancora al meglio in GTE-Am grazie a Davide Rigon, autore di 2.15.736 con la 488 #54 davanti a Daniel Serra del Kessel Racing. Il podio insaporito di tricolore si completa con Riccardo Pera con la Porsche del GR Racing.

Ultima news di oggi, la LMEM, la società che gestisce la serie mondiale, ha rinnovato l’accordo col circuito belga per altri 5 anni, fino al 2028 compreso. Estensione anche per l’ELMS, appuntamento fisso dalla serie europea dal 2016.

Domani a Spa si prosegue con libere 3 e qualifiche, rispettivamente alle 11.00 e alle 17.00, con previsioni di pioggia non torrenziale ma persistente. L’ultima ora di libere sarà visibile sui canali social del WEC, mentre le qualifiche, come sempre distinte per categoria, si potranno godere sull’app a pagamento WEC TV. SkySport si limiterà a trasmettere la gara sabato; come sempre, nonostante i tanti proclami della vigilia, sempre e solo spazio alla F1…..

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

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WEC – Buemi mostra il potenziale delle Toyota nelle prime libere di Spa

Toyota lanciata verso la tripletta nel World Endurance Championship? Pare di sì, almeno stando al responso delle prime libere della 6 ore di Spa-Francorchamps.

Sebastien Buemi ha fissato i cronometri sul 2.02.982, lasciando la concorrenza, capitanata da Antonio Fuoco con la migliore delle Ferrari, a 1”6. A seguire l’altra GR010-Hybrid con Josè Maria Lopez, col best lap provvisorio di appena 10 millesimi peggiore della 499P #50.

Le due Toyota peraltro sono state a lungo ai box tra la prima “sfuriata” di 3 giri, ed un secondo stint più lungo nel finale per un totale di 19 e 18 giri complessivi per macchina, contro i 29 delle due Ferrari, che proseguono nell’ideale prima fila con la #51 ed Alessandro Pier Guidi.

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Poco più oltre la migliore delle Porsche con Laurens Vanthoor, a poco meno di 1”9, mentre il resto delle Hypercar ibride segue con distacchi che arrivano – senza contare la nuova 963 Jota, ancora in evidente fase di shakedown avanzato, avendo ricevuto la macchina pochi giorni fa – oltre 1 4”. Un’eternità, difficilmente attribuibile al BoP.

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Tra le LM P2, si rinnova il duello del 2022 tra Jota e United Autosports, che termina a vantaggio di quest’ultima grazie al rientrante Filipe Albuquerque, autore di 2.07.471, 43 millesimi meglio di Pietro Fittipaldi e oltre e decimi avanti al compagno di squadra Tom Blomqvist.

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Ferrari infine in evidenza in GTE-Am grazie a Daniel Serra, al top con 2.14.917, davanti all’enfant du pays Ulysse De Pauw con i due esemplari di Kessel ad AF Corse. P3 per Charlie Eastwood, reduce dal successo assoluto in ELMS a Barcelona lo scorso weekend, qui con l’Aston Martin dell’ORT by TF.

La sessione è stata interrotta due volte con bandiera rossa: una prima per l’uscita di strada da parte di Luis Perez-Companc all’uscita di Les Combes, infine per il contatto dell’Aston Martin del D’Station con la Vanwall, che ha chiuso con leggero anticipo il turno.

Il programma odierno prosegue con le libere-2 alle ore 16.20. Live timing disponibile sul sito WEC. https://live.fiawec.com/en/

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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WEC – Dalla Lana si ritira: entra Heart of Racing. Aitken rinforzo Cadillac

Abbastanza inaspettata, stamane è giunta la notizia del ritiro immediato dalle competizioni di Paul Dalla Lana. Il gentleman più vincente della storia del WEC, con un titolo GTE-Am all’attivo e ben 17 vittorie a partire dal 2013, ha deciso di appendere il fatidico casco al chiodo all’età di 57 anni.

Le ultime due gare di Sebring e Portimao lo hanno visto in azione con Axcil Jefferies e Nicki Thiim sempre con la sua fida Aston Martin, marchio che non ha mai abbandonato in questi 10 anni, mancando solamente il successo a Le Mans, col secondo posto di categoria quale miglior piazzamento lo scorso anno ma soprattutto la vittoria sfiorata nel 2015 col crash negli ultimi minuti di gara.

Il posto del NorthWest AMR viene preso dallo Heart of Racing, realtà emergente del motorsport USA, che già a partire dalla 6 Ore di Spa-Francorchamps si presenterà con Ian James, Alex Riberas ed il nostro Daniel Mancinelli, recente protagonista nel GT italiano dopo aver riscosso risultati di alto livello nelle prime fasi di carriera nei campionati monoposto Renault. La vettura manterrà il numero 98.

Novità anche in casa Cadillac con Jack Aitken chiamato a rinforzare l’equipaggio della seconda V-Series.R iscritta alla kermesse belga. L’ex-tester Williams F1 affiancherà Sebastien Bourdais e Renger van der Zande sulla vettura #3, stante l’impossibilità da parte del terzo pilota designato per le gare di durata negli States, Scott Dixon, impegnato nel weekend con IndyCar.

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Aitken, reduce dal successo alla 12 Ore di Sebring IMSA, farà parte della line-up della terza Cadillac iscritta alla 24 Ore di Le Mans da Action Express insieme a Pipo Derani e ad Alexander Sims. Personale del team di Denver, NC sarà presente già a Spa per prendere confidenza con la serie mondiale insieme agli uomini del Team Ganassi.

L’appuntamento con la 6 Ore di Spa-Francorchamps è per giovedì 27 aprile con le prime libere alle ore 11.30. Qualifiche venerdì 28 alle 17.00 e start della gara 12.45 di sabato 29 aprile. A precedere le vetture nel giro di ricognizione, la MissionH24 a idrogeno.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

Terruzzi

WEC – Caro GiorgioTerruzzi, anacronistico e noioso sarai tu….

Sull’organo di stampa web della Red Bull, un GiorgioTerruzzi forse infastidito dall’insonnia (l’articolo è stato postato alle 0.49) ha espresso il proprio giudizio – negativo – sulla gara di Portimao.

L’articolo si intitola “L’alternativa assente”,  lo potete trovare QUI  e consiste sostanzialmente un peana circostanziato per l’aver dovuto “dedicare una mezza domenica” (cit.) alla seconda prova del World Endurance Championship.

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Terruzzi ha definito la gara una corsa “senza storia ma lunga il triplo” (di un GP-ndr). Si perchè il metro di paragone è sempre il solito, la F1. Poco importa che la gara abbia visto una top five composta da cinque marchi diversi, con una Ferrari ancora una volta a podio assoluto, e solo alla seconda gara, dopo i tanti trionfi in GT.

Lunga vita forse alle gare sprint (sempre secondo GiorgioTerruzzi), largo a “qualche hypercar in più, a qualche campione piú amato e noto”, a “tempi e regole fasate su una modernità indispensabile”.

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Da addetti ai lavori, ma anche da appassionati di motorsport vero, non artificiale, siamo sempre pronti ad accogliere i suggerimenti, tutto è migliorabile e anche noi auspichiamo l’ingresso di nuove Hypercar oltre Toyota, Ferrari, Cadillac, Porsche, Peugeot (mica pizza e fichi..), Glickenhaus, Vanwall, più BMW, Alpine, e Lamborghini dal 2024, Isotta Fraschini speriamo prima e magari anche l’Acura che fa sfracelli negli States sotto l’egida Honda.

Di campioni amati poi ne abbiamo tantissimi, e tanti di questi sventolano il tricolore, a differenza della F1. I consigli dettati forse da ordini di scuderia, che nell’ambito lavorativo di GiorgioTerruzzi conoscono benissimo, però, non ci interessano.

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“La passione non passa dalla confusione e, soprattutto, dalla noia.” Conclude GiorgioTerruzzi, dimenticando d’un botto i fattacci di Melbourne, Spa, Abu Dhabi ed i domini incontrastati di Mercedes e Red Bull..

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I veri appassionati dell’endurance in fondo ti ringraziano, GiorgioTerruzzi, perchè non ti sei accodato a tutti coloro, fans e testate, Autosprint in testa, che stanno idolatrando anche troppo il mondiale endurance delle hypercar in cerca di chissà quale favore da parte di un qualche costruttore ed andarsi a vedere da VIP la Le Mans del centenario, che coronerà verosimilmente questa prima nuova stagione d’oro dell’endurance.

Peró, seriamente, GiorgioTerruzzi, potevi anche postare una foto non tratta da un contest Red Bull….. e dire che di piloti sponsorizzati dalla bibita ce ne sono tanti nel paddock, anche campioni del mondo!

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P.S.: Grazie anche da parte di Italian-Endurance.com, visto che ci hai dato lo spunto per acchiappare qualche vero appassionato di motorsport in più

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, RedBull.com (in trasparenza)

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WEC – A Portimao, finalmente tre costruttori diversi sul podio, ma davanti c’è sempre Toyota

In realtà addirittura tutta la top five della 6 Ore di Portimao è composta da altrettanti costruttori diversi di LMH, ma ancora una volta è la Toyota ad aggiudicarsi il successo finale.

Su questo impegnativo tracciato, reso ancora più insidioso da temperature africane, i costruttori hanno potuto mettere a frutto solo in parte le lunghe sessioni di test (parentesi, Ferrari rimarrà qui anche domani) svolte in inverno, ed il risultato è stato che ogni casa ha lasciato per strada qualcosa.

Ha iniziato Toyota già dopo meno di 90’ con un problema al trasponder dei dati, poi è stata la volta di Ferrari, con il sistema brake-by-wire della 499P #51 a cedere dopo la metà gara, poi la Porsche #7 ha pagato un problema al servosterzo. La Peugeot #93 infine si era già autoeliminata nella lotta per il primato prima ancora del via.

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Cadillac ha tratto il meglio dalla sua unica LMDh chiudendo appena fuori dal podio, che dietro la GR010-Hybrid dei campioni del mondo in carica Brendon Hartley, Ryo Hirakawa e Sebastien Buemi, quest’ultimo recordman assoluto WEC con 20 successi, vede la Ferrari di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen e la Porsche di Andrè Lotterer, Kevin Estre e Laurens Vanthoor.

Alessandro Pier Guidi riuscirà comunque a classificare, non senza problemi, la seconda 499P in P6, cosí come Glickenhaus che conquista l’ottava piazza.

In tutta questa diversità manca solo la Vanwall, protagonista dell’unica neutralizzazione dopo essere terminata senza freni in curva 10 con Jacques Villeneuve alla guida, dopo la bella prestazione all’esordio di Sebring.

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La lotta al coltello nelle altre due categorie ha premiato United Autosports in LM P2 e Corvette in GTE-Am.

L’altalena di posizioni fra le tante Oreca della categoria cadetta ha visto sempre almeno un esemplare del team angloamericano lottare per la testa della gara, e alla fine è stata doppietta per Giedo van der Garde, Oliver Jarvis e Joshua Pierson sui compagni di squadra Ben Hanley, sostituto di Filipe Albuquerque impegnato a Long Beach, Phil Hanson e Frederick Lubin. Completa il podio il WRT con Rui Andrade, Robert Kubica e Louis Deletraz.

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Infine in GTE-Am, le varie Ferrari 488 non sono riuscite a trarre vantaggio dal Success Ballast assegnato alla Corvette di +30 kg e alla fine è secondo successo consecutivo per Ben Keating, Nico Varrone e Nicky Catsburg.

Alessio Rovera ha dato spettacolo nelle fasi finali fino ad arrivare alle terga della C8.R, senza riuscire peró a completare il sorpasso decisivo. Primo podio stagionale anche per le Iron Dames, che nelle fasi iniziali sono state una vera spina nel fianco per il gentleman texano, il quale è riuscito ad evitare al pelo una pericolosissima penalità per track limits.

Per il WEC è tutto da Portimao; ci si vede a Spa-Francorchamps fra appena due settimane. Nel frattempo spazio all’ELMS col season opener di Barcelona.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro, Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 6 ore di Portimao

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WEC – Portimao, a metà gara, podio Toyota-Ferrari-Porsche

E’ una giornata torrida quella che ospita il secondo round del World Endurance Championship all’Autodromo do Algarve, che peró presenta una buona cornice di pubblico, che ha dimostrato di apprezzare lo sforzo degli organizzatori portoghesi, i quali hanno riportato la massima serie endurance dopo due anni dall’one shot generato dalla pandemia.

Al pronti via, con l’Oreca LM P22 di United Autosports retrocessa di tre posizioni post qualifica e soprattutto la Peugeot #93 che non accenna a partire e deve accodarsi dalla pitlane, è attento Mike Conway ad approfittare della lotta fra il teammate in pole, Sebastien Buemi, e le due Ferrari dalla seconda fila, con James Calado pronto ad infilarsi tra le due GR010-Hybrid, mentre Nicklas Nielsen si ritrova in P5 dietro anche alla Porsche di Laurens Vanthoor.

La gioia del Cavallino dura però poche tornate, perchè Buemi dopo tre tornate torna alle spalle del compagno, mentre Nielsen si accoda all’altra 499P. Tra le LM P2, la vettura del Vector Sport subisce un contatto al via e lascia spazio a Sean Gelael di Jota Sport, mentre Diego Alessi è abile ad infilarsi nella lotta fra la Corvette di Ben Keating e la Porsche di Sarah Bovy in GTE-Am.

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La lotta si infiamma anche fuori dalle Hypercar, con le due vetture di United Autosports a prendere temporaneamente il comando mentre Keating e la Bovy si scambiano un pai di volte le posizioni dietro la Ferrari 488 #21.

Mentre le due Toyota si scambiano nuovamente le posizioni, pare il momento della Cadillac, che nell’ambito del primo giro di pitstop si ritrova addirittura davanti alle Ferrari, ma la V-Series.R è costretta anch’essa ad una sosta extra per cambiare le gomme spiattellate nell’effort di portarsi a podio. Dietro le due 499P emerge la Peugeot #94.

Il primo vero colpo di scena al termine alla metà della seconda ora, allorquando la Toyota #7 è costretta dalla direzione gara ad una lunga sosta per riparare il trasponder dei dati di sinistra. Lo stop inaspettato costa agli uomini del Gazoo Racing 8 tornate.

Iniziano i primi cambi in GT ed è ora il turno di Lilou Wadoux di prendere il testimone dall’altra Ferrari, mentre una delle due Oreca di United Autosports è costretta ad una furiosa rimonta dopo aver perso contatto con la vettura gemella, che ora conduce le LM P2 con Josh Pierson davanti a Daniil Kvyat, il quale ha ereditato il volante da Doriane Pin.

Il secondo colpo di scena riguarda invece la Ferrari #51, condotta ora da Antonio Giovinazzi, che accusa di aver perso il recupero in frenata. Purtroppo per il Cavallino l’ex-Alfa Romeo F1 non può più rispondere agli attacchi della concorrenza, e cede presto alla Porsche #6 di Kevin Estre.

I distacchi dalla Toyota leader sono ancora nell’ambito del giro per i primi cinque, che si completano con la Peugeot #94, ora con Gustavo Menezes al volante.

Nelle LM P2, la carica di Phil Hanson ha riportato l’Oreca #22 alle spalle di Mirko Bortolotti, polesitter ieri con Prema, ma a parte le vettura del Vector Sport, costretta lungamente ai box per riparare i danni del contatto sostenuto in partenza, tutte e undici vetture sono ancora nello stesso giro.

In GTE-Am, la Porsche delle Iron Dames, ora con Rahel Frey, ha per il momento la meglio sulla Corvette, che precede di circa 8”, mentre le due Ferrari di testa ora sono la #54 di Davide Rigon e la #21 di Simon Mann. Gara completamente no invece, almeno per ora, per le Aston Martin, con il solo esemplare dell’ORT by TF ancora in contention, P5: l’esemplare di D’Station costituisce il primo ritiro tra le Vantage, mentre la #98 dell’AMR ha dovuto scontare una lunga penalità.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo la terza ora di gara

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USCC – Primo successo per la Porsche 963 a Long Beach

Una strategia vincente del Team Penske ed un problema all’unico pit da parte dell’Acura del WTR with Andretti sono state le chiavi del primo storico successo della Porsche 963 nella showcase di Long Beach, terzo atto del WeatherTech SportsCar Championship, con Nick Tandy e Mathieu Jaminet.

Le due LMDh di Stoccarda hanno optato per mantenere le medesime gomme per tutti e 100 i minuti di gara, e dopo 49’ si sono trovate al comando, mentre Ricky Taylor, il quale aveva ereditato la vettura dal polesitter, Filipe Albuquerque, era costretto ad inseguire.

L’Acura #10 riusciva a portarsi alle spalle delle due Porsche, ma una volta avuto la meglio sull’altra 963 di Matt Campbell, nel tentare il tutto per tutto sulla capolista andava a terminare la gara nelle barriere di curva 1 a due giri dalla bandiera a scacchi.

Tra le due Porsche si piazzava la BMW Di Connor de Philippi e Nick Yelloly, che aveva seguito a ruota Taylor; completano la top five, uniche a pieni giri, la seconda BMW M Hybrid V8 e la Cadillac dei vincitori di Sebring dell’Action Express.

Un incidente al via ha invece tolto subito di mezzo l’altra V-Series.R di Sebastien Bourdais e Renger van der Zande, penalizzando anche l’altra Acura del MSR, che con un giro di svantaggio.

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In GTD Pro, nessun rivale per la Lexus del Vasser Sullivan di Jack Hawksworth e Ben Barnicoat, che ha condotto sin dalla pole conquistata ieri. La lotta al coltello per la seconda piazza fra la Porsche dello Pfaff Motorsport e la Corvette ha visto trionfare quest’ultima per la piazza d’onore.

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Strategia vincente infine anche in GTD, dove il Paul Miller Racing ascrive la terza vittoria di fila sulle strade californiane. Una sosta ritardata nei confronti della capolista dello Heart of Racing, vincitori qui lo scorso anno tra i Pro, ha permesso a Bryan Sellers di ritrovarsi davanti all’Aston Martin di Roman de Angelis. Chiude il podio la Lexus #12 di Aaron Telitz e Frankie Montecalvo.

Alla gara non hanno partecipato la Porsche dell’AO Racing e l’Acura del Racers Edge w/WTR, incidentate in qualifica.

In classifica generale, col risultato odierno l’equipaggio della Porsche #6 passa al comando di misura sull’Action Express e sul WTR with Andretti. Barnicoat ed Hawksworth dal canto loro scalzano i leader della GTD Pro, Jules Gounon e Dani Juncadella, oggi solamente quinti in categoria, cosí come il Paul Miller Racing nei confronti della McLaren di Inception Racing in GTD.

Il prossimo appuntamento con la massima serie endurance americana è fra un mese a Laguna Seca, presenti tutte le classi salvo le LM P3, gara in cui dovrebbe debuttare la terza Porsche del JDC-Miller.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport, Vasser Sullivan, BMW M Motorsport

L’ordine di arrivo