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WEC – Presentata la nuova MissionH24, obiettivo 2025

Presentata mediante diretta social la nuova incarnazione della MissionH24. La terza generazione del prototipo a idrogeno patrocinata dall’ACO con il contributo di GreenGT (appena ridenominata H24Project), segue la LMPH2G del 2018 e la H24 del 2021 con un design nettamente più moderno, ispirato alle attuali Hypercar.

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Obiettivo della nuova vettura, che ancora non ha una designazione specifica, migliorare le prestazioni in gara, e ció avverrà grazie ad un rinnovato sistema di celle di idrogeno che garantirà un 50% di potenza in più rispetto alla precedente versione, capace anche di un’autonomia, nelle intenzioni dei progettisti, dai 25’ ai 30’, e di prestazioni comparabili alle attuali GT3 grazie ad un motore elettrico capace di erogare 650 kW (872 HP) di potenza massima.

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Ricordiamo che la H24, portata in gara nel corso della stagione 2022 della Le Mans Cup, aveva già dimostrato a Imola un’autonomia superiore ai 30’, ma anche tempi sul giro ben lontani dalle GT3, insieme a tempistiche di rifornimento di almeno 7’.

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Il peso della vettura, il cui telaio sarà ancora una volta fornito da ADESS, è previsto tra i 1.300 ed i 1.450 kg contro i 950 di una Ligier LM P3, e dovrebbe vedere la luce per i primi collaudi in pista a gennaio 2025, in vista della successiva omologazione, in tempo utile quindi per l’avvio della nuova classe riservata alle vetture a idrogeno, prevista per il 2026.

Piero Lonardo

Foto: H24Project/ACO

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WEC – McLaren insieme ad United Autosports in GT3

I legami tra United Autosports e McLaren si fanno sempre più stretti e, in attesa di ricevere maggiori sviluppi sul futuribile programma comune hypercar, il costruttore inglese ha annunciato poco fa di avere sottoposto una domanda di iscrizione alla prossima stagione del World Endurance Championship tra le GT3.

E sarà proprio United Autosports il team nominato a riportare il marchio alla 24 Ore di Le Mans, che vinse nel 1995 con celebre la F1 GTR, con le 720S GT3 Evo, protagoniste da anni nelle serie SRO ed IMSA, sempre che la richiesta venga accettata dal comitato selezionatore.

Per United Autosports si tratterebbe dell’occasione di rimanere nella serie mondiale dopo l’esclusione delle LM P2, effort assai vincente nel recente passato, e che verrà come noto convogliato nel WeatherTech SportsCar Championship.

McLaren e United Autosports si unirebbero nella nuova categoria a Ferrari-AF Corse, Porsche-Manthey, Ford-Proton, Corvette-TF Sport, Lamborghini-Prema Iron Lynx, BMW-WRT, Aston Martin-AMR e Lexus, quest’ultima forse con Akkodis ASP.

Sappiamo però che altri costruttori quali Mercedes e Honda sono alle porte, ma nel caso sarà difficile per gli organizzatori trovare loro spazio all’interno della griglia complessiva di 36 unità, che allo stato attuale, con l’inserimento del team angloamericano, sarebbe esattamente diviso a metà con le hypercar.

Piero Lonardo

Foto: United Autosports

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WEC/USCC – Confermato: Aston Martin in WEC ed IMSA dal 2025

Come anticipato ieri su queste pagine, la Aston Martin ha rivitalizzato il suo programma Hypercar e una Valkyrie correrà sia nel WEC che nel WeatherTech SportsCar Championship a partire dal 2025.

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L’effort, che riporta il marchio britannico tra i prototipi, da cui era assente dal 2011, verrà portata in pista dallo Heart of Racing, che ha annunciato che “almeno una unità” sarà presente in entrambi i campionati, facendone cosí la prima LMH ad essere presente su entrambe le sponde dell’oceano.

La base di partenza sarà la versione da track-day, la AMR Pro, compreso il motore V12 di 6,5 litri, che verrà adeguato per sottostare ai parametri regolamentari della categoria; sarà invece assente – sempre come anticipato ieri – la componente ibrida.

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Verranno inoltre proposte nuove versioni della Vantage in configurazione GT3 e GT4, la prima quindi pronta a partecipare anche nella nuova categoria LM GT3, che dalla prossima stagione sostituirà le GTE; nel comunicato ufficiale Aston Martin afferma di essere cosí l’unico impegnato in tutte le categorie prototipi e GT ed in F1 (affermazione questa vera solo se comprendiamo nel conteggio anche le GT4…).

Nessuna indicazione infine riguardo agli equipaggi, nè alle tempistiche di dettaglio di test ed omologazione della Valkyrie, programma che verrà guidato da Adam Carter, nuovo capo delle operazioni sportive endurance, il quale vanta tra le precedenti esperienze incarichi in Williams Racing e Wirth Research e con i team Renault, Jordan, McLaren ed Arrows in F1.

Piero Lonardo

Foto: Aston Martin

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WEC – Domani arriva l’Aston Martin? Intanto alcuni costruttori provano il 2024

Da diverse fonti giunge la notizia che domani verrà presentata una nuova hypercar. E’ altamente probabile che non si tratterà propriamente di una nuova vettura, bensí della Aston Martin Valkyrie; la news sarebbe anche corroborata da un tweet di poche ore fa sull’account del costruttore britannico.

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Non sappiamo ancora se la vettura, che verrebbe schierata grazie all’effort dallo Heart of Racing, entità presente da qualche anno in IMSA e che ha preso le redini del programma AMR WEC a stagione inoltrata, farà parte della griglia di partenza già nella prossima edizione del World Endurance Championship.

Un altro noto media però già dopo Le Mans aveva riportato per certa la “rivitalizzazione” del programma, che prevedeva la sostituzione del propulsore 6,5 litri V12 aspirato di 1.000 HP montato sulla vettura di serie con una nuova unità capace di erogare i 670 HP previsti dal regolamento LMH.

E siccome tanti media hanno associato di recente l’ex-campione del mondo di F1 Sebastian Vettel ad un clamoroso ritorno alle corse con un programma Hypercar, chissà che invece di Jota, cui era stato associato un po’ dappertutto, non si tratti invece dell’ultimo costruttore col quale ha disputato un Gran Premio di F1!

Tutta da verificare comunque la competitività di una soluzione non ibrida, già portata in pista da Glickenhaus e Vanwall, nei confronti dei “mostri” (di tecnologia, s’intende) Ferrari e Toyota. E’ comunque sicuro che un programma Hypercar, anche in chiave futura, permetterà l’ammissione di un paio di Vantage GT3 nell’entry list del prossimo anno.

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Frattanto gli altri costruttori si stanno preparando alla prossima stagione, ed alcuni di questi contano di introdurre novità sostanziali; prima fra tutte Peugeot, con la 9X8 che nel 2024 adotterà la fatidica ala posteriore giubilata per un anno e mezzo di gare.

Ferrari, che nel frattempo ha girato in Bahrain, potrebbe proporre una versione aggiornata della sua 499P, sfruttando le possibilità regolamentari; Cadillac ha invece visitato di recente Imola, che ricordiamo ospiterà il secondo round 2024, utilizzando le soluzioni attuali. L’Autodromo del Santerno a metà agosto aveva già visto i test della Lamborghini SC63 dopo la prima uscita al Paul Ricard.

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Le new entry BMW ed Alpine hanno infine speso tempo di qualità a Spa e ad Aragon, pista quest’ultima dove in precedenza anche l’Isotta Fraschini aveva compiuto una nuova sessione di test a metà mese, con il debutto al volante della Tipo 6 Competizione di Matteo Malucelli insieme ai collaudatori Jean-Karl Vernay e Marco Bonanomi.

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Nel frattempo c’è comunque un’ultima gara del 2023 da disputare e che deve assegnare gli ultimi titoli ancora non conquistati.

Piero Lonardo

Foto: Aston Martin, Piero Lonardo, Alpine Racing, Isotta Fraschini

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WEC – In Bahrain da decidere ancora due titoli

Fra poco meno di un mese e mezzo il World Endurance Championship si ritroverà in Bahrain per l’ultimo atto della Season 11. Per il finale della prima vera stagione all’insegna delle Hypercar saranno ancora una volta 36 le vetture al via.

Da decidere ancora il titolo piloti LMH, con la fiammella ancora viva per i vincitori di Le Mans, Antonio Giovinazzi, Alessandro Pier Guidi e James Calado, separati da 31 punti dai leader Brendon Hartley, Ryo Hirakawa e Sebastien Buemi e da 16 dall’equipaggio della Toyota #7, recente trionfatrice al Fuji.

Il titolo costruttori è già stato assegnato al costruttore nipponico e Ferrari ha conquistato matematicamente la seconda posizione, stanti i 39 punti complessivamente in palio per l’enduro del Golfo.

Ancora in palio anche il titolo delle LM P2, con WRT e la sua #41 di Louis Deletraz, Robert Kubica e Rui Andrade a precedere di ben 33 e 34 lunghezze gli equipaggi di Inter-Europol e United Autosports #22.

Già assegnato invece con due gare di anticipo il titolo delle GTE-Am, all’ultima gara di sempre, a favore dell’equipaggio di Corvette, rimane in palio il podio di categoria, che vede al momento favorite le Iron Dames con 79 punti contro i 73 della Ferrari #54 di AF Corse, meritati vincitori in Giappone, i 68 del Dempsey-Proton ed i 58 del GR Racing.

A BoP teoricamente cristallizzato, da segnalare tra gli equipaggi il TBC per la terza guida della Vanwall al fianco di Tristan Vautier ed Esteban Guerrieri, mentre tra le LM P2 dovrebbero essere presenti tutti i titolari, in assenza di concomitanze.

Tra le GTE-Am infine, da confermare la line-up della Ferrari #21 intorno a Simon Mann, atteso che al Fuji si sono alternati Hiroshi Koizumi e Kei Cozzolino, mentre sull’Aston Martin del D’Station non figura Satoshi Hoshino. Daniel Serra infine ritorna al volante della Ferrari Kessel.

L’azione in pista sul circuito del Bahrain inizierà giovedì 2 novembre alle 12.15 locali con le prime libere. Qualifiche venerdì 3 a partire dalle 16.15 e start della 8 Ore alle 14.00 locali di sabato 4 novembre. Da non dimenticare la coda del Rookie Test di domenica 5.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list provvisoria della 8 Ore del Bahrain

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WEC/IMSA – HPD confluisce in HRC: Le Mans si avvicina…

Honda ha annunciato nella giornata di giovedì che Honda Performance Development (HPD), il braccio armato delle competizioni sportive USA creato nel 1993, diventerà Honda Racing Corporation USA (HRC US) a partire da gennaio.

HRC US collaborerà con la capogruppo giapponese Honda Racing Corporation (HRC) per dare ancora maggiore impulso alle iniziative da corsa del marchio a livello mondiale.

Honda, mediante il marchio Acura, é da anni protagonista nelle serie endurance americane e a partire dalla prossima Rolex 24 At Daytona le ARX-06 in campo (presumibilmente quelle del solo WTR w/Andretti) esporranno il logo HRC.

Peraltro Wayne Taylor ha anche annunciato che un pilota di F1 rimpolperà la line-up per il season opener, e si parla di Alex Albon (anche se forse bisognerebbe guardare alle macchine motorizzate Honda, tipo l’AlphaTauri), con Brendon Hartley destinato a ricoprire il ruolo di terzo pilota nelle gare lunghe, ma questo è un tema parallelo…

Il vero argomento del contendere riguarda il WEC e soprattutto Le Mans. A Daytona nel gennaio scorso, alla presentazione della partnership fra WTR ed Andretti Autosport (ora Andretti Global) si era chiaramente fatto riferimento alla volontà di partecipare alla 24 Ore di Le Mans 2024.

Successivamente però era emerso un ostacolo non da poco, quale la settorializzazione dei brand del marchio nipponico, che avrebbe dovuto essere rappresentato da Honda e non da Acura, come negli States. Questo rebranding dovrebbe aver superato questo ostacolo, e dare quindi nuova linfa al progetto, che ricordiamo possiede la medesima base telaistica dell’Alpine, realizzata da Oreca.

Attendiamo quindi speranzosi ulteriori novità al riguardo, consci del rinnovato hype che le Hypercar (perdonate il gioco di parole) hanno dato al mondo dell’endurance e alla 24 Ore di Le Mans.

Guarda caso sempre ieri l’ACO ha reso note le cifre del coinvolgimento mediatico, che ha visto collegati 196 Paesi e la bellezza di 113 milioni di utenti televisivi, ben 2 volte e mezzo rispetto al 2022. A guidare questa classifica ovviamente la Francia mediante le catene de L’Equipe ed Eurosport ma a seguire ci sono gli States grazie a MotorTrend. La particolare classifica prosegue con Germania, Giappone e Danimarca.

Piero Lonardo

Foto: HRC

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WEC – Vandoorne in Peugeot al posto di Menezes. De Vries torna in Toyota?

Stoffel Vandoorne disputerà la prossima stagione del World Endurance Championship in Peugeot. La conferma poco fa da parte del costruttore francese.

L’ex-campione GP2 e F.E, che ha già debuttato per la casa del Leone un paio di settimane fa al Fuji, prenderà il posto di Gustavo Menezes, che ha già reso noto ai media che non farà parte della line-up 2024.

Frattanto un altro pilota dal palmarès simile, ex-titolato sia nella categoria cadetta delle monoposto FIA che sulle elettriche, dovrebbe rientrare nel mondiale endurance. Si tratta di Nyck de Vries, che dopo aver essersi guadagnato il Rookie Test WEC in Bahrain nel 2019 con Toyota, ha assunto lo scorso anno il ruolo di pilota riserva nel team nipponico.

Ancora non si conosce con certezza di chi prenderà il posto, ma il sacrificato dovrebbe essere Josè Maria Lopez, di cui probabilmente avrebbe dovuto prendere il posto già in questa stagione, prima del ritorno in F1 con AlphaTauri terminato prematuramente.

Piero Lonardo

Foto: Peugeot Sport

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WEC – Pierson, Varrone, Doquin nominati per il Rookie Test

Resi noti i nomi dei tre piloti nominati per il consueto Rookie Test che si terrà all’indomani della 8 Ore del Bahrain, domenica 5 novembre: Josh Pierson, Nico Varrone ed Antoine Doquin.

I tre piloti saranno come sempre abbinati alla vettura vincitrice del campionato. Per Pierson quindi si aprono, almeno per un giorno, le porte della Toyota, già laureatasi campione tra le LMH. Il 17enne di Portland, che quest’anno si è cimentato anche con le monoposto dell’Indy NXT, ricordiamo detiene il record per il più giovane partecipante alla 24 Ore di Le Mans e vanta già due vittorie nella serie mondiale, entrambe ottenute tra le fila di United Autosports, cosí come i due successi nell’Asian le Mans Series 2022.

Per Varrone, dominatore assoluto con Corvette in GTE-Am insieme a Ben Keating e a Nicky Catsburg, invece il test verrà condotto su un’Oreca LM P2. L’attuale graduatoria vede strafavorito il WRT, anche se godono di speranze matematiche anche Inter-Europol ed United Autosports. L’italo-argentino, vincitore tra l’altro anche a Le Mans, vanta anche una vittoria nel round iniziale ELMS del 2022 a Le Castellet sulla Ferrari 488 GTE del Rinaldi Racing ed il più recente successo a Daytona tra le LM P3 con l’AWA.

Antoine Doquin infine si cimenterà alla guida della Corvette. Campione dell’Asian Le Mans 2022 tra le LM P3 con CD Sport, dopo due podi col Cool Racing in ELMS lo scorso anno, nella stagione in corso ha proseguito nella categoria entry level della serie europea col Racing Spirit of Leman, conquistando la vittoria sempre sul circuito provenzale, ed occupa la seconda posizione al giro di boa del campionato.

Ricordiamo che questi sono i piloti scelti dal FIA WEC; la lista completa dei partecipanti al Rookie Test verrà diffusa a tempo debito.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC

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WEC – Toyota stravince al Fuji ed è campione costruttori. A WRT ed AF Corse le altre categorie

Toyota infila la terza doppietta dell’anno sul circuito di casa, con Kamui Kobayashi, Mike Conway e Josè Maria Lopez davanti a Brendon Hartley, Ryo Hirakawa e Sebastien Buemi.

Una vittoria, una volta tanto, apparentemente sofferta, ma questa volta non sono state le Ferrari ad impensierire le GR010-Hybrid, che portano anche a casa l’ennesimo titolo costruttori con una gara di anticipo, bensí una Porsche, la #6 di Kevin Estre, Andrè Lotterer e Laurens Vanthoor.

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E’ stato proprio quest’ultimo, con un’entrata decisa dalla seconda fila in partenza, a spaventare gli spalti pieni di bandiere biancorossonere, imitato dalla Cadillac di Alex Lynn. Entrambi hanno mandato larghi Conway e Buemi, incaricati della partenza, aprendo il varco alle Ferrari di Miguel Molina e James Calado.

Una breve neutralizzazione per recuperare la 488 di Luis Perez-Companc e si riparte con la 963 davanti a tutti, mentre la vettura gemella soffre una foratura e sostanzialmente chiude la gara lí, anche perchè la direzione gara le assegna, a termini di regolamento, 3’ di Stop&Go per il passaggio in pitlane durante la SC. Filipe Albuquerque frattanto manteneva la leadership tra le LM P2 e Satoshi Hoshino con l’Aston Martin del D’Station prendeva il comando tra le GTE-Am.

Al restart Conway iniziava la marcia di avvicinamento verso Vanthoor, ma ci metterà quasi un intero stint per recuperare le due 499P. Parentesi, i consumi delle LMH in questa 6 ore del Fuji sono stati quantomai parchi in casa Toyota, con frazioni che scavallavano tranquillamente l’ora, ma è la Corvette ad impressionare, sfiorando le due ore!

E proprio Keating, nonostante la zavorra, che inifiamma col duello al coltello con la Porsch4e delle Iron Dames, più volte a contatto ravvicinato, mentre le due vetture di United Autosports proseguono apparentemente indisturbate nella categoria cadetta. La gara della C8.R viene peró ostacolata da un sacrosanto Stop&Go+30” per il contatto con Francesco Castellacci.

Frattanto anche la gara delle due Porsche private ha subito delle battute d’arresto, con la toccata fratricida tra le due entry di Jota ed i problemi alle cinture di sicurezza della vettura di Proton.

Davanti il vantaggio della Porsche, ora con Kevin Estre al volante, diminuisce gradualmente, ma Lopez, ora sulla Toyota #7, ha problemi di gomme e lascia passare Hirakawa, che chiude la pratica prima di ritornare alle posizioni precedenti nel finale.

Tra le LM P2, è il WRT a menare le danze, grazie ad un stint monstre da parte di Louis Deletraz, che prima insidia e poi ha la meglio su entrambe le vetture di United Autosports, aiutato anche dal contatto innescato dalla Vanwall su Oliver Jarvis. In GTE-Am sembra il momento della Porsche del Dempsey-Proton, ma un drive-through per track limits rimette tutto di nuovo incredibilmente nelle mani della Corvette.

Le due ore finali sono una passeggiata per Kobayashi e Hartley, che lasciano Lotterer a 47”, mentre le due Ferrari provvedono a chiudere la top five, con la meglio piazzata in classifica #51, in leggera difficoltà, a cedere il posto alla vettura gemella.

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Il finale vive del duello di ritorno fra la seconda vettura del WRT e la #22 di United, che dopo aver ceduto inizialmente si riprendeva la piazza d’onore. I 10” extra comminati a Nicky Catsburg per la toccata sulle Iron Dames lascia il passo alla Ferrari #54, che con Davide Rigon prosegue il lavoro iniziato da Thomas Flohr e Francesco Castellacci e si installa meritatamente al comando delle GTE-Am e si aggiudica la prima vittoria del 2023, seguita dall’altra 488 di Kessel Racing e dall’inesorabile Corvette, già campione, che quest’anno ha fallito il podio solo a Monza.

UPDATE: La Ferrari Kessel è stata penalizzata nel post gara di 10″ per non aver rispettato la velocità massima di 80 kmh durante una breve Full Course Yellow chiamata nel finale per rimuovere dei detriti. In conseguenza di ció, la 488 #57 viene classificata al terzo posto, promuovendo di una posizione la Corvette.

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In classifica generale, ora Hartley e c. continuano a condurre con 133 punti contro i 188 dell’equipaggio vincente oggi, sul quale pesa il ritiro di Le Mans. Pier Guidi, Giovinazzi e Calado inseguono a -31, e con 39 punti in palio in Bahrain è evidente che servirebbe un mezzo miracolo per portare a Maranello il titolo piloti, ma attendiamo il 4 novembre per l’ultimo appuntamento stagionale.

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Anche tra le LM P2 grazie al successo odierno il WRT, allungando su Inter-Europol, che qui chiude solamente in P9, ha il titolo pressochè in tasca, con i polacchi a -33 e Frederick Lubin e Phil Hanson a -34.

In GTE-Am infine la lotta per il secondo posto alle spalle di Corvette vede le Iron Dames, oggi quarte, precedere di appena 6 lunghezze i trionfatori odierni e di 11 l’equipaggio del Dempsey-Proton, che ha chiuso in P6. E’ tutto dal Fuji, si riparlerà di WEC agli inizi di novembre.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 6 ore del Fuji

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WEC – Toyota stratosferiche: uno-due in qualifica nella gara di casa

Toyota conquista la quarta pole stagionale alla 6 Ore del Fuji. Kamui Kobayashi ha innalzato la sua GR010-Hybrid fino a 1.27.794, quasi 7 decimi meglio del compagno di squadra Brendon Hartley, con l’altra hypercar nipponica.

Tra il tripudio dei fan presenti (a dire il vero qui ne abbiamo visto assai di più in altre occasioni) Toyota non solo ha bloccato la prima fila per la gara di domani, ma soprattutto ha mostrato un passo incredibile, migliorando di quasi 2” il miglior tempo ottenuto ieri pomeriggio dallo stesso DS del Gazoo Racing, nonostante condizioni meteo ancora una volta non ottimali, con pista largamente umida nella prima parte.

In realtà hanno migliorato tutti i contender, solo Toyota ha migliorato di più. Le Porsche ufficiali “miracolosamente” occupano l’intera seconda fila, a precedere la Cadillac. Le Ferrari chiudono P6 e P7, a 1”2 dal leader.

A ruota le due Porsche private di Jota e Proton nonostante i talenti di Antonio Felix da Costa e Gianmaria Bruni, mentre deludono le due Peugeot, con la #93 a 2” e l’altra 9X8 addirittura a +4”. La Vanwall e Tristan Vautier chiudono addirittura dietro la migliore delle LM P2.

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Phil Hanson e United Autosports proseguono il loro momento positivo conquistando la seconda pole di fila dopo l’ELMS ad Aragon. Il team di Zak Brown e Richard Dean non riesce però a fare doppietta grazie a Louis Deletraz e la migliore delle WRT, la #41, a 91 millesimi dal polesitter.

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In GTE-Am infine, protagonisti i piloti bronze ranked, è ancora pole per Ben Keating e la Corvette già titolata. Nemmeno i 40 kg di zavorra extra hanno impedito al texano di aggiudicarsi la quarta pole stagionale, precedendo, col tempo di 1.38.338, di appena 35 millesimi Sarah Bovy con la Porsche delle Iron Dames.

Lontanissimi gli altri, con uno dei tanti idoli locali, Satoshi Hoshino, terzo ad oltre mezzo secondo con l’Aston Martin del D’Station.

La parola adesso alla gara, che partirà alle 11.00 locali, vale a dire le 4.00 nostrane. Gradito ritorno sui canali Sky della diretta integrale, fruibile a pagamento anche sul sito WEC e su Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche