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GT Open – Reicher/Haase si impongono nella Race-1 di Barcellona e diventano leader

Simon Reicher e Christopher Haase vincono race-1 a Barcellona e conquistano la vetta dell’International GT Open. La coppia di Eastalent-Racing ha concluso davanti a Nicola Marinangeli/Riccardo Agostini (AF Corse Ferrari #51) e a Pierre Louis Chovet/ Maximilian Paul (Oregon Racing Lamborghini #63).

Il recap della gara

Partenza alquanto concitata in un via potenzialmente decisivo per il titolo 2023. Fabian Schiller (AlManar Racing by GetSpeed Mercedes #77) ha tentato di tenere la prima posizione allo spegnimento dei semafori, ma il gruppo si è aperto a ventaglio verso la prima frenata e la Mercedes di testa ha dovuto vedersela con Charlie Fagg (Optimum Motorsport McLaren #69) e Yannick Mettler  (CBRX by SPS Mercedes #54).

La McLaren, contendente per il campionato alla vigilia della finalissima di Barcellona, ha spinto in testacoda l’AMG GT3 #54 dopo aver ricevuto a propria una toccata da parte di Karol Basz (Olimp Racing Audi #777). L’incidente, oltre alla Mercedes #77, ha danneggiato anche Albert Costa (Team Motopark Mercedes #17), sullo schieramento di partenza in sesta piazza alle spalle dell’Olimp Racing Audi #777.

La Safety Car è subito entrata in pista e la McLaren #96 di Optimum Motorsport ha dovuto ritirarsi. La ripartenza è stata gestita da Basz su Pierre Louis Chovet (Oregon Racing Lamborghini #63) e David Fumanelli (Kessel Racing Ferrari #11). Simon Reicher (Eastalent-Racing Audi #23) dal canto suo balzava da 11mo a quarto.

La sanzione inflitta dalla direzione gara a Basz, colpevole di aver innescato la carambola multipla al via, permetteva a Chovet di conquistare la prima posizione, ma ogni tentativo di fuga da parte della Lamborghini di Oregon è stato in seguito neutralizzato a causa di un multiplo contatto in curva 1 tra  Pietro Perolini (Oregon Racing Lamborghini #19), Marco Pulcini (AF Corse Ferrari #27) e Jamie Stanley #55  (AF Corse Ferrari #55).

La ripartenza è coincisa con la sosta obbligatoria. Albert Costa, scelto da Motopark per sostituire l’assente Marcos Siebert accanto a Diego Menchaca, ha stretchato lo stint al massimo  più possibile, scommettendo sull’incredibile ritmo dell’iberico nonostante una sanzione di 5″ da aggiungere la tempo complessivo per un contatto con Andrea Montermini (AF Corse Ferrari #88) nei primi minuti d’azione.

Menchaca è rientrato in 17ma posizione, quindi fuori dalla contesa per le prime posizioni dopo il ritiro di Optimum Motorsport McLaren #69. Discorso completamente differente, invece, per Eastalent-Racing Audi #23, unico contendente per il titolo virtualmente in zona punti.

Nonostante un nuovo raggruppamento causato da un problema in curva 5 per la Ferrari #38 di Kessel Racing Ferrari #38, Haase è stato in grado di gestire negli ultimi passaggi il ritorno di Agostini #51 e Maximilian Paul #63, conducendo al successo Eastalent-Racing, team che non aveva mai vinto prima d’ora nella categoria,  e conquistando provvisoriamente la vetta del campionato insieme a Simon Reicher.

Quarto posto overall per Martin Kodrić/Sandro Mur (Bonaldi Motorsport Lamborghini #11) davanti a Axel Blom/Steve Jans (GetSpeed Mercedes #911), rispettivamente primo e secondo in PRO Am, mentre  Giuseppe Cipriani (Il Barone Rampante Lamborghini #8) ha vinto in AM Cup davanti a Ernst Kirchmayr/Axcil Jefferies (Team Baron Motorsport Ferrari #91) e Jean-Claude Saada/ Conrad Grunewald (AF Corse Ferrari #61).

Da segnalare che alla vigilia della gara-1, la  graduatoria assoluta  dell’International GT Open veniva modificata a seguito di un provvedimento da parte della Corte d’Appello della Federazione Spagnola (RFEdA) in merito al ricorso presentato dal Team Motopark ai risultati di race-2 del Red Bull Ring, riportando al comando Menchaca con 103 punti contro i 95 di De Haan/Fagg ed i 89 di Haase/Reicher

La graduatoria al termine della prima delle due gare del Montmelò vede quindi quattro equipaggi ancora in lizza per il successo finale, con  Simon Reicher /Christopher Haase in vantaggio di un solo punto su Diego Menchaca, 13mo ieri sotto la bandiera a scacchi. Terzo posto  a +6p per Pierre Louis Chovet/ Maximilian Paul, quarto a +9p per De Haan/Fagg.

Domenica in programma le Q2 e soprattutto la race-2, decisiva per il titolo, con start alle 13.30.

Luca Pellegrini

Foto: GT Open

L’ordine di arrivo di Gara-1

Manthey

DTM – Hockenheim race-1: Preining, vittoria e titolo ormai in tasca

Doppietta Manthey EMA con Thomas Preining e Dennis Olsen nella Race-1 di Hockenheim del DTM.  L’austriaco, ormai ad un passo dal titolo 2023,  regala al team il successo nella classifica a squadre con una gara di anticipo. Solo P5 per Mirko Bortolotti, cui solo un miracolo potrebbe regalare il successo finale.

Il recap della gara

Thomas Preining (Manthey EMA Porsche #91) ha tenuto la prima posizione alla partenza sul compagno di squadra Dennis Olsen  #90 e su Christian Engelhart (GRT Grasser-Racing-Team #19). Leggermente rallentato nel gruppone, invece, Mirko Bortolotti  (SSR Performance Lamborghini #92), in lotta per la Top5 con Ricardo Feller  (ABT Audi #7).

Feller ha anticipato la sosta per cercare di superare Jack Aitken (Emil Frey Racing Ferrari #14), mentre Bortolotti si è fermato nel giro seguente con il medesimo intento nei confronti di Kelvin van der Linde. Il trentino ha sorpassato in corsia box l’Audi #3, ma Aitken ha mantenuto la quarta piazza.

Solamente in un secondo momento Feller è stato in grado di avere la meglio sul vincitore della 12h Sebring 2023, mentre Preining ha continuato a controllare la classifica assoluta con un margine considerevole su Olsen, Engelhart ed il resto dello schieramento.

Il finale ha visto un Bortolotti obbligato all’attacco, obbligato a scavalcare van der Linde ed Aitken per restare in gioco per il titolo. Il pilota di Lamborghini ha dato tutto ed è riuscito a scavalcare i rivali nei minuti conclusivi, ma rimane in lizza per il titolo solo matematicamente, per  un singolo punto.

Domani mattina le qualifiche potrebbero essere decisive per l’assegnazione anticipata del DTM 2023, grazie ai tre punti teoricamente a disposizione.

Domani le Q2 alle 9.30 e successivamente la gara conclusiva della serie alle 13.30.

Luca Pellegrini

Foto: Manthey EMA

L’ordine di arrivo della Race 1

DTM, 15. + 16. Rennen Hockenheimring 2023 - Foto: Gruppe C Photography

DTM – Hockenheim Q1: Preining in pole, Bortolotti P8

Thomas Preining firma la pole position della race-1 del DTM ad Hockenheim. L’austriaco di Manthey EMA Porsche #91 svetta nella graduatoria col tempo di 1.37.148 e conquista tre importantissimi punti sulla concorrenza, allungando a +13 su Mirko Bortolotti alla vigilia della prima sfida della finale 2023.

Il pilota di SSR Performance, in lotta costante con i limiti della pista, ha dovuto accontentarsi dell’ottava posizione a quasi mezzo secondo dal leader. Il trentino partirà alle spalle anche di Ricardo Feller (ABT Audi #7), terzo ed ultimo contendente per la corona del DTM targato ADAC, settimo.

Sarà l’altra Lamborghini di Christian Engelhart (GRT Grasser Racing Team #19) ad affiancare Preining  in prima fila. Seconda per Dennis Olsen (Manthey EMA Porsche #91) e Franck Perera (SSR Performance Lamborghini #94) e terza per Jack Aitken (Emil Frey Racing Ferrari #14) e Kelvin van der Linde (ABT Audi #3), dominatore delle libere del venerdì.

Appuntamento oggi alle 13.30 per la race-1

Luca Pellegrini

Foto: Gruppe C Photography – ADAC Motorsport

I risultati delle Qualifiche 1

DTM, 15. + 16. Rennen Hockenheimring 2023 - Foto: Gruppe C Photography

DTM – Kelvin van der Linde al top nelle libere di Hockenheim

Kelvin van der Linde al top nelle libere di Hockenheim, ultimo appuntamento del DTM 2023. Il sudafricano di Audi ABT, team che ha confermato il proprio impegno col marchio dei quattro anelli anche per il 2024 proprio con van der Linde e col fresco campione GTWC Europe Sprint, Ricardo Feller, ha chiuso davanti a tutti entrambi i turni del venerdì, caratterizzati da un meteo non favorevole, specie le FP1. La pioggia però non dovrebbe essere un fattore per il resto del weekend.

A seguire le Porsche del Manthey EMA col leader Thomas Preining e Dennis Olsen. Il major contender per il titolo, Mirko Bortolotti, ha terminato tra i primi 6 in entrambe le sessioni, mentre l’altro  protagonista della classifica, Feller, ha completato appena cinque tornate nelle FP2 dopo aver terminato in P8 nel primo turno.

Sabato alle 9.30 le Q1, mentre dovremo attendere le 13.30 per assistere alla race-1. Il medesimo programma verrà replicato nella giornata seguente.

Luca Pellegrini

Foto: Gruppe C Photography – ADAC Motorsport

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

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WEC – Approvato dalla FIA il nuovo format di qualifiche per il 2024

Approvato dal FIA World Motorsport Council nell’ambito del terzo meeting annuale di Ginevra un nuovo format di qualifiche per il WEC.

Prendendo spunto dall’esperienza delle ultime 24 Ore di Le Mans, verrà introdotto il concetto di Hyperpole. Al posto dell’attuale turno unico per categoria di 15’, a partire dal round iniziale del Qatar del 3 marzo prossimo, le 10 migliori LMH e GT3 si qualificheranno per il turno successivo in un round iniziale di 12’. A seguire la Hyperpole che deciderà la pole position e la griglia definitiva di partenza della durata di 10’.

Diffusi inoltre chiarimenti sulla nuova classe LM GT3, che vedrà impegnati, sulla base dei regolamenti esistenti GT3, gentlemen drivers e team privati. Le vetture si presenteranno con diversi adattamenti specifici, quali i pannelli numerici luminosi e le cosiddette “leader lights” (i tre pallini laterali che contraddistinguono, se accesi, i primi tre della categoria).

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Glickenhaus lascia. Briscoe e Talbot sub in Bahrain

Jim Glickenhaus ha detto basta: questa la notizia che sta rimbalzando da qualche minuto nel web. Aldilà del fatto che un paio di diverse fonti anglofone (edit: tre) si stanno accaparrando la paternità della news, rimane il fatto che non dovremmo più vedere le splendide SCG 007 LMH in pista, in quanto non verrà compilata la necessaria domanda di iscrizione entro la deadline del 20 novembre.

La motivazione risiede nei fondi necessari a sviluppare la macchina, cosí da renderla competitiva nei confronti delle altre LMH, ritenute eccessive da parte del patron, salvo reperire una sponsorizzazione tale da coprire i costi necessari, ovvero riuscire a creare un programma clienti.

Un vero peccato per il WEC, che perde cosí uno degli ultimi veri romantici, un protagonista a tutto tondo negli ultimi tre anni della serie mondiale, capace di mettere in piedi dal nulla il programma più cosmopolita del paddock e portarlo ad ottenere risultati contro colossi quali Toyota, Porsche, Peugeot e Ferrari.

Ricordiamo infatti le due clamorose pole position del 2022 a Spa e a Monza, ma anche i sei arrivi su sei nelle tre edizioni della 24 Ore di Le Mans cui ha partecipato, con gli highlights del podio del 2022 e del sesto/settimo posto, in una platea ben più agguerrita, nell’edizione del centenario.

Glickenhaus continuerà a dedicarsi alla produzione delle sue supercar, in particolare la SCG 004, con la quale potrebbe rientrare al Nürburgring nella sua versione da corsa.

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Stante all’assenza, già nota, della Glickenhaus in Bahrain, uno dei piloti impegnati col team statunitense sarà comunque presente sul tracciato mediorientale fra due settimane: si tratta di Ryan Briscoe, che è atteso a prendere il volante della Vanwall Vandervell al fianco di Esteban Guerrieri (che a questo punto rimane il solo della pattuglia originale) e di Tristan Vautier. João Paulo de Oliveira, presente a Monza e al Fuji, risulta indisponibile per la concomitanza con l’appuntamento finale del SuperGT a Motegi.

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Giappone in qualche modo coinvolto anche nel cambio di line-up al D’Station Racing, dove a causa di impegni personali, Satoshi Hoshino cederà il volante dell’Aston Martin #777 a Liam Talbot. Per il 42enne gentleman australiano si tratta del debutto nella serie mondiale, all’ultima apparizione di sempre delle GTE.

Ricordiamo che la 8 Ore del Bahrain prenderà il via alle 14.00 locali di sabato 4 novembre prossimo.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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USCC – Ben Hanley ultimo tassello di United Autosports

Ben Hanley va a completare la line-up di United Autosports: il 38enne pilota britannico nel 2024 sarà al volante di una delle due Oreca LM P2 del team insieme a Ben Keating e ad Alex Quinn.

Ricordiamo che sull’altra vettura, per la prima stagione completa nel WeatherTech SportsCar Championship, si alterneranno Dan Goldburg, Paul di Resta e Marino Sato.

Hanley, a lungo portacolori nella categoria cadetta di DragonSpeed in WEC, ELMS, IMSA e persino in IndyCar, quest’anno ha chiuso in seconda posizione, sempre tra le LM P2 col Crowdstrike by APR, totalizzando due vittorie, al Glen e lo scorso weekend alla Petit Le Mans, terminando in classifica proprio dietro a Keating, suo nuovo teammate.

Con United Autosports invece quest’anno ha già disputato tre round nella serie mondiale, giungendo secondo a Portimao.

Piero Lonardo

Foto: United Autosports

DTM, 3. + 4. Rennen Zandvoort 2023 - Foto: Gruppe C Photography

DTM – Grasser con , Engelhart con Grasser al posto di Caldarelli

Christian Engelhart torna nel DTM per l’ultima tappa della stagione ad Hockenheim. Il tedesco rientra con Lamborghini e GRT Grasser Racing Team per la finale del campionato 2023 al posto di Andrea Caldarelli.

La compagine austriaca è stata costretta a modificare i propri programmi originali visto il programma di test previsto nei prossimi giorni per l’ex vincitore del GT World Challenge Europe sull’inedita LMDh della casa di Sant’Agata, portando a bordo il vincitore di Daytona 2019 nelle GTD.

Ricordiamo che quest’anno il 36enne tedesco ha già corso nel DTM in occasione dei primi round del 2023 con la Porsche di Toksport WRT, vincendo la race-2 di Oschersleben.

Ricordiamo che la classifica del DTM vede Thomas Preining in vantaggio di 10 punti su Mirko Bortolotti e di 31 su Ricardo Feller con 56 punti totali in palio fra le due gare e le qualifiche.

Luca Pellegrini

Foto: DTM

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GTWC Europe – Vittoria e titolo per Feller e Drudi a Zandvoort

Ricardo Feller e Mattia Drudi  si aggiudicano la race-2 di Zandvoort ed il titolo 2023 nel Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Sprint Cup. L’accoppiata dell’Audi #40 del Tresor Orange 1 trionfa in classifica sui campioni overall ed Endurance Raffaele Marciello e Timur Boguslavskiy, prematuramente out dopo un contatto al primo giro.

Completano il podio le BMW del WRT di Charles Weerts/Dries Vanthoor e Calan Williams/ Niklas Krütten.

Il recap della gara

Dopo una qualifica complicata, che ha visto assegnare la pole position alla BMW #46 del WRT dopo la penalizzazione della Ferrari Emil Frey di Giacomo Altoè e della McLaren del Garage 59 di Benjamin Goethe,  Maxime Martin ha saputo mantenuto la leadership allo spegnimento dei semafori davanti a Frank Bird (Haupt Racing Team Mercedes #79) e a Calan Williams (WRT BMW #30), rispettivamente in vetta nelle specifiche Silver e Gold Cup.

Dopo poche curve il colpo di scena che decide il campionato, con un clamoroso contatto fra l’Audi di Lorenzo Patrese e la Mercedes di Timur Boguslavskiy.

Il russo, partito dall’ottava piazzola davanti ai leader provvisori, è stato mandato in testacoda dall’Audi del Tresor Attempto Racing, ed è stata poi colpita da altre auto che sopraggiungevano, risultando sensibilmente danneggiata e perdendo cosí automaticamente ogni chance di poter lottare per il titolo.

Dopo una breve Safety Car per spostare e rimettere in pista l’Audi di Patrese, Martin ha tentato di allungare, ma la pioggia ha rovinato i piani del belga. la M4 GT3 #46  è finita infatti nella ghiaia della Tarzan ed il teammate di Valentino Rossi ha dovuto cedere il primato a Calan Williams.

Il meteo è diventato sempre più imprevedibile, e la direzione gara ha optato per una lunga FCY, che ha neutralizzato la gara  in concomitanza dei pitstop.

Niklas Krütten ha ereditato la vetta davanti a Valentino Rossi e a Ricardo Feller con l’Audi #40, a seguito di una notevole rimonta dalla nona piazzola. Negli ultimi 25′ del GTWC Europe 2023 si è assistiti allo show personale dello svizzero, che ha superato senza tanti problemi le due BMW di WRT, allungando in relativa scioltezza verso il successo finale.

Dietro l’Audi campione si piazzano Charles Weerts/Dries Vanthoor  (Team WRT BMW #32) e Calan Williams/Niklas Krütten (WRT BMW #30), con l’altra BMW del “Dottore” che chiude in P7.

Gold Cup

Podio assoluto e titolo in Gold Cup nella Silver Cup per Williams/ Niklas Krütten (WRT BMW #30), padroni indiscussi della prova davanti alle Audi di Gilles Magnus / Finlay Hutchison (ComToYou Racing #21) e Aurélien Panis/Alberto Di Folco (Boutsen VDS Racing #9). Questi ultimi si arrendono a WRT per il successo finale di categoria, ma in compenso firmano l’importante classifica combinata (Endurance + Sprint).

Silver Cup

Jordan Love (Haupt Racing Team Mercedes #79) vince il titolo nella Silver Cup nel GTWC Europe Sprint, grazie al prezioso aiuto di Frank Bird, autore della pole position e pienamente in controllo della situazione per tutta la prova.

Il risultato si è deciso già al primo giro a seguito del già citato contatto di Lorenzo Patrese con la Mercedes dell’Akkodis ASP.  Alle spalle di Love/Bird, Ezequiel Pérez Companc/Jesse Salmenautio   (Madpanda Motorsport Mercedes #90) davanti a Sean Hudspeth/Nicola Marinangeli (AF Corse Ferrari #71).

Bandiera a scacchi definitiva quindi sul GTWC Europe 2023, che tornerà in scena il 5-7 aprile 2024 con la prima prova di durata al Paul Ricard.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

L’ordine di arrivo della Race-2

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USCC – Tra i tanti litiganti, l’MSR si aggiudica la Petit Le Mans. Titolo ad Action Express

Finisce in regime di Full Course Yellow una delle edizioni più caotiche della Petit Le Mans, e premia l’Acura del Meyer Shank Racing di Colin Braun, Tom Blomqvist ed Helio Castroneves.

Il sorpasso che vale la vittoria a mezz’ora dal termine, dopo il lungo periodo di neutralizzazione derivante dal contatto – non sanzionato dalla direzione gara – che ha deciso il campionato fra Filipe Albuquerque e Pipo Derani a favore di Action Express/Whelen Racing, con Braun a prendere la leadership sulla Cadillac di Renger van der Zande.

Entrambe le vetture erano in regime di fuel saving, anche se la V-Series.R #01 ha forse stabilito un nuovo record, ovviamente grazie alle tante neutralizzazioni dell’ultima parte di gara, con 1h32 di autonomia. L’olandese ha cercato un ultimo spunto nello shootout finale, a 5’ dallo scadere delle 10 ore, all’ennesimo restart, questa volta per il contatto a muro dell’Oreca LM P2 di Christian Rasmussen, senza riuscirvi.

Una ulteriore Full Course Yellow, la 13ma della giornata, per soccorrere la Porsche #16 del Wright Motorsport, vittima di una carambola con l’altra 911 di AO Racing e con la Lamborghini Pro di Iron Lynx, farà chiudere la gara dietro la Safety Car.

Cad31

Il secondo posto basta comunque a Cadillac per vincere la classifica costruttori, cosí come la P6 basta e avanza per il titolo piloti a favore di Derani ed Alexander Sims, che arriva dopo il successo nella Michelin Endurance Cup decretato già a gara in corso. Va evidenziato che senza la penalizzazione di Daytona, l’MSR avrebbe invece conquistato il titolo a mani basse.

Le soddisfazioni per Porsche arrivano con Proton Competition, che chiude a podio con Harry Tincknell, Neel Jani ed il nostro Gianmaria Bruni dopo una gara caparbia, davanti alle vetture ufficiali e all’altra 963 privata del JDC-Miller che tra le altre cose ha visto il debutto in IMSA del campione F1 2009 Jenson Button.

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Tra le LM P2, è successo per il Crowdstrike by APR, che premia soprattutto George Kurtz, pronto ad un’altra Le Mans dopo la vittoria in Pro/Am dello scorso giugno, mentre il titolo va al PR1 Mathiasen, P3 al traguardo dietro la vettura #35 del TDS.

JRIII_day

Finale ai ferri corti invece in LM P3, col trionfo del JR III Racing, peraltro prossima casa di United Autosports negli States. Decisivo il contatto fra Felipe Fraga e Garett Grist nelle fasi finali a favore di quest’ultimo a causa di una foratura del team neocampione, che chiude al terzo posto dietro anche alla Duqueine #13 di AWA.

Weather79 (1)

Arrivo in volata anche in GTD Pro, dove Dani Juncadella ed il WeatherTech Racing riescono a superare le penalità di inizio gara (ma chi non ne ha avute in questa classe) e, grazie anche ai ritiri “pesanti” di Corvette e dei neocampioni del Vasser Sullivan, porta a casa un’insperata vittoria sulla Porsche dello Pfaff Motorsports. Ferrari può consolarsi solo con il terzo posto della 296 GT3 di Risi Competizione.

Forte

Cavallino assente invece dal podio delle GTD, dove a trionfare è la Lamborghini del Forte Racing by US RaceTronics di Loris Spinelli, Misha Goikhberg e Patrick Liddy. La carambola finale finisce per portare a podio dietro la Huracan #78 la BMW #96 del Turner Motorsport e la Porsche #77 del Wright Motorsports, a titolo ricordiamo già acquisito con una gara di vantaggio dal Paul Miller Racing.

E’ tutto per il WeatherTech SportsCar Championship 2023. Si ripartirà a fine gennaio con la 62ma Rolex 24 at Daytona.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA, Whelen Racing, Algarve Pro Racing, JR III Racing, Mercedes-AMG, Loris Spinelli FB page

L’ordine di arrivo della 26ma Petit Le Mans