Turkey

ELMS – TF Sport sbarca in LM P2 e batte bandiera turca

Una delle squadre più vincenti nelle ultime stagioni in GTE-Am, vicecampione WEC 2019-2020 e vincitrice della medesima classe all’ultima 24 Ore di Le Mans, TF Sport, sarà al via della prossima stagione dell’European Le Mans Series con una nuova Oreca LM P2.

Il team prenderà il nome di Racing Team Turkey grazie a Salih Yoluc, che ancora una volta sarà il fulcro del programma della compagine britannica.

Al fianco di Yoluc, due vecchie conoscenze: il fido Charlie Eastwood, già insieme al turco nelle ultime due stagioni della serie mondiale, ed Harry Tincknell.

L’attuale driver ufficiale Mazda nel WeatherTech SportsCar Championship è stato campione 2016 della serie europea sull’Oreca LM P2 iscritta da G-Drive; in più il 29enne di Exeter può già vantare due vittorie alla 24 Ore di Le Mans, una in LM P2 nel 2014 e l’ultima lo scorso anno in GTE-Pro con l’Aston Martin ufficiale.

Va detto che il calendario IMSA prevede attualmente una concomitanza tra la gara di Mid-Ohio e la 4 Ore del Red Bull Ring, in programma entrambe il 16 maggio prossimo che, COVID permettendo, dovrebbe impedire la presenza di Tincknell in terra austriaca.

Ricordiamo infine che Yoluc prenderà contatto per la prima volta in forma ufficiale con una LM P2 in occasione della prossima Rolex 24 at Daytona, dove sarà al volante della Ligier iscritta da Eurasia e Rick Ware Racing. Anche TF Sport sarà di scena per la prima volta nel season opener IMSA, con una Vantage GT3 per lo stesso Eastwood, Ben Keating, Max Root e Richard Westbrook.

L’appuntamento con la serie europea è invece per metà aprile a Barcelona per i test collettivi cui farà seguito la 4 Ore.

Piero Lonardo

Foto: TF Sport/Racing Team Turkey

BMWM6

USCC – Herta superstar con Turner. Una nuova Oreca per Nunez

La Rolex 24 at Daytona continua ad attrarre superstar dalle altre serie. L’ultima addizione al season opener del WeatherTech SportsCar Championship è Colton Herta, che  completerà l’equipaggio del Turner Motorsport.

Insieme alla giovane promessa dell’IndyCar Series, ancora una volta sulla BMW M6 GT3 il veteranissimo, recordman assoluto di vittorie nelle serie IMSA Bill Auberlein, il quale farà coppia per tutta la stagione con Robbie Foley, e con l’australiano Aidan Read per le gare lunghe della Michelin Endurance Cup. Quest’ultimo, 21enne, proviene dall’ADAC GT Masters ed ha già esperienza nelle gare di durata internazionali, essendo protagonista dell’Asian le Mans Series a partire dal 2017.

La presenza di Herta, vincitore nel 2019 tra le GTLM per il marchio dell’elica, lascia aperte diverse supposizioni sulla presenza delle BMW M8 GTE ufficiali a Daytona nella categoria riservata ai pro.

Oltre a Turner Motosport, un altro nome si aggiunge alla lista degli iscritti le GTD della Rolex 24. Si tratta di HTP Winward Motorsport, che dopo aver frequentato il GT World Challenge, le 24H Series e l’IMSA Pilot Challenge, porterà una Mercedes AMG GT3 a Daytona per il team principal Russel Ward, Indy Dontje e per il factory driver Maro Engel.

Aston_Heart

Sempre tra le GTD, confermato il ritorno dello Heart of Racing con l’Aston Martin Vantage GT3. La squadra diretta da Ian James si presenterà con Roman de Angelis ed i factory driver Ross Gunn e Darren Turner. Ancora da confermare invece i piloti che proseguiranno insieme a James per il resto del campionato.

L’ultima novità di Daytona riguarda invece una nuova LM P2, ancora una volta un’Oreca, che verrà schierata per tutta la stagione dal WIN Autosport. La nuova compagine, gestita in pista dal K2R Motorsport, presenterà per tutta la stagione l’ex driver Mazda Tristan Nunez insieme al team principal Steven Thomas.

Nel season opener, dove ricordiamo Nunez si classificò secondo lo scorso anno alle spalle della Cadillac del WTR, i due saranno affiancati da Thomas Merrill, che proseguirà la collaborazione per il resto delle gare lunghe della Michelin Endurance Cup, mentre il campione in carica delle Prototype Challenge, nonché protagonista dell’European le Mans Series, Matt Bell, completerà la line-up per Daytona.

Va evidenziato che l’IMSA prosegue, senza lasciare trasparire alcuna esitazione, nell’organizzazione non solo della Rolex 24 del prossimo 30-31 gennaio, ma anche della 12 Ore di Sebring del 20 marzo. Tutte da scoprire le eventuali limitazioni che verranno porre in essere a causa del COVID, che ha già consigliato gli organizzatori della vicina St.Petersburg di posticipare il season opener IndyCar.

Al contrario, secondo un noto media statunitense, sorgono forti dubbi sull’organizzazione della 1.000 miglia, atto iniziale del World Endurance Championship, in programma nell’ambito dello stesso “Super Sebring weekend” di marzo.

Piero Lonardo

Foto: Turner Motorsport, Heart of Racing/Team Seattle

Highclass

USCC – Kubica, debutto a Daytona con High Class

Inizia col botto la partecipazione di High Class Racing alla prossima Rolex 24 at Daytona. Il team danese ha infatti ingaggiato nientemeno che Robert Kubica, il quale farà il suo debutto ufficiale tra le ruote coperte con un’Oreca LM P2.

A fare compagnia al veterano della F1 con 97 partecipazioni in sei stagioni coronate dalla vittoria nel 2008 in Canada, oltre ai fidati  Dennis Andersen ed Anders Fjordbach,  Ferdinand Habsburg,

La giovane star del DTM è l’unico fin qui ad aver disputato la classica della Florida nel 2018 con un’Oreca iscritta da Jota Sport sotto l’egida del Jackie Chan DC Racing, classificatasi al quinto posto assoluto.

Piero Lonardo

Foto: High Class Racing

Jota

WEC/Asian LMS – Jota finalizza con Gelael, Blomqvist e Vandoorne

Jota Sport, uno dei protagonisti da sempre del World Endurance Championship, ha annunciato la sua line-up per la Season 9. A dividersi il volante di un’Oreca LM P2 ci saranno Sean Gelael, Tom Blomqvist e Stoffel Vandoorne.

Gelael è reduce da quattro stagioni in F2 con Arden, Prema e DAMS che hanno fruttato un solo podio a Montecarlo nel 2018. Parallelamente, il driver indonesiano, appena 24enne, ha svolto il ruolo di test driver per Toro Rosso nel biennio 2017-2018.

Si contano però nel 2016 le prime e fin qui uniche esperienze con le ruote coperte, tutte in LM P2: prima in Asian Le Mans Series con Antonio Giovinazzi, vincitori dei due round finali di Buriram e Sepang con l’Oreca di Eurasia, e poi in European Le Mans Series, nel season opener di Silverstone con la BR dell’SMP Racing ed infine con la Ligier di Exreme Speed negli ultimi tre appuntamenti stagionali del WEC, coronati dal secondo posto di categoria a Shanghai.

Tom Blomqvist invece proviene da un biennio parziale in Formula E e da un’annata completa nel WeatherTech SportsCar Championship con le BMW M8 del team RLL, ma in precedenza aveva già condiviso il box con Gelael nel team Carlin nella stagione 2014 del FIA F3, dove sfiorò il titolo dietro Esteban Ocon e davanti a Max Verstappen. Due anni più tardi i due condivideranno anche l’abitacolo nel già citato podio di Shanghai 2016 WEC.

Come Blomqvist, anche Stoffel Vandoorne proviene dalla Formula E, dove nella passata stagione si è classificato secondo alle spalle dell’impendibile Antonio Felix da Costa. Il 28enne pilota belga, campione GP2 2015 e titolare in McLaren F1 nei due anni successivi, può però vantare un podio assoluto alla 24 Ore di Le Mans alla sua sola seconda apparizione tra le ruote coperte nell’atto finale della Super-Season 2018-2019.

La stessa line-up debutterà nei due weekend di Abu Dhabi dell’Asian Le Mans Series in programma ad Abu Dhabi il 4-6 ed il 19-20 febbraio prossimi.

Le due vetture di Jota Sport nella passate stagione del WEC si sono piazzate alle spalle dell’imprendibile Oreca di United Autosports, centrando la vittoria di categoria a Shanghai ed in Bahrain.

Piero Lonardo

Foto: Jota Sport

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USCC – Una Porsche Proton full-season in GTLM per MacNeil

Porsche come noto ha terminato il proprio programma ufficiale GTLM nel WeatherTech SportsCar Championship al termine della passata stagione, ma ci sarà comunque una 911 RSR-19 per tutta la prossima stagione.

Proton Competition ha infatti ufficializzato la nuova partnership con WeatherTech Racing ed il suo proprietario, Cooper MacNeil, a partire dalla Rolex 24 at Daytona.

Ad accompagnare nel season opener della Florida ben tre super factory driver del calibro di Richard Lietz, Giammaria Bruni e Kevin Estre, con l’obiettivo di riportare la casa di Stoccarda alla vittoria nella categoria, che manca dall’atto iniziale del campionato, vale a dire dalla prima gara dopo il “merge” tra American Le Mans Series e Grand-Am, nel 2014. Nell’equipaggio vincitore anche Lietz,

MacNeil dal canto suo con questa nuova collaborazione spezza il legame con Ferrari e con Scuderia Corsa, insieme ai quali ha disputato le ultime tre stagioni della serie, vincendo per due volte la Petit Le Mans, nel 2018 e nel 2020. Col Cavallino MacNeil ha disputato quattro delle sei 24 Ore di Le Mans disputate, conquistando il podio in GTE-Am nel 2017 e nel 2019. In precedenza il pilota dell’Illinois, ora 28enne, aveva conquistato i titoli tra le GTC nella Grand-Am nel biennio 2012-2013 proprio con una Porsche.

Da menzionare anche i due titoli conquistati nel 2018 e nel 2019 nel monomarca Ferrari Challenge North America.

L’accordo con la compagine di Christian Ried prevede anche l’iscrizione alla prossima 24 Ore di Le Mans; va ricordato che non si tratta del primo sodalizio con Proton alla classica della Sarthe, in quanto già nell’edizione 2016 una Porsche corse coi colori WeatherTech in GTE-Am, ma in quell’occasione MacNeil fu costretto a dare forfait alla viglia della gara per un attacco febbrile.

Piero Lonardo

Foto: WeatherTech Racing

Veach

USCC – Zach Veach, dall’IndyCar alla Lexus GT3

Ufficializzato nella serata statunitense il contratto che lega Zach Veach al Vasser Sullivan Racing per la prossima stagione.

Il 26enne di Stockdale, Ohio, guiderà una delle due Lexus RC F GT3 iscritte tra le GTD nel WeatherTech SportsCar Championship insieme a Frankie Montecalvo, rilevando il ruolo che è stato di Townsend Bell nelle ultime due annate.

La squadra, che nel 2020 è stata in lizza per il titolo di categoria  fino allo sfortunato finale di Sebring, e che recentemente si è separata dall’AIM Racing, schiererà un’altra vettura per un altro ex-IndyCar, Jack Hawksworth, ed Aaron Telitz.

Veach, che finora ha disputato solamente una gara sulle ruote coperte, per la precisione a Laguna Seca sull’Oreca FLM09 del JDC-Miller, è reduce dall’appiedamento in corsa da parte dell’Andretti Autosport.

In IndyCar, nell’arco di quattro stagioni ha disputato 47 gare, tutte tranne due col team di Nazareth, giungendo nella top five in tre occasioni.

Ancora da definire la line-up estesa per le gare lunghe della Michelin Endurance Cup.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

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WEC/ELMS – Frédéric Lequien nuovo boss LMEM

Ufficializzato il nome del nuovo direttore generale della Le Mans Endurance Management, l’organizzazione che dirige il World Endurance Championship e l’European Le Mans Series, in Frédéric Lequien.

Il 48enne parigino ha iniziato la propria carriera nel mondo della pubblicità, gestendo a partire dal 2000 per Eurosport International la componente delle sponsorizzazioni e dei rapporti con i circuiti nei cosiddetti LG Super Racing Weekends che all’epoca portarono assieme FIA GT, ETCC e le World Series by Renault.

Successivamente Lequien ha svolto il ruolo di direttore aggiunto alla Dakar per conto della Amaury Sport Organisation (ASO) dal 2005 al 2011, per poi mettersi in proprio con la sua Bullitt Sport, agenzia che si occupa dell’organizzazione di eventi sportivi e di strategie di marketing.

A cura anche della Bullitt Sport l’organizzazione del Silk Way Rally, il rally-raid che attraversa Russia, Mongolia e Cina, e che nel prossimo luglio giungerà all’undicesima edizione.

Una scelta esterna quindi al mondo ACO quella di Lequien, che succede a Gérard Neveu, attuale CEO della Le Mans Esports Series.

Ricordiamo che a fine 2021 scadrà il terzo ed ultimo mandato di Jean Todt quale presidente della FIA: per il 55enne Neveu e per Pierre Fillon, presidente dell’ACO, classe 1958, potrebbe profilarsi un clamoroso avanzamento di carriera.

Piero Lonardo

Foto: ACO

InterE

WEC – Inter-Europol completa con Brundle e Van der Zande, più Castroneves a Sebring

Inter-Europol Competition prosegue la sua marcia di avvicinamento alla prossima stagione annunciando la line-up completa per il proprio debutto nel World Endurance Championship tra le LM P2.

Ad affiancare il pilota “di casa” Kuba Smiechowscki ci saranno per tutta la stagione due professionisti del calibro di Alex Brundle e Renger van der Zande. Il 30enne figlio d’arte, vicecampione della categoria nel 2013, è reduce da una stagione al top nell’European Le Mans Series nelle fila di United Autosports, dove ha conquistato la piazza d’onore alle spalle dell’altra vettura del team insieme alla vittoria nel season opener di Le Castellet.

Inter Europol Competition Oreca LMP impressionPer Van der Zande si tratta invece del ritorno in pianta stabile nella serie mondiale dopo il primo exploit con la Lotus LM P2 a Spa nel 2012 e alla stagione quasi completa nel 2018-2019 con la BR del DragonSpeed, team col quale ha disputato, oltre alle due Le Mans della “Super-Season”, anche la scorsa edizione.

Il driver olandese però non potrà essere disponibile per la 1.000 Miglia di Sebring a causa dell’impegno concomitante con la Cadillac DPi del Team Ganassi, per cui per la classica della Florida è stato ingaggiato un rinforzo d’eccezione nella persona di Helio Castroneves, tre volte vincitore della Indy 500 e neocampione del WeatherTech SportsCar Championship proprio davanti a van der Zande.

Ricordiamo che Inter-Europol sarà presente anche alla prossima Rolex 24 at Daytona, sempre con una Oreca LM P2, con un equipaggio ancora da confermare sempre intorno al bronze ranked Smiechowski, mentre in ELMS conta di schierare almeno una delle sue due Ligier LM P3. Ancora invece nessuna certezza sul programma in Asian Le Mans Series del team battente bandiera polacca, serie che come noto quest’anno si dipanerà su quattro gare in due weekend, tutte sul circuito di Abu Dhabi.

Piero Lonardo

Foto: Inter-Europol

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WEC – Glickenhaus salta Sebring ma ingaggia Joest e Sauber

Jim Glickenhaus ha già dimostrato di non volere scherzare riguardo al proprio programma HyperCar WEC, e dopo aver diffuso ulteriori immagini della fase di sviluppo della sua 007 LMH, ha annunciato un paio di novità importanti inerenti il futuro agonistico della vettura.

Glickenhaus ha innanzi tutto dichiarato che salterà il season opener di Sebring “Un primo motivo – ha commentato il team owner ad un noto media statunitense – è che penso che il WEC, mia personale opinione ovviamente, cancellerà la gara. Secondariamente, per correre devi omologare la vettura, e per fare ciò devi concluderne lo sviluppo e verificare che sia conforme al regolamento. L’ACO è consapevole che non correremo a Sebring e hanno compreso questa scelta perché desiderano che noi abbiamo una buona macchina tanto per cominciare.”

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I due esemplari della SCG 007 LMH dovrebbero essere completati nel corso del mese per potere effettuare i necessari test in pista per tutto il mese di febbraio, compreso un test di durata di 30 ore, e finalizzare così la vettura. A seguire verrà effettuata la scelta dei sei-sette piloti che correranno nel programma a partire da Spa.

“Penso sia corretto dire che i piloti che gareggeranno in LMH proverranno dalla Formula 1, dalle LM P1 o dalle LM P2. – ha dichiarato Glicknhaus – Sarà un misto di piloti sperimentati e di giovani veloci e promettenti. Con i migliori piloti del mondo che vogliono vincere Le Mans, non sarà difficile. Abbiamo nomi sorprendenti che vogliono provare, e quindi avremo degli eccellenti piloti. L’unica incognita è la situazione del COVID, perché vorremmo utilizzare anche piloti statunitensi, ma ciò non sarebbe pratico almeno sin quando non verranno regolamentati i viaggi intercontinentali, e finchè le persone non potranno essere vaccinate, sarà molto difficile”.

Ad accompagnare Glickenhaus in questa nuova avventura altri due partners d’eccezione, Sauber e Joest Racing. I primi si occuperanno dello sviluppo aerodinamico della vettura presso la galleria del vento di Hinwil, mentre il team tedesco fornirà il proprio supporto tecnico e logistico.

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Joest dopo i 18 spettacolari anni con Audi, è reduce dall’impegno con Mazda e Multimatic nel WeatherTech SportsCar Championship conclusosi nel marzo scorso. Glickenhaus he precisato che non si tratterà di vetture iscritte da Joest, ed il personale in pista farà capo ad egli stesso ed al direttore sportivo del programma WEC SCG, Luca Cianchetti.

Oltre all’esperienza di queste due strutture e dell’italianissima Podium Advanced Technologies, nei cui stabilimenti si sta completando la costruzione delle SCG 007 LMH, Glickenhaus pone molta fiducia in Michelin, fornitore unico di pneumatici per la categoria Hypercar, con la quale ha già corso con successo alla 24 Ore del Nurburgring e, tramite la consociata BFGoodrich, alla recente Baja 1000, così come nella competitività nei confronti di Toyota, unico altro costruttore fin qui committato alla categoria, che presenterà in forma ufficiale la propria vettura il 15 gennaio prossimo.

La 007 LMH sarà infatti, a differenza dell’hypercar giapponese, una vettura non ibrida. “Il vantaggio delle macchine ibride – ha puntualizzato Glickenhaus – consiste nel fatto che possono avere quattro ruote motrici, e quindi minor consumo dei pneumatici. Penso che l’ACO ed il WEC saranno corretti con noi perché ci vogliono competitivi, come penso anche Toyota”.

“Le simulazioni che abbiamo condotto hanno fornito buoni risultati e con i pneumatici siamo in linea con le aspettative di WEC ed ACO e, considerando che anche Michelin andrà a migliorarsi, pensiamo di correre a Spa con quattro cambi, ma le prime due gare saranno comunque per tutti noi un banco di prova notevole.”

La 6 Ore di Spa-Francorchamps è in programma il 1° maggio prossimo mentre la 1.000 Miglia di Sebring, atto iniziale della Season 9 del WEC, il 19 marzo.

Piero Lonardo

Foto: Scuderia Cameron Glickenhaus

Dragons

USCC – Mies a Daytona con DragonSpeed. Ancora NASCAR con Dillon in Eurasia

Finalizzato il programma della seconda entry DragonSpeed per Daytona. Insieme al già annunciato Eric Lux sulla Oreca 07 contraddistinta dal numero 18 i accomoderanno i tedeschi Christopher Mies e Fabien Schiller ed il canadese Devlin de Francesco.

Mies, 31 anni, è alla sua quarta Daytona dopo le tre esperienze in GTD con l’Audi R8 LMS GT3 del Montaplast by Land-Motorsport nel triennio 2017-2019, il cui miglior risultato è stato il secondo posto al debutto.

Le due uscite successive vanno ricordate soprattutto per le penalizzazioni che hanno inficiato il risultato in pista del team tedesco, insieme al quale Mies ha conquistato due 24 Ore del Nurburgring, oltre che il titolo ADAC GT Masters nel 2016. Nel palmares del factory driver Audi, impegnato anche nelle serie SRO col WRT, anche due vittorie alla 12 ore di Bathurst.

Schiller invece ha corso una sola volta nel season opener IMSA, nel 2019 con la Mercedes AMG GT3 del P1 Motosports. Per entrambi i driver teutonici si tratta del debutto tra i prototipi, mentre la giovane promessa dell’automobilismo canadese, non ancora 21enne, si alterna fra ruote coperte e monoposto, dove nella scorsa stagione ha conquistato il secondo posto nella IndyPro 2000.

Ricordiamo che l’altra Oreca 07 del team di Elton Julian, vincitore tra le LM P2 delle ultime due edizioni della classica della Florida, sarà condotta in gara da Rinus Veekay, Ben Hanley, Garett Grist e Rob Hodes.

Dillon

Un altro asso della NASCAR dopo Jimmie Johnson, Chase Elliott e AJ Allmendinger va invece a completare l’equipaggio di una LM P2. Si tratta di Austin Dillon, che si unirà a Cody Ware nell’effort condiviso tra Rick Ware Racing ed Eurasia per Daytona.

Sull’unica Ligier JS P217 finora iscritta al season opener si siederà, oltre al vincitore della Daytona 500 2018, nonché polesitter quattro anni prima, in entrambe le occasioni con la Chevrolet del Richard Childress Racing, un altro debuttante fra i prototipi, Salih Yoluc, vicecampione in carica del WEC e trionfatore a Le Mans tra le GTE-Am con l’Aston Martin del TF Sport. Il quarto pilota del team battente bandiera filippina non è ancora stato designato.

L’appuntamento in pista per tutti è con la Roar Before the 24, i test collettivi, che si apriranno il 22 gennaio per chiudersi con la Motul Pole Award di 100 minuti che deciderà la griglia di partenza della 59ma edizione della Rolex 24 at Daytona in programma il 30-31 gennaio prossimi.

Piero Lonardo

Foto: DragonSpeed, IMSA

Endurance, Italian Style