Archivi categoria: WEC

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WEC – Conferma Bird in Ferrari. Laurent per Tilley in IDEC. Alonso ed Ocon nella parata Alpine

Sam Bird sarà ufficialmente il terzo pilota della Ferrari 488 GTE Evo #52. Il pilota inglese, reduce come tanti altri driver dall’E-Prix di Berlino, si è infatti presentato oggi nel paddock di Le Mans per le foto ufficiali delle GT del Cavallino.

Bird, già protagonista in pianta stabile GTE-Pro con Ferrari nel FIA WEC dal 2016 al 2019, ricordiamo prende il posto di Davide Rigon, non ancora completamente ristabilito dal recente incidente alla 24 Ore di Spa.

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Un altro cambiamento agli equipaggi riguarda IDEC Sport, che sostituisce Kyle Tilley con Thomas Laurent sull’Oreca LM P2 #17. Il pilota statunitense si è infatti infortunato ad una spalla ed ha saltato anche la gara NASCAR di Indianapolis dello scorso weekend ed ha dovuto dare forfait per il secondo anno di fila dopo l’incidente occorso a Dwight Merriman nel 2020 nelle libere e che portó al ritiro anticipato della vettura.

Merriman, che insieme a Ryan Dalziel completa la line-up, è stato peraltro protagonista di un’altra disavventura nella Journèe Test di domenica.

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Tra le tante foto di rito della giornata, tra cui campeggia quella collettiva delle 62 auto in gara, presentazione invece in chiave futura per Josh Pearson. Il giovanissimo protagonista della USF2000 correrà nel 2022 con United Autosports nel World Endurance Championship, con l’obiettivo di diventare il più giovane pilota ad aver mai corso la 24 ore di Le Mans. Pierson, che è nato il 14 febbraio 2006, nel giugno 2022 migliorerebbe quindi il record appartenente a Matthew McMurry, che nel 2014 gareggiò a 16 anni e 202 giorni.

Come anticipato su queste pagine, nel paddock di Le Mans si è mostrata una nuova Corvette: si tratta del prototipo della nuova Z06, la nuova versione sportiva della C8.R destinata alla produzione a partire dal 2023.

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Confermata inoltre la presenza dell’Alpine F1 e dei suoi piloti: Fernando Alonso ed Esteban Ocon. L’asturiano, due volte vinctore a Le Mans con Toyota, guiderà la parata di vari modelli Alpine sabato, nel pre-partenza della 24 Ore, con l’attuale F1, mentre il recente vincitore del GP d’Ungheria sarà al volante di una A110 GT4.

E’ attesa anche un’altra importante presenza dal mondo della F1, ma al momento purtroppo non possiamo dire di più per motivi di riservatezza…

Parata anche per la MissionH24: il prototipo ad idrogeno, precursore della categoria LMH2G tanto desiderata dall’ACO, e che dovrebbe partire dal 2024. Stephane Richelmi, che si alternerà sui due modelli prodotti prima di ogni sessione cronometrata e anche nel pre-gara.

Domani il programma ufficiale della 24 Ore di Le Mans inizierà alle ore 14 con le prime tre ore di prove libere, seguite dalla qualifiche – dalle 19 alle 20 – e dal secondo turno di libere dale 22 alle 00.00

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Pla porta in alto Glickenhaus nei test di Le Mans

E’ iniziata ufficialmente la “settimana santa” dell’endurance, quella che porta alla 89ma edizione della 24 Ore di Le Mans, con la Journèe Test odierna.

Nella insolita cornice ferragostana (ricordiamo che l’abituale data di giugno è stata spostata per permettere l’affluenza di una percentuale di pubblico in ossequio alle normative COVID) il Circuit de la Sarthe si è presentato alle 62 vetture in pista con una temperatura consona al calendario.

Ben nove le ore destinate dall’ACO, dalle 9 del mattino, per poi proseguire dalle 14 sino alle 19 dopo una pausa di un’ora.

La prima sessione ha visto diverse interruzioni, tra cui tre bandiere rosse: la prima a causa della Porsche del GR Racing, fuori a Mulsanne col deb Tom Gamble al volante. A seguire è stata la Corvette #63 (quella con la dominante gialla per intenderci) ad arrendersi alle curve Porsche. Infine nell’ultima ora John Hartshorne è andato fuori sempre a Mulsanne con l’Aston Martin del TF Sport. Nessuna conseguenza per i piloti e tutte le vetture sono state riparate per la sessione pomeridiana, anche se la C8.R ha limitato il tempo in pista dopo avere sostituito motore e cambio.

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Il miglior tempo è stato segnato da Brendon Hartley, autore con la Toyota #8 di 3.31.263, meno di 3 decimi meglio di Nicolas Lapierre con l’Alpine. P4 dietro l’altra Toyota per Olivier Pla con la migliore delle Glickenhaus. Nelle altre categorie, uno-due United Autosports con Paul di Resta, al top fra le LM P2 con 3.33.038, davanti a Phil Hanson. I due lo scorso anno si imposero sulla stessa vettura, ma qui corrono con due equipaggi diversi.

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In GTE-Pro, davanti le Porsche Kevin Estre e Gianmaria Bruni con tempi fotocopia, mentre James Calado con la migliore delle Ferrari si piazza in P3 a quasi un secondo. Tra le GTE-Am, best crono per Marcos Gomes con l’Aston Martin ufficiale davanti ad Alessio Picariello, con la Porsche dell’Absolute Racing, ben distinguibile per la caratteristica livrea con le papere.

Nel pomeriggio, sotto un sole battente, le due Toyota hanno subito segnato il passo prima con Kazuki Nakajima, poi con Brendon Hartley ed infine con Mike Conway, che alla metà della quarta ora ha fissati cronometri sul 3.29.340. Lo squadrone nipponico però non aveva fatto i conti con Olivier Pla, che nel finale di sessione ritoccava definitivamente il limite con 3.29.115. P4 per l’Alpine col solito Lapierre, ad un secondo dal leader.

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Tra le LM P2, emergeva la grandeur con due team francesi, grazie a Paul-Loup Chatin e Will Stevens, rispettivamente con le Oreca di IDEC Sport e Panis Racing. L’ex-campione ELMS è andato al top con 3.31.105, non lontano quindi dai tempi medi delle Hypercar.

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In GTE-Pro è stato ancora dominio Porsche con Earl Bamber e la 911 RSR-19 del WeatherTech Racing accreditata di 3.52.938 davanti all’equipaggio della #91 delle vecchie volpi Gianmaria Bruni e Richard Lietz, e a precedere ancora l’altro membro del celebre “Team Bamthor”, Laurens Vanthoor. Ancora James Calado il migliore delle Rosse dopo aver limato 8 decimi al crono del mattino.

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Porsche in evidenza anche in GTE-Am con il deb (nella categoria) Harry Tincknell a precedere di 30 soli millesimi col tempo di 3.54.472 Riccardo Pera con la #99 del Proton Competition. P3 per Jody Fannin con la Ferrari del JMW.

Nessuna interruzione nel pomeriggio ma tanti rallentamenti per uscite di strada. La più spettacolare a cura di Fabio Scherer, terzo elemento dell’Oreca #22 di United Autosports, giratosi andando a sbattere contro le barriere all’uscita di Indianapolis. La vettura ha poi ripreso la pista dopo le opportune riparazioni, al contrario della seconda Oreca IDEC, rimasta ai box dopo una piccola disavventura in mattinata.

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Alla giornata non hanno partecipato i tanti piloti impegnati nel concomitante appuntamento della Formula E, ma hanno preso la pista come previsto Michael Fassbender – penultimo tempo complessivo dopo 11 giri con la Porsche #77 del Dempsey-Proton – e Laurents Hörr, riserva del Duqueine Team.

Domani e martedí non sono previste attività in pista. Si riprenderà mercoledí 18 agosto con le prime libere alle 14.

Piero Lonardo

I risultati della Morning Session

I risultati della Afternoon Session

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Rigon out, Tincknell in per Le Mans. Solo papere per Absolute Racing

Alcune novità dell’ultimo momento nell’entry list della 24 Ore di Le Mans. In prima battuta il forfait di Davide Rigon, decretato dai medici dopo il brutto crash alla 24 Ore di Spa. Al suo posto sulla Ferrari AF Corse #52 insieme a Daniel Serra e Miguel Molina probabilmente Sam Bird, anche se sappiamo che il veterano Toni Vilander, iscritto nella prima vettura di riserva, sarebbe più che pronto nel caso ad affrontare la sua 13ma apparizione, dopo due vittorie di classe e quattro podi, sempre con le GT del Cavallino.

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Un altro equipaggio che ha cambiato radicalmente è quello della Porsche #99 del Proton Competition. Originariamente iscritta per Gian Luca Giraudi, Pat Long e Felipe Laser, vedrà invece alternarsi Harry Tincknell, già due volte vincitore di classe, il francese Florian Latorre ed il thailandese Vutthikorn Inthraphuvasak.

L’opportunità sarebbe stata resa possibile grazie al coinvolgimento di Multimatic, che vede Tincknell impegnato nella serie IMSA con la Mazda DPi, interessata dal punto di vista tecnico nel progetto LMDh della casa di Stoccarda.

Per la Journèe Test inoltre sono inoltre listati diversi piloti di riserva o che potranno fare parte degli equipaggi in gara in prospettiva futura. Fra loro spiccano l’asso delle LM P3 Laurents Hõrr, quarta guida della Duqueine, e Michael Fassbender. L’attore-pilota, protagonista della ELMS, dovrebbe prendere contatto col Circuit de la Sarthe al volante della Porsche #88 del Dempsey-Proton in vista di un coinvolgimento ufficiale nel 2022.

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A roster come quarto pilota inoltre anche Manu Collard proprio sulla Ferrari AF Corse con la quale si è laureato campione WEC GTE-Am la scorsa stagione (nella foto durante la prova col Manitou) . Infine, grossi  cambiamenti all’Association SRT41, dove Mathieu Lahaye ha sostituito all’ultimo momento Francois Heriau per motivi ancora sconosciuti.

_PL54787 Sull’Oreca LM P2 iscritta al Garage 56 come “innovative car”, e che ha cambiato la propria livrea dopo l’outing primaverile di Le Castellet, listato anche Pierre Sarcinena, che ha preso parte a quella gara insieme ai driver diversamente abili Nigel Bailly e Takuma Aoki.

Tra le curiosità che abbiamo percepito girovagando – per quanto ovviamente permesso dalle norme vigenti anti-COVID – nella pitlane di Le Mans, degna di nota la tromba che viene azionata in casa Corvette. Parentesi, abbiamo incrociato poco fuori dal circuito una versione particolare della C8.R in livrea camo (purtroppo non siamo riusciti a fare la foto) che potrebbe essere presentata nel corso del weekend.

La palma della livrea piú particolare invece, senza scomodare le art-car, va inequivocabilmente alla Porsche iscritta in GTE-Am dall’Absolute Racing. Le foto parlano da sè..

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Domani in pista dalle 9 del mattino e fino alle 19 con pausa di un’ora solamente alle 13.

Piero Lonardo

L’entry list della Journèe Test

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Cala la mannaia del BoP sull’Alpine per Le Mans

La FIA, ente garante del World Endurance Championship, ha reso noto il Balance of Performance per la 89ma edizione della 24 Ore di Le Mans.

Premesso che, come per le precedenti edizioni, il BoP specifico di Le Mans, valido già per la Journée Test di Ferragosto, potrà essere rivisto prima dello start del 21 agosto, a pagare maggiormente sarà l’Alpine A480-Gibson, cui è stata ridotta la potenza massima per stint in 844 MJ contro i 918 MJ di Monza.

Difficile fare il paragone con le equivalenze adottate lo scorso anno per la Rebellion R13 LM P1, vale a dire il medesimo package tecnico dell’Alpine, che poteva disporre, col precedente regolamento tecnico, di un peso minimo assai minore (816 kg contro 952) e di un quantitativo di energia massimo per giro illimitato, ma con un limite di 55,5 kg per stint di carburante per contrastare le Toyota TS050-Hybrid.

Sappiamo bene che in gara non c’è stata storia sul passo gara, e la Rebellion finì seconda con 5 giri di ritardo dai futuri campioni WEC.

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Questa peraltro è l’unica modifica adottata dall’Endurance Committee della Federazione rispetto alle equivalenze dell’ultimo round, con le Toyota GR010-Hybrid e le Glickenhaus a disporre di una energia massima similare (962 e 965 MJ rispettivamente) contro un peso minimo leggermente favorevole alla SCG 007 LMH (1.030 kg contro 1.066). La potenza massima delle Glickenhaus è infine fissata in 520 kW contro i 515 delle Toyota ed i soli 451 kW dell’Alpine.

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Tra le GTE-Pro, sia le Ferrari 488 GTE Evo che le Porsche 911 RSR-19 correranno col peso minimo assegnato dal BoP automatico in vigore nelle altre gare della serie mondiale, cioè 1.269 kg per le Ferrari, 10 kg in meno dello scorso anno, e 1.285 per le GT di Stoccarda (-1 kg), In più, le Ferrari godranno di ben 5 litri extra di carburante contro il litro in più della Porsche. Innalzamento anche in termini di potenza per entrambe, con valori del turbo incrementati per il Cavallino e 0,7 mm in più al restrittore d’aria per le 911.

Le Corvette C8.R infine, al debutto sul Circuit de la Sarthe dopo il forfait 2020, gareggeranno come a Spa con 1.276 kg di peso minimo e 99 litri di carburante.

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Nessuna modifica specifica nemmeno per i tre marchi impegnati in GTE-Am. Nel ricordare che nella categoria non varranno le zavorre (il cosiddetto Balance of Success) applicate nel resto della stagione, le Ferrari gareggeranno con un peso minimo di 1.279 kg contro i 1.295 delle Porsche ed i soli 1.257 delle Aston Martin.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Due “Art Car” a Le Mans per Panis Racing

La tradizione delle cosiddette “Art Car” non si ferma a Le Mans. Anche per la prossima edizione della 24 Ore saranno infatti presenti due vetture la cui livrea sarà firmata da un artista di grido, proseguendo così il percorso che ha visto protagonisti nomi celebri quali Andy Warhol, Frank Stella e Jeff Koons fra gli altri.

L’autore di queste nuove Art Car sarà il pittore 52enne di Tolosa Laurent Minguet, noto per lo stile iper-realista basato su temi urbani, mentre la “tela” sarà rappresentata dalle due Oreca LM P2 gestite da Tech1 Racing per Panis Racing e PR1/Mathiasen Motorsports.

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Le due Art Car saranno “esposte” nel box comune denominato “Racing Art Gallery”, dove Minguet prima del Test Day di domenica 15 agosto ne terminerà la realizzazione. “Il mio obiettivo consiste nel dimostrare la coerenza col resto del mio lavoro – ha affermato Minguet – il soggetto iper-realistico sono le due Oreca. Uno sfondo di legno grezzo e marmo fornirà la prima originalità; quindi gocce di colore applicate sull’intera carrozzeria accentueranno l’effetto della velocità”. Come logica conclusione, Laurent Minguet proporrà una scenografia specifica della pitlane.

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Minguet, amico fraterno di Simon e Sarah Abadie, titolari della Tech1 Racing, è peraltro da sempre legato al mondo del motorsport grazie all’attività di famiglia (il padre possedeva un concessionario di auto sportive), prendendo parte, oltre che come spettatore, anche ad alcune gare di Renault Cup e Formula Ford.

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Le 48 (2×24) riproduzioni di 0,6×0,9m delle due realizzazioni saranno inoltre vendute online sul negozio ufficiale della 24 Ore di Le Mans ed i relativi profitti saranno devoluti alla Mécénat Chirurgie Cardiaque. I dipinti originali invece, della grandezza di 1×1,5m saranno esposti alla Cappella dei membri del Club ACO per la durata dell’evento.

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Le due vetture saranno schierate ricordiamo per i recenti vincitori dell’ultimo round di Monza dell’European le Mans Series: Will Stevens Page, Julien Canal e James Allen col consueto #65, e, per quanto riguarda il PR1/Mathiasen, che correrà col #24, per Patrick Kelly, Simon Trummer e Gabriel Aubry.

Piero Lonardo

Foto: Panis Racing

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WEC – L’entry list definitiva di Le Mans!

E’ stata distribuita nei giorni scorsi l’entry list definitiva della prossima 24 ore di Le Mans, in programma il 21-22 agosto prossimi, in attesa dei protocolli di dettaglio che permetteranno a 50.000 spettatori, oltre ai media, di assistere alla 89ma edizione della Classica della Sarthe, il cui via verrà dato dal cinque volte vincitore Derek Bell.

Tra le novità più eclatanti la definizione dei magnifici 6 di Glickenhaus, col ritorno di Ryan Briscoe sulla SCG 007 LMH #709 al fianco di Romain Dumas e Richard Westbrook, mentre sulla vettura gemella, la #708, si alterneranno Pipo Derani, Olivier Pla e Franck Mailleux. Escluso quindi il neoacquisto Peugeot Sport, Gustavo Menezes, che ha corso a Monza due settimane or sono per il team statunitense.

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Gli equipaggi dei prototipi sono noti quasi tutti da tempo, fa eccezione la Ligier LM P2 – l’unica rimasta iscritta dopo il cambio di telaio da parte di ARC Bratislava – del Racing Team India/Eurasia. Di piloti indiani però non ve n’è più traccia, nonostante gli annunci della vigilia da parte dell’ex-F1 Narain Karthikeyan a di Arjun Maini, e la JS P217 #74 ora risulta listata per James Winslow, John Corbett e Tom Cloet.

Diverse invece le novità tra gli equipaggi delle GT. In GTE-Pro, la Porsche di HuAuto sarà portata in pista da Dries Vanthoor, Alvaro Parente e Maxime Martin, mentre al fianco di Cooper Mac Neil sulla 911 RSR-19 del WeatherTech Racing, ci saranno nientemeno che il “Team Bamthor”, vale a dire Earl Bamber e Laurens Vanthoor, campioni IMSA GTLM nel 2019.

In GTE-Am, Robbie Foley, protagonista del WeatherTech USCC con la BMW del Turner Motorsports, debutterà a Le Mans sulla Ferrari del JMW Motorsport insieme a Rodrigo Sales e al francese Thomas Neubauer.

Herberth Motorsport dal canto suo ha switchato dalla Ferrari ad una Porsche, con Rolf Ineichen e Rolf Bohn ad affiancare Robert Renauer nella line-up del debutto del team tedesco, vincitore dell’ultima Asian Le Mans Series, alla classica della Sarthe.

Un altro italiano infine al via, sempre su Porsche, sarà Gianluca Giraudi, che completerà l’equipaggio della Porsche Proton #99 insieme a Felipe Laser e Pat Long, mentre la #88 ricordiamo porterà il più anziano partecipante, Dominique Bastien, 75 anni, già visto nei test ELMS al Paul Ricard.

Da segnalare tra le quattro riserve, che al momento sembra possano rimanere tali, l’addizione di Toni Vilander sulla Ferrari AF Corse #62 al fianco, come in ELMS a Monza, di Christoph Ulrich e Simon Mann, al posto di Sergey Sirotkin.

_PL51253Le classifiche del World Endurance Championship vedono sempre l’equipaggio della Toyota #8 comnposto da Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Kazuki Nakajima precedere i teammates vincitori di Monza di 6 lunghezze (75 punti contro 69), mentre il trio dell’Alpine insegue a quota 60, in attesa della prima vittoria della ex-Rebellion, mentre tra le LM P2, Phil Hanson, grazie alle due vittorie e al podio di Portimao, unite al ritiro dell’Oreca Jota #38, vanta ora ben 18 punti su Anthony Davidson e c.; Frits van Eerd dal canto suo, grazie al successo monzese si è portato a tre soli punti nelle Pro/Am dai leader del Realteam.

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Tra le GTE-Pro, Kevin Estre e Neel Jani si sono riportati al comando della graduatoria sui portacolori del Cavallino, James Calado ed Alessandro Pier Guidi, ed infine è duello tutto in salsa Ferrari in GTE-Am tra gli unici vincitori finora del Cetilar Racing e di AF Corse, con i primi ancora avanti di due punti nonostante la gara sfortunata di Monza su Alessio Rovera, Francois Perrodo e Nicklas Nielsen. Ricordiamo che a Le Mans verrà assegnato punteggio doppio.

Piero Lonardo

L’entry list completa della 24 ore di Le Mans

Foto: Piero Lonardo

Bahrain

WEC – Night and day e Rookie Test in Bahrain

Nessuna modifica al layout delle due gare annunciate in Bahrain per concludere la Season 9 del World Endurance Championship, che si correranno entrambe col consueto tracciato “Grand Prix” di 5,4 km fin qui sempre utilizzato dalla massima serie endurance.

Al contrario, varieranno gli orari delle due competizioni: la 6 Ore del 30 ottobre si svolgerà alla luce del giorno, con partenza alle 11 ed arrivo alle 17; la 8 Ore del 6 novembre si chiuderà in notturna, alle 22.

Scartate, dopo una attenta consultazione con organizzatori e squadre, le altre soluzioni del circuito, fra cui quella velocissima utilizzata lo scorso anno dalla F1.

In programma nuovamente invece per domenica 7 novembre il rookie test, saltato lo scorso anno, aperto alle giovani promesse le quali potranno testare vetture LMH, LM P2 e GTE. Maggiori dettagli sul rookie test nelle prossime settimane.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC

Ilott

WEC – Ilott debutta a Le Mans con Iron Lynx

Iron Lynx ha definito i propri equipaggi per la prossima 24 Ore di Le Mans. La sorpresa si chiama Callum Ilott, la giovane promessa britannica, reserve driver Alfa Romeo in F1, protetto FDA nonché test driver Ferrari F1, debutterà nella 89ma edizione della Classica della Sarthe.

Il vicecampione in carica della F2, già impegnato col team nel GT World Challenge, sarà al volante della Ferrari 488 GTE Evo #80 insieme a Rino Mastronardi e Matteo Cressoni. Ilott prende il posto di Andrea Piccini, che rivestirà il ruolo di Team Principal.

Le altre vetture del team saranno affidate a Claudio Schiavoni, Paolo Ruberti e Raffaele Giammaria (la #60), mentre la #85 delle Iron Dames vedrà quest’anno Sarah Bovy dividere l’abitacolo con Rahel Frey e Michelle Gatting. La giovane pilotessa belga penderà come a Monza il posto di Manuela Gostner.

Dalle nostre fonti, pare che l’avvicendamento sia stato dettato esclusivamente da decisioni interne al team, e la Gostner è stata infatti avvistata nel paddock di Monza insieme alle altre compagne di squadra. Ricordiamo che la pilotessa altoatesina fece parte dell’effort tutto al femminile che lo scorso anno conquistò al debutto a Le Mans il nono posto in GTE-Am.

Piero Lonardo

Foto: Iron Lynx

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WEC – Basta una Toyota a Monza. Successi di United Autosports, Porsche ed AF Corse

La Toyota vince anche la terza gara di questo World Endurance Championship 2021 a Monza, ma una volta di più dimostra di non essere quella corazzata imbattibile cui eravamo abituati nelle ultime stagioni in cui le LM P1 hanno combattuto sostanzialmente solo contro team privati.

Le GR010 Hybrid in gara sull’Autodromo Nazionale hanno sofferto di diversi problemi, soprattutto la #8, rallentata da un problema apparentemente elettronico ma poi riportata nuovamente dentro i box con i freni completamente consumati. Gli interventi complessivamente sono costati la bellezza di 43 giri, permettendo comunque di classificarsi.

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Nemmeno la #7 di Josè Maria Lopez, Mike Conway e Kamui Kobayashi è stata indenne da problemi, con il giapponese a rallentare pericolosamente a due terzi di gara, cedendo brevemente il comando alla Glickenhaus. L’illusione è durata solo due giri peró, con la SCG 007 LMH #709 costretta a sistemare i freni, mentre la #708 sarà una delle due sole vetture ritirate dalla competizione, per un problema terminale al cambio dopo aver già sostenuto problemi di accensione.

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L’Alpine dal canto suo, che terminerà seconda con Mathieu Vaxivière, Nicolas Lapierre e Andrè Negrao, ha scontato ancora una volta dei consumi nettamente superiori, mitigati solo da un paio di neutralizzazioni, la prima delle quali, per un’uscita nella ghiaia di Andrew Haryanto, ha invece deciso la gara delle LM P2.

L’Oreca del WRT, che aveva perso la leadership della categoria già allo start in favore di Phil Hanson, era infatti appena entrata ai box per la prima sosta, ed il timing è stato decisivo per far sí che la vettura di United Autosports accumulasse un vantaggio incolmabile nei confronti della concorrenza.

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Beninteso, Hanson, Filipe Albuquerque e Fabio Scherer avrebbero quasi certamente riportato la seconda vittoria dopo Spa, peró lo spettacolo ne avrebbe sicuramente tratto vantaggio. Completa il podio di categoria il Racing Team Nederland, primo della Pro/Am. Peccato invece per Antonio Felix da Costa e la #28 di Jota, trionfatrice a Portimao, non classificati dopo una lunga sosta per un problema di misfire.

_PL53514 (1)L’intensa battaglia in GTE-Pro ha invece ricalcato nel risultato finale lo schieramento di partenza, con Kevin Estre e Neel Jani a rifarsi dopo la disfatta in terra portoghese. Alessandro Pier Guidi e James Calado sono stati una vera spina nel fianco della Porsche #92, e solo un paio di disattenzioni, al pit e alla strategia, hanno forse privato l’equipaggio della Ferrari #51 di un nuovo successo.

Intensa anche la battaglia fra gli altri due equipaggi, che alla fine ha visto trionfare Richard Lietz e Gianmaria Bruni sulla seconda 488 GTE Evo, ma ci sarà tempo per rifarsi.

AF Corse d’altra parte puó gioire per il secondo successo in tre gare della sua #83 di Alessio Rovera, Nicklas Nielsen e Francois Perrodo. L’equipaggio sembra effettivamente il più forte del lotto, con i due giovani leoni praticamente allo stesso (forte) livello,

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Alla fine i 44” sulle due Aston Martin di AMR e D’Station non sono nemmeno tanti se pensiamo che Rovera è partito dal fondo dello schieramento a causa della penalità subita in qualifica e che la vettura scontava 15 kg di zavorra derivante dal Success Ballast.

Weekend da dimenticare invece per Ben Keating e l’altra Aston Martin del TF Sport, vittima dell’esplosione di un pneumatico allorquando era in testa alla categoria, e per il Cetilar Racing, che dopo il crash delle prime libere ha incontrato nuovamente le barriere di Lesmo, forse a causa di un contatto con la Porsche di Bruni. La P11 a 3 giri dai vincitori è anche frutto di una penalità per una violazione del regime di Full Course Yellow.

Per tutti l’obiettivo del World Endurance Championship si sposta adesso su Le Mans, in programma il 21-22 agosto, preceduta dalla giornata di test di Ferragosto. Li scopriremo tra le altre cose, se le Hypercar avranno ottenuto la necessaria affidabilità per coprire 24 ore di gara.

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Una speciale menzione per il pubblico in pista, che ha accettato senza troppe contestazioni, nonostante le svariate proteste social, le limitazioni imposte dal COVID.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 6 ore di Monza

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Non scappa la pole alle Toyota a Monza. Milesi, Estre e Keating migliori tempi nelle altre categorie

Le due Toyota Hypercar non falliscono il compito e conquistano la prima fila della 6 Ore di Monza, terzo atto del World Endurance Championship 2021.

E’ stato ancora una volta Josè Maria Lopez, fin qui il più veloce in tutte le sessioni del weekend, a piazzare il miglior tempo con 1.35.899, precedendo il compagno di squadra Brendon Hartley di 62 millesimi. Va detto che l’argentino ha fallito il primo tentativo andando incredibilmente lungo alla prima variante, salvo poi recuperare nel secondo giro buono.

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Le qualifiche dei prototipi sono state interrotte a 2’47” dal termine per la rovinosa uscita di strada di Stoffel Vandoorne alla prima di Lesmo con l’Oreca LM P2 #28 di Jota Sport. L’Alpine, che seguiva a poco più di 2 decimi in graduatoria, ha tentato il colpaccio al restart senza però riuscirvi e precederà a sua volta le due Glickenhaus, con Pipo Derani e la 007 LMH #708 a 7 decimi dal leader.

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Sorpresa invece in LM P2, con Charles Milesi, pilota silver schierato per il WRT a conquistare la pole di categoria davanti ai nomi ben più blasonati quali Filipe Albuquerque, Ben Hanley e Nicky de Vries. Il rosso capelluto del team belga ha preceduto la concorrenza col tempo di 1.38.527, lasciandosi dietro il campione in carica di United Autosports di soli 30 millesimi.

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In precedenza come sempre sono uscite le GT, e fra i due litiganti delle GTE-Pro l’ha spuntata il terzo incomodo Kevin Estre, alla terza pole consecutiva in altrettanti appuntamenti. Il driver francese, autore di un errore simile a quello di Lopez alla prima chicane, ha superato Alessandro Pier Guidi e la Ferrari #51 di soli 65 millesimi col tempo di 1.45.412. A seguire le altre due Porsche e Ferrari, che completano come noto il plateau della categoria.

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Si ripete anche Ben Keating dopo la pole del season opener di Spa-Francorchamps, in GTE-Am con l’Aston Martin del TF Sport. Il driver texano ha sfruttato al meglio l’acclimatamento alla pista con la Le Mans Cup, oltre al simulatore messo a disposizione negli ultimi tre giorni dall’AMR, emergendo sulla vasta concorrenza col tempo di 1.47.272, e precedendo le tante Ferrari, capitanate da Francois Perrodo sull’esemplare di AF Corse e da Roberto Lacorte sulla 488 Cetilar. P4 per Egidio Perfetti sulla migliore delle Porsche.

UPDATE: La Ferrari AF Corse #83 è stata squalificata dopo le verifiche tecniche per altezza massima dal suolo non conforme al regolamento. Al suo posto eredita la prima fila delle GTE-Am l’altra Ferrari del Cetilar Racing, mentre Alessio Rovera sarà costretto a partire dal fondo dello schieramento.

Alle qualifiche ha partecipato anche la Ferrari #60 di Iron Lynx fortemente incidentata in mattinata, e la vettura dovrà sottostare ad un drive-through ad inizio gara quale penalizzazione per aver causato la collisione che ha coinvolto anche l’Alpine e l’Oreca del DragonSpeed. La vettura di Inception Racing ricordiamo è stata invece ritirata ufficialmente dalla competizione.

Lo start della 6 ore di Monza domani alle 12 davanti ad un accenno di pubblico. Per tutti coloro che non potranno goderla dal vivo, live streaming (a pagamento) su fiawec.com. Collegamenti anche dalla piattaforma Eurosport.

Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

Foto: Piero Lonardo