Archivi categoria: USCC

Start_Seb

USCC – 31 le vetture iscritte a Sebring. BMW, impegno limitato nel 2021?

Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà il prossimo weekend a Sebring, dopo il Grand Prix di luglio, per la 12 Ore, valida quest’anno, a causa dell’emergenza COVID, quale season finale della massima serie endurance americana.

31 le vetture iscritte per la 68ma edizione della classica della Florida; in ballo ancora quasi tutti i titoli a parte quello delle LM P2, già in tasca al PR1 Mathiasen e a Patrick Kelly, e quello dei piloti GTLM, appannaggio dai full-time della Corvette #3, Jordan Taylor ed Antonio Garcia.

WTR_Seb

Tutto il resto è ancora in discussione, a partire dal titolo assoluto, con Helio Castroneves e Ricky Taylor al comando con 2 soli punti di vantaggio sull’attuale accoppiata del WTR formata da Renger van der Zande e Ryan Briscoe e 9 su Pipo Derani. Grazie ai 35 punti in palio, ben 7 DPi sulle 8 presenti possono però ancora ambire matematicamente al successo finale, unica eccezione la Cadillac #85 del JDC-Miller. Tra i costruttori, un solo punto separa Acura da Cadillac, a vantaggio di quest’ultima, mentre Mazda è invece già tagliata fuori.

La gara è anche valida quale ultimo atto della Michelin Endurance Cup, che vede al contrario il WTR condurre con 33 punti contro i 28 del trio dell’Action Express. In palio 15 punti, 5 per ogni segmento di 4 ore. Cadillac conduce tra i marchi con 6 punti di vantaggio su Acura e 10 su Mazda.

Equipaggi come sempre a tre con le addizioni dei “soliti” rinforzi proveniente dall’IndyCar: Scott Dixon, Alexander Rossi, Simon Pagenaud, Ryan Hunter-Reay, cui si aggiungono gli specialisti Loic Duval ed Olivier Pla. Filipe Albuquerque, impegnato in Bahrain, sarà sostituito da Gabby Chaves, mentre non si conosce ancora il terzo pilota della Cadillac #85, anche se assai probabilmente si tratterà del patron Chris Miller, che si schiererà al fianco di Matheus Leist e Stephen Simpson.

Corv3_Seb

Equipaggi a tre anche in GTLM, dove Corvette deve difendere un vantaggio di 18 punti sulla BMW, mentre Porsche è tagliata fuori dall’assenza di Mid-Ohio. Nella Endurance Cup, al contrario, Corvette è costretta ad inseguire BMW e Porsche, che conducono rispettivamente a quota +11 e +7 sulle GT del Kentucky.

Di poche ore fa l’indiscrezione che BMW potrebbe limitare l’effort 2021 alle sole gare lunghe, lasciando quindi, stante il noto abbandono di Porsche North America, le sole Corvette a disputare l’intera stagione in una categoria che per anni, a partire dall’American Le Mans Series, è stata il vero fiore all’occhiello della serie. Tutta da verificare inoltre l’ipotesi che vedrebbe Scuderia Corsa “salire” in GTLM full-time con una Ferrari 488 GTE, così come l’eventuale partecipazione di Risi Competizione, che in questo sfortunato anno si è vista solo – Le Mans a parte – nel season opener di Daytona.

Anche qui, largo alle terze guide, con Nicky Catsburg, Marcel Fassler, Augusto Farfus e Colton Herta al volante di Corvette e BMW. Stante le concomitanze con la 8 Ore del Bahrain WEC e la 1.000 km del Paul Ricard SRO, Porsche invece dovrebbe correre con i soli piloti full-season.

Quattro le Oreca LM P2 iscritte, con il ritorno di Starworks, Inter Europol e Performance Tech. Su quest’ultima farà ritorno il veterano Guy Cosmo insieme al suo pupillo Patrick Byrne.

Lexus14_Seb

Infine in GTD, dove lo scorso weekend a Laguna Seca l’equipaggio della Lexus #14 formato da Aaron Telitz e Jack Hawskworth ha conquistato la Sprint Cup. I due piloti dell’AIM Vasser Sullivan, dopo la non brillante prestazione in terra californiana, sono invece costretti ad inseguire in classifica generale, con 10 e 12 punti rispettivamente di svantaggio sull’accoppiata del Meyer Shank Racing formata da Mario Farnbacher, in odore di titolo-bis, e Matthew McMurry. Terzo incomodo, la Porsche dl Wright Motorsports di Ryan Hardwick e Pat Long, a -9 punti dai leader, che per l’occasione verranno affiancati da Jan Heylen.

Nella classifica delle gare lunghe infine, un terzo differente leader, col Paul Miller Racing ed i suoi piloti, Madison Snow, Bryan Sellers e Ryan Hardwick, a precedere di ben 9 lunghezze la line-up delle gare di durata dell’MSR, arricchito anche qui da Shinya Michimi

L’AVS dal canto suo ha deciso di non splittare, differentemente da quanto avvenuto a Daytona, i due contender, che verranno affiancati, come alla Petit Le Mans, dalla giovane promessa delle monoposto Kyle Kirkwood. Joey Hand dal canto suo potrà ritrovare il volante quale sostituto di Alvaro Parente, impegnato al Paul Ricard, sulla seconda Acura NSX GT3 dell’Heinricher Racing insieme a Trent Hindman e Misha Goikhberg. I veterani Pierre Kaffer e Darrem Turner rinforzeranno gli equipaggi di Hardpoint (Audi) ed Herat of Racing (Aston Martin).

Tra le 13 entry della categoria, da segnalare infine il ritorno del GRT Grasser, con una Lamborghini Huracàn GT3 per Richard Heistand, Steijn Schothorst e Franck Perera. Proprio sulle Huracàn l’unica variazione al Balance of Performance per questo season finale, con l’aggiunta di 2 litri extra di carburante, ferme tutte le altre equivalenze.

L’appuntamento in pista con la 12 Ore di Sebring è per giovedì 12 novembre alle 10.05 AM locali per le prime libere. Qualifiche venerdì 13 alle 10.15 AM e start della 68ma Mobil 1 12 Hours of Sebring alle 10.10 AM di sabato 14 novembre.

Piero Lonardo

L’entry list della 12 ore di Sebring

Foto: IMSA, Sebring International Raceway, WTR

Acurawin

USCC – Doppietta Acura a Laguna Seca. Titolo sempre più vicino per Castroneves e Ricky Taylor

Il gioco di squadra del Team Penske favorisce Helio Castroneves e Ricky Taylor a Laguna Seca, permettendo il sorpasso sul WTR nella classifica generale del WeatherTech SportsCar Championship.

La gara, della durata standard di 2 ore e 40 minuti, è stata dominata dall’altra Acura di Juan Pablo Montoya e Dane Cameron, che a due minuti dalla fine ha ceduto la leadership al meglio piazzato Ricky Taylor, consentendogli di accomodarsi sul tetto della graduatoria.

Va detto che si è trattato di una gara tirata, senza particolari colpi di scena, in cui le Cadillac poco hanno potuto contro lo strapotere delle due ARX05, che hanno iniziato occupando la prima fila dello schieramento. Curiosamente, l’unica occasione di compattamento è stata generata proprio da un detrito della macchina vincitrice, ma Felipe Nasr, che nel corso delle seconde libere aveva avuto peraltro un contatto ravvicinato con Castroneves, memori del recente finale di Road Atlanta, si è solo potuto avvicinare al duo dei battistrada, terminando terzo a 1”5 dal vincitore.

Il grande sconfitto di questa gara è  però il Wayne Taylor Racing, cui la gara ha fruttato solo un sesto posto dietro anche le due Mazda, e cui forse non hanno fatto bene le voci di mercato, che vedrebbero scaricata la coppia attuale di piloti, composta da Renger van der Zande e Ryan Briscoe, in favore del ritorno del figliol prodigo Ricky e – udite udite – dell’assopigliatutto del 2020, Filipe Albuquerque, che sarebbe chiamato quindi a fare base fissa negli States per disputare l’intera serie sulla futura Acura #10.

PR1

La LM P2 ha invece visto il minimo stagionale di entry con la sola partecipazione dell’Oreca dei neotitolati di categoria del PR1 Mathiasen composta da Patrick Kelly e Simon Trummer, terminati ultimissimi dopo una serie di problemi di avviamento.

P912

Avvincente come sempre invece la battaglia in GTLM, dove la Corvette ha conquistato con una gara d’anticipo il titolo costruttori, anche se per una volta ha dovuto cedere la vittoria alla Porsche di Earl Bamber e Laurens Vanthoor.

Il sorpasso che vale il primo successo del 2020 per gli ormai ex-campioni dopo circa 38’ di gara, ai danni della BMW di Bruno Spengler, che insieme all’altra 911 RSR-19 aveva tentato una strategia su due sole soste, strategia vanificata però dall’assenza di lunghe neutralizzazioni.

Antonio Garcia e Jordan Taylor col secondo posto odierno e la pole conquistata ieri, puntellano la leadership in classifica generale davanti ai compagni di squadra Tommy Milner ed Oliver Gavin, terzi al traguardo.

Il pilota britannico, il più vincente di sempre sulle GT del Kentucky con cinque Le Mans ed altrettante Sebring e Petit Le Mans, oltre ad una Rolex 24 at Daytona, al proprio attivo, si è appreso oggi uscirà dal quartetto dei piloti full-season. Tanti i nomi indiziati per la sostituzione, tra cui Nick Tandy, che il prossimo anno sarà orfano del programma Porsche, e le attuali terze guide Mike Rockenfeller e Marcel Fassler, oltre a Richard Westbrook.

 

UPDATE: A seguito delle verifiche post-gara, la Corvette #4 è stata retrocessa all’ultimo posto delle GTLM. Conseguentemente, Jordan Taylor ed Antonio Garcia si laureano campioni della categoria con una gara di anticipo e la Porsche #911 di Nick Tandy e Fred Makowiecki sale sul gradino basso del podio.

Acura86

La GTD infine è stata pur’essa una cavalcata trionfale dell’Acura, in questo caso col modello NSX GT3 che Matthew McMurry e Mario Farnbacher hanno gestito al comando dallo start fino al traguardo. Alle spalle dell’accoppiata dell’MSR, che agguanta la leadership in classifica generale, la BMW M6 GT3 di Bill Auberlen e Robbie Foley e l’altra Acura di Alvaro Parente e Misha Goikhberg.

Gara difficile per le due Lexus, terminate rispettivamente in P8 e in P11, mentre la Ferrari di Scuderia Corsa di Alessandro Balzan e Cooper MacNeil, a lungo in zona podio, è stata vittima nel finale di un contatto, non sanzionato dalla direzione gara, da parte della Porsche di Pat Long, ed ha terminato al settimo posto.

Anche la tormentata stagione della massima serie endurance statunitense volge al termine, e fra due settimane a Sebring ci saranno i verdetti definitivi.

Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

Foto: IMSA, Penske

Inter_oreca

USCC – Inter Europol a Sebring pensando al WEC

Inter Europol Competition va ad allargare i propri orizzonti e, dopo aver debuttato nel weekend scorso alla Petit Le Mans, si appresta a replicare anche nel season finale del WeatherTech SportsCar Championship, la 12 ore di Sebring, in programma il 14 novembre.

Ancora una volta il team polacco utilizzerà un telaio Oreca 07 LM P2 prestato dal PR1 Mathiasen per Kuba Smiechowski, cui si affiancheranno Matt Bell e Naveen Rao. Per chi non lo sapesse, Naveen Rao è il 45enne ex-CEO di Intel, ed è l’attuale capoclassifica dell’IMSA Prototype Challenge – serie che si corre ricordiamo con le vetture LM P3 – insieme proprio a Bell, nelle fila del K2R Motorsports.

La gara di Sebring fungerà da ulteriore passo di avvicinamento nientemeno che al World Endurance Championship 2021, che vedrà Inter Europol Competition schierarsi con una Oreca LM P2 nuova di zecca, in consegna il prossimo dicembre.

Il team continuerà a mantenere i propri impegni anche nell’European Le Mans Series, che lo vede protagonista al 2016 con telai Ligier sia LM P2 che LM P3, e nell’Asian Le Mans Series.

Con riferimento al passaggio ad Oreca, il pilota di casa, Smiechowski, ha puntualizzato “Mi sono abituato velocemente all’Oreca alla Petit Le Mans e ho apprezzata molto in corsa. Ovviamente, so che abbiamo ordinato una nuova macchina tempo fa e ciò mi ha motivato enormemente. La prossima gara è Sebring dove dividerà la macchina con Matt Bell e Naveen Rao. Il prossimo sarà un anno duro e complicato, ma speriamo di non incontrare così tanto ostacoli come in quest’ultimo.” LMP3

Tornando al tema LM P3, che sappiamo dal prossimo anno faranno parte della massima serie endurance americana, è stato diffuso dall’IMSA il relativo regolamento sportivo.

Come parzialmente anticipato nel consueto messaggio di indirizzo annuale e confermato giovedì dal Presidente dell’IMSA, John Doonan, ogni line-up LMP3 dovrà prevedere almeno un pilota bronze ranked o un pilota silver sotto i 30 anni al 31 gennaio 2021, insieme ad un altro pilota silver o gold di qualsiasi età. Nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup sarà previsto un terzo pilota di qualsiasi rank purchè non si ecceda il numero di un gold per ogni equipaggio, mentre i platinum saranno sempre vietati.

Ammesse dal punto di vista tecnico, oltre alle vetture LM P3 di nuova generazione dotate del nuovo motore Nissan VK56, anche le “vecchie” LM P3 dotate di nuovo motore ovvero di motore updatato VK50+. Previste inoltre anche minori limitazioni ai test privati per LM P2 ed LM P3, per quest’ultima, particolarmente per i piloti bronze o silver under 30.

Il nuovo meccanismo delle qualifiche infine, previsto per le categorie Pro-Am a partire dal prossimo anno, e che prevede l’impiego sia del driver bronze obbligatorio che del Pro in due momenti separati per definire rispettivamente la griglia di partenza ed il punteggio addizionale, sarà applicato alle sole GTD e non ad LM P2 ed LM P3, che manterranno invece l’attuale format di 15 minuti.

Piero Lonardo

Foto: Inter Europol, IMSA

WTRwin

USCC – Alla Petit Le Mans tra i due litiganti gode il WTR

Il Wayne Taylor Racing si aggiudica la 23ma edizione della Petit Le Mans, terz’ultimo appuntamento del WeatherTech SportCar Championship 2020.

Fino alla metà gara è stato l’equipaggio partito dalla pole dell’Acura Penske #6 a menare le danze, con Dane Cameron, Juan Pablo Montoya e Simon Pagenaud. Poi un contatto multiplo che ha visto protagonista la Mazda di Oliver Jarvis, l’incolpevole Ferrari di Alessandro Balzan e forse l’Oreca LM P2 di Job Van Uitert ha modificato radicalmente gli equilibri in campo.

Start

Subito fuori dai giochi l’altra Mazda, vittima di problemi ai freni, si è creata una lotta a due fra l’altra Acura di Helio Castroneves, Ricky Taylor ed Alexander Rossi e la Cadillac dell’Action Express di Felipe Nasr, Pipo Derani e Filipe Albuquerque, lotta che è durata fino a 10’ dal termine, con una sequenza di sorpassi e controsorpassi che ha visto primeggiare di volta in volta l’uno o l’altro contender.

Ad appena 600 secondi dalla bandiera a scacchi, l’incredibile contatto, al momento non sanzionato dalla direzione gara, fra Ricky Taylor e Pipo Derani, che lasciava la Cadillac #31 nella ghiaia di curva 6 e permetteva all’altra DPi V.R di Renger van der Zande, fino a quel momento stabile in terza posizione, di prendere la testa della gara davanti alla Acura #7 mentre la vettura di servizio annullava i distacchi.

Purtroppo non abbiamo potuto assistere allo shooutout finale fra i due gladiatori rimasti, perché un altro contatto – secondo la legge non scritta del “caution chiama caution” – fra la Lexus di Townsend Bell e la Porsche di Laurens Vanthoor chiudeva definitivamente la questione, assegnando la vittoria a van der Zande, Ryan Briscoe e Scott Dixon.

I tre  bissano così il successo di inizio stagione a Daytona, spezzando la striscia positiva delle ARX05 #7 che durava da ben tre gare. Gradino basso per l’altra Acura davanti alla Cadillac #5 del JDC-Miller / Mustang Sampling del trio francese formato da Sebastien Bourdais, Tristan Vautier e Loic Duval.

Da segnalare che nel corso della quarta ora sulla Cadillac #10 è stato sostituita al volo la batteria a causa di un malfunzionamento dell’alternatore, segno che quando le cose devono andare bene non c’è santo che tenga, e ancora una volta sfortuna nera sul tracciato della Georgia per Albuquerque, che lo scorso anno fu vittima di una foratura quando era al comando a 30’ dalla fine.

Porsche911n

Anche la GTLM ha vissuto un finale a sorpresa, con una lotta accesa fra tutti e tre i marchi in gara. In evidenza sin dalle fasi iniziali le BMW, con Connor de Philippi a prendere il comando alla prima curva davanti all’altra M8 GTE di John Edwards.

Erano però le Corvette a prendere l’iniziativa, soprattutto con la C8.R #3 dei capoclassifica Antonio Garcia e Jordan Taylor, qui coadiuvati da Nicky Catsburg. Intorno alla metà gara, dopo che i piani della casa bavarese venivano scombinati da problemi di natura meccanica alla battistrada iniziale, la #25, Edwards rompeva gli indugi issandosi al comando, mantenendolo insieme ai compagni di squadra Jesse Krohn ed Augusto Farfus, strategie permettendo, sino a mezz’ora dalla fine, allorquando un prototipo non meglio identificato toccava duro il piota brasiliano, incaricato dello stint finale.

A sorpresa quindi era Fred Makowiecki a ritrovarsi al comando, che manteneva sino al traguardo sulla Corvette #3 e sulla BMW #24, bissando il successo del 2018 ottenuto proprio con Nick Tandy, qui con Matt Campbell quale terza forza.

Ferr63n

Anche nella GTD si è assistito al bis del team vincitore due anni or sono, Scuderia Corsa, portata sotto la bandiera a scacchi da Alessandro Balzan, unico italiano in gara, di nuovo al volante in una gara della serie IMSA dopo Daytona, insieme a Jeff Westphal e Cooper MacNeal.

Le fasi iniziali, caratterizzate da un lungo regime di corsa libera, sono state appannaggio della Lamborghini del Paul Miller Racing, che però scontava duramente il compattamento a seguito della Full Course Yellow chiamata dalla direzione gara al termine della quarta ora più per ripulire la pista che per il contatto a bordo pista dell’Oreca LM P2 dell’Inter-Europol.

Si generava così un’alternanza fra l’Huracàn #48, la Lexus #14 di Jack Hawkworth, Aaron Telitz e Michael de Quesada, e l’unica Ferrari in gara, che alla fine premiava quest’ultima, con Westphal che sul traguardo precedeva l’inglesino dell’AVS e l’altra Lamborghini del GRT Magnus di Andy Lally, Spencer Pumpelly e John Potter.

Discreta sfortuna per gli ex-capoclassifica della Acura #86, trionfatrice qui nella 6 ore di settembre, coinvolti in una melèe intorno a metà gara dalla quale riportavano danni al posteriore.  Farnbacher, Hindman e Michimi, ricordiamo partiti dalla pole, termineranno decimi e staccatissimi, mentre la BMW M6 GT3 del Turner Motorsport, trionfatrice qui lo scorso anno, non è mai stata un fattore e gli chiuderà appena avanti.

Starwioksn

Tra le LM P2 infine, sembrava fatta per i capolista del PR1 Mathiasen, che hanno dominato la gara sin dal via sulle altre tre concorrenti. Una defaillance tecnica nell’ora finale ha però permesso alla vettura di Starworks di John Farano, Job van Uitert e Mikkel Jensen di ereditare comodamente la leadership, chiudendo con la bellezza di 5 giri di vantaggio sulla entry del Performance Tech e di 9 sulla terza classificata dell’Inter-Europol.

A tre gare dal termine, il WTR consolida il proprio primato in classifica con 215 punti contro i 205 dI Castroneves e Ricky Taylor. Il quarto posto odierno invece non danneggia invece il record tra le LM P2 di Patrick Kelly e del PR1 Mathiasen.

In GTLM invece, Antonio Garcia e Jordan Taylor rimangono sempre la coppia da battere, mentre in GTD, Aaron Telitz col secondo posto odierno balza al comando della classifica di categoria, scalzando l’accoppiata Acura.

L’appuntamento con la massima serie endurance americana è fra due settimane a Laguna Seca, prima del gran finale di Sebring.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

Foto; IMSA, WTR, Porsche

Acura6

USCC – Acura inavvicinabili in qualifica a Road Atlanta

Ennesima pole position, la quarta di fila, per le Acura Penske nel WeatherTech SportsCar Championship. A Road Atlanta è stata la volta di Dane Cameron di portare la ARX05 al top con 1.08.412 in una sessione che ha visto demolire i record di tre delle quattro categorie iscritte.

Dietro Cameron, a 94 millesimi, Ricky Taylor con l’altra Acura mentre Felipe Nasr, migliore degli “altri” sconta due decimi tondi dal leader con la Cadillac DPi dell’Action Express, vincitrice qui lo scorso anno, e che dopo aver dominato nel pomeriggio di ieri con Filipe Albuquerque nella nottata italiana aveva segnato il miglior tempo anche nella terza ed ultima sessione di libere con Pipo Derani.

I leader della classifica del WTR conquistano la quinta piazzola con Ryan Briscoe, dietro la migliore delle Mazda, quella di Harry Tincknell.

PR1

Unica categoria a non migliorarsi rispetto agli anni precedenti, la LM P2, con il leader della graduatoria Patrick Kelly alla quarta partenza al palo consecutiva per il PR1 Mathiasen col tempo di 1.11.590. Da segnalare che l’Oreca del Performance Tech, nelle mani di Jim McGuire, non ha segnato tempi validi.

Corvpole

Grande battaglia come sempre in GTLM, con Antonio Garcia che va a consolidare il primato in campionato suo e della Corvette #3 col tempo di 1.15.163. Niente da fare per le BMW M8 con Connor de Philippi e John Edwards, che seguono nella lista dei tempi rispettivamente a 3 decimi e mezzo secondo.

Acurapole

Infine le GTD, prime a scendere in pista, con Shinya Michimi alla sua prima pole nella serie col tempo di 1.19.291 con la Acura NSX GT3 del Meyer Shank Racing, squadra che già oggi ha annunciato l’ingaggio di Olivier Pla quale pilota titolare nel prossimo impegno con la Acura DPi.

Dietro il driver giapponese, già vincitore qui a luglio nella 6 ore che sostituì il Glen, Jeff Westphal con la Ferrari di Scuderia Corsa rivitalizzata dal BoP, a 2 decimi. A seguire altri due sicuri protagonisti, la Lexus dell’AVS di Frankie Montecalvo e la Lamborghini del Paul Miller Racing di Madison Snow.

L’appuntamento per lo start della 23ma Petit Le Mans è domani, a partire dalle 12.40 PM locali.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

I risultati delle Qualifiche

Foto: IMSA

AXR

USCC – Albuquerque trascina Action Express nelle libere della Petit Le Mans

Non accenna a calare il momento magico di Filipe Albuquerque. Il driver portoghese, appena laureato campione ELMS a Monza dopo la vittoria tra le LM P2 a Le Mans, e ormai col titolo in tasca della categoria anche nel WEC, ha infatti segnato quest’oggi il miglior tempo nella prima giornate di prove della 23ma Petit Le Mans.

Albuquerque ha svettato nella seconda sessione di libere con la Cadillac DPi di Action Express ed il tempo di 1.09.230, precedendo il teammate Felipe Nasr di 136 millesimi. Solo cinque in totale i piloti sotto l’1’10: la shortlist prosegue con Tristan Nunez e la Mazda #77, Ryan Briscoe con la Cadillac capolista del WTR e Dane Cameron con la migliore delle Acura Penske.

All’altra Acura di Ricky Taylor invece il primato del mattino davanti alle due Mazda in una sessione accorciata di qualche minuto per l’uscita di strada alle Esses da parte di Chris Miller con la Cadillac #85. Va detto che nella categoria regina non sono state introdotte modifiche al BoP preesistente, salvo 3 litri extra assegnati alle Mazda.

Tra le LM P2, il primato va invece alla stellina olandese Job van Uitert, autore al mattino di 1.11.078 con l’Oreca di Starworks.

Corv3

Lotta come sempre sul filo dei millesimi in GTLM, con Laurens Vanthoor a primeggiare nella prima sessione con 1.17.008 con la Porsche #912, ed il capolista Antonio Garcia a limare nel pomeriggio il tempo del pilota belga di 107 millesimi con la Corvette #3. I sei contender sono comunque tutti racchiusi nel giro di mezzo secondo.

In GTD infine, il primato di giornata va a Bryan Sellers e alla Lamborghini Huracàn GT3 del Paul Miller Racing, autore di 1.19.946 già nel primo turno. Robbie Foley dal canto suo si è avvicinato nel pomeriggio con la BMW M6 GT3 del Turner Motorsport, portando il distacco a poco più di un decimo.

BMW

Il programma prosegue nella nottata italiana con la terza sessione di libere, a partire della 7.30 PM locali, mandatoria per i piloti silver e bronze. Domani sarà il momento delle qualifiche, dalle 12.30 PM, mentre lo start della gara avverrà alle 12.40 PM locali di sabato.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

Foto: Michelin

_PL50794

USCC – In 31 alla Petit Le Mans

In questo sfortunato 2020 la Petit Le Mans non chiuderà la stagione dell’endurance americana, ma ciononostante raccoglierà il parco macchine più corposo dal season opener di Daytona, svoltosi in periodo pre-COVID.

Sono ben 31 infatti le vetture che si sfideranno presso l’iconico tracciato di Road Atlanta per la 23ma edizione della enduro della durata di 10 ore.

Diverse le variazioni significative tra gli equipaggi, tra cui svetta sicuramente la nuova line-up del Mustang Sampling/JDC-Miller, col trio transalpino composto da Sebastien Bourdais, Tristan Vautier e Loic Duval sulla Cadillac DPi #5. Molti degli altri rinforzi di lusso delle altre DPi provengono dall’IndyCar Series, con Alexander Rossi e Simon Pagenaud a rinforzare il Team Penske, Scott Dixon ancora della partita in WTR e Ryan Hunter-Reay ed Olivier Pla in casa Mazda, il vincitore di Le Mans tra le LM P2 nonché neocampione ELMS Filipe Albuquerque e la stellina francese Gabriel Aubry completano infine gli equipaggi delle Cadillac di Action Express e di JDC-Miller.

Quattro le LM P2, con Job van Uitert a dar man forte a John Farano e Mikkel Jensen sulla rientrante Oreca di Starworks mentre Colin Braun si presenterà con un terzo team, il Performance Tech, dopo aver già militato in stagione con DragonSpeed (vincendo a Daytona) ed ERA Motorsports. I leader in classifica del PR1/Mathiasen infine raddoppieranno l’effort per ospitare il debutto di Inter-Europol.

Se per le sei consuete GTLM si assisterà al ritorno delle terze guide designate di Corvette, BMW e Porsche, sono diverse le novità tra le ben tredici GTD iscritte. Alle variazioni già note si aggiungono alcune addizioni di prestigio quale quella di Darren Turner sulla Aston Martin Vantage dello Heart of Racing, per la prima volta a podio lo scorso weekend a Charlotte, e di Kyle Kirkwood in casa Lexus. Il campione 2019 della IndyPro 2000 affiancherà sulla RC F GT3 #12 Frankie Montecalvo e Townsend Bell.

Ma la novità che più ci tocca da vicino riguarda la Ferrari 488 GT3 di Scuderia Corsa, che ritorna dopo un paio di gare di assenza insieme ad Alessandro Balzan. Il due volte campione della categoria rientrerà dopo la Rolex 24 insieme a Cooper MacNeil e Jeff Westphal per l’assenza del titolare Toni Vilander, che sarà costretto a saltare gli ultimi impegni del WeatherTech SportsCar Championship a causa delle limitazioni di viaggio imposte dal COVID.

L’azione in pista a Road Atlanta inizierà giovedì 15 ottobre alle ore 11.15 AM locali con le prime libere.

Piero Lonardo

L’entry list della 23ma Petit Le Mans

Foto: Piero Lonardo

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – Garcia e Jordan Taylor vincono a Charlotte ed allungano

L’atteso ritorno dell’IMSA a Charlotte è coinciso con una vera e propria battaglia nella pioggia fra GT, che alla fine ha premiato ancora – per la quinta volta in stagione – la Corvette di Antonio Garcia e Jordan Taylor, che estendono così il loro vantaggio in classifica generale.

Dopo aver preso il comando dalla pole, Jordan Taylor ha dovuto presto cedere il passo a Jesse Krohn e alla BMW #24 sotto un violento acquazzone che mieteva vittime in pista, prime fra tutte le due Porsche rientranti dopo l’assenza forzata di Mid-Ohio.

Garcia, subentrato sulla Corvette #3, aveva la meglio a tre quarti di gara su John Edwards dopo un periodo di pista asciutta;  la gara sembrava ormai decisa, ma il crash di Tommy Milner a 12’ dalla fine sull’altra Corvette, forse propiziato da una defaillance tecnica, andava a complicare le cose per la squadra di Doug Fehan. Fortunatamente per i colori gialloneri però, Garcia nello shooutout finale di circa 5 minuti riusciva a mantenere il vantaggio sulle due M8, GTE che non solo completavano il podio, ma rappresentavano anche le uniche GTLM al traguardo.

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

BMW invece che trionfa tra le GTD per la seconda volta in stagione con Robbie Foley e Bill Auberlen. Anche in questa categoria non si sono risparmiati i duelli, con Aaron Telitz al comando dalla pole fino al cambio pilota, reso difficoltoso dall’umidità che impediva una visione corretta all’addetto al cambio, il quale penava nel sistemare l’abitacolo della Lexus #14 per Jack Hawksworth.

Via libera quindi a Mario Farnbacher e alla Acura leader in classifica, che però nulla poteva contro Auberlen, il quale approfittava di uno dei tanti errori della serata per balzare al comando. Il campione in carica si ritrovava poi ad affrontare proprio Hawskworth, suo attuale major contender, e i due venivano al contatto, lasciando spazio – dopo la penalità per il driver Lexus – alla Porsche del Wright Motorsports di Patrick Long e alla Aston Martin di Roman de Angelis, primo podio per la Vantage GT3 negli States.

Nella classifica generale della GTLM, a tre gare dal termine, Garcia e Jordan Taylor conducono con 24 punti di vantaggio sui compagni di squadra Tommy Milner ed Oliver Gavin; ad inseguire gli equipaggi delle due BMW, con Spengler e de Philippi a -27 e Krohn ed Edwards a -28.

In GTD invece il risultato odierno avvantaggia l’equipaggio del Wright Motorsports, che scavalca Hawksworth e si porta a pari punti con Telitz, a 6 sole 6lunghezze dal leader Farnbacher.

Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà già sabato prossimo 17 ottobre con la 23ma Petit Le Mans, protagoniste tutte le categorie. Le prime libere da Road Atlanta alle 11.15 AM locali di giovedì 15.

Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

 

L’ordine di arrivo

Foto: IMSA

IMSA-Charlotte-80s

USCC – In 18 per il ritorno a Charlotte

Il WeatherTech SportsCar Championship nel weekend sarà di scena a Charlotte per il round tutto dedicato alle GT che ha preso il posto di Lime Rock causa COVID. Non si tratta però di una prima assoluta per l’IMSA ma di un ritorno al cosiddetto “Roval” (contrazione di Road ed Oval) dopo la bellezza di 20 anni.

Nell’occasione nell’ambito dell’American Le Mans Series, fu la BMW V12 LMR di JJ Lehto e Jorg Muller a trionfare. Prima ancora bisogna risalire agli anni ’80 e ad altri nomi celebri quali Al Holbert e Derek Bell (in primo piano nella foto di copertina con la loro Porsche 962), Al Holbert, Bill Whittington, John Paul Jr. e tanti altri ancora.

La gara, in coabitazione con la NASCAR, si svolgerà col formato ridotto di 100 minuti, e vedrà la partecipazione di 18 vetture. Tra le 6 GTLM, le Porsche, di ritorno dopo lo stop forzato di Mid-Ohio.

E proprio le 911 RSR-19 sono state beneficiate per questo appuntamento di un break sul Balance of Performance, con la bellezza di 15 kg in meno sul peso minimo. Questa è l’unica modifica relativa alla categoria, che vede le Corvette dominare, grazie alle cinque vittorie complessive su sette gare disputate, la classifica piloti con Antonio Garcia e Jordan Taylor a quota 226 contro i 209 dei compagni di squadra Tommy Milner ed Oliver Gavin. Connor de Philippi e Bruno Spengler, vincitori alla 6 Ore di Atlanta, sono i major contender a quota 204. Corvette al top anche nella classifica costruttori con 237 punti contro i 226 di BMW ed i 186 di Porsche.

Tra le 12 GTD, novità dell’ultimo momento Michael de Quesada al posto di Frankie Montecalvo, assente causa matrimonio, sulla Lexus RC F GT3 #12. De Quesada, che affiancherà Townsend Bell, ha già disputato le due gare lunghe del 2020 per l’AIM Vasser Sullivan sull’altra vettura del team.

L’unica modifica al BoP della categoria riguarda la Ferrari 488 GT3 Evo, cui verrà aumentato il regime di sovralimentazione a fronte di un aumento del peso minimo di 5 kg e di un litro extra di carburante. La vettura di Scuderia Corsa, che aveva già saltato Mid-Ohio a causa di impegni concomitanti da parte di di Cooper MacNeal, sarà però assente anche a Charlotte.

In classifica generale, il campione in carica Mario Farnbacher conduce insieme al teammate Matthew McMurry, con 178 punti contro i 173 di Aaron Telitz ed i 171 di Jack Hawksworth, reduci dalla vittoria insieme a Mid-Ohio. Ancora sicuramente in contention, a quattro gare dal gran finale di Sebring, Pat Long e Ryan Hardwick con la Porsche del Wright Motorsports, a quota 164, così come Gar Robinson e Lawson Aschenbach sulla Mercedes del Riley Motorsports, a 160.

Il programma della gara è sviluppato su due sole giornate, con un primo turno di libere venerdì 9 ottobre alle 7.30 PM locali, mentre sabato 10 si terranno una seconda sessione di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 9.45 AM e alle 2 .00 PM, mentre lo start della gara avverrà, sotto la luce dei riflettori, nella nottata italiana, alle 8.05 PM.

Piero Lonardo

L’entry list di Charlotte

Foto: IMSA

Barbosa

USCC – Barbosa scaricato dal JDC-Miller. Angelelli torna in Italia

Con una mossa a sorpresa, il JDC-Miller Motorsports ha annunciato oggi che Joao Barbosa non è più uno dei suoi piloti.

Il veterano portoghese, anche se i social parlano di divorzio consensuale, forse ha scontato a caro prezzo il finale di gara di Mid-Ohio, dove nello stint finale di sua competenza, dopo che Sebastien Bourdais aveva arpionato l’ennesimo podio dietro le due Acura Penske, è scivolato in sesta posizione, cioè ultimo dei classificati tra le DPi.

Fino alla gara del Midwest, l’equipaggio di punta del team del Minnesota, che schiera anche una seconda DPi V.R, era stabilmente terzo in classifica nel WeatherTech SportsCar Championship, vantando sei arrivi nella top five in altrettante gare. Ora Bourdais, che il prossimo anno abbandonerà il ruolo full-time per concentrarsi nuovamente sull’IndyCar, insegue in quinta posizione a 9 punti dai leader del WTR, Renger van der Zande e Ryan Briscoe

Al posto di Barbosa nelle ultime tre gare stagionali ci sarà Tristan Vautier, già sulla Cadillac #5 nella recente 6 ore di Atlanta, mentre Loic Duval dovrebbe fungere da terzo pilota a Sebring e alla Petit Le Mans.

L’appuntamento con il WeatherTech SportsCar Championship è per il 9 ottobre a Charlotte, dove saranno di scena le sole GT. Il trittico finale della serie 2020 inizierà invece il 17 ottobre con la 23ma edizione della Petit Le Mans, per poi concludersi a Sebring, passando per Laguna Seca.

_PL57840

Quella che coinvolge Barbosa e Vautier non è peraltro l’ultima novità in tema di equipaggi: alla Petit vi sarà il ritorno della Porsche dello Pfaff Motorsports a rinfoltire i ranghi delle GTD con Dennis Olsen, Lars Kern e Zach Robichon. Il team canadese salterà quasi certamente causa quarantena obbligatoria la gara californiana con buone speranze però di ripresentarsi a Sebring. Sempre nella categoria, annunciata la novità Jeff Kingsley al fianco di Paul Holton sulla McLaren del Compass Racing al posto di Corey Fergus, la cui moglie darà presto alla luce il primo figlio.

Anche l’Oreca LM P2 di Starworks dovrebbe essere nuovamente della partita a Road Atlanta dopo un periodo di stop, con la novità Mikkel Jensen, che dovrebbe bissare con Sebring, mentre sempre per la Georgia è stato annunciato il debutto di Inter-Europol per la prima volta con un’Oreca LM P2 affidata al campione in carica delle Prototype Challlenge, Justin McCusker, a Rob Hodes ed al “regular” Kuba Jakub Smiechowski.

Novità in negativo, seppure in chiave 2021 in casa Mazda. Il costruttore nipponico ha infatti annunciato che il programma DPi per il prossimo anno verrà ridotto ad una sola unità Oliver Jarvis ed Harry Tincknell, con Jonathan Bomarito quale terzo pilota per le gare lunghe.

Tristan Nunez, da sempre coinvolto nei programmi Mazda, fungerà da ambasciatore del marchio, che tende un occhio alla nuova piattaforma LMDh, che dovrebbe debuttare nel corso del 2022.

Grande successo sta invece avendo l’ammissione delle LM P3 nel calendario del prossimo anno. L’IMSA ha già reso noto che dovrà operare delle scelte sui team da ammettere in griglia, tra cui non dovrebbe mancare, almeno a Daytona, United Autosports. Il team di Zak Brown e Richard Dean ha già fatto sapere di voler essere al via del season opener con due JS P320, ovviamente previa accettazione dell’iscrizione da parte dell’ente organizzatore.

WTR

A sorpresa infine, Max Angelelli si è separato dal vecchio compagno di avventure Wayne Taylor. Il due volte vincitore di Daytona ha ceduto il suo 49% del Wayne Taylor Racing per trascorrere più tempo in Italia con la sua famiglia. Forse determinanti nella decisione, dopo oltre 20 anni di militanza agonistica negli States, i motivi di salute che lo scorso anno hanno tenuto il bolognese lontano dal muretto dei box. Auguriamo ad Angelelli il meglio in questa sua nuova dimensione.

Piero Lonardo

Foto: JDC Motorsports, Piero Lonardo, Wayne Taylor Racing