Archivi categoria: USCC

WTRwin

USCC – Alla Petit Le Mans tra i due litiganti gode il WTR

Il Wayne Taylor Racing si aggiudica la 23ma edizione della Petit Le Mans, terz’ultimo appuntamento del WeatherTech SportCar Championship 2020.

Fino alla metà gara è stato l’equipaggio partito dalla pole dell’Acura Penske #6 a menare le danze, con Dane Cameron, Juan Pablo Montoya e Simon Pagenaud. Poi un contatto multiplo che ha visto protagonista la Mazda di Oliver Jarvis, l’incolpevole Ferrari di Alessandro Balzan e forse l’Oreca LM P2 di Job Van Uitert ha modificato radicalmente gli equilibri in campo.

Start

Subito fuori dai giochi l’altra Mazda, vittima di problemi ai freni, si è creata una lotta a due fra l’altra Acura di Helio Castroneves, Ricky Taylor ed Alexander Rossi e la Cadillac dell’Action Express di Felipe Nasr, Pipo Derani e Filipe Albuquerque, lotta che è durata fino a 10’ dal termine, con una sequenza di sorpassi e controsorpassi che ha visto primeggiare di volta in volta l’uno o l’altro contender.

Ad appena 600 secondi dalla bandiera a scacchi, l’incredibile contatto, al momento non sanzionato dalla direzione gara, fra Ricky Taylor e Pipo Derani, che lasciava la Cadillac #31 nella ghiaia di curva 6 e permetteva all’altra DPi V.R di Renger van der Zande, fino a quel momento stabile in terza posizione, di prendere la testa della gara davanti alla Acura #7 mentre la vettura di servizio annullava i distacchi.

Purtroppo non abbiamo potuto assistere allo shooutout finale fra i due gladiatori rimasti, perché un altro contatto – secondo la legge non scritta del “caution chiama caution” – fra la Lexus di Townsend Bell e la Porsche di Laurens Vanthoor chiudeva definitivamente la questione, assegnando la vittoria a van der Zande, Ryan Briscoe e Scott Dixon.

I tre  bissano così il successo di inizio stagione a Daytona, spezzando la striscia positiva delle ARX05 #7 che durava da ben tre gare. Gradino basso per l’altra Acura davanti alla Cadillac #5 del JDC-Miller / Mustang Sampling del trio francese formato da Sebastien Bourdais, Tristan Vautier e Loic Duval.

Da segnalare che nel corso della quarta ora sulla Cadillac #10 è stato sostituita al volo la batteria a causa di un malfunzionamento dell’alternatore, segno che quando le cose devono andare bene non c’è santo che tenga, e ancora una volta sfortuna nera sul tracciato della Georgia per Albuquerque, che lo scorso anno fu vittima di una foratura quando era al comando a 30’ dalla fine.

Porsche911n

Anche la GTLM ha vissuto un finale a sorpresa, con una lotta accesa fra tutti e tre i marchi in gara. In evidenza sin dalle fasi iniziali le BMW, con Connor de Philippi a prendere il comando alla prima curva davanti all’altra M8 GTE di John Edwards.

Erano però le Corvette a prendere l’iniziativa, soprattutto con la C8.R #3 dei capoclassifica Antonio Garcia e Jordan Taylor, qui coadiuvati da Nicky Catsburg. Intorno alla metà gara, dopo che i piani della casa bavarese venivano scombinati da problemi di natura meccanica alla battistrada iniziale, la #25, Edwards rompeva gli indugi issandosi al comando, mantenendolo insieme ai compagni di squadra Jesse Krohn ed Augusto Farfus, strategie permettendo, sino a mezz’ora dalla fine, allorquando un prototipo non meglio identificato toccava duro il piota brasiliano, incaricato dello stint finale.

A sorpresa quindi era Fred Makowiecki a ritrovarsi al comando, che manteneva sino al traguardo sulla Corvette #3 e sulla BMW #24, bissando il successo del 2018 ottenuto proprio con Nick Tandy, qui con Matt Campbell quale terza forza.

Ferr63n

Anche nella GTD si è assistito al bis del team vincitore due anni or sono, Scuderia Corsa, portata sotto la bandiera a scacchi da Alessandro Balzan, unico italiano in gara, di nuovo al volante in una gara della serie IMSA dopo Daytona, insieme a Jeff Westphal e Cooper MacNeal.

Le fasi iniziali, caratterizzate da un lungo regime di corsa libera, sono state appannaggio della Lamborghini del Paul Miller Racing, che però scontava duramente il compattamento a seguito della Full Course Yellow chiamata dalla direzione gara al termine della quarta ora più per ripulire la pista che per il contatto a bordo pista dell’Oreca LM P2 dell’Inter-Europol.

Si generava così un’alternanza fra l’Huracàn #48, la Lexus #14 di Jack Hawkworth, Aaron Telitz e Michael de Quesada, e l’unica Ferrari in gara, che alla fine premiava quest’ultima, con Westphal che sul traguardo precedeva l’inglesino dell’AVS e l’altra Lamborghini del GRT Magnus di Andy Lally, Spencer Pumpelly e John Potter.

Discreta sfortuna per gli ex-capoclassifica della Acura #86, trionfatrice qui nella 6 ore di settembre, coinvolti in una melèe intorno a metà gara dalla quale riportavano danni al posteriore.  Farnbacher, Hindman e Michimi, ricordiamo partiti dalla pole, termineranno decimi e staccatissimi, mentre la BMW M6 GT3 del Turner Motorsport, trionfatrice qui lo scorso anno, non è mai stata un fattore e gli chiuderà appena avanti.

Starwioksn

Tra le LM P2 infine, sembrava fatta per i capolista del PR1 Mathiasen, che hanno dominato la gara sin dal via sulle altre tre concorrenti. Una defaillance tecnica nell’ora finale ha però permesso alla vettura di Starworks di John Farano, Job van Uitert e Mikkel Jensen di ereditare comodamente la leadership, chiudendo con la bellezza di 5 giri di vantaggio sulla entry del Performance Tech e di 9 sulla terza classificata dell’Inter-Europol.

A tre gare dal termine, il WTR consolida il proprio primato in classifica con 215 punti contro i 205 dI Castroneves e Ricky Taylor. Il quarto posto odierno invece non danneggia invece il record tra le LM P2 di Patrick Kelly e del PR1 Mathiasen.

In GTLM invece, Antonio Garcia e Jordan Taylor rimangono sempre la coppia da battere, mentre in GTD, Aaron Telitz col secondo posto odierno balza al comando della classifica di categoria, scalzando l’accoppiata Acura.

L’appuntamento con la massima serie endurance americana è fra due settimane a Laguna Seca, prima del gran finale di Sebring.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

Foto; IMSA, WTR, Porsche

Acura6

USCC – Acura inavvicinabili in qualifica a Road Atlanta

Ennesima pole position, la quarta di fila, per le Acura Penske nel WeatherTech SportsCar Championship. A Road Atlanta è stata la volta di Dane Cameron di portare la ARX05 al top con 1.08.412 in una sessione che ha visto demolire i record di tre delle quattro categorie iscritte.

Dietro Cameron, a 94 millesimi, Ricky Taylor con l’altra Acura mentre Felipe Nasr, migliore degli “altri” sconta due decimi tondi dal leader con la Cadillac DPi dell’Action Express, vincitrice qui lo scorso anno, e che dopo aver dominato nel pomeriggio di ieri con Filipe Albuquerque nella nottata italiana aveva segnato il miglior tempo anche nella terza ed ultima sessione di libere con Pipo Derani.

I leader della classifica del WTR conquistano la quinta piazzola con Ryan Briscoe, dietro la migliore delle Mazda, quella di Harry Tincknell.

PR1

Unica categoria a non migliorarsi rispetto agli anni precedenti, la LM P2, con il leader della graduatoria Patrick Kelly alla quarta partenza al palo consecutiva per il PR1 Mathiasen col tempo di 1.11.590. Da segnalare che l’Oreca del Performance Tech, nelle mani di Jim McGuire, non ha segnato tempi validi.

Corvpole

Grande battaglia come sempre in GTLM, con Antonio Garcia che va a consolidare il primato in campionato suo e della Corvette #3 col tempo di 1.15.163. Niente da fare per le BMW M8 con Connor de Philippi e John Edwards, che seguono nella lista dei tempi rispettivamente a 3 decimi e mezzo secondo.

Acurapole

Infine le GTD, prime a scendere in pista, con Shinya Michimi alla sua prima pole nella serie col tempo di 1.19.291 con la Acura NSX GT3 del Meyer Shank Racing, squadra che già oggi ha annunciato l’ingaggio di Olivier Pla quale pilota titolare nel prossimo impegno con la Acura DPi.

Dietro il driver giapponese, già vincitore qui a luglio nella 6 ore che sostituì il Glen, Jeff Westphal con la Ferrari di Scuderia Corsa rivitalizzata dal BoP, a 2 decimi. A seguire altri due sicuri protagonisti, la Lexus dell’AVS di Frankie Montecalvo e la Lamborghini del Paul Miller Racing di Madison Snow.

L’appuntamento per lo start della 23ma Petit Le Mans è domani, a partire dalle 12.40 PM locali.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

I risultati delle Qualifiche

Foto: IMSA

AXR

USCC – Albuquerque trascina Action Express nelle libere della Petit Le Mans

Non accenna a calare il momento magico di Filipe Albuquerque. Il driver portoghese, appena laureato campione ELMS a Monza dopo la vittoria tra le LM P2 a Le Mans, e ormai col titolo in tasca della categoria anche nel WEC, ha infatti segnato quest’oggi il miglior tempo nella prima giornate di prove della 23ma Petit Le Mans.

Albuquerque ha svettato nella seconda sessione di libere con la Cadillac DPi di Action Express ed il tempo di 1.09.230, precedendo il teammate Felipe Nasr di 136 millesimi. Solo cinque in totale i piloti sotto l’1’10: la shortlist prosegue con Tristan Nunez e la Mazda #77, Ryan Briscoe con la Cadillac capolista del WTR e Dane Cameron con la migliore delle Acura Penske.

All’altra Acura di Ricky Taylor invece il primato del mattino davanti alle due Mazda in una sessione accorciata di qualche minuto per l’uscita di strada alle Esses da parte di Chris Miller con la Cadillac #85. Va detto che nella categoria regina non sono state introdotte modifiche al BoP preesistente, salvo 3 litri extra assegnati alle Mazda.

Tra le LM P2, il primato va invece alla stellina olandese Job van Uitert, autore al mattino di 1.11.078 con l’Oreca di Starworks.

Corv3

Lotta come sempre sul filo dei millesimi in GTLM, con Laurens Vanthoor a primeggiare nella prima sessione con 1.17.008 con la Porsche #912, ed il capolista Antonio Garcia a limare nel pomeriggio il tempo del pilota belga di 107 millesimi con la Corvette #3. I sei contender sono comunque tutti racchiusi nel giro di mezzo secondo.

In GTD infine, il primato di giornata va a Bryan Sellers e alla Lamborghini Huracàn GT3 del Paul Miller Racing, autore di 1.19.946 già nel primo turno. Robbie Foley dal canto suo si è avvicinato nel pomeriggio con la BMW M6 GT3 del Turner Motorsport, portando il distacco a poco più di un decimo.

BMW

Il programma prosegue nella nottata italiana con la terza sessione di libere, a partire della 7.30 PM locali, mandatoria per i piloti silver e bronze. Domani sarà il momento delle qualifiche, dalle 12.30 PM, mentre lo start della gara avverrà alle 12.40 PM locali di sabato.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

Foto: Michelin

_PL50794

USCC – In 31 alla Petit Le Mans

In questo sfortunato 2020 la Petit Le Mans non chiuderà la stagione dell’endurance americana, ma ciononostante raccoglierà il parco macchine più corposo dal season opener di Daytona, svoltosi in periodo pre-COVID.

Sono ben 31 infatti le vetture che si sfideranno presso l’iconico tracciato di Road Atlanta per la 23ma edizione della enduro della durata di 10 ore.

Diverse le variazioni significative tra gli equipaggi, tra cui svetta sicuramente la nuova line-up del Mustang Sampling/JDC-Miller, col trio transalpino composto da Sebastien Bourdais, Tristan Vautier e Loic Duval sulla Cadillac DPi #5. Molti degli altri rinforzi di lusso delle altre DPi provengono dall’IndyCar Series, con Alexander Rossi e Simon Pagenaud a rinforzare il Team Penske, Scott Dixon ancora della partita in WTR e Ryan Hunter-Reay ed Olivier Pla in casa Mazda, il vincitore di Le Mans tra le LM P2 nonché neocampione ELMS Filipe Albuquerque e la stellina francese Gabriel Aubry completano infine gli equipaggi delle Cadillac di Action Express e di JDC-Miller.

Quattro le LM P2, con Job van Uitert a dar man forte a John Farano e Mikkel Jensen sulla rientrante Oreca di Starworks mentre Colin Braun si presenterà con un terzo team, il Performance Tech, dopo aver già militato in stagione con DragonSpeed (vincendo a Daytona) ed ERA Motorsports. I leader in classifica del PR1/Mathiasen infine raddoppieranno l’effort per ospitare il debutto di Inter-Europol.

Se per le sei consuete GTLM si assisterà al ritorno delle terze guide designate di Corvette, BMW e Porsche, sono diverse le novità tra le ben tredici GTD iscritte. Alle variazioni già note si aggiungono alcune addizioni di prestigio quale quella di Darren Turner sulla Aston Martin Vantage dello Heart of Racing, per la prima volta a podio lo scorso weekend a Charlotte, e di Kyle Kirkwood in casa Lexus. Il campione 2019 della IndyPro 2000 affiancherà sulla RC F GT3 #12 Frankie Montecalvo e Townsend Bell.

Ma la novità che più ci tocca da vicino riguarda la Ferrari 488 GT3 di Scuderia Corsa, che ritorna dopo un paio di gare di assenza insieme ad Alessandro Balzan. Il due volte campione della categoria rientrerà dopo la Rolex 24 insieme a Cooper MacNeil e Jeff Westphal per l’assenza del titolare Toni Vilander, che sarà costretto a saltare gli ultimi impegni del WeatherTech SportsCar Championship a causa delle limitazioni di viaggio imposte dal COVID.

L’azione in pista a Road Atlanta inizierà giovedì 15 ottobre alle ore 11.15 AM locali con le prime libere.

Piero Lonardo

L’entry list della 23ma Petit Le Mans

Foto: Piero Lonardo

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – Garcia e Jordan Taylor vincono a Charlotte ed allungano

L’atteso ritorno dell’IMSA a Charlotte è coinciso con una vera e propria battaglia nella pioggia fra GT, che alla fine ha premiato ancora – per la quinta volta in stagione – la Corvette di Antonio Garcia e Jordan Taylor, che estendono così il loro vantaggio in classifica generale.

Dopo aver preso il comando dalla pole, Jordan Taylor ha dovuto presto cedere il passo a Jesse Krohn e alla BMW #24 sotto un violento acquazzone che mieteva vittime in pista, prime fra tutte le due Porsche rientranti dopo l’assenza forzata di Mid-Ohio.

Garcia, subentrato sulla Corvette #3, aveva la meglio a tre quarti di gara su John Edwards dopo un periodo di pista asciutta;  la gara sembrava ormai decisa, ma il crash di Tommy Milner a 12’ dalla fine sull’altra Corvette, forse propiziato da una defaillance tecnica, andava a complicare le cose per la squadra di Doug Fehan. Fortunatamente per i colori gialloneri però, Garcia nello shooutout finale di circa 5 minuti riusciva a mantenere il vantaggio sulle due M8, GTE che non solo completavano il podio, ma rappresentavano anche le uniche GTLM al traguardo.

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

BMW invece che trionfa tra le GTD per la seconda volta in stagione con Robbie Foley e Bill Auberlen. Anche in questa categoria non si sono risparmiati i duelli, con Aaron Telitz al comando dalla pole fino al cambio pilota, reso difficoltoso dall’umidità che impediva una visione corretta all’addetto al cambio, il quale penava nel sistemare l’abitacolo della Lexus #14 per Jack Hawksworth.

Via libera quindi a Mario Farnbacher e alla Acura leader in classifica, che però nulla poteva contro Auberlen, il quale approfittava di uno dei tanti errori della serata per balzare al comando. Il campione in carica si ritrovava poi ad affrontare proprio Hawskworth, suo attuale major contender, e i due venivano al contatto, lasciando spazio – dopo la penalità per il driver Lexus – alla Porsche del Wright Motorsports di Patrick Long e alla Aston Martin di Roman de Angelis, primo podio per la Vantage GT3 negli States.

Nella classifica generale della GTLM, a tre gare dal termine, Garcia e Jordan Taylor conducono con 24 punti di vantaggio sui compagni di squadra Tommy Milner ed Oliver Gavin; ad inseguire gli equipaggi delle due BMW, con Spengler e de Philippi a -27 e Krohn ed Edwards a -28.

In GTD invece il risultato odierno avvantaggia l’equipaggio del Wright Motorsports, che scavalca Hawksworth e si porta a pari punti con Telitz, a 6 sole 6lunghezze dal leader Farnbacher.

Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà già sabato prossimo 17 ottobre con la 23ma Petit Le Mans, protagoniste tutte le categorie. Le prime libere da Road Atlanta alle 11.15 AM locali di giovedì 15.

Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

 

L’ordine di arrivo

Foto: IMSA

IMSA-Charlotte-80s

USCC – In 18 per il ritorno a Charlotte

Il WeatherTech SportsCar Championship nel weekend sarà di scena a Charlotte per il round tutto dedicato alle GT che ha preso il posto di Lime Rock causa COVID. Non si tratta però di una prima assoluta per l’IMSA ma di un ritorno al cosiddetto “Roval” (contrazione di Road ed Oval) dopo la bellezza di 20 anni.

Nell’occasione nell’ambito dell’American Le Mans Series, fu la BMW V12 LMR di JJ Lehto e Jorg Muller a trionfare. Prima ancora bisogna risalire agli anni ’80 e ad altri nomi celebri quali Al Holbert e Derek Bell (in primo piano nella foto di copertina con la loro Porsche 962), Al Holbert, Bill Whittington, John Paul Jr. e tanti altri ancora.

La gara, in coabitazione con la NASCAR, si svolgerà col formato ridotto di 100 minuti, e vedrà la partecipazione di 18 vetture. Tra le 6 GTLM, le Porsche, di ritorno dopo lo stop forzato di Mid-Ohio.

E proprio le 911 RSR-19 sono state beneficiate per questo appuntamento di un break sul Balance of Performance, con la bellezza di 15 kg in meno sul peso minimo. Questa è l’unica modifica relativa alla categoria, che vede le Corvette dominare, grazie alle cinque vittorie complessive su sette gare disputate, la classifica piloti con Antonio Garcia e Jordan Taylor a quota 226 contro i 209 dei compagni di squadra Tommy Milner ed Oliver Gavin. Connor de Philippi e Bruno Spengler, vincitori alla 6 Ore di Atlanta, sono i major contender a quota 204. Corvette al top anche nella classifica costruttori con 237 punti contro i 226 di BMW ed i 186 di Porsche.

Tra le 12 GTD, novità dell’ultimo momento Michael de Quesada al posto di Frankie Montecalvo, assente causa matrimonio, sulla Lexus RC F GT3 #12. De Quesada, che affiancherà Townsend Bell, ha già disputato le due gare lunghe del 2020 per l’AIM Vasser Sullivan sull’altra vettura del team.

L’unica modifica al BoP della categoria riguarda la Ferrari 488 GT3 Evo, cui verrà aumentato il regime di sovralimentazione a fronte di un aumento del peso minimo di 5 kg e di un litro extra di carburante. La vettura di Scuderia Corsa, che aveva già saltato Mid-Ohio a causa di impegni concomitanti da parte di di Cooper MacNeal, sarà però assente anche a Charlotte.

In classifica generale, il campione in carica Mario Farnbacher conduce insieme al teammate Matthew McMurry, con 178 punti contro i 173 di Aaron Telitz ed i 171 di Jack Hawksworth, reduci dalla vittoria insieme a Mid-Ohio. Ancora sicuramente in contention, a quattro gare dal gran finale di Sebring, Pat Long e Ryan Hardwick con la Porsche del Wright Motorsports, a quota 164, così come Gar Robinson e Lawson Aschenbach sulla Mercedes del Riley Motorsports, a 160.

Il programma della gara è sviluppato su due sole giornate, con un primo turno di libere venerdì 9 ottobre alle 7.30 PM locali, mentre sabato 10 si terranno una seconda sessione di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 9.45 AM e alle 2 .00 PM, mentre lo start della gara avverrà, sotto la luce dei riflettori, nella nottata italiana, alle 8.05 PM.

Piero Lonardo

L’entry list di Charlotte

Foto: IMSA

Barbosa

USCC – Barbosa scaricato dal JDC-Miller. Angelelli torna in Italia

Con una mossa a sorpresa, il JDC-Miller Motorsports ha annunciato oggi che Joao Barbosa non è più uno dei suoi piloti.

Il veterano portoghese, anche se i social parlano di divorzio consensuale, forse ha scontato a caro prezzo il finale di gara di Mid-Ohio, dove nello stint finale di sua competenza, dopo che Sebastien Bourdais aveva arpionato l’ennesimo podio dietro le due Acura Penske, è scivolato in sesta posizione, cioè ultimo dei classificati tra le DPi.

Fino alla gara del Midwest, l’equipaggio di punta del team del Minnesota, che schiera anche una seconda DPi V.R, era stabilmente terzo in classifica nel WeatherTech SportsCar Championship, vantando sei arrivi nella top five in altrettante gare. Ora Bourdais, che il prossimo anno abbandonerà il ruolo full-time per concentrarsi nuovamente sull’IndyCar, insegue in quinta posizione a 9 punti dai leader del WTR, Renger van der Zande e Ryan Briscoe

Al posto di Barbosa nelle ultime tre gare stagionali ci sarà Tristan Vautier, già sulla Cadillac #5 nella recente 6 ore di Atlanta, mentre Loic Duval dovrebbe fungere da terzo pilota a Sebring e alla Petit Le Mans.

L’appuntamento con il WeatherTech SportsCar Championship è per il 9 ottobre a Charlotte, dove saranno di scena le sole GT. Il trittico finale della serie 2020 inizierà invece il 17 ottobre con la 23ma edizione della Petit Le Mans, per poi concludersi a Sebring, passando per Laguna Seca.

_PL57840

Quella che coinvolge Barbosa e Vautier non è peraltro l’ultima novità in tema di equipaggi: alla Petit vi sarà il ritorno della Porsche dello Pfaff Motorsports a rinfoltire i ranghi delle GTD con Dennis Olsen, Lars Kern e Zach Robichon. Il team canadese salterà quasi certamente causa quarantena obbligatoria la gara californiana con buone speranze però di ripresentarsi a Sebring. Sempre nella categoria, annunciata la novità Jeff Kingsley al fianco di Paul Holton sulla McLaren del Compass Racing al posto di Corey Fergus, la cui moglie darà presto alla luce il primo figlio.

Anche l’Oreca LM P2 di Starworks dovrebbe essere nuovamente della partita a Road Atlanta dopo un periodo di stop, con la novità Mikkel Jensen, che dovrebbe bissare con Sebring, mentre sempre per la Georgia è stato annunciato il debutto di Inter-Europol per la prima volta con un’Oreca LM P2 affidata al campione in carica delle Prototype Challlenge, Justin McCusker, a Rob Hodes ed al “regular” Kuba Jakub Smiechowski.

Novità in negativo, seppure in chiave 2021 in casa Mazda. Il costruttore nipponico ha infatti annunciato che il programma DPi per il prossimo anno verrà ridotto ad una sola unità Oliver Jarvis ed Harry Tincknell, con Jonathan Bomarito quale terzo pilota per le gare lunghe.

Tristan Nunez, da sempre coinvolto nei programmi Mazda, fungerà da ambasciatore del marchio, che tende un occhio alla nuova piattaforma LMDh, che dovrebbe debuttare nel corso del 2022.

Grande successo sta invece avendo l’ammissione delle LM P3 nel calendario del prossimo anno. L’IMSA ha già reso noto che dovrà operare delle scelte sui team da ammettere in griglia, tra cui non dovrebbe mancare, almeno a Daytona, United Autosports. Il team di Zak Brown e Richard Dean ha già fatto sapere di voler essere al via del season opener con due JS P320, ovviamente previa accettazione dell’iscrizione da parte dell’ente organizzatore.

WTR

A sorpresa infine, Max Angelelli si è separato dal vecchio compagno di avventure Wayne Taylor. Il due volte vincitore di Daytona ha ceduto il suo 49% del Wayne Taylor Racing per trascorrere più tempo in Italia con la sua famiglia. Forse determinanti nella decisione, dopo oltre 20 anni di militanza agonistica negli States, i motivi di salute che lo scorso anno hanno tenuto il bolognese lontano dal muretto dei box. Auguriamo ad Angelelli il meglio in questa sua nuova dimensione.

Piero Lonardo

Foto: JDC Motorsports, Piero Lonardo, Wayne Taylor Racing

Acura7

USCC – Mid-Ohio, Qualifiche e Gara: Castroneves-Ricky Taylor, tre di fila

Sembrano averci preso gusto Helio Castroneves e Ricky Taylor, protagonisti a Mid-Ohio della terza vittoria di fila della Acura #7 nel WeatherTech SportsCar Championship.

Le due DPi del Team Penske, qui sul circuito di casa (lo stabilimento Acura dista meno di 100 km dalla pista) hanno dominato libere e qualifiche, conquistando nella primissima mattinata odierna la pole position con Dane Cameron a precedere di appena 16 millesimi il popolare “Spider-man”.

Nelle altre due classi, assenti come noto le LM P2, si imponevano Jordan Taylor con la Corvette #3 e Aaron Telitz con la Lexus #12. Gar Robison, P4 tra le GTD con la McLaren del Compass Racing, veniva retrocesso in fondo allo schieramento per altezza da terra non conforme

Al via però Castroneves si lasciava sorprendere dalla Cadillac di Pipo Derani e dalla Mazda di Jonathan Bomarito, i quali davano la caccia a Cameron. Facevano le spese della bagarre della partenza altri due protagonisti, Jesse Krohn con la BMW M8 GTE #24 e Frankie Montecalvo con la Lexus #12. Il primo riprendeva dal fondo dello schieramento dopo un’uscita di strada, mentre per la RC F GT3, col cofano anteriore vistosamente danneggiato, iniziava un lungo calvario di soste mentre il compagno di squadra Telitz perdeva la leadership della categoria a favore dell’Acura di Matethw McMurry. Frattanto le due Corvette si riavvicendavano in testa alla GTLM a causa di un errore di Oliver Gavin, che in partenza aveva superato Jordan Taylor.

Il primo colpo di scena dopo appena 35 minuti, con la Mazda di Oliver Jarvis protagonista di un duro contatto con la BMW M6 GT3 di Robbie Foley, che rimaneva ferma lungo la pista. Della prima neutralizzazione approfittavano tutte le DPi, con Castroneves che riprendeva la terza piazza anticipando un doppio giro di penalizzazioni per le Mazda, che erano costrette ora ad inseguire dal fondo.

La leadership di Juan Pablo Montoya, subentrato a Cameron, era però di breve durata, perché il colombiano andava largo in curva 6 in fase di doppiaggio, perdendo un paio di posizioni a favore di Derani e Castroneves.

La seconda Full Course Yellow dopo 90’ di gara, per un contatto fra l’Audi di Rob Ferriol e la Lamborghini di Andy Lally, ritenuto colpevole del contatto dalla direzione gara. Montoya ne approfittava per ritornare al comando grazie ad un lunghissimo doppio stint delle sue Michelin, mentre era cCambio della guardia anche tra le due BMW, con la #24, ora nelle mani di Connor de Philippi, a superare John Edwards. Ricordiamo che la GTLM oggi era orfana delle due Porsche a causa del contagio di alcuni meccanici sopravvenuto a Le Mans che ha consigliato i vertici sportivi della casa di Stoccarda di lasciare a casa i propri piloti.

In GTD erano Jack Hawksworth e Paul Holton ad approfittare della situazione, rifornendo un attimo prima della chiusura della corsia box, costringendo Mario Farnbacher, ora al volante sull’Acura capolista, ad inseguire. Il pilota tedesco a meno di un’ora dal termine veniva buttato fuori in malo modo dal pilota della McLaren, ritenuto colpevole di condotta antisportiva dai marshals e penalizzato con uno Stop&Go+30”.

Davanti, erano le due Acura DPi a menare le danze, con Montoya che cedeva il comando a Ricky Taylor, subentrato a Castroneves, che a sua volta doveva contenere l’assalto di Felipe Nasr, ora sulla Cadillac #31. A poco più di 40’ dal termine terminava anche la lunghissima prova di Sebastien Bourdais, che portava la Cadillac del Mustang Sampling/JDC Miller sino alla terza piazza. Meno fortuna invece per l’altra vettura del team, con Tristan Vautier costretto a parcheggiare lungo la pista, provocando la terza neutralizzazione.

I 20 minuti di shooutout finale vedevano l’assalto di Montoya, finalmente con gomme fresche, al podio. Uno dopo l’altro gli avversari cedevano al ritmo forsennato dl colombiano, che purtroppo ad appena 7’ dalla bandiera a scacchi andava in testacoda in curva 1 un attimo dopo aver segnato il best lap della gara. Terminava così con Ricky Taylor a precedere di 6 decimi sotto la bandiera a scacchi la Cadillac di Nasr per la terza vittoria di fila su sei gare. Più lontana l’altra Cadillac del WTR e le due Mazda, mentre Montoya chiudeva in P7, dietro anche la Cadillac di Bourdais e Barbosa.

Podium

Nella cortissima classifica generale, il WTR continua a condure con 180 punti contro i 177 del solo Pipo Derani, ed i 175 dei vincitori odierni. A seguire con 172 Tincknell e Bomarito, inseguiti ad una lunghezza da Bourdais e Barboba e a 5 dai compagni di squadra Jarvis e Nunez.

Corv3b

In GTLM, con la vittoria odierna, la quarta in stagione, Jordan Taylor ed Antonio Garcia allungano ulteriormente sui compagni di squadra Gavin e Milner, portando a 18 punti il proprio vantaggio in classifica.

Lex14

Telitz ed Hawksworth dal canto tornano alla vittoria tra le GTD dopo il Grand Prix of Sebring ed accorciano sull’equipaggio della Acura campione in carica, quinto al traguardo. Nel mezzo a completare la top five di categoria, la Mercedes del Riley Motorsports, capace di resistere all’assalto finale della Porsche di Patrick Long, e l’Aston Martin dello Heart of Racing, graziata ancora una volta da un BoP favorevole (-30 kg).

La massima serie endurance americana tornerà il 9 ottobre per il round tutto GT di Charlotte, che ricordiamo è andato a sostituire la gara di Lime Rock. DPi ed LM P2 torneranno ad essere della partita invece il 17 ottobre per la 23ma Petit Le Mans.

Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

Foto: IMSA, Team Penske

Acuras

USCC – Solo 24 a Mid-Ohio. Acura DPi per WTR e MSR nel 2021

Dopo Le Mans, l’endurance mondiale ritorna ai campionati continentali, ed il primo a scendere in pista è il WeatherTech SportsCar Championship con la gara di Mid-Ohio, che sarò aperta a 6.000 spettatori.

Come già diffuso su queste pagine, a seguito del contagio avvenuto all’interno del Team Manthey, le due Porsche ufficiali non saranno della partita, così come anche la Ferrari di Scuderia Corsa, ancorchè con diverse motivazioni che nulla hanno a che vedere col COVID.

La lista dei partecipanti si riduce così, a causa dell’assenza anche delle LM P2, non previste dalla schedule, dalle nominali 27 a 24 macchine, con le sole Corvette e BMW a gareggiare in GTLM.

Novità tra le DPi, con Gabriel Aubry ad affiancare Tristan Vautier in una line-up tutta tricoleur la Cadillac #85 del JDC-Miller, che perde anche la classica colorazione gialla per la quale era soprannominata “Banana boat”.

JDC

Da segnalare, oltre al rientro dei tanti partecipanti alla 24 Ore della Sarthe, tra cui Harry Tincknell, rinforzo di lusso sulla Aston Martin vincitrice in GTE-Pro, il ritorno di un paio di vetture nella GTD, l’Acura NSX GT3 del Gradient Racing e l’Audi dell’Hardpoint Racing, impegnate nella Michelin Sprint Cup. La R8 LMS parteciperà inoltre anche ai due appuntamenti finali del campionato, la Petit Le Mans e la 12 Ore di Sebring.

Dal punto di vista del Balance of Performance, solo cambiamenti marginali per le DPi (3 litri in più per Cadillac e Mazda rispetto alla 6 ore di Road Atlanta) a parte i ben 30 kg di abbuono per la Aston Martin GT3. Sempre nella GTD, variazioni minime alle capacità dei serbatoi di Lexus (+2 litri) Porsche (+1 litro) ed Acura (-1 litro).

Ma le notizie più importanti del momento provengono fuori dal paddock, con Acura che ha scelto il Wayne Taylor Racing ed il Meyer Shank Racing per gestire in pista le sue ARX-05 DPi, che come noto dalla stagione 2021 saranno orfane del Team Penske.

Per Taylor si tratta di un ritorno alle origini, dopo un lunghissimo sodalizio col gruppo GM, avendo già corso negli anni ’90 con le vetture del marchio giapponese, mentre per Shank si tratta dell’evoluzione del rapporto instaurato con le NSX GT3, già campioni lo scorso anno tra le GTD, NSX che dalla prossima stagione dovranno essere schierate da altri.

L’appuntamento in pista è per le 6.10 PM locali di venerdì 25 settembre con le prime libere. Sabato in programma la seconda sessione di libere alle 10.55 AM, mentre qualifiche e gara, quest’ultima della durata classica di due ore e 40 minuti, entrambe domenica 27, a partire rispettivamente dalle 8.00 AM e dalle 2.05 PM.

Piero Lonardo

L’entry list di Mid-Ohio

Foto: JDC, Acura

_PL53322

USCC – Ecco il calendario 2021, con le LM P3 ed un nuovo sistema di punteggio

Come annunciato nelle scorse settimane, diffuso nella giornata statunitense di mercoledì a cura del presidente John Doonan il cosiddetto “State of the series”, vale a dire la presentazione annuale dei programmi delle serie IMSA ed in particolare del WeatherTech SportsCar Championship.

In prima battuta il calendario 2021, che dopo le vicissitudini legate al COVID dell’attuale stagione, è improntato verso il ritorno alla normalità. Si comincerà come sempre con la Rolex 24 at Daytona, il 28-31 gennaio prossimi, ma i test collettivi, la Roar Before the 24, come già reso noto in precedenza, verranno posticipati dalla prima settimana di gennaio a ridosso della gara, che sarà la prima ad ospitare le LM P3.

Come da insistenti rumors infatti, i prototipi entry level, già protagonisti della Prototype Challenge, saranno chiamati a rimpinguare la griglia che nella prossima stagione sappiamo perderà almeno quattro entry “di peso”, vale a dire le due Acura Penske DPi, con le ARX-05 destinate ad essere portate in pista da un’altra squadra, e le due Porsche North America, protagoniste in GTLM.

La schedule del prossimo anno si dipana poi quasi totalmente ricalcando quella prevista per l’attuale stagione, con la 2 ore di Sebring ricollocata a marzo prima di Long Beach e via così fino alla 24ma Petit Le Mans, in programma dal 6 al 9 ottobre 2021. Uniche novità, lo spostamento di Laguna Seca la settimana dopo Long Beach, e la data TBA tra maggio e giugno che verrà quasi certamente concretizzata col ritorno a Detroit Belle-Isle insieme all’IndyCar Series.

Niente da fare né per il “Roval” di Charlotte, che è atteso a ricevere la serie endurance a stelle e strisce ai primi di ottobre, né tantomeno, almeno per ora, per l’auspicata gara di durata sul tracciato interno di Indianapolis.

Tornando alla composizione della griglia, le LM P2 e le LM P3 saranno presenti, oltre alla partecipazione senza punteggio di Daytona, in sei venue, mentre le altre tre categorie, DPi, GTLM e GTD, in dieci; per queste ultime verrà riproposta anche la cosiddetta Sprint Cup, che consterà invece di otto appuntamenti. Le LM P2 potranno schierare anche un pilota platinum da affiancare al bronze driver obbligatorio.

Novità anche per quanto riguarda i punteggi, che verranno moltiplicati per 10, a partire da 350 punti al primo classificato di ogni categoria in luogo degli attuali 35, e a cui si aggiungeranno punti anche per le qualifiche, secondo l’attuale sistema (35, 32, 30 etc..).

Sempre relativamente alle qualifiche, rimarrà invariato il format delle categorie Pro, DPi e GTLM, ma cambierà quello delle categorie Pro-Am (LM P2, GTD e dal 2021, LM P3), che si svolgerà in due fasi: in un primo momento i piloti Am qualificheranno le vetture sullo schieramento, utilizzando un treno nuovo di pneumatici che verrà rimontato alla partenza, mentre i piloti professionisti in un secondo turno, sempre con gomme fresche, si disputeranno il punteggio riservato alle qualifiche.

Tante novità quindi, con un occhio al passato ed uno al futuro, per una stagione di chiara transizione, in attesa delle novità tecniche condivise con i vertici di WEC ed ACO. Al riguardo, nessuna indicazione riguardo l’auspicata partecipazione delle Hypercar già a partire da Daytona, né tantomeno sulle tempistiche relative all’introduzione delle nuove LMDh, che si sottiene ormai posticipata al 2023.

Piero Lonardo

Il calendario 2021 del WeatherTech SportsCar Championship

22-24 Gennaio – Roar Before Rolex 24 (DPi, LMP2, LMP3, GTLM, GTD)

28-31 gennaio — Rolex 24 at Daytona (DPi, GTLM, GTD, + LM P2 ed LM P3 senza punteggio)

17-20 Marzo — Mobil 1 Twelve Hours of Sebring (DPi, LMP2, LMP3, GTLM, GTD)

16-17 Aprile — Long Beach (DPi, GTLM, GTD)

23-25 Aprile — WeatherTech Raceway Laguna Seca (DPi, LMP2, GTLM, GTD)

14-16 Maggio — Mid-Ohio Sports Car Course (DPi, LMP3, GTD)

TBA — Detroit Belle Isle (DPi, LMP2, GTD*)

24-27 Giugno — Sahlen’s Six Hours of The Glen (DPi, LMP2, LMP3, GTLM, GTD)

2-4 Luglio — Canadian Tire Motorsport Park (DPi, LMP3, GTLM, GTD*)

16-17 Luglio — Lime Rock Park (GTLM, GTD)

6-8 Agosto — Road America (DPi, LMP2, LMP3, GTLM, GTD)

20-22 Agosto — Virginia International Raceway (GTLM, GTD)

6-9  Ottobre — Motul Petit Le Mans (DPi, LMP2, LMP3, GTLM, GTD)

* Gare Valide solo per la WeatherTech Sprint Cup, riservata alla GTD

Foto: Piero Lonardo