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WEC – Le Mans: la gara riprende vita con le Ferrari all’attacco

La pista asciutta ha regalato nuovamente una gara a Le Mans, e che gara. Una nuova Safety Car propiziata dall’uscita di strada di Daniel Mancinelli, ribaltatosi all’ingresso di Indianapolis, rimescolava le carte in tavola.

In precedenza il duello a distanza fra la Porsche #6, ora con Laurens Vanthoor e la Toyota di Ryo Hirakawa si risolveva a favore del primo; frattanto l’altra 963 ufficiale #4 chiudeva il proprio impegno schiantandosi anch’essa ad Indianapolis.

Le due Ferrari di Antonio Fuoco e Robert Shwartzman perdevano in un primo momento contatto dai leader, ma una seconda incredibile uscita di strada da parte delle Peugeot di Nico Müller dietro la vettura di servizio non solo catapultava davanti la Cadillac di Earl Bamber davanti alla Porsche di Fred Makowiecki, ma si portava dietro le due 499P.

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Al restart, con ancora cinque ore e mezza sul cronometro, era Sebastien Buemi a rompere gli indugi, portandosi davanti al compagno di squadra per la quinta piazza; Kobayashi, afflitto da qualche problema tecnico non meglio definito, cedeva poi anche ad Estre, subentrato sulla 963 #6.

Anche Fuoco innescava una battaglia con Shwartzman, che dopo un paio di giri passava per andare a prendere la Porsche #5 e passare al comando, mentre la Cadillac si era già portata ai box per la propria sosta. Destino amaro per le altre due V-Series.R, con la #3 ai box in un lago d’olio e la #311 schiantatasi con Pipo Derani alla guida.

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Tra le LM P2, Lorenzo Fluxa ha avuto la meglio con la vettura del Cool Racing per il secondo posto su AF Corse e si pone dietro all’Oreca #10 di Vector Sport. In GT3, dietro la Porsche #91 emerge ora la BMW superstite, mentre le due McLaren di United Autosports hanno approfittato della situazione per ricongiungersi alle spalle dei due battistrada scavalcando la Lamborghini delle Iron Dames.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo la diciottesima ora di gara

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WEC – A Le Mans si torna a correre dopo la lunga nottata dietro la Safety Car

La pioggia non ha dato tregua durante la notte a Le Mans e la direzione gara ha preferito mantenere in pista la Safety Car sino ad oltre lo scoccare della 16ma ora. Fino a quel momento le vetture sono state ricompattate e la corsa è in pratica ripartita da zero.

Il trio di testa che comprende la Toyota #8, la Porsche #6 e la Toyota #7 non si è scomposto, nonostante una sosta anticipata da parte di Nicky de Vries. Le Ferrari #50 e #83 hanno presto avuto la meglio sulla Cadillac #2 e, una volta asciugate le traiettorie, si sono portate alla caccia dei primi. In compenso è stata assegnata una nuova penalità alla Ferrari #51, un drive-through per velocità eccessiva in periodo di Full Course Yellow.

Nel giro dei primi ancora undici vetture. In pratica si è creata una “classe B” per le LMH che comprende la Cadillac di Action Express, le due Peugeot, le due Lamborghini, l’Isotta Fraschini e la Porsche Proton, gravata dai problemi alla chiusura della portiera nelle primissime fasi di gara.

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Lotta appassionante anche tra le LM P2, dove l’entry di AF Corse ha dovuto cedere il comando della categoria a Vector Sport, con la #22 di United Autosports ed Inter-Europol ad inseguire da presso.

Si scompongono invece le due coppie al comando delle GT3, per i problemi di freni alla Porsche #92 che lasciano sola la gemella di Manthey EMA con un vantaggio minimo sulla McLaren #95. La Lexus #87, penalizzata un attimo prima della lunga neutralizzazione (ricordiamo che a Le Mans non è mai stata data una bandiera rossa) per speeding in pitlane, ha ceduto la posizione di terzo incomodo alla Lamborghini delle Iron Dames.

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Al momento splende un magnifico sole, ma le previsioni danno il ritorno della pioggia, ancora una volta in forma sostenuta, a partire dalle 14.00 e fino al termine della gara.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo la sedicesima ora di gara

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WEC – A metà gara torna la pioggia a Le Mans e la gara si neutralizza

Pioggia ancora protagonista nelle prime ore della notte a Le Mans. Una leggera precipitazione si è trasformata in qualcosa di più consistente e questo è bastato per fornire la giustificazione alla direzione gara per riportare in pista la Safety Car.

La Toyota #8, ora con Brendon Hartley, mantiene il comando sulla Porsche #6 del polesitter Kevin Estre. In attesa del completamento del ciclo di pitstop, la Cadillac #2 e la Ferrari #51 precedono la seconda GR010-Hybrid di Josè Maria Lopez. A nostro avviso saranno comunque decisive le prime ore di luce, specie se la pioggia proseguirà a tormentare il Circuit de la Sarthe.

In questo periodo non sono state solo le LMH a fornire spunti. In particolare, tra le LM P2, la vettura del Nielsen Racing, ancora ben in contention per il successo di classe, buttava fuori alle Porsche la già sfortunata Ford Mustang #77 in fase di doppiaggio. Entrambe le vetture terminavano nella ghiaia e l’Oreca #24 veniva considerata colpevole e gli veniva comminato uno Stop&Go. La vettura di Crowdstrike by APR dal canto suo, perdeva la ruota posteriore sinistra e rimaneva a bordo pista. Il quintetto di testa è ora comandato dall’entry Pro/AM di AF Corse sulla #37 di Cool Racing.

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Tra le GT3, si inizia a profilare l’ennesimo dominio delle Porsche Manthey, eventualmente addirittura con una doppietta, dovessero i valori in campo rimanere immutati nella seconda metà di gara. Dopo 12 ore infatti Alex Malykhin conduce su Yasser Shahin. Seconda forza le McLaren di United Autosports; la terza 720S di Inception Racing invece, partita dalla pole, è costretta ad inseguire da lontano dopo aver perso terreno nelle fasi iniziali per un’uscita di strada.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo la dodicesima ora di gara

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WEC – Ferrari AF Corse penalizzata e diversi ritiri. Davanti ora c’è Toyota. Stop per la BMW #46

Una nuova penalizzazione, sempre ad una Ferrari, va a modificare sostanzialmente lo status quo della 24 Ore di Le Mans. Colpita questa volta la #83 AF Corse, ritenuta rea del contatto terminale con la BMW #15.

I 30” di Stop&Go assegnati vanificano, almeno per ora, la bella prova di Kubica, Shwartzman e Ye, propiziata da uno stint sulle slick con pista umida nelle fasi iniziali. Largo quindi alla Toyota #8, ora con Sebastien Buemi, che dopo 9 ore di gara vanta 16” sulla Porsche #6 tornata nelle mani di Laurens Vanthoor e 24” sull’altra GR010-Hybrid di Kamui Kobayashi. Le Ferrari inseguono il gruppetto di testa insieme alla Cadillac #2.

Nel frattempo l’altra V-Series.R ha collezionato un paio di uscite di pista ma, grazie alle eterne neutralizzazioni ed al passaround poste in essere dalla direzione gara, sconta un solo giro reale di ritardo.

Terminata invece la gara delle Alpine, a causa di problemi di motore per entrambe nel corso della quinta ora. Gli altri ritiri nel corso della serata riguardano le Oreca LM P2 di Proton e Duqueine e la BMW LMDh di cui sopra. Difficile da commentare la gara delle Peugeot, che sembrano correre in una categoria a parte con le Lamborghini LMDh. Prosegue invece orgogliosamente la corsa dell’Isotta Fraschini, seppur ultima e distanziata di 3 tornate dal leader.

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La lotta per il comando delle LM P2, dopo il problema alla ruota anteriore sinistra che ha rallentato i vincitori dello scorso anno di Inter-Europol, ha visto l’alternanza fra Vector Sport e Cool Racing, quest’ultima grazie all’effort di Lorenzo Fluxa ha conquistato il comando nel corso della sesta ora, ma in contention sono tornate anche “Spike” grazie a Louis Deletraz, e la #183 di AF Corse, nelle mani di Ben Barnicoat e Nico Varrone. Sono comunque ancora ben sette, nonostante la pioggia di penalità per mancato rispetto delle slow zone e delle safety car.

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Tra le GT3, l’alternanza dei piloti andava a favorire la BMW #46, quella di Valentino Rossi per intenderci, che riusciva ad accumulare un discreto vantaggio sulla concorrenza. Ahmad Al Harty però al termine della nona ora rovinava tutto uscendo dopo la Dunlop. Al comando ora ci sono le due Porsche Manthey, nonostante una disavventura della #92 all’entrata box, sulla Ford #77. Problemi invece per l’altra Mustang full-season WEC, costretta ad una lunga riparazione ai box dell’impianto sterzante. In difficoltà anche la Ferrari del JMW, protagonista delle fasi iniziali, mentre al contrario la #155 di Spirit of Race/Formula Racing si mantiene nel gruppetto dei migliori.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo la nona ora di gara

http://fiawec.alkamelsystems.com/Results/13_2024/04_LE%20MANS/541_FIA%20WEC/202406151600_Race/Hour%209/03_Classification_Race_Hour%209.PDF

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WEC – Ferrari in spolvero nelle prime fasi a Le Mans

Le Ferrari sembrano le vetture da battere in gara, almeno da quanto si può evincere dalle prime fasi di questa 24 Ore di Le Mans. Al via, Nicklas Nielsen ci mette un paio di curve per sbarazzarsi di Sebastien Bourdais e la Cadillac che gli stava davanti in griglia, e prima del termine del primo giro passa al comando su Laurens Vanthoor e la Porsche in pole. Antonio Giovinazzi si ricongiungerà poi al compagno. Louis Deletraz con l’Oreca di AO by TF e Frederick Schandorff con la McLaren di Inception Racing mantengono la leadership in LM P2 e GT3.

La Porsche #6 tornerà per un breve periodo al comando dopo il primo giro di pit, dove la #51 andava a scontare insieme alla 499P #83, la penalità di 10” assegnata in qualifica; Nielsen, che ritornava presto al comando, riceveva una sanzione per unsafe release consistente in altri 10” anche per la sua Ferrari.

Subito problema per la BMW #15, che si girava sbattendo alle Esses de la Foret, mentre era Ben Keating a chiamare in causa le prime bandiere gialle, girandosi con la sua Oreca #23 all’entrata del ponte Dunlop. La Porsche Proton #99 dal canto suo riportava ancora una volta problemi alla chiusura della portiera, perdendo 3 giri per la sua sistemazione.

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Al termine della seconda ora faceva capolino la pioggia con uno scroscio di breve durata ma deciso, ed i major contender optavano per le wet, tutti fuorchè le due Ferrari #50 ed #83, con quest’ultima a portarsi al comando, grazie a Robert Kubica che aveva la meglio su Nielsen.

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Le due 499P riprendevano però l’ordine precedente allo scadere della seconda ora, per poi ritornare nuovamente a ruoli invertiti poco dopo con Robert Shwartmann davanti ad Antonio Fuoco, approfittando di una sosta in regime di Slow Zone causata dalla BMW di Robin Frijns, fuori rovinosamente alla chicane Ford, contestuale ad un testacoda della Ferrari di Thomas Flohr, che diventa la prima vettura ritirata di questa Le Mans. Michael Christensen, ora al volante della Porsche #5, è preso nel mezzo delle due LMH del Cavallino.

Le Cadillac hanno sofferto più di tutte la fase mista e sono precipitate in classifica, a vantaggio della Porsche Jota #12, ricostruita nella nottata di giovedí dopo il botto in prova, che riconquista la top five davanti alla Toyota di Sebastien Buemi. L’altra GR010-Hybrid è in fase di rimonta dopo il contatto nel warm-up con la Lexus #78.

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Nelle altre classi, dato il continuo avvicendarsi tra Pro e gentlemen, è Patrick Pilet ora a condurre tra le LM P2 per Vector Sport dopo una penalità ai danni della entry di Proton, che nel frattempo si era avvantaggiato su “Spike”. Tra le infine GT3 è Esteban Masson con la Lexus a primeggiare in questa fase dopo la sosta della Ferrari del JMW.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo la seconda ora di gara

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WEC – Imola sbanca e prolunga sino al 2028

Sorpresa per il motorsport nostrano alla Press Conference ACO: Imola prosegue la sua collaborazione col WEC e prolunga addirittura sino al 2028.

Necessaria la costruzione di 4 nuovi box per permettere l’allargamento della griglia a 40 vetture, come da nuovo regolamento sportivo della serie. Confermata anche la presenza di almeno 2 vetture per marchio. Confermate in sostanza tutte le attuali venue.

Tra le altre novità, il prolungamento dell’omologazione delle LMH di altri due anni, fino al 2029 compreso, e delle attuali LM P2 fino a tutto il 2027. La nuova generazione della spina dorsale di ELMS ed Asian LMS sarà più leggera e con motori di cilindrata ridotta.

Riguardo infine l’idrogeno, da sempre un pallino dell’ente organizzatore, ufficializzato il suo utilizzo in forma liquida, per una categoria che dovrebbe finalmente vedere la luce a partire dal 2028.

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Presente tra gli altri Alessandra Todeschini per Ferrari, a ricevere il Positive Innovation Award. Ferrari ha ottenuto la certificazione di livello Three-Star all’interno del programma FIA Environmental Accreditation Framework.

Piero Lonardo

Foto: ACO, Piero Lonardo

2025 FIA WEC Calendar

21/22 February 2025               Official Prologue (QAT)

28 February 2025                     Qatar 1812Km (QAT)

20 April 2025                             6 Hours of Imola (ITA)

10 May 2025                              TotalEnergies 6 Hours of Spa-Francorchamps (BEL)

14/15 June 2025                       24 Hours of Le Mans (FRA)

13 July 2025                              Rolex 6 Hours of São Paulo (BRA)

7 September 2025                   Lone Star Le Mans (USA)

28 September 2025                 6 Hours of Fuji (JPN)

8 November 2025                    Bapco Energies 8 Hours of Bahrain (BAH)

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WEC – Hartley chiude in bellezza le libere di Le Mans. Attesa per la schedule 2025

L’ultima ora di libere in programma a Le Mans ha visto primeggiare Brendon Hartley e la Toyota #8. Il tre volte vincitore ha fissato presto i cronometri sui 3.29.451 prima che una leggera pioggia andasse a peggiorare le prestazioni in pista.

Dietro il portacolori del Gazoo Racing, Miguel Molina con la Ferrari #50 e Sheldon van der Linde con la BMW #20 “Art car”.

Nelle altre categorie, migliore prestazione nelle LM P2 per Clement Novalak di Inter-Europol e Esteban Masson sulla Lexus RC F GT3 #87.

Alla sessione non hanno partecipato diverse vetture, fra cui la Porsche Jota #12, che sarà totalmente ricostruita partendo da un telaio nuovo fatto arrivare appositamente da Stoccarda. Una volta terminate le operazioni lo shakedown, essendo indisponibile la pista della Sarthe fino al warm-up di sabato alle 12.00, verrà effettuato in un vicino aeroporto.

Diffusa anche la griglia di partenza, che vede la Cadillac #2 retrocessa di cinque posizioni in griglia in seguito alla penalità assegnata a Spa nei confronti di Earl Bamber. A domani per le novità della tradizionale conferenza ACO; si attende soprattutto il calendario 2025 con una probabile conferma complessiva delle attuali location, a parte il ritorno a Monza della tappa italiana.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 4

La griglia di partenza della 92ma 24 Ore di Le Mans

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WEC – Estre beffa Cadillac e Ferrari nell’Hyperpole di Le Mans

Hyperpole al cardiopalma quella della 92ma 24 Ore di Le Mans, che nel finale premia Kevin Estre, autore di 3.24.634 che vale la partenza al palo per la Porsche Penske #6.

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Le fasi iniziali avevano visto primeggiare le due Ferrari di Antonio Fuoco ed Alessandro Pier Guidi, ma Sebastien Bourdais ha rimesso tutto in discussione, scavalcando le due 499P un attimo prima che Dries Vanthoor finisse sulle barriere a Indianapolis.

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Era già festa nel box Cadillac, alla presenza di Bourdais sr., ma c’erano ancora da disputare 7.41 di una sessione iniziata in ritardo per permettere la riparazione delle protezioni dopo la race 1 della Road to Le Mans.

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Le due Ferrari si scambiavano le posizioni e la #51 arrivava a mezzo secondo dal leader, che a sua volta cedeva la prima posizione all’altra V-Series.R di Alex Lynn per 34 millesimi, ma l’illusione della doppietta Caddy durava meno di un amen, con Estre che grazie ad un terzo settore monstre riusciva a piazzarsi davanti a tutti per la gioia del “Captain”, presente per l’occasione. Chiude l’elenco delle LMH classificate l’Alpine #35, a 1” dal vertice.

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Avvincente anche la lotta nelle altre due categorie, con Louis Deletraz che non si fa scappare la pole delle LM P2 con “Spike”, il dragone di AO by TF, precedendo di ben 6 decimi Job Van Uitert di IDEC Sport.

Clamorosa pole infine per Inception Racing e Brendan Iribe in GT3, 8 decimi meglio di Alex Malykhin con la Porsche di Pure Rxcing, che a sua volta precede di appena 10 millesimi l’unica Ferrari 296 di Giacomo Petrobelli del JMW.

Il programma odierno terminerà fra poco con la quarta sessione di libere. Domani invece la giornata sarà dedicata alle attività promozionali, compresa la tradizionale press conference dell’ACO e la Parade des pilotes in centro a Le Mans, in attesa dello start della 24 Ore, alle 16.00 di sabato 15 giugno.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati dell’Hyperpole

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WEC – Le Mans: Fuoco ruba il primato a Porsche nelle libere 3. Jota #12 out per l’Hyperpole

Antonio Fuoco all’ultimo istante balza davanti a tutti nella classifica delle libere 3 a Le Mans. L’alfiere di Ferrari col tempo di 3.27.283 ha sopravanzato Kevin Estre con la Porsche #6. Terzo tempo per il migliore delle qualifiche, Dries Vanthoor e la BMW #15 davanti a sua volta a Sebastien Bourdais con la Cadillac #3. I primi quattro sono racchiusi in appena due decimi.

Alla sessione non ha preso parte la Porsche Jota #12, vittima di un incidente nelle libere 2, per la quale è stato fatto arrivare nientemeno che un nuovo telaio, e non parteciperà alla Hyperpole. Grossi problemi anche per la McLaren di Inception Racing, fuori a Tertre Rouge, protagonista dell’unica red flag della sessione.

Tornando alla sessione, primati di classe per Mathias Beche e l’Oreca LM P2 del Panis Racing davanti a Malthe Jakobsen, Louis Deletraz e Nico Varrone, mentre tra le GT3 il miglior tempo è stato segnato da Gregoire Saucy con la McLaren #59 di United Autosports davanti alla Lamborghini Iron Lynx di Franck Perera. La Ferrari di GR Racing ha potuto partecipare attivamente alla sessione ottenendo il terzo tempo con Daniel Serra dopo il lungo lavoro dei meccanici per sostituire tutti i cablaggi elettrici della 296 GT3.

A fra poco per l’Hyperpole che assegnerà le prime otto posizioni per categoria della 92ma edizione della 24 Ore di Le Mans.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

 

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WEC – Toyota chiude al comando la lunga giornata di Le Mans. Penalità assurda per due Ferrari

Sebastien Buemi ha chiuso la giornata odierna a Le Mans segnando il miglior tempo nella seconda sessione di libere. L’alfiere del Gazoo Racing ha riportato in alto il costruttore nipponico dopo la disastrosa sessione di qualifica, fissando presto i cronometri sul 3.27.474, scavalcando la Ferrari AF Corse di Robert Kubica, a mezzo secondo dal leader, davanti a propria volta alla Porsche di Kevin Estre.

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Il migliore delle qualifiche, Dries Vanthoor, è stato protagonista di un contatto con le barriere ad Indianapolis nel finale di sessione, ma il turno è stato chiuso definitivamente dall’uscita da parte della Porsche Jota di Callum Ilott.

Ma il fatto più eclatante riguarda le Ferrari, in quanto due LMH del Cavallino, la #51 e la #83 di AF Corse dovranno scontare una penalità di 10” in gara al primo pitstop per non avere rispettato la procedura in pitlane, posizionandosi al di fuori dello spazio previsto. Personalmente crediamo che questo spettacolo (vedi foto) dovesse essere premiato, invece i legislatori di Le Mans hanno deciso altrimenti.

Tornando ai risultati delle prove, migliore prestazione tra le LM P2 ancora una volta per Malthe Jakobsen per Cool Racing con 3.35.386 e tra le GT3 per Dennis Olsen sulla Ford Mustang #88 di Proton Competition con 3.56.689.

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Alla sessione hanno partecipato tutte e 62 le vetture, compresa la Ferrari 296 GT3 del GR Racing, che si è limitata ad alcuni in&out dopo la sostituzione del motore.

Giovedí si riprende con un programma simile che comincerà alle 15.00 con le libere 3, mentre alle 20.00 sarà la volta dell’Hyperpole. Un’ultima ora di libere partirà infine alle 22.00.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2