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GTWC Europe – La Lamborghini del GRT Grasser davanti a tutti nelle qualifiche di Spa

La Lamborghini del GRT Grasser Racing Team segna il giro veloce nelle qualifiche della 24h di Spa, prova regina del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS. Franck Perera, Marco Mapelli e Jordan Pepper hanno fatto la differenza col tempo combinato di 2.15.275.

Q2

Dopo la Q1, limitata agli equipaggi con quattro piloti e controllata dall’Audi #111 CSA Racing, la Q2 ha visto Ferrari all’attacco con Alessio Rovera (AF Corse – Francorchamps Motors Ferrari #51) che ha stampato il miglior giro con solo 13 millesimi di scarto nei confronti di Franck Perera (GRT Grasser Racing Team Lamborghini #163).

SSR Performance Porsche #92, Kessel Racing Ferrari #74 (Bronze) e Sainteloc Racing Audi #26 (Gold) si sono inseriti nell’ordine in un turno accorciato di tre minuti per un errore a Fagnes da parte della Porsche #61 di EBM.

Q3

Nel terzo turno è stato Vincent Abril a collocare al primo posto la Ferrari #71 davanti all’auto gemella affidata a Davide Rigon. Ottimi segnali da parte della Mercedes #48 Winward di Daniel Morad e della temibile Porsche #92 SSR Performance di Matt Campbell. Leggermente più attardate le BMW, out virtualmente dalla Top Ten nella graduatoria combinata alla vigilia della singola Q4.

Q4

L’ultima sessione, dopo una breve bandiera rossa per un problema alla McLaren #159 Garage 59 a Les Combes, è entrata nel vivo con Alessandro Pier Guidi che ha provato a tenere al top la Ferrari 296 GT3 #51. Il piemontese ha dovuto arrendersi al ritorno di Lucas Auer (Winward Mercedes #48) e Franck Perera (GRT Lamborghini). Quest’ultimo ha guadagnato il primato assoluto con il margine minimo di 46 e 96 millesimi nei confronti della Ferrari #51 e della Mercedes #48 del Team MANN-Filter.

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A seguire nella top five combinata la Ferrari #71 e l’Aston Martin #7 di ComToYou Racing. Pole in Gold per Paul Evrard/Gilles Magnus/Jim Pla/Ugo de Wilde (Sainteloc Racing Audi #25) e giro veloce in Bronze per Louis Prette/Miguel Ramos/Adam Smalley/Marvin Kirchhöfer Garage (59 McLaren #188).

Al vertice in Silver e Pro-Am rispettivamente Daan Arrow/Colin Caresani/Tanart Sathienthirakul/Esteban Masson (Winward Racing Mercedes #57) e Rio/David Pun/Kevin Tse/Indy Dontje (Uno Racing Team with Landgraf Mercedes #16),

Si prosegue con i 90′ di libere in notturna mentre nella giornata di domani a partire dalle 15.45 si svolgerà la Superpole per definire le prime 20 posizioni dello schieramento della 24 Ore. Tra questi non ci sarà la BMW #46 del WRT che schiera Valentino Rossi, fuori per appena 72 millesimi.

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Luca Pellegrini

Foto: Kappae/Losi

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IMSA – Acura torna con MSR. Andretti con Cadillac e Ganassi con Hyundai (dal 2026)?

In una giornata in cui sono le GT europee a farla da padrone con la 24h di Spa, dagli States arriva la conferma ufficiale da parte di Honda HRC che dal prossimo anno sarà il Meyer Shank Racing a portare in pista le Acura ARX-06 nel WeatherTech SportsCar Championship.

L’accordo, che ha valenza pluriennale, segna il ritorno dell’accoppiata risultata vincente nel 2022 con Tom Blomqvist ed Oliver Jarvis sulla ARX-05 DPi, poi coinvolta nello scandalo successivo alla vittoria di Daytona l’anno seguente, al debutto della nuova LMDh, vincente anche a Mosport e alla Petit Le Mans. HRC US avrà un più esteso ruolo operativo, gestendo direttamente col proprio personale una delle vetture.

Ciò segna l’abbandono da parte del WTR w/Andretti, che dal prossimo anno dovrebbe tornare a gestire le Cadillac, marchio abbandonato alla fine del 2019 in favore del brand nipponico, nella serie americana.

Con Penske saldamente ancorato a Porsche, l’ultimo grande attore del motorsport statunitense, il Chip Ganassi Racing, sarebbe il maggiore indiziato, dopo aver gestito le Cadillac nell’ultimo quadriennio, nel portare in gara un nuovo brand, la Hyundai, a partire dal 2026.

Il marchio coreano, attivo da anni nel Pilot Challenge col BHA, starebbe seriamente valutando, grazie alla recente estensione della piattaforma fino al 2029 annunciata a Le Mans, di porre in essere un programma parallelo tra IMSA (col marchio di lusso Genesis) e WEC con una LMDh. Attendiamo anche noi maggiori dettagli concreti su questo programma, che dovrebbe essere contestuale all’abbandono del programma WRC, dopo le ipotesi rimbalzate nel corso degli ultimi anni sul tema.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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GTWC Europe – L’Audi di CSA Racing al top nelle Pre-Qualifying di Spa

Arthur Rougier e l’Audi #111 di CSA Racing ottengono il best lap nelle Pre-Qualifying della Crowdstrike 24h Spa. Il team transalpino, iscritto in Gold Cup, ha fissato i cronometri sui 2.15.330, con 153 millesimi di scarto nei confronti della BMW #32 del WRT di Charles Weerts. Il team di casa inizia quindi a scoprire le proprie carte dopo un avvio in sordina, anche se la #46 ha chiuso a metà schieramento, in P28.

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Completano la top five  la Lamborghini #163 del Grasser Racing Team di Marco Mapelli, l’Aston Martin #34 del Walkenhorst Motorsport di David Pittard e la Mercedes #48 del Team MANN-Filter,  leader in mattinata con Lucas Auer, il cui crono rimane comunque il migliore della giornata.

Si migliora anche in casa Ferrari col sesto tempo della 296 GT3 #51 AF Corse iscritta per Alessandro Pier Guidi, Davide Rigon ed Alessio Rovera.

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L’ora a disposizione si è chiusa in leggero anticipo a causa di un incidente che ha coinvolto tra gli altri anche la Lamborghini Iron Lynx #63 di Matteo Cairoli. Inoltre, da segnalare altre due Full Course Yellow per i testacoda della Porsche #55 di Dinamic GT e la McLaren #100 del Team RJN.

In serata le qualifiche, a partire dalle 20.35, e successivamente 90′ dedicati alla night practice, dalle 22.25.

Luca Pellegrini

Foto: Kappae/Losi

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GTWC Europe – 24h Spa, FP1: Mercedes inizia bene il weekend

Lucas Auer ha siglato il giro veloce in 2.15.234 in occasione della prima sessione di prove libere della Crowdstrike 24h Spa, evento clou del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS. La Mercedes del Team MANN-Filter #48 detta il passo nei primi novanta minuti di una lunga giornata d’azione che si chiuderà con le qualifiche.

Il pilota tirolese, protagonista regolare anche del DTM, precede di 2 decimi la Porsche #22 Schumacher CLRT di Laurin Heinrich e l’altra Mercedes #2 del Team Getspeed con Fabian Schiller.

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Seguono nell’ordine l’Audi #28 targata HAAS RT di Dennis Lind e l’Audi #88 Tresor Attempto Racing, leader in Gold Cup con  Lorenzo Ferrari, davanti alla gemella #66 al top tra i Bronze con Aleksei Nesov.

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Migliore tra le sette Ferrari iscritte, quella del Rinaldi Racing con David Perel, autore della decima prestazione.  Solo 18mo tempo invece per la migliore delle BMW, con la #98 di ROWE Racing, mentre la #46 del WRT, condivisa fra Maxime Martin, Raffaele Marciello e Valentino Rossi ha chiuso in P27.

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Sainteloc Racing Audi #26 e Team RJN McLaren #100 primeggiano rispettivamente in Silver e PRO Am al termine di un turno che ha riscontrato ben tre bandiere rosse. Nell’ordine hanno avuto problemi in pista la Lamborghini #19 GRT (Silver Cup) out a Fagnes, la Ferrari AF Corse #52 (Bronze), ferma in curva 3 e la Mercedes #9 di Boutsen VDS.

Ieri frattanto si é svolta la tradizionale parata nel centro di Spa, protagoniste per l’occasione anche “vecchie glorie” della competizione, come queste Ford GT1 e Toyota Celica (snapshot di Luca Pellegrini), nell’ambito delle celebrazioni del centenario della gara.

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Nel pomeriggio, a partire dalle 16.30, la seconda sessione di libere, le cosiddette Pre-Qualifying, in vista delle qualifiche di questa sera, che partiranno alle 20.35.

Luca Pellegrini

Foto: Kappae/Losi

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WEC – A San Paolo senza Bogulavskiy e Tincknell

Diffusa oggi l’entry list della 6 Ore di São Paulo, quinta tappa del FIA WEC. Poche le differenze fra i 37 equipaggi full-season rispetto a Le Mans.

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In primis, Timur Boguslavskiy ha deciso di sciogliere il rapporto con Akkodis ASP e sulla Lexus RC F GT3 #78 salirà, come a Spa, Clemens Schmid al fianco di Arnold Robin e Kelvin van der Linde. Il pilota russo era legato al team di Jerôme Policand dal 2019 e lo scorso anno si è laureato campione overall nonchè nell’Endurance Cup del GT World Challenge Europe, serie nella quale aveva conquistato il titolo nella Silver Cup nel 2019.

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Un paio di vetture inoltre correranno con equipaggi di due soli piloti, entrambe Hypercar: si tratta della Cadillac del Team Ganassi, che dopo Le Mans tornerà ai “soliti” Earl Bamber ed Alex Lynn, e la Porsche di Proton Competition. Quest’ultima, in assenza di Harry Tincknell, impegnato nello stesso weekend a Mosport con la Ford Mustang GT3 iscritta in GTD Pro, verrà affidata ai soli Neel Jani e Julien Andlauer.

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Toyota, salvo imprevisti, dovrebbe ritornare alla line-up abituale sulla sua GR010-Hybrid #7, col ritorno di Mike Conway al fianco di Kamui Kobayashi e Nyck de Vries. Josè Maria Lopez, dopo il secondo posto assoluto di Le Mans, dovrebbe pertanto ritornare ad occupare l’abitacolo della Lexus GT3 #87 insieme a Takeshi Kimura ed Esteban Masson.

Infine, Clement Mateu tornerà ad occupare il sedile dell’Aston Martin del D’Station dopo la performance one-shot sulla Sarthe da parte di Satoshi Hoshino, il quale ha peraltro annunciato il proprio ritiro dalle corse. Anche Josh Caygill è atteso nuovamente al volante della McLaren 720S Evo GT3 #95 di United Autosports che a Le Mans era stato appannaggio di Hiroshi Hamaguchi insieme a Marino Sato e Nico Pino.

Le ostilità ad Interlagos inizieranno venerdí 12 luglio alle 10.45 locali con le prime libere. Qualifiche ed Hyperpole a partire dalle 14.30, fuso orario del Brasile orientale, di sabato 13 luglio, mentre la gara partirà alle 11.30 di domenica 14 luglio, vale a dire le 16.30 nostrane.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC, Piero Lonardo

L’entry list della 6 Ore di São Paulo

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GTWC Europe – Le prime news dal paddock di Spa. Forfait Iron Dames. 7 Ferrari presenti

Primi aggiornamenti dalla 24h di Spa del centenario, evento clou del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS.

Iron Dames assenti

Le Iron Dames non saranno della partita a Spa. La Lamborghini #83 originariamente iscritta in Bronze Cup é stata ritirata dalla competizione in seguito all’incidente occorso a Sarah Bovy domenica alla 6 Ore del Glen. La pilotessa belga, che é stata rilasciata dalle strutture ospedaliere statunitensi dopo un periodo di osservazione, avrebbe dovuto gareggiare in compagnia di Michelle Gatting, Rahel Frey e Karen Gaillard.

Terza 24h in un mese per diversi piloti

Terza 24h in un mese dopo la maratona del Nürburgring e la 24h di Le Mans. In merito citiamo Marco Wittmann, Dries Vanthoor, Laurens Vanthoor, Kevin Estre, Sheldon van der Linde, Maxime Martin, Raffaele Marciello, Klaus Bachler, Augusto Farfus, Daniel Juncadella, il vincitore della 24h del Ring 2024 Christopher Mies, Dennis Olsen, ed infine il vincitore della LMGT3 2024 in Francia Morris Schuring.

7 Ferrari per la 24h del centenario

Ad appena due settimane dalla splendido risultato di Le Mans, la Casa di Maranello torna ad essere protagonista con ben 7 esemplari delle sue 296 GT3.  Le due Pro AF Corse saranno affidate ad Alessandro Pier Guidi, Davide Rigon e Alessio Rovera ed a Thomas  Neubauer, Vincent Abril e David Vidales, mentre le cinque iscritte in Bronze vedranno in azione Kessel Racing con la #8 per Nicolò Rosi, Niccolò Schirò, David Fumanelli e Daniele Di Amato, e la #74 con John Hartshorne, Chandler Hull, Ben Tuck e Matt Bell.
AF Corse affida la 296 GT3 numero 52 a Louis e Jef Machiels insieme ad Andrea Bertolini e Tommaso Mosca. A seguire Sky Tempesta Racing con la #93 per Christopher Froggatt, Jonathan Hui, Eddie Cheever e Lilou Wadoux, ed infine per la #333 di Rinaldi Racing si presentano Christian Hook, Felipe Fernandez Laser, David Perel e Fabrizio Crestani. 

Asfalto nuovo per la 24h

La pista è stata completamente riasfaltata in diversi punti, da segnalare in particolare in cambiamenti apportati dopo Stavelot e prima della Bus Stop chicane. I team hanno testato le condizioni del tracciato nella giornata di ieri con una speciale sessione di test. CSA Racing Audi #111 ha firmato il tempo di 1.15.748, crono già inferiore alla pole-position della passata stagione siglata da Matteo Cairoli con Porsche.

Sole o pioggia per la gara?

Il meteo sembra perfetto nelle Ardenne alla vigilia della parata nel centro di Spa. La musica potrebbe però cambiare con l’arrivo del weekend: la pioggia è infatti prevista per la giornata di sabato ed anche per domenica. Il condizionale resta d’obbligo, ma non è da escludere una perturbazione durante il ‘race day’.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

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IMSA – La situazione in classifica dopo il Glen

Il complicato svolgimento della 6 ore del Glen di domenica si è trasformato in un trionfo Porsche. Dane Cameron e Felipe Nasr, vincitori tra le GTP, hanno incrementato il proprio vantaggio in classifica a 2044 punti contro i 1951 dell’accoppiata Ganassi formata da Sebastien Bourdais e Renger van der Zande.

Dietro gli alfieri di Cadillac, che nel post-gara hanno avuto di che lamentarsi dell’assenza di velocità di punta della loro V-Series.R rispetto alle 963, l’altra entry Penske formata da Nick Tandy e Mathieu Jaminet, a quota 1912, che ieri è andata a completare il podio.

Ancora più staccati Louis Deletraz e Jordan Taylor, protagonisti con l’Acura #40 del WTR w/Andretti e la line-up di Action Express composta da Pipo Derani e Jack Aitken, rispettivamente a quota 1845 e 1838. Con tre gare ancora da disputare nella classe regina, difficile che altri, a partire dall’ancora una volta sfortunata Acura #10 di Filipe Albuquerque e Ricky Taylor, possano inserirsi nella lotta per il titolo.

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Un po’ più equilibrata la classifica costruttori, dove Porsche, Cadillac ed Acura sono raggruppate in 114 punti.

Nella classifica della Michelin Endurance Cup, Nasr e Cameron conducono con 33 punti contro i 28 di Aitken. Derani e Blomqvist ed i 26 di Bourdais, Van der Zande, Jaminet e Tandy, con Porsche davanti nella classifica costruttori con 39 punti contro i 35 di Cadillac, i 28 di Acura ed i 23 di BMW

Ricordiamo che il punteggio assegnato in questo “campionato nel campionato” riservato alle gare lunghe prevede 5 punti al primo, 4 al secondo, 3 al terzo e 2 punti per ciascun altro concorrente classificato per ciascun segmento di gara.

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Il ritiro è costato caro invece ad ERA Motorsport, che dopo il successo nella cosiddetta 36 ore della Florida si è vista sopravanzare in classifica dal Riley Motorsports, che ha beneficiato della penalizzazione inflitta all’entry del Crowdstrike by APR per il mancato rispetto del tempo minimo di guida da parte di Colin Braun. Il secondo posto di Gar Robinson, Josh Burdon e Felipe Fraga porta il trio a quota 958 punti contro i 952 di Connor Zilisch, Dwight Merriman e Ryan Dalziel.

Ad ogni modo, con quattro gare a disposizione – a partire dal CTMP, in cui sarà protagonista – nella classe cadetta, i giochi sono ancora ben aperti per gran parte del lotto.

Nella Endurance Cup, grazie ai risultati parziali, è invece Inter-Europol a condurre con 29 punti contro i 28 di ERA Motorsports e Crodwstrike by APR.

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“Rexy” ha invece interrotto la striscia positiva, chiudendo solo in sesta posizione sul tracciato newyorchese, ma AO Racing mantiene salda la leadership in GTD Pro con 1632 punti contro i 1583 della coppia di piloti Lexus ed i 1572 di Ross Gunn, vincitore ieri dopo la defaillance nei minuti finali da parte della Corvette di Tommy Milner. Più staccati gli altri, a partire dal Paul Miller Racing, a quota 1423.

Anche qui, c’è un leader differente nella graduatoria della MEC, con Madison Snow, Neil Verhagen e Bryan Sellers a condurre con 30 punti contro i 28 di Daniel Serra e Davide Rigon, traditi ieri nel finale di gara da un guasto al puntale della sospensione (toe link), il cui impegno con Risi Competizione è infatti limitato a questi appuntamenti. Nella graduatoria costruttori, Chevrolet, grazie ai vari piazzamenti parziali delle due Corvette Z06 GT3.R, conduce con 29 punti contro i 23 di Porsche e Ford ed i 21 di Aston Martin e Lexus.

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Phil Ellis e Russel Ward invece hanno centrato il quarto sigillo su cinque gare con la Mercedes del Winward Racing e, a metà del cammino, vantano ben 305 punti di vantaggio sulla concorrenza, capitanata dall’equipaggio del Turner Motorsport, nell’affollata classe GTD. Parker Thompson, ieri quarto al traguardo dopo la squalifica della Porsche del Wright Motorsports, seconda all’arrivo, è terza a -392, mentre Manny Franco ed Albert Costa, che domenica hanno ereditato la seconda piazza, seguono ad addirittura a -455 punti.

Il trio Mercedes, rafforzato da Indy Dontje, conduce anche in Endurance Cup con 31 punti con 3 lunghezze su Brendan Iribe, Ollie Millroy e Frederik Schandorff, altro equipaggio sanzionato ieri nel post-gara, senza effetti però in questa graduatoria, e al terzetto di Korthoff/Preston Motorsports. A seguire i quattro equipaggi Ferrari capeggiati da quello di Triarsi Competizione composto da Alessio Rovera, Charles Scardina ed Onofrio Triarsi a quota 24.

L’appuntamento con la Michelin Endurance Cup è per il 22 settembre ad Indianapolis fino al gran finale di Road Atlanta del 12 ottobre.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport, IMSA; Mercedes-AMG Motorsport

L’ordine di arrivo aggiornato della 6 Ore del Glen

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IMSA – Porsche trionfa al Glen dopo la tempesta. Nielsen porta al successo AF Corse in LM P2. Vittorie per Heart of Racing e Winward in GT

Ancora una volta la pioggia è stata determinante per l’esito della 6 Ore del Glen, sesto appuntamento del WeatherTech SportsCar Championship e terza gara della Michelin Endurance Cup. Dopo precipitazioni di entità gestibile, un violento acquazzone all’inizio dell’ultimo terzo di gara ha infatti consigliato la direzione gara ad esporre la red flag.

Si è potuto riprendere solamente a 16’ dalla bandiera a scacchi (contrariamente ad altre recenti esperienze mondiali, non vi è stato recupero) e la vittoria finale si è decisa per tutte le classi nell’inevitabile shootout, che ha favorito la Porsche di Felipe Nasr e Dane Cameron, i quali tornano al successo dopo Daytona, sulla Cadillac di Sebastien Bourdais e Renger van der Zande e sull’altra 963 Penske di Mathieu Jaminet e Nick Tandy.

Nelle prime quattro ore non sono mancati i colpi di scena, a partire dalle Iron Dames, partite dal fondo dopo la sostituzione del motore della loro Lamborghini, con la BMW #25 regolarmente al via dai box dopo la ricostruzione intorno ad un nuovo telaio.

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Non serviva un giro intero a Van der Zande per impossessarsi della leadership sul polesitter Louis Deletraz, ma la corsa libera durava appena 5’, a causa del contatto fra le due Oreca LM P2 di DragonSpeed ed ERA Motorsport. I leader della categoria avevano la peggio ed erano la prima macchina a rititarsi.

Al primo restart, era Phil Hanson a portarsi al comando con la 963 del JDC-Miller, apparentemente la più in palla delle LMDh di Stoccarda nelle fasi iniziali su pista asciutta, ma dopo nemmeno mezz’ora la Ferrari del Cetilar Racing veniva scaraventata sulle gomme a protezione di curva 8 da George Kurtz. Gara finita per Roberto Lacorte e incredibilmente nessuna penalità per l’Oreca del Crowdstrike by APR.

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Era quindi il momento della BMW #24 con Philipp Eng, mentre nelle categorie GT erano le due Lexus a primeggiare dopo una prima fase a vantaggio della Ferrari iscritta in Pro da Risi Competizione; le Corvette dal canto loro accusavano entrambe problemi ai freni.

Allo scadere della prima ora era la volta di Jack Aitken a fare da lepre sulla Cadillac di Action Express, ma la V-Series.R #31 era costretta a cedere il comando dopo un testacoda del pilota britannico cui seguiva un’uscita di strada da parte di Pipo Derani.

Toccava ora a Mathieu Jaminet guidare il gruppo con la Porsche #6, ma all’inizio della terza ora, ennesima neutralizzazione propiziata dalla Ligier LM P2 di Joao Barbosa, schiantatasi all’uscita di curva 1.

Le operazioni di riparazione prendevano mezz’ora e al restart iniziavano a cadere le prime gocce di pioggia. Frattanto la leadership della GTD era passata nelle mani della Mercedes di Kenton Koch, il quale cercava di allungare il più possibile il proprio stint.

Poco dopo l’ennesima Full Course Yellow, questa volta causata dalla Ford Mustang Proton di Gianmarco Levorato, in crash all’entrata box, che coinvolge anche l’Aston Martin di Zacharie Robichon.

Segue una fase confusa di gara in cui si avvantaggiavano Nick Tandy e Jordan Taylor, i quali rimanevano fuori con Dane Cameron e Filipe Albuquerque, quest’ultimo precedentemente sanzionato per unsafe release, sulle slick; la pioggia però, apparentemente cessata, andava ad intensificarsi nuovamente e ne faceva le spese la Lamborghini delle Iron Dames, che chiudeva violentemente a muro la propria gara.

Seguiva la porzione forse più avvincente di gara, col bel duello fra Cameron ed Albuquerque, testimone poi passato dal brasiliano a Tandy, con Bourdais e la BMW di Nick Yelloly a fare da terzi incomodi. Anche la Lamborghini SC63 frattanto andava verso il ritiro dopo problemi di surriscaldamento.

Ma a quinta ora appena iniziata la pioggia ritornava in modo torrenziale: out sia l’Oreca del Riley che quella del TDS di Hunter McElrea, quest’ultimo ko come anche la Lamborghini del Forte Racing, fuori rovinosamente in curva 8. Nella ghiaia terminavano anche la Cadillac di Aitken, la Corvette AWA di Matt Bell e la Ferrari 296 AF Corse di Miguel Molina.

La direzione gara, dopo una mezz’ora da brivido dietro la vettura di servizio, si decideva quindi ad esporre la bandiera rossa, che verrà tolta con 40’ rimanenti sul cronometro. La procedura ovviamente prevedeva un avvio dietro Safety Car che porta via un altro quarto d’ora e, proprio mentre si sarebbe stati pronti a riprendere, l’Acura #10 si fermava per la perdita della ruota posteriore destra, ritardando ulteriormente le operazioni fino a -16’ dal termine.

Al decisivo restart, Nasr attaccava Deletraz, in testa al momento della bandiera rossa, incalzato da Van der Zande e Jaminet. Tra le LM P2 Nicklas Nielsen aveva preso saldamento la testa della categoria con la vettura del Richard Mille AF Corse. Tommy Milner precedeva il gruppetto delle GTD Pro, che purtroppo non comprendeva più la Ferrari di Risi Competizione, fermata dalla rottura di una sospensione. Phil Ellis infine era solidamente al top delle GTD con la Mercedes del Winward Racing.

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La gialla Cadillac inseguirà senza successo la Porsche #7 sino al traguardo, mentre in GTD Pro Milner, senza più carburante, cederà il successo all’Aston Martin dello Heart of Racing. Per il Cavallino, oltre il successo del vincitore di Le Mans tra le LM P2, il secondo posto della vettura del Conquest Racing alle spalle della capolista, alla quarta vittoria su cinque gare, susseguente al contatto, apparentemente non sanzionato, tra la Mercedes #57 e la Lexus di Parker Thompson.

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E’ tutto per questa concitata edizione della 6 Ore del Glen. Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà in azione fra tre settimane a Mosport, protagoniste LM P2, GTD e GTD Pro.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport, Michelin Racing USA, Heart of Racing, Mercedes-AMG Motorsport

L’ordine di arrivo

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GT Open – Oregon si impone in gara 2 all’Hungaroring

Simon Connor Primm e Leonardo Pulcini con la Lamborghini dell’Oregon Team si impongono nella race 2 dell’Hungaroring dell’International GT Open davanti a Gustav Bergström/Nico Menzel (Car Collection Motorsport Porsche #15) e a Dominik Baumann/Mikaeel Pitamber (SPS Automotive Performance Mercedes #15), nuovi leader del campionato.

Il recap della gara 

Il via è stato movimentato da un contatto tra Vincent Abril (Spirit of Race Ferrari #51), in prima fila  in griglia al fianco di Eliseo Donno (AF Corse Ferrari #25), e la Mercedes #17 Team Motopark di Diego Menchaca. Il leader del campionato è stato protagonista di una partenza perfetta dall’ottava piazzola e ha provato a sorprendere i rivali all’esterno di curva 1 per finire in testacoda col monegasco.

La Safety Car è però entrata in azione nel corso del secondo giro per un contatto in curva 1 tra le altre due Mercedes del Team Motopark: Heiko Neumann con la AMG GT3 #65 ha completamente sbagliato la frenata e non è riuscito ad evitare il teammate Morten Strömsted sulla #95.

Eliseo Donno, in azione questo weekend in sostituzione di Giorgio Sernagiotto, ha gestito il successivo restart precedendo senza particolari problemi David Fumanelli (Racing one Ferrari #11) e Nico Menzel (Car Collection Motorsport Porsche #15). Tutto è rimasto immutato fino alla sosta obbligatoria, ed Alessandro Cozzi ha provato nel secondo spezzone di gara a continuare l’ottimo lavoro del compagno di squadra.

Cozzi ha iniziato però a perdere terreno nei confronti della Porsche #15 di Gustav Bergström, a sua volta in difficoltà contro il ritorno di Leonardo Pulcini (Oregon Team Lamborghini #63) e di Dominik Baumann (SPS Automotive Performance Mercedes #20).

Il portacolori di AF Corse è stato progressivamente recuperato da Bergström, Pulcini e Baumann, con la Lamborghini #63 a beffare lo scandinavo e a portarsi all’attacco del leader.

Le due vetture di testa si sono toccate a 5′ minuti dalla conclusione: la Rossa è finita in testacoda, mentre Pulcini al contrario è uscito indenne e si èinvolata verso la vittoria su Bergström, il quale aveva avuto la meglio su Baumann.

Secondo successo stagionale quindi per Lamborghini ed il Team Oregon, con l’accoppiata di SPS Automotive Performance Mercedes a portarsi al comando della classifica generale con sei punti di scarto nei confronti dell’equipaggio della Mercedes #17 del Team Motopark, composto da Marcos Siebert e Diego Menchaca.

Marco Pulcini ed Eddie Cheever (Spirit of Race Ferrari #27) bissano il successo di ieri  in PRO Am, come anche Kiki Sak Nana/Adam Osieka in classe AM.

Il GT Open tornerà in azione il 20-21 luglio prossimi al Paul Ricard.

Luca Pellegrini

Foto: GT Open

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IMSA – Deletraz riporta in pole l’Acura al Glen. Derani chiude con Action Express

Louis Deletraz riporta finalmente in pole position l’Acura alla 6 Ore del Glen. Il WTR w/Andretti, che mancava la partenza al palo dalla Petit Le Mans dello scorso anno, proprio col pilota svizzero, ha preceduto col tempo di 1.32.209 Renger van der Zande con la Cadillac del Team Ganassi di appena 38 millesimi.

Seconda fila per l’altra V-Series.R di Jack Aitken, incaricato della qualifica, e la migliore delle Porsche, che questa volta è la 963 del JDC-Miller con Phil Hanson. A seguire le due Porsche ufficiali Penske, l’altra Acura con Ricky Taylor, e la BMW #24. Chiudono il lotto della classe regina i nostri due portacolori, Andrea Caldarelli con la Lamborghini SC 63, e Gianmaria Bruni con la Porsche Proton, a 7 decimi dal leader. Assente, dopo lo schianto nelle libere, l’altra GTP di Monaco, vincitrice lo scorso anno, che dovrà essere ricostruita intorno ad un nuovo telaio per la gara di domani.

Derani

In casa Action Express intanto si sa già che il prossimo anno non si conterà più su Pipo Derani. Il pilota brasiliano, in forza al team di Denver, NC, dal 2019, ha infatti reso noto oggi che lascerà la squadra a fine stagione. Non si conosce ancora la destinazione del due volte campione IMSA, che verosimilmente verrà conteso fra le migliori squadre in circolazione, non necessariamente, aggiungiamo noi, solo da quel lato dell’Atlantico.

AO

Tornando ai risultati delle qualifiche, seconda pole dopo Sebring per PJ Hyett, che ha portato “Spike” al top fra le LM P2 col tempo di 1.35.925, quasi 7 decimi meglio di Dan Goldburg con la vettura #22 di United Autosports.

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Ferrari in spolvero in GTD Pro grazie a Daniel Serra, che dopo la vittoria di Daytona riporta in alto la 296 GT3 di Risi Competizione condivisa con Davide Rigon col tempo di 1.44.203, precedendo la Corvette di Alexander Sims e l’Aston Martin di Ross Gunn.

Thompson_poleTra le GTD infine, terza partenza al palo per la Lexus #12 con Parker Thompson, autore di 1.44.642. A seguire le due Ferrari di Triarsi Competizione e le due Mercedes di Korthoff/Preston Motorsports e della capolista Winward Racing. Le altre 296 GT3 in gara di Conquest Racing, Cetilar Racing ed AF Corse hanno concluso in P8, P15 e P16 rispettivamente.

Domani lo start della 6 Ore del Glen avverrà alle 11.10 AM ET, vale a dire le 17.10 nostrane. Diretta streaming gratuita sul sito IMSA e sul relativo canale YouTube.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Michelin Racing USA, AO Racing, Risi Competizione, Vasser Sullivan

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche